costellazioni famigliari

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Parissa74
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costellazioni famigliari

Messaggio da Parissa74 »

Mi scuso in anticipo se l'argomento è già stato trattato ma da una veloce ricerca mi pareva di no..
Qualcuno di voi ha partecipato a qualche sessione di costellazioni famigliari? con quali risultati?
sett 2008 comparsa forma improvvisa e acuta di poliartrite nel post partum (II figlio)
nov 2008 diagnosticata poliartrite da LES
aprile 2009 ritrattata diagnosi LES, fatta diagnosi di spondiloentesoartrite sieronegativa
maggio 2010 diagnosticata A.R.
luglio 2010-febbraio 2012: 10mg Reumaflex (+ folina il giorno dopo) inizialmente ogni settimana poi ogni 2 sett., 25gocce/w dibase, 1plaquenil 200mg/die
da marzo 2012: sospeso MTX, continuo 1 plaquenil 200mg/die
da 11/6/12: sospeso anche plaquenil per leuco e pistrinopenia.
gennaio 2013: terminati accertamenti gastro-enterologici per prolungati e ricorrenti disturbi che si sono rivelati in conclusione di natura psicosomatica.
A.R. in remissione dal II trimestre 2011.
Primavera 2014 riacutizzazione. Da giugno 2014 ripreso MTX 7,5mg con Prefolic il giorno dopo + Medrol + Omeoprazolo + Dibase
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lorichi
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Re: costellazioni famigliari

Messaggio da lorichi »

:O :O :O :O :O :O
COSA SONO?
Immagine

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Nonnalory
Una cosa alla volta un giorno dopo l'altro
Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
A noi la malattia ci fa un baffo!
http://anoilamalattiacifaunbaffo.blogspot.com/


Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
Da novembre 2014 problemi di calo linfociti con conseguente sospensione di azatioprina. Da meta' marzo 2015 iniziato metotrexate che pero' ho dovuto sospendere dopo due mesi per sopraggiunti effetti collaterali. Nel 2015 diagnosi di gastrite cronica sempre causata dai problemi autoimmuni. Da novembre 2016 ripreso azatioprina e si e' aggiunta la psoriasi. A conti fatti la diagnosi attuale sembra essere artrite psorisiaca con infiammazione intestinale e gastrite tutto riconducibile ad autoimmunita'


Amicizia è la capacità di dare senza chiedere nulla.E' la spalla su cui piangere, è una mano che stringe la tua e ti consola.E' anche la capacità di ascoltare i silenzi, grazie per aver ascoltato i miei
bagghi68
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Re: costellazioni famigliari

Messaggio da bagghi68 »

lorichi ha scritto::O :O :O :O :O :O
COSA SONO?
Asma dall' età di 13 anni
orticaria cronica factizia dal 2004
Tiroidite autoimmune di Hashimoto dal 2005
psoriasi da aprile 2012
artrite psoriasica da luglio 2012 con trocanterite ed entesite bilaterale.
A fine 2012 diagnosi di sinovite cronica bilaterale coxofemorale.
Nel 2013 infiltrazioni di cortisone nelle coxofemorali ( 1 a sinistra, 3 a destra in due mesi!!) inizio a camminare col bastone.
Settembre 2013 riacutizzazione dell'artite.
Gennaio 2014 ARTROSCOPIA anca destra .
Luglio 2014 ennesima infiltrazione anca destra... acido ialuronico e ozono,,inutile! Cammino esclusivamente con due stampelle.
Settembre 2014 altre due infiltrazioni: piede sx e spalla dx .Inizio ENBREL.
Dicembre 2014 intervento di protesi totale anca destra..
Febbraio 2015 mollo le stampelle e riprendo ENBREL
Aprile 2015 riacutizzazione dell'artrite, sospendo ENBREL e passo a HUMIRA , segue seconda infiltrazione anca sinistra, inutile. Riprendo entrambe le stampelle.
Luglio 2015 riacutizzazione che coinvolge le spalle, segue seconda infiltrazione spalla destra e piede sinistro, non riesco più a usare le stampelle per percorsi lunghi. Sedia a rotelle.
Settembre 2015 terza infiltrazione spalla destra e prima spalla sinistra
Ottobre 2015 protesi totale anca sinistra. FINALMENTE CAMMINO!!!
Maggio 2016 nuova riacutizzazione. Sospendo Humira, inizio Cimzia.
Plantari per i piedi e busto per la schiena.
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Parissa74
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Re: costellazioni famigliari

Messaggio da Parissa74 »

Non vorrei fare pubblicità ad un 'costellatore' piuttosto di un altro per cui non metto link di pagine. Incollo sotto un pezzo 'neutro' che mi hanno detto potrebbe dare l'idea della cosa. Sono fortemente tentata di provarle. Sto aspettando che organizzino 1 sola giornata (e non due.. per partire mi pare troppo!) il più possibile vicino alla mia zona.



