POLMONE E LES

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lorichi
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POLMONE E LES

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Il polmone ed il LESCominciata da rosaria1956
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Parte 1 di 1
rosaria195627/4/2007, 22:38
letto su: http://www.cidimu.it/

Polmone e lupus eritematoso sistemico

Anche l’apparato respiratorio è tra i bersagli di questa malattia autoimmunitaria sistemica, che può colpire numerosi distretti dell’organismo
Dott. A. Anania

Il lupus eritematoso sistemico (LES) è una malattia autoimmunitaria che ha aspetti clinici multiformi e può manifestarsi in forme più o meno gravi in differenti pazienti e a seconda della fase clinica in un determinato paziente. Può manifestarsi in modo incompleto oppure può colpire molti organi e apparati contemporaneamente.
E’ una malattia nella quale possono essere presenti molti tipi di autoanticorpi: quelli più caratteristici sono gli anticorpi anti-DNA a doppia elica.
Non sono ben evidenti i rapporti tra determinati autoanticorpi e determinate manifestazioni cliniche, in particolare non vi è una associazione univoca tra determinati autoanticorpi e coinvolgimento polmonare nel LES.
L’interessamento pleuro-polmonare può essere dimostrato in circa la metà dei pazienti portatori di LES.
I quadri più frequenti sono i seguenti:


Pleurite con versamento

Pleurite senza versamento

Polmonite acuta da lupus

Polmonite interstiziale e fibrosi

Emorragia polmonare

Tromboembolia polmonare

Ipertensione polmonare

Bronchiolite obliterante

(Tratto da Fraser, 2001, semplificata)

Una delle complicanze più temibili, ad andamento acuto è rappresentata dalla tromboembolia polmonare, che può essere favorita dalla presenza degli autoanticorpi antifosfolipidi in corso di LES. Si tratta di anticorpi diretti contro i fosfolipidi, che possono essere determinati nel sangue con differenti metodiche.
La presenza di tali anticorpi (che peraltro non sono esclusivi di questa malattia in quanto possono essere presenti anche in soggetti non affetti da LES) predispone a fenomeni acuti che possono avere gravi conseguenze cliniche:

trombosi venosa

tromboembolia polmonare

trombosi arteriosa

ipertensione polmonare

aborti ricorrenti.

La tromboembolia polmonare e la eventuale insorgenza di fibrosi polmonare in corso di LES possono determinare il quadro della ipertensione polmonare, che può essere dimostrata con l’ecocardiografia (anche se non sempre è accompagnata da manifestazione cliniche).
Quando l’ipertensione polmonare diviene sintomatica i disturbi consistono in dispnea da sforzo, dolore toracico, tosse secca, astenia, ipertrofia del ventricolo sinistro. La situazione clinica è in definitiva molto simile a quella che si riscontra nella ipertensione polmonare primitiva.
La responsabilità dell’insorgenza dell’ipertensione polmonare nel LES viene attribuita alla tromboembolia cronica oppure alla fibrosi interstiziale connessa alla malattia lupica; è stata anche descritta la presenza di anticorpi anti-cellule endoteliali, che potrebbero essere responsabili di danno a carico dei piccoli vasi polmonari.
Da notare che l’ipertensione polmonare può essere associata alla presenza del fenomeno di Raynaud, facilmente riconoscibile (sbiancamento e cianosi delle mani soprattutto dopo esposizione al freddo).
Dal punto di vista funzionale l’esame più spesso alterato è la diffusione alveolo-capillare cui può associarsi una compromissione ventilatoria di tipo restrittivo.



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Nonnalory
Una cosa alla volta un giorno dopo l'altro
Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
A noi la malattia ci fa un baffo!
http://anoilamalattiacifaunbaffo.blogspot.com/


Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
Da novembre 2014 problemi di calo linfociti con conseguente sospensione di azatioprina. Da meta' marzo 2015 iniziato metotrexate che pero' ho dovuto sospendere dopo due mesi per sopraggiunti effetti collaterali. Nel 2015 diagnosi di gastrite cronica sempre causata dai problemi autoimmuni. Da novembre 2016 ripreso azatioprina e si e' aggiunta la psoriasi. A conti fatti la diagnosi attuale sembra essere artrite psorisiaca con infiammazione intestinale e gastrite tutto riconducibile ad autoimmunita'


Amicizia è la capacità di dare senza chiedere nulla.E' la spalla su cui piangere, è una mano che stringe la tua e ti consola.E' anche la capacità di ascoltare i silenzi, grazie per aver ascoltato i miei
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