ARTRITE, L'ECOGRAFIA INDICA EVENTUALE REMISSIONE

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lorichi
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ARTRITE, L'ECOGRAFIA INDICA EVENTUALE REMISSIONE

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Artrite, un'ecografia dimezza le ricadute
L'esame delle articolazioni indica se il paziente è in remissione da almeno 6 mesi e può sospendere i farmaci




(Marka) MILANO - C'è uno strumento in più contro l'artrite reumatoide: un'ecografia è infatti in grado di smascherare il rischio di ricadute. Un gruppo di ricercatori dell'Università Cattolica di Roma ha scoperto che l'esame delle articolazioni indica se il paziente è in remissione e se può sospendere i farmaci. Una svolta, perché si tratta della chiave per decidere quando interrompere le terapie senza correre rischi, come spiega Gianfranco Ferraccioli, responsabile dell'Unità di Reumatologia della Cattolica. Infatti l'assenza di sintomi nel paziente non è sufficiente per evitare ricadute, spiega l'esperto nello studio appena pubblicato sulla rivista Annals Rheumatic Diseases.
LA MALATTIA - L'artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica delle articolazioni che peggiora progressivamente se non si interviene precocemente. Provoca dolore e gonfiore a mani, piedi, dita, ginocchia, gomiti e collo. In Italia dalle 180mila alle 240mila persone ne soffrono, ma 4 su 6 non si curano adeguatamente perché non hanno ricevuto una diagnosi corretta. «Si stima che il 40-60% dei pazienti in cura vada incontro a ricadute - spiega Ferraccioli - o perché la terapia non è adeguata o perché i farmaci provocano effetti collaterali e quindi devono essere sospesi». Le recidive hanno conseguenze non trascurabili: causano il peggioramento delle lesioni articolari e dell'aterosclerosi accelerata (una malattia vascolare e coronarica che comporta un rischio di infarto del miocardio simile a quello del diabete mellito di tipo 2) e la perdita crescente della capacità lavorativa. Per evitare ciò, il paziente segue sempre la terapia, adeguandola all'evoluzione della malattia. La sospensione delle cure può essere decisa quando il paziente non ha sintomi da 12 mesi ma ora, grazie al metodo messo a punto dall'equipe di Ferraccioli, la decisione di sospendere le cure sarà presa in modo più preciso e rapido con un'ecografia alle articolazioni. Il verdetto è sicuro: la terapia si può sospendere se viene evidenziata la remissione da almeno sei mesi. In questo modo il rischio di ricadute cala del 50%. Inoltre, secondo i dati di uno studio non ancora ultimato, se la remissione ecografica è persistente da 12 mesi la possibilità che la malattia torni si azzera o quasi.

Redazione online
21 dicembre 2010

DA "CORRIERE DELLA SERA - SALUTE"
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Nonnalory
Una cosa alla volta un giorno dopo l'altro
Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
A noi la malattia ci fa un baffo!
http://anoilamalattiacifaunbaffo.blogspot.com/


Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
Da novembre 2014 problemi di calo linfociti con conseguente sospensione di azatioprina. Da meta' marzo 2015 iniziato metotrexate che pero' ho dovuto sospendere dopo due mesi per sopraggiunti effetti collaterali. Nel 2015 diagnosi di gastrite cronica sempre causata dai problemi autoimmuni. Da novembre 2016 ripreso azatioprina e si e' aggiunta la psoriasi. A conti fatti la diagnosi attuale sembra essere artrite psorisiaca con infiammazione intestinale e gastrite tutto riconducibile ad autoimmunita'


Amicizia è la capacità di dare senza chiedere nulla.E' la spalla su cui piangere, è una mano che stringe la tua e ti consola.E' anche la capacità di ascoltare i silenzi, grazie per aver ascoltato i miei
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