Cosa sono le Costellazioni Familiari


Le Costellazioni familiari non hanno nulla a che fare con le stelle o l’astrologia! Si tratta invece di uno straordinario metodo per rivelare e risolvere le dinamiche nascoste all’interno della propria famiglia attuale e di quella d’origine, riscoprendo le radici stesse della vita: i nostri genitori, nonni e antenati continuano a vivere in noi, e spesso ne riproponiamo inconsapevolmente problemi, emozioni irrisolte, sensi di colpa e di esclusione che crediamo essere nostri. Ormai molto conosciute nei paesi di lingua tedesca dove si sono originate, le Costellazioni familiari si stanno ora diffondendo anche in Italia e nel mondo. Le Costellazioni sistemiche rappresentano invece l’applicazione dello strumento delle costellazioni ad ambiti non familiari: in azienda, a scuola, per le organizzazioni e i gruppi, per promuovere e sviluppare la creatività.


Lo psicoterapeuta tedesco Bert Hellinger, creatore del metodo, ha scoperto che all’interno di qualsiasi sistema (una famiglia, un’azienda, una classe scolastica, una squadra sportiva…) esistono i cosiddetti ordini dell’amore, dinamiche nascoste che spesso provocano malattie, conflitti e (co)dipendenze; la causa è spesso da ricercarsi in un irretimento, per cui un individuo replica a sua insaputa il destino di un nonno, uno zio o un altro membro familiare, anche se non l’ha mai conosciuto. Il lavoro sistemico consente di realizzare che scelte, emozioni, pensieri che crediamo nostri sono spesso invece la risposta agli ordini dell’inconscio o anima collettiva della famiglia.


Il compito del costellatore è far emergere queste dinamiche nascoste, così che il soggetto riconosca la realtà per ciò che è. Ciò consente di avere una visione a 360° del proprio contesto familiare sia passato che attuale, liberando un enorme potere di guarigione, dando pace, serenità e un senso a problemi apparentemente non risolvibili

Come funzionano le Costellazioni familiari

Una sessione segue uno schema riassumibile nel modo seguente: il soggetto porta un proprio tema o problema, ad esempio il rapporto con la madre o col marito, la difficoltà a salire su un aereo o a rapportarsi con gli altri, un blocco o un’emozione apparentemente inspiegabili.


Dopo un breve colloquio con l’operatore, teso a individuare eventi familiari di particolare importanza che possono avere un ruolo nell’animo del soggetto (ad esempio un incidente, una separazione, l’allontanamento di un parente…), questi invita il cliente a “mettere in scena” alcuni membri della propria famiglia d’origine o di quella attuale, scegliendone i rappresentanti tra i presenti (ad esempio una persona per se stesso, una per la madre, uno per il padre). La scelta viene guidata dall’intuizione e dalla consapevolezza corporea, più che dal ragionamento o dalle somiglianze coi familiari che si vuole rappresentare. Il soggetto poi si siede e assiste allo sviluppo dei movimenti dell’anima tra i rappresentanti: da quel momento in avanti, essi hanno infatti accesso alle emozioni e persino ai sintomi fisici delle persone che rappresentano.


Obbedendo alle forze che percepiscono, e che si rivelano essere quelle dei “personaggi” interpretati, i rappresentanti si spostano assumendo via via nuove posizioni sulla scena (i movimenti dell’anima, appunto), e può accadere che abbiano anche qualcosa da dire, oppure si sentano di cadere a terra, di non appartenere a quella famiglia o “sistema”, e così via. Succede che i “rappresentanti” provino sentimenti e dicano parole che erano propri delle persone rappresentate, senza che ne sapessero nulla.
Il costellatore “decifra” la situazione e le dinamiche nascoste che generano nella famiglia malattie, disarmonie e malessere (o le persone che invece hanno avuto o hanno un’influenza positiva sul “protagonista”): gli strumenti sono le posizioni assunte dai rappresentanti, le loro sensazioni corporee, le emozioni, la percezione del campo cosciente o morfico. L’operatore può cambiare la posizione dei “rappresentanti” nello spazio, per aiutare la riconciliazione. Li rimette al loro giusto posto: fa riavvicinare i genitori, i fratelli o i par tner, o fa prendere le distanze fra chi si sente in difficoltà con qualcun altro, senza forzare ma con decisione e sensibilità, lasciandosi guidare da ciò che man mano emerge. Fa pronunciare delle frasi semplici e dirette che aiutano a ripristinare gli “ordini dell’amore”. Il costellatore può far intervenire anche altre persone, per esempio a rappresentare antenati, nonni, bisnon ni, zii, così come pure concetti astratti, archetipi, forme mentali o dell’inconscio collettivo.


