LES E VASCULITE: LEUCOENCEFALOPATIA MULTIF CON MABTHERA

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lorichi
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LES E VASCULITE: LEUCOENCEFALOPATIA MULTIF CON MABTHERA

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LES e vasculite: casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva nel corso del trattamento...Cominciata da tarantola17
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Parte 1 di 1
tarantola1723/10/2007, 21:46
Roche ha informato i medici riguardo alla sicurezza di MabThera ( Rituximab ).
Due casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva ( PML ) con esito fatale sono stati segnalati nei pazienti con lupus eritematoso sistemico che avevano ricevuto MabThera. Un ulteriore singolo caso di PML è stato riportato in un paziente con vasculite che aveva ricevuto MabThera.

Poiché questi eventi si sono verificati durante l’utilizzo del farmaco in indicazioni non autorizzate in una popolazione di cui non è nota la numerosità, non si conosce l’incidenza della leucoencefalopatia multifocale progressiva nei pazienti con lupus eritematoso sistemico e vasculite trattati con MabThera.
La leucoencefalopatia multifocale progressiva è stata riportata anche nei pazienti affetti da lupus eritematoso sistemico e vasculite non trattati con Rituximab.
Non è stata stabilita una relazione causale tra MabThera e leucoencefalopatia multifocale progressiva.

I medici che trattano pazienti con lupus eritematoso sistemico e vasculite devono prendere in considerazione la leucoencefalopatia multifocale progressiva in ciascun paziente che presenta manifestazioni neurologiche di nuova insorgenza.
Una consulenza neurologica, una risonanza magnetica nucleare cerebrale ed una puntura lombare, possono essere prese in considerazione, se clinicamente indicate.

La leucoencefalopatia multifocale progressiva è una patologia del sistema nervoso centrale, rara, progressiva, demielinizzante che generalmente porta a morte o a grave disabilità.
La leucoencefalopatia multifocale progressiva è causata dall’attivazione del virus JC, un poliomavirus che è presente in forma latente in più dell’80% degli adulti sani. Il virus JC generalmