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Cartilagini in fumoCominciata da Pao Fufina
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Parte 1 di 1
Pao Fufina1/10/2009, 19:06
fonte: IL CORRIERE DELLA SERA del 01/10/2009
MILANO - Il fumo di sigaretta non toglie solo il fiato, ma piega le ginocchia. La scoperta è stata pubblicata su Rheumatology con accanto il simbolo del fuoco, come la rivista, che è organo ufficiale della British Society for Rheumatology fa con quelli che ritiene hot papers, lavori destinati a fare scalpore. In realtà la notizia, che incuriosisce i profani, non dovrebbe stupire troppo gli esperti. Altri studi negli ultimi anni avevano dato l’allarme: ai tanti danni provocati dal fumo va aggiunto anche quello sulle articolazioni, e in particolare su quella del ginocchio. Ma mentre in passato i ricercatori avevano preso in considerazione persone già malate di artrosi e verificato che l’abitudine al fumo peggiorava la loro situazione, Flavia Cicuttini e i suoi collaboratori della Monash University e del Dipartimento di epidemiologia e medicina preventiva presso l’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, hanno esaminato l’effetto delle sigarette su 270 individui di mezza età scelti a caso tra i partecipanti a un grande studio di popolazione, il Melbourne Collaborative Cohort Study.
LO STUDIO - «Abbiamo chiesto a queste persone di rispondere a un questionario sul fumo: se e quanto fumavano al momento dello studio o se lo avevano fatto in passato, e in questo caso da quanto avessero smesso» spiega la ricercatrice. «Inoltre le abbiamo sottoposte a una risonanza magnetica del ginocchio dal lato dominante, in genere il destro, o il sinistro per i mancini». Gli studiosi australiani hanno ripetuto l’esame dopo un paio di anni, e in entrambe le occasioni hanno misurato lo spessore della cartilagine presente sui due lati della tibia e sulla rotula. «Ma abbiamo anche cercato l’eventuale presenza di lesioni a livello del midollo osseo sottostante» aggiunge Cicuttini, «lesioni che si accompagnano, e spesso precedono, i danni visibili a livello dell’articolazione».
I RISULTATI - Effettuate tutte le misurazioni, gli studiosi hanno tirato le loro conclusioni, decisamente a sfavore di chi non resiste al profumo del tabacco. «Prima di tutto i fumatori perdevano ogni anno una maggiore quantità di cartilagine rispetto a chi non aveva mai fumato» prosegue la ricercatrice, «con un danno localizzato sulla parte interna della tibia, tanto più grave quanto più era il numero di pacchetti fumati e degli anni segnati da questa abitudine». Inoltre, tra tutti coloro che avevano lesioni del midollo osseo alla prima risonanza, la possibilità che queste persistessero a distanza di due anni era più di undici volte maggiore tra coloro che fumavano o lo avevano fatto per certi periodi della loro vita rispetto a chi non aveva mai preso in mano una sigaretta.
LA SPIEGAZIONE - «I dati fanno pensare» conclude la professoressa, «che i danni all’articolazione siano successivi e conseguenti a quelli a livello del midollo osseo». Si spiegherebbe così anche come fa il fumo a nuocere perfino a questo livello: considerata l’alta concentrazione di vasi sanguigni nel midollo osseo, non è difficile pensare che anch’essi, come quelli del cuore o del cervello, possano essere danneggiati dalle sostanze tossiche liberate in circolo dal fumo che arriva a livello dei polmoni.
Roberta Villa
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piccolo ot per noi fumatori: ma che pelotas <_<
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Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
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Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
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