Danno possibilità di assistere dall’esterno a quanto accade ai rappresentanti, cioè alle dinamiche nascoste della propria famiglia, si rivela un’occasione eccezionale per il soggetto, che può così comprendere con chiarezza problematiche e cause profonde che spesso si tramandano di generazione in generazione, impedendogli/le di prendere liberamente possesso del proprio destino: una vera e propria meditazione tridimensionale. Questa possibilità è estremamente preziosa, poiché quasi mai nella vita ci è dato di vedere il nostro sistema-famiglia da una posizione neutrale e che colga le dinamiche nel loro insieme; solitamente siamo invece schiavi del nostro limitato punto di vista mentale, quasi sempre contraddittorio. Spesso lo strumento della parola si rivela inadeguato a comunicare l’intento che abbiamo nel cuore, e continuiamo a vivere i nostri ‘film’ mentali invece che essere in contatto con noi stessi e con gli altri: pensiamo ad esempio che qualcuno ce l’abbia con noi, mentre invece non è affatto così.


Il potenziale di guarigione e di aumento della consapevolezza in seguito a una sola costellazione può essere grandissimo e immediato, oppure dispiegarsi nelle settimane e nei mesi successivi, anche fino a due anni dopo. Non è tanto l’operatore a condurre la costellazione, ma il suo mettersi a disposizione del sistema del cliente, dandogli così finalmente uno spazio protetto in cui esprimere le sue parti più profonde.
Anche da semplici spettatori e senza mettere in scena la propria famiglia, è possibile guarire da irretimenti e fare chiarezza dentro di sé, poiché si è entrati a far parte del campo energetico della famiglia o del sistema rappresentato.


In realtà, ogni storia e ogni sistema, hanno quasi sempre qualcosa da insegnarci a livello profondo. Molto spesso, inoltre, chi viene scelto a interpretare un determinato ruolo non viene scelto a caso, ma in tal modo gli viene offerta un’opportunità per vedere una parte di sé che non riesce o non vuole vedere, dando magari inizio a un lungo processo di trasformazione interiore.


A cosa servono e come sono nate le Costellazioni familiari

Il metodo è rivolto principalmente a chi intende risolvere problematiche legate alla propria storia familiare sia passata che attuale. Viene utilizzato anche da medici, psicologi e psicoterapeuti (nella terapia di coppia e in caso di traumi), educatori, assistenti sociali (per bambini abbandonati, per le vittime di abusi e i loro aggressori), a scuola (una classe è un sistema, coi suoi esclusi, i suoi grandi e i suoi piccoli, chi gioca a fare il buono e chi il cattivo…) e in azienda: anche istituzioni, classi e aziende hanno una loro “anima di gruppo”, e spesso vi si riproducono dinamiche simili a quelle familiari: ci si può comportare con i superiori come con i genitori, coi bambini come con i figli, coi collaboratori come con i partner, scambiare il capo col proprio padre…



Bert Hellinger è uno psicoterapeuta tedesco che nella sua vita ha fatto moltissime cose. Il suo primo influsso sono stati i genitori, e poi la partecipazione nel periodo pre-bellico a un’organizzazione giovanile cattolica, che lo fece classificare dalla Gestapo come “sospetto nemico del popolo”. Catturato durante la guerra e detenuto in un campo di prigionia degli alleati, divenne in seguito prete cattolico e trascorse così 16 anni in Sudafrica come missionario presso gli Zulu, dove diresse una scuola.


L’esperienza presso gli Zulu si rivelò in seguito di enorme aiuto per lo sviluppo del suo metodo di lavoro, aiutandolo a prendere coscienza della relatività di molti valori culturali a secondo del contesto in cui ci si trova.


