POSTURA CORRETTA MIGLIORA IL DOLORE

tutte le informazioni dal mondo della ricerca, della medicina e della sanità in genere
Rispondi
Avatar utente
lorichi
Amministratore
Messaggi: 11502
Iscritto il: 06/06/2009, 17:07
Località: ROMA

POSTURA CORRETTA MIGLIORA IL DOLORE

Messaggio da lorichi »

Stai dritto, avrai più forza
e fiducia in te stesso
Una buona postura migliora la tolleranza al dolore
e ha effetti positivi anche sull'autostima



Una buona postura MILANO - La mamma aveva ragione: bisogna star seduti composti e ben dritti. Per fare una buona impressione, certo, e anche perché ciondolare potrebbe farci venire una colonna vertebrale un po' storta. Ma pure perché tenere la testa alta e le spalle dritte ci rende fisicamente e psicologicamente più forti: una ricerca della Marshall University, in California, ha dimostrato che una buona postura riduce la sensibilità al dolore e ha effetti vantaggiosi perfino sul benessere psicologico, facendoci diventare più sicuri di noi stessi e assertivi nei confronti degli altri.
STUDIO – La ricerca, pubblicata sul Journal of Experimental Social Psychology , ha coinvolto alcuni volontari sottoposti a due tipi di esperimenti: in un caso dovevano stare in una postura “dominante” (sguardo alto, spalle dritte, seduti come avrebbe voluto la nostra mamma insomma) ed è stata misurata la loro soglia del dolore; nell'altro si è valutato quanto la postura incidesse sulla relazione che si instaurava con l'interlocutore. I risultati sono stati evidenti: chi assumeva una posizione ben dritta e dominante aveva una soglia del dolore più elevata ed era in grado di tollerare meglio un eventuale stress. I volontari riferivano anche di tenere maggiormente sotto controllo la situazione e di sentirsi più “potenti” nei confronti degli altri, rispetto a coloro che invece avevano assunto una posizione meno composta. «L'interlocutore di una persona che mantiene una postura dominante può reagire “raddrizzandosi” a sua volta o assumere una posizione “remissiva”: in questo secondo caso abbiamo visto che la soglia del dolore si abbassa, aumentando la sensibilità del soggetto agli stimoli dolorosi», spiega l'autore della ricerca Scott Wiltermuth.


IMPLICAZIONI – «I nostri dati – prosegue Wiltermuth – implicano anche che ad esempio, quando si ha un dolore, sarebbe meglio stare dritti e non raggomitolarsi come in effetti viene spontaneo fare. La postura raccolta infatti può indurci a pensare di non avere il controllo delle nostre sensazioni, e questo a sua volta può avere un effetto negativo di intensificazione della percezione del dolore. Meglio sedersi spingendo il petto avanti e cercando di allargare il torace: il senso di potere e controllo che ne deriva può aiutarci a ridurre la soglia del dolore». Probabilmente, stando a quanto hanno dimostrato ricerche precedenti, il merito è almeno in parte di un maggior rilascio di testosterone che si ha quando si assume una posizione “dominante”, perché l'ormone infatti aumenta la tolleranza al dolore; di pari passo pare ridursi il cortisolo, e ciò renderebbe l'esperienza dolorosa meno stressante e più sopportabile. «Vista l'interconnessione fra effetti fisici e psichici, una buona postura potrebbe anche aiutare a rendere più tollerabile un evento emotivamente stressante – riprende Wiltermuth –. Inoltre, queste informazioni possono essere utili a chi si prende cura dei malati, i cosiddetti caregiver: se tendono come ovviamente accade a rendere tutto più facile e meno stressante per il paziente, questo inevitabilmente è spinto ad assumere una posizione di “sottomissione” e ciò può influenzare in negativo la percezione del dolore. Meglio che sia il caregiver ad adottare posture più “raccolte” e a lasciare un po' il controllo della situazione al malato che, trovandosi ad avere la sensazione di un maggior “potere”, potrà tollerare meglio il dolore».

Elena Meli
01 settembre 2011 09:18
(DA CORRIERE DELLA SERA - SALUTE)
Immagine

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
In ottemperanza alle Linee guida in tema di trattamento di dati personali per finalità di pubblicazione e diffusione nei siti web esclusivamente dedicati alla salute - 25 gennaio 2012
(Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 42 del 20 febbraio 2012)

AVVERTENZE DI RISCHIO:

• SI AVVERTONO gli utenti di valutare con la necessaria attenzione l'opportunità, nei propri interventi, di inserire, o meno, dati personali (compreso l'indirizzo e-mail), che possano rivelarne, anche indirettamente, l'identità (si pensi, ad esempio, al caso in cui in cui l'utente, nel testimoniare la propria esperienza o descrivere il proprio stato di salute, inserisca riferimenti a luoghi, persone, circostanze e contesti che consentano anche indirettamente di risalire alla sua identità);
• SI AVVERTONO gli utenti di valutare l'opportunità di pubblicare, o meno, foto o video che consentano di identificare o rendere identificabili persone e luoghi;
• SI AVVERTONO gli utente di prestare particolare attenzione alla possibilità di inserire, nei propri interventi (postati nei diversi spazi dedicati alla salute), dati che possano rivelare, anche indirettamente, l'identità di terzi, quali, ad esempio, altre persone accomunate all'autore del post dalla medesima patologia, esperienza umana o percorso medico;
• l'ambito di conoscibilità dei dati propri o altrui, immessi dall'utente nel proprio profilo personale, sono consultabili soltanto dagli iscritti al sito, tutto ciò che è scritto nei forums è invece consultabile da qualsiasi utente che acceda al sito stesso e tali dati pubblici sono reperibili mediante motore di ricerca interno
• i dati immessi dagli utenti nei forums sono indicizzabili e reperibili anche dai motori di ricerca generalisti (Google, Yahoo etc.);
• gli unici dati sensibili trattati sono gli indirizzi di posta elettronica indicati all'atto della propria iscrizione, gli amministratori del forum sono responsabili del loro trattamento viewtopic.php?f=103&t=291

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Nonnalory
Una cosa alla volta un giorno dopo l'altro
Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
A noi la malattia ci fa un baffo!
http://anoilamalattiacifaunbaffo.blogspot.com/


Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
Da novembre 2014 problemi di calo linfociti con conseguente sospensione di azatioprina. Da meta' marzo 2015 iniziato metotrexate che pero' ho dovuto sospendere dopo due mesi per sopraggiunti effetti collaterali. Nel 2015 diagnosi di gastrite cronica sempre causata dai problemi autoimmuni. Da novembre 2016 ripreso azatioprina e si e' aggiunta la psoriasi. A conti fatti la diagnosi attuale sembra essere artrite psorisiaca con infiammazione intestinale e gastrite tutto riconducibile ad autoimmunita'


Amicizia è la capacità di dare senza chiedere nulla.E' la spalla su cui piangere, è una mano che stringe la tua e ti consola.E' anche la capacità di ascoltare i silenzi, grazie per aver ascoltato i miei
Rispondi

Torna a “BIBLIOTECA APERTA A TUTTI”