45 CILIEGE AL GIORNO CONTRO LE INFIAMMAZIONI ARTICOLARI

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lorichi
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45 CILIEGE AL GIORNO CONTRO LE INFIAMMAZIONI ARTICOLARI

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45 ciliege al giorno per combattere le infiammazioni articolariCominciata da semplice
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Parte 1 di 1
semplice1/7/2008, 07:03
http://www.upnews.it/outframe/quarantac ... articolari

Quarantacinque ciliege al giorno per combattere le infiammazioni articolari
Le ciliegie avrebbero un effetto benefico sulle infiammazioni delle articolazioni determinate dall’artrite. Lo dimostra uno studio sulle ciliegie effettuato nel Western Human Nutrition Research Center in di Davis in California S. Kelley ed altri pubblicato sul Journal of Nutrition. Le ciliegie svolgerebbero anche un’azione antidolorifica simile all’aspirina e una funzione di protezione del cuore e dell’apparato cardiocircolatorio.

La ricerca è stata condotta attraverso 18 volontari che hanno consumato ciascuno 45 ciliegie al giorno per circa un mese intero, al termine del quale l’analisi del sangue ha rilevato una forte riduzione dello stato infiammatorio. Secondo gli studiosi le sostanze chimiche naturali presenti nelle riducono la produzione di alcuni componenti che determinano infiammazione.

Inoltre le ciliegie contrastano l’ipertensione, sono leggermente lassative e diuretiche, ricche di vitamine, in particolare A e C e contengono molti sali minerali (potassio, calcio, ferro) che vengono dispersi con il sudore.
Le ciliegie sono anche dietetiche perché forniscono un medio apporto di zuccheri e proteine e hanno solo 38 cal. per ogni 100 gr., e anche in cosmetica producono benefici effetti.

Le ciliegie non maturano dopo il raccolto, quindi acquistatele solo se ben mature e sceglietele con i frutti sodi, privi di ammaccature e con il picciolo dal colore verde vivo. Tenetele in luogo fresco e poco umido in un sacchetto di carta e mai nella plastica, in frigorifero solo d’estate. Quando le lavate se non le mangiate subito,asciugatele bene.



http://www.lifegate.it/alimentazione/ar ... icolo=1513
Ciliegie, nuove virtù sotto la lente

Uno studio americano pubblicato dal Journal of Nutrition, attribuisce alle ciliegie importanti effetti terapeutici nei confronti dell’artrite e delle malattie cardiovascolari.

L’effetto benefico nel combattere le infiammazioni delle articolazioni determinate dall’artrite è l’ultima delle novità accademiche sugli effetti terapeutici delle ciliegie alle quali sono anche attribuite un’azione antidolorifica che le renderebbe simili all’aspirina e una funzione di protezione del cuore e dell’apparato cardiocircolatorio.

E’ quanto afferma la Coldiretti nel riferire i risultati di uno studio sulle ciliegie effettuato nel Western Human Nutrition Research Center in di Davis in California S. Kelley ed altri pubblicato nell’Aprile 2006 sul Journal of Nutrition. La ricerca è stata condotta attraverso 18 volontari che hanno consumato ciascuno 45 ciliegie al giorno per circa un mese intero, al termine del quale l’analisi del sangue ha rilevato una forte riduzione di specifici indicatori dello stato infiammatorio. Secondo gli studiosi le sostanze chimiche naturali presenti nelle ciliegie operano in modo selettivo riducendo la produzione di alcuni componenti che determinano infiammazione.

La nuova scoperta segue da vicino quella realizzata dal professor Nair e del suo gruppo della Michigan State University che evidenzia come una dieta ricca di ciliegie e di prodotti derivati riduca gli attacchi di cuore e le malattie cardiovascolari. Da questo studio è emerso che le sostanze responsabili degli effetti antidolorifici attribuiti alle ciliegie sono gli antociani (sali, di solito cloruri) che oltre a conferire la colorazione rosso-arancio rendono queste golosità simili all’aspirina senza però averne gli effetti collaterali.

