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Artrite reumatoide: nuove conferme per un farmaco innovativoCominciata da tarantola17
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Parte 1 di 1
tarantola1722/6/2007, 23:43
I dati a un anno dimostrano che circa il 75% dei pazienti con artrite reumatoide da moderata a grave trattati con golimumab (CNTO 148) e metotrexate hanno raggiunto e mantenuto un miglioramento almeno pari al 20% nella sintomatologia artritica (ACR 20). Così risulta dai dati di uno studio di fase II in doppio cieco, controllato versus placebo e multidose presentato nei giorni scorsi a Barcellona durante il congresso annuale di Reumatologia della European League Against Rheumatism (EULAR).
Lo stesso studio ha inoltre dimostrato che in media più di un terzo di questi pazienti, valutati con il Disease Activity Score 28 (DAS28), raggiungeva a un anno la remissione della malattia (DAS <2,6). Golimumab è un anticorpo monoclonale anti TNF-alfa totalmente umano che si lega e neutralizza sia il TNF-alfa solubile sia quello di membrana.
Sviluppato da Centocor e Schering-Plough, golimumab è somministrabile sia per iniezione sottocutanea sia per infusione endovenosa.
"La persistenza dell'effetto terapeutico evidenziata da questi risultati è molto promettente - ha affermato il reumatologo scozzese Iain McInnes, docente di Medicina sperimentale all'Università di Glasgow, consulente onorario al Centro reumatologico della Royal Infirmary e coordinatore di uno studio di fase III su golimumab - I clinici che hanno in cura pazienti con artrite reumatoide sono sempre alla ricerca di farmaci più evoluti, che siano in grado di garantire un'efficacia persistente, al fine di mantenere in remissione questa malattia così grave e penalizzante per la qualità della vita".
In effetti i risultati dello studio hanno mostrato che una percentuale molto più elevata di pazienti trattati con golimumab più metotrexate ha raggiunto l'ACR 20, 50 e 70 (grande miglioramento dei sintomi artritici secondo i criteri di valutazione dell'American College of Rheumatology) alla settimana 16 rispetto ai pazienti che insieme al metotrexate avevano ricevuto placebo.
I pazienti (adulti, con artrite reumatoide attiva da almeno tre mesi malgrado la terapia con metotrexate) sono stati assegnati casualmente a uno dei cinque seguenti gruppi di trattamento: placebo o golimumab 50 o 100 mg ogni due oppure ogni quattro settimane. A tutti i pazienti venivano inoltre somministrati stabilmente almeno 10 mg di metotrexate la settimana. Comunque, al termine della 52a settimana, i pazienti che avevano interrotto la terapia erano molto meno numerosi nel gruppo combinato golimumab (21%) rispetto al gruppo di controllo placebo??infliximab (40%). Non si è reso evidente un chiaro effetto dose/risposta: al termine della 52a settimana, la riduzione dei segni e sintomi di artrite reumatoide osservata alla 16° settimana è stata mantenuta per tutte le dosi.
"Il fatto che golimumab abbia mantenuto la propria efficacia per l'intero corso dell'anno è molto incoraggiant - ha dichiarato Robert J. Spiegel, chief medical officer, Schering-Plough Research Institute (SPRI) - Schering-Plough è leader nell'offrire al paziente terapie innovative come golimumab, aiutando il medico ad alleviarne le sofferenze. Ora siamo coinvolti in studi per confermare che golimumab è un trattamento efficace per questi pazienti".
L'artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica debilitante che provoca dolore, gonfiore, rigidità e danno funzionale alle articolazioni. I segni e sintomi dell'artrite reumatoide comprendono infiammazione articolare, gonfiore, difficoltà di movimento e dolore. Le articolazioni colpite con maggiore frequenza sono quelle delle mani e dei piedi. Il dolore articolare causato dall'artrite reumatoide può compromettere la capacità del paziente di eseguire le normali attività quotidiane, limitarne le opportunità di lavoro e trasformare le normali occupazioni familiari e domestiche in una autentica sfida. L'artrite reumatoide colpisce più di 9,7 milioni di persone in tutto il mondo; secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità, nella prossima decade l'artrite reumatoide andrà incontro in Europa a un aumento dell'incidenza legato all'invecchiamento della popolazione.
Fonte: http://www.saluteeuropa.it/news/2007/06/0621002.htm
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Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
A noi la malattia ci fa un baffo!
http://anoilamalattiacifaunbaffo.blogspot.com/
Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
Da novembre 2014 problemi di calo linfociti con conseguente sospensione di azatioprina. Da meta' marzo 2015 iniziato metotrexate che pero' ho dovuto sospendere dopo due mesi per sopraggiunti effetti collaterali. Nel 2015 diagnosi di gastrite cronica sempre causata dai problemi autoimmuni. Da novembre 2016 ripreso azatioprina e si e' aggiunta la psoriasi. A conti fatti la diagnosi attuale sembra essere artrite psorisiaca con infiammazione intestinale e gastrite tutto riconducibile ad autoimmunita'
Amicizia è la capacità di dare senza chiedere nulla.E' la spalla su cui piangere, è una mano che stringe la tua e ti consola.E' anche la capacità di ascoltare i silenzi, grazie per aver ascoltato i miei