LA RICERCA
Il tessuto che allevia la psoriasi, un problema per tre milioni di italiani
Un gruppo di ricercatori toscani ha sperimentato un tessuto per chi soffre di questo disturbo della pelle. Tutti i pazienti coinvolti hanno segnalato sollievo e un miglioramento della qualità della vita. Ma le cure della malattia sono ancora sconosciute da due malati su tre
APPROFONDIMENTI
I SINTOMI
Le unghie sono una spia
È un tessuto pensato alleviare il fastidio che colpisce i malati di psoriasi e nasce dalla collaborazione tra scienza medica e tessile. Oggi questa patologia infiammatoria della pelle colpisce circa tre milioni di persone in Italia e costringe i pazienti a un uso continuo di creme e unguenti per attenuare lo sfregamento degli abiti, tra le cause principali dei fastidi legati alla patologia. La nuova fibra tessile nasce a Prato, dalla collaborazione tra il Gruppo Lenzi e il reparto di dermatologia dell’ospedale del capoluogo toscano, dove il prodotto è stato clinicamente testato.
Tutti i pazienti coinvolti nella sperimentazione hanno segnalato sollievo e un evidente miglioramento della qualità della vita. La scivolosità del tessuto, la traspirabilità e la facilità di lavaggio e manutenzione sono i punti di forza della stoffa che, stando ai risultati della sperimentazione, sono stati i principali vantaggi riconosciuti da chi ha provato il nuovo composto. Va detto però, che il tessuto è ora oggetto di una seconda sperimentazione in altri istituti tra cui il Centro GISED (gruppo italiano studi epidemiologici in dermatologia) di Bergamo e gli ospedali universitari ''Tor Vergata'' di Roma e ''S. Raffaele'' di Milano.
Un passo avanti per chi sta male a causa della patologia, che troppo sesso viene trascurata e ignorata, tanto che due pazienti su tre non conoscono le nuove terapie. "Quando si parla di pazienti psoriasici – spiega Torello Lotti, presidente della società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse e professore del dipartimento di scienze dermatologiche dell'università di Firenze – non dobbiamo pensare solo a una persona con qualche chiazza sulla pelle ma a un soggetto che soffre di una malattia spesso invalidante, che si associa ad altre patologie”. In Italia, si legge sul sito dell’Istituto superiore di sanità, sono circa 3 milioni i pazienti affetti da psoriasi e quelli gravi soffrono spesso anche di altre malattie come diabete, obesità, ipertensione, depressione, abuso di alcol e droga.
Ma il fenomeno delle "cure fantasma", cioè quelle che i malati non conoscono, genera conseguenze gravi non solo per i malati stessi, ma anche per la società: basti pensare che circa il 60% dei pazienti psoriasici è assente da lavoro per un periodo medio di 20 giorni e che quasi il 34% è stato costretto a lasciare definitivamente la propria occupazione. Non basta quasi mai quindi una crema per curarsi. "Ma servono farmaci adeguati - continua Lotti - come quelli biologici di nuova generazione, chiamati anticorpi monoclonali o proteine di fusione recettoriale". Farmaci ad alto costo ma che "sul lungo periodo" fanno risparmiare perché migliorano la qualità della vita e consentono. Tutti prodotti che in ogni caso vanno concordati con il proprio dermatologo.
(Marzo 19, 2010)
DA "LA REPUBBLICA - SALUTE"
UN TESSUTO ALLEVIA LA PSORIASI
UN TESSUTO ALLEVIA LA PSORIASI

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Nonnalory
Una cosa alla volta un giorno dopo l'altro
Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
A noi la malattia ci fa un baffo!
http://anoilamalattiacifaunbaffo.blogspot.com/
Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
Da novembre 2014 problemi di calo linfociti con conseguente sospensione di azatioprina. Da meta' marzo 2015 iniziato metotrexate che pero' ho dovuto sospendere dopo due mesi per sopraggiunti effetti collaterali. Nel 2015 diagnosi di gastrite cronica sempre causata dai problemi autoimmuni. Da novembre 2016 ripreso azatioprina e si e' aggiunta la psoriasi. A conti fatti la diagnosi attuale sembra essere artrite psorisiaca con infiammazione intestinale e gastrite tutto riconducibile ad autoimmunita'
Amicizia è la capacità di dare senza chiedere nulla.E' la spalla su cui piangere, è una mano che stringe la tua e ti consola.E' anche la capacità di ascoltare i silenzi, grazie per aver ascoltato i miei