Portate in Italia da Lucullo, ecco perché, parlando di loro si dice che siano un frutto luculliano, di grande golosità, le ciliegie hanno altri importanti proprietà terapeutiche oltre a combattere il caldo e l’afa di questi giorni. Contrastano l’ipertensione, sono leggermente lassative e diuretiche, ricche di vitamine, in particolare A e C e nutrono in modo ottimale durante l’estate perché contengono molti sali minerali (potassio, calcio, ferro) che vengono dispersi con il sudore. Inoltre, le ciliegie sono dietetiche perché forniscono un medio apporto di zuccheri e proteine e hanno solo 38 calorie per ogni 100 grammi di prodotto e anche in cosmetica producono benefici effetti. La polpa, per esempio, è utile per rinfrescare pelli irritate e un decotto di peduncoli può essere usato come lenitivo per pelli screpolate. La raccolta delle ciliegie avviene tra maggio, giugno e luglio e in Italia che rappresenta uno dei principali produttori di ciliegie a livello europeo la coltivazione è diffusa principalmente in Puglia, Campania, Emilia-Romagna e Veneto. Oltre che per il tradizionale consumo fresco le ciliegie possono essere utilizzate per la produzione di marmellate, sciroppi, succhi, canditi, salse, distillati, sorbetti e mostarde e liquori come maraschino, ratafià, cherry e brandy.

Come sceglierle: A differenza di altri frutti, le ciliegie, non proseguono la maturazione dopo il raccolto, è necessario allora, acquistarle solo se ben mature e sceglierle con i frutti sodi, privi di ammaccature e con il picciolo dal colore verde vivo e intenso.
Come conservarle: tenerle in luogo fresco e poco umido, sempre contenute in un sacchetto di carta e mai nella plastica. Essendo molto sensibili al freddo è preferibile non conservarle in frigorifero, ma a temperature non troppo basse.

Coldiretti

http://ok.corriere.it/articoli/37/1_ciliegie.shtml
Venti ciliegie al giorno tolgono la vecchiaia di torno
«Se c'è una cosa che mi fa impazzire sono i duroni di Vignola. Appena parte la stagione corro al mercato e ne faccio scorpacciate. Voi spesso parlate di un alimento e ne descrivete le qualità. Raccontatemi: la mia è una passione salutare?»
Giovanna Z. (Modena)


Per i giapponesi incarnano un simbolo di sensualità, in Cina si identificano con la bellezza e la forza femminili. Ma per la scienza non ci sono dubbi: le ciliegie sono un elisir di lunga vita. Se una tira l’altra, come la saggezza popolare ricorda, non_c’è che da gioire. Il croccante durone di Vignola o i graffioni piemontesi non sono un peccato di gola, ma un aiuto della natura per contrastare rughe e vecchiaia.
I piccoli frutti, che si raccolgono da fine maggio a luglio, sono un’arma potente per la protezione delle cellule. Come tutti i frutti rossi e blu, contengono le antocianidine (dal greco anthos, fiore, e kyáneos, blu), molecole idrosolubili della famiglia dei flavonoidi che giocano un ruolo di rilievo nell’attività antiossidante e che si ritiene siano in grado di proteggere dai radicali liberi responsabili dell’invecchiamento precoce delle cellule.