Egli notò che molti rituali e pratiche tradizionali zulu erano strutturalmente e funzionalmente simili alla Messa, e ciò lo spinse a integrarli e a prendere maggiore consapevolezza dell’interazione fra i gruppi e le culture umane, sottolineandone gli elementi comuni. Si avvide, per dirla con parole sue, che “il Sacro è ovunque”.

Dopo l’illuminante esperienza di partecipazione a un seminario sulle dinamiche di gruppo (in cui uno dei formatori gli chiese: “Cosa è più importante per te? I tuoi ideali o le persone?”), decise di abbandonare la vita ecclesiastica e tornò in Germania, dove iniziò gli studi psicoanalitici e si sposò. La sua sete di una conoscenza da mettere al servizio delle persone lo spinse a esplorare mondi sempre nuovi.


Fu così che s’interessò e venne influenzato da approcci psicoterapeutici come la Primal therapy di Arthur Janov, la Gestalt, l’Analisi transazionale, la PNL, l’ipnosi di Milton Erickson, la terapia familiare con R. McClendon e L. Kadis, l’approccio dello psicoterapeuta Ivan Boszormenyi-Nagy e quanto aveva appreso dagli Zulu (in particolare la fondamentale necessità umana di essere in sintonia con la forze della Natura). Dopo anni di studi e ricerche, insieme alla prima moglie Herta, Hellinger prese a integrare quanto aveva appreso dai diversi approcci, evidenziando in particolare il ripetersi di determinate dinamiche in generazioni successive all’interno di una famiglia e il bisogno di equilibrio nel dare e nel ricevere. In realtà, Bert Hellinger non fece altro che integrare ciò che aveva appreso dai vari approcci di lavoro, unendo quindi il tutto nel metodo delle Costellazioni familiari o sistemiche.


Oggi, prossimo ai 90 anni, Hellinger è conosciuto in tutto il mondo e tiene seminari in numerosi paesi. Il suo lavoro è in costante sviluppo, sia da parte sua che dei numerosi allievi e interpreti di questo vero e proprio flusso di cambiamento di cui egli si è fatto interprete iniziale.
sett 2008 comparsa forma improvvisa e acuta di poliartrite nel post partum (II figlio)
nov 2008 diagnosticata poliartrite da LES
aprile 2009 ritrattata diagnosi LES, fatta diagnosi di spondiloentesoartrite sieronegativa
maggio 2010 diagnosticata A.R.
luglio 2010-febbraio 2012: 10mg Reumaflex (+ folina il giorno dopo) inizialmente ogni settimana poi ogni 2 sett., 25gocce/w dibase, 1plaquenil 200mg/die
da marzo 2012: sospeso MTX, continuo 1 plaquenil 200mg/die
da 11/6/12: sospeso anche plaquenil per leuco e pistrinopenia.
gennaio 2013: terminati accertamenti gastro-enterologici per prolungati e ricorrenti disturbi che si sono rivelati in conclusione di natura psicosomatica.
A.R. in remissione dal II trimestre 2011.
Primavera 2014 riacutizzazione. Da giugno 2014 ripreso MTX 7,5mg con Prefolic il giorno dopo + Medrol + Omeoprazolo + Dibase
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Re: costellazioni famigliari

Messaggio da Parissa74 »

MI sono iscritta: il 6/12 vado.. poi vi dirò!!!
sett 2008 comparsa forma improvvisa e acuta di poliartrite nel post partum (II figlio)
nov 2008 diagnosticata poliartrite da LES
aprile 2009 ritrattata diagnosi LES, fatta diagnosi di spondiloentesoartrite sieronegativa
maggio 2010 diagnosticata A.R.
luglio 2010-febbraio 2012: 10mg Reumaflex (+ folina il giorno dopo) inizialmente ogni settimana poi ogni 2 sett., 25gocce/w dibase, 1plaquenil 200mg/die
da marzo 2012: sospeso MTX, continuo 1 plaquenil 200mg/die
da 11/6/12: sospeso anche plaquenil per leuco e pistrinopenia.
gennaio 2013: terminati accertamenti gastro-enterologici per prolungati e ricorrenti disturbi che si sono rivelati in conclusione di natura psicosomatica.
A.R. in remissione dal II trimestre 2011.
Primavera 2014 riacutizzazione. Da giugno 2014 ripreso MTX 7,5mg con Prefolic il giorno dopo + Medrol + Omeoprazolo + Dibase
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