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AIDS vaccino riduce rischio del 31%Cominciata da Pao Fufina
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Parte 1 di 1
Pao Fufina24/9/2009, 13:23
FONTE: IL CORRIERE DELLA SERA 24 SETTEMBRE 2009
http://www.corriere.it/salute/09_settem ... aabc.shtml
Aids, vaccino riduce il rischio del 31%
L'annuncio di alcuni ricercatori thailandesi e medici militari americani. Test effettuato su 16 mila volontari
MILANO - Per la prima volta un vaccino sperimentale ha tagliato il rischio di contrarre l'Aids. Lo sostengono alcuni ricercatori thailandesi che hanno dato l'annuncio nel corso di una conferenza stampa a Bangkok assieme a ufficiali medici militari americani. Secondo quanto riferito ai media, il vaccino ridurrebbe il rischio di infezione da virus Hiv di più del 31%. Il risultato deriva da un test su un campione di 16 mila volontari effettuato in Thailandia, il più grande campione mai utilizzato nella sperimentazione di un farmaco di questo genere.
PRIMA VOLTA - È la prima volta che un vaccino sperimentale dà questi risultati. La riduzione del rischio del 31% potrebbe essere considerato un risultato modesto. «Ma - sottolinea il colonnello Jerome Kim che ha guidato il team di ricerca per conto dell'esercito americano, che ha sponsorizzato la ricerca assieme all'Istituto nazionale di allergia e malattie infettive - è la prova che è possibile avere un vaccino preventivo sicuro ed efficace».
«MOLTO ANCORA DA FARE» - l risultato, quasi del tutto inatteso, ha stupito i ricercatori, che dicono di non sapersi spiegare come mai la combinazione di vaccini funzioni. «Io, come altri, non pensavo che ci fossero molte probabilità che funzionasse», spiega il dottor Anthony Fauci dell'Istituto Nazionale di Allergologia e Malattie Infettive degli Usa, che ha contribuito a finanziare lo studio. Ulteriore fattore di confusione sta nel fatto che le persone vaccinate e che si sono infettate ora hanno nel sangue la stessa concentrazione di virus delle persone infettate senza essersi vaccinate, e hanno subito gli stessi danni al sistema immunitario. Ciò significa che il vaccino sembra aiutare a prevenire le infezioni, ma non ha effetti sul virus una volta che questo ha colpito. «Non è la fine del percorso» ha precisato Fauci, «Ma c'è cauto ottimismo sulla possibilità di migliorare questo risultato». Secondo gli ultimi dati dell'agenzia dell'Onu Unaids, ogni giorno circa 7.500 persone in tutto il mondo vengono infettate dall'Hiv. Nel 2007 sono morte 2 milioni di persone a causa dell'Aids.
LO STUDIO - Lo studio si è basato sulla combinazione di due vaccini, il primo dei quali aumenta l'immunità agli attacchi dell'Hiv e il secondo rafforza la risposta dell'organismo. Si tratta dell'Alvac, della Sanofi Pasteur, e dell'Aidsvaz, sviluppato inizialmente dalla VaxGen e ora portato avanti dalla no profit Global Solutions for Incectious Diseases. La ricerca ha testato la combinazione dei due preparati in uomini e donne thailandesi Hiv negativi, di età comprese fra i 18 e 30 anni e con rischio di contagio nella media. A metà del campione è stata somministrata la combinazione di Alvac e Aidsvax per sei mesi, agli altri solo placebo. Nessuno ha però saputo cosa veniva loro somministrato fino alla fine del test. Non solo: a tutti sono stati forniti profilattici e consigli su come evitare infezioni sessualmente trasmissibili e a chiunque avesse poi contratto infezioni sarebbero state fornite cure antivirali gratuite.
I RISULTATI - I partecipanti al test sono stati seguiti per tre anni, al termine della vaccinazione.Sono state registrate nuove infezioni in 51 casi tra le 8.197 persone a cui sono stati somministrati i vaccini e in 74 tra le 8.198 che hanno invece ricevuto il placebo. Di qui la conclusione che il rischio si riduce del 31% nel caso di chi effettua la vaccinazione. Ulteriori dettagli sui risultati di questa ricerca costata complessivamente 105 milioni di dollari saranno diffusi a ottobre a Parigi nel corso di una conferenza specifica.
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AIDS VACCINO RIDUCE RISCHIO DEL 31%
AIDS VACCINO RIDUCE RISCHIO DEL 31%

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Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
A noi la malattia ci fa un baffo!
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Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
Da novembre 2014 problemi di calo linfociti con conseguente sospensione di azatioprina. Da meta' marzo 2015 iniziato metotrexate che pero' ho dovuto sospendere dopo due mesi per sopraggiunti effetti collaterali. Nel 2015 diagnosi di gastrite cronica sempre causata dai problemi autoimmuni. Da novembre 2016 ripreso azatioprina e si e' aggiunta la psoriasi. A conti fatti la diagnosi attuale sembra essere artrite psorisiaca con infiammazione intestinale e gastrite tutto riconducibile ad autoimmunita'
Amicizia è la capacità di dare senza chiedere nulla.E' la spalla su cui piangere, è una mano che stringe la tua e ti consola.E' anche la capacità di ascoltare i silenzi, grazie per aver ascoltato i miei