PIASTRINE ALIMENTANO AR

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lorichi
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PIASTRINE ALIMENTANO AR

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Le piastrine «alimentano»»
l’artrite reumatoide
Alcune particelle che rilasciano possono alimentare l’infiammazione che caratterizza la malattia


MILANO - Le piastrine del sangue, che normalmente sono nostre alleate nella lotta contro le emorragie, sembrerebbero coinvolte anche nei processi infiammatori alla base dell’artrite reumatoide. Secondo uno studio francese pubblicato sulla rivista Science alcune piccole particelle rilasciate dalle piastrine sarebbero, infatti, in grado di raggiungere le articolazioni e aggravare l’infiammazione associata a questa malattia autoimmunitaria.
INTERAZIONI – Sebbene le piastrine siano note soprattutto per il loro ruolo fondamentale nei processi di coagulazione del sangue, sono sempre di più i dati che suggeriscono un loro coinvolgimento nei meccanismi infiammatori. Nel caso specifico gli studiosi francesi hanno identificato una proteina chiamata GPVI che stimola la produzione delle particelle rilasciate dalle piastrine, cosa che potrebbe aprire la strada a nuove strategie per curare l’artrite. Le particelle rilasciate dalle piastrine in seguito alla loro attivazione sono in pratica delle piccole vescicole in grado di trasportare biomolecole nelle diverse parti dell’organismo, alimentando così i processi infiammatori che caratterizzano l’AR. Nello studio le particelle sono state rinvenute nel liquido sinoviale di pazienti con diverse forme di artrite infiammatoria, ma non in quello di pazienti con artrosi, condizione che non coinvolge lo stesso processo infiammatorio. Alcuni dati raccolti in esperimenti su topolini da laboratorio mostrano che l’eliminazione delle piastrine è in grado di arrestare lo sviluppo dell'artrite in questo modello sperimentale. Risultati che lasciano ben sperare e aprirebbero appunto la strada a nuove strategie terapeutiche.

MECCANISMI – Analizzando più nel dettaglio il ruolo delle piastrine, sembrerebbe che quelle che esprimono la proteina GPVI vengano attivate dal collagene e così stimolate a produrre grandi quantità di microparticelle ricche di interleuchina 1. I ricercatori non hanno però ancora compreso quale sia il sito specifico di attivazione delle piastrine e tanto meno come facciano le microparticelle a entrare nell’articolazione. Sta di fatto che le microparticelle vengono rinvenute in grandi quantità nel liquido sinoviale infiammato dove interagiscono con fibroblasti e leucociti. Questa interazione scatena a sua volta la produzione di un’altra citochina infiammatoria, l’interleuchina 8, e di altre sostanze che attraggano i leucociti all’articolazione. «Si sa ormai da tempo che le piastrine partecipano anch’esse all’infiammazione che sta alla base dell’artrite reumatoide – osserva il professor Carlo Maurizio Montecucco, presidente della Società Italiana di Reumatologia e direttore del reparto di Reumatologia del Policlinico San Matteo, di Pavia -. Individuare i precisi meccanismi può sicuramente essere utile per studiare delle strategie di intervento complementari. Il fatto che sul topolino i ricercatori abbiano ottenuto dei buoni risultati eliminando le piastrine è interessante. Il problema, però, è che in generale è relativamente facile sconfiggere i modelli sperimentali di artrite, mentre non si può dire altrettanto nell’uomo».

Antonella Sparvoli
07 febbraio 2010(ultima modifica: 25 febbraio 2010)
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DA "SALUTE" CORRIERE DELLA SERA
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Nonnalory
Una cosa alla volta un giorno dopo l'altro
Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
A noi la malattia ci fa un baffo!
http://anoilamalattiacifaunbaffo.blogspot.com/


Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
Da novembre 2014 problemi di calo linfociti con conseguente sospensione di azatioprina. Da meta' marzo 2015 iniziato metotrexate che pero' ho dovuto sospendere dopo due mesi per sopraggiunti effetti collaterali. Nel 2015 diagnosi di gastrite cronica sempre causata dai problemi autoimmuni. Da novembre 2016 ripreso azatioprina e si e' aggiunta la psoriasi. A conti fatti la diagnosi attuale sembra essere artrite psorisiaca con infiammazione intestinale e gastrite tutto riconducibile ad autoimmunita'


Amicizia è la capacità di dare senza chiedere nulla.E' la spalla su cui piangere, è una mano che stringe la tua e ti consola.E' anche la capacità di ascoltare i silenzi, grazie per aver ascoltato i miei
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