Frutti antiossidanti
Alcuni studi fanno pensare che queste sostanze producano un effetto positivo sulle lipoproteine Hdl (il cosiddetto colesterolo buono), frenando una serie di complessi procedimenti che portano alla perossidazione (cioè l’invecchiamento) della cellula. In laboratorio si è visto che aggiungendo alle lipoproteine un estratto idroalcolico di ciliegia rallentava proprio il tempo di deperimento della cellula. Da qui è stato possibile calcolare che due-tre ciliegie avrebbero lo stesso potere antiradicali liberi di una dose giornaliera raccomandata di vitamina E.
Tra le proprietà di amarene, duroni e graffioni c’è anche quella di combattere le infiammazioni delle articolazioni determinate dall’artrite, in particolare la gotta. Lo dimostra uno studio del californiano Western human nutrition research centre, che ha scoperto le caratteristiche antinfiammatorie di una prima colazione a base di 45 ciliegie fresche. I ricercatori hanno rilevato che nel sangue di chi si faceva una scorpacciata di frutti rossi di prima mattina, i valori di acido urico (un composto che, depositandosi sulle articolazioni durante un attacco di gotta, causa infiammazione e f stidio) erano calati di molto dopo cinque ore dall’ingestione delle ciliegie. Merito sempre delle antocianidine e del loro potere antidolorifico, che alcuni paragonano addirittura a quello dell’aspirina. Sono in corso altri studi per capire se si otterrebbe lo stesso risultato mangiando porzioni meno sostanziose di frutta fresca anche in altri momenti della giornata e non a stomaco vuoto.

Bocconcini digestivi
Attenzione però agli effetti lassativi. Una porzione di 20-30 ciliegie è la giusta quantità per godere dei benefici di queste prelibatezze di stagione. Ma per alcuni potrebbe essere una dose eccessiva; sappiate regolarvi e ricordate di non consumare le ciliegie fredde appena tolte dal frigorifero: potrebbero disturbare chi soffre di colon irritabile. I ghiotti bocconcini appartengono poi alla categoria della frutta acidula, che in genere aiuta la digestione, ma non è indicata per chi accusa gastriti ipercloridiche e ulcere gastroduodenali: gli acidi organici contenuti nella frutta possono infatti stimolare la secrezione di succhi gastrici già eccessiva in pazienti che soffrono di queste patologie.
Benvenuto.Cestaro@ok.rcs.it




Testo raccolto da Francesca Gambarini
Ok La salute prima di tutto - N°06 - Giugno 2008


marzia52581/7/2008, 12:41


... io preferisco il the verde... :blink:
con la mia colite le ciliegie andrebbero a nozze!!!!!!! :lol:
TANY581/7/2008, 13:02
io adoro le ciliege, ne ho 4 alberi di 4 specie diverse e uno di amarene.... quando maturano ne mangio tante...l'anno prossimo però proverò a contarle..... hai visto mai!!!!!!!!!!!
silvia1301891/7/2008, 13:04
le ciliegie...... allora per me niente infiammazioni!!!!!!!!!!! ne mangio a secchi, fino a stare male... i duroni mamma che buoni...
semplice1/7/2008, 13:09
Anche a me piacciono molto.
A me sembra cmq che 18 persone siano un po' poche per trarre conclusioni...ma visto che sono buone è un ottimo alibi per mangiarle:-)
Vale la pena di provare, no?:-)

Raffi
selvaggia592/7/2008, 03:58
mmmmmmmmmm adoro le ciliege..solo a leggere mi è venuta
una voglia di mangiarle
grazie bella notizia

farfalla'793/7/2008, 19:51
HO LE MANI INFIAMMATE IN ATTESA DI FARE IL BIOLOGICO HO PROVATO,NE HO MANGIATE 50.ANCH'IO L'AVEVO LETTO SU UN GIORNALE.
Parte 1 di 1
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Nonnalory
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Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
A noi la malattia ci fa un baffo!
http://anoilamalattiacifaunbaffo.blogspot.com/


Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
Da novembre 2014 problemi di calo linfociti con conseguente sospensione di azatioprina. Da meta' marzo 2015 iniziato metotrexate che pero' ho dovuto sospendere dopo due mesi per sopraggiunti effetti collaterali. Nel 2015 diagnosi di gastrite cronica sempre causata dai problemi autoimmuni. Da novembre 2016 ripreso azatioprina e si e' aggiunta la psoriasi. A conti fatti la diagnosi attuale sembra essere artrite psorisiaca con infiammazione intestinale e gastrite tutto riconducibile ad autoimmunita'


Amicizia è la capacità di dare senza chiedere nulla.E' la spalla su cui piangere, è una mano che stringe la tua e ti consola.E' anche la capacità di ascoltare i silenzi, grazie per aver ascoltato i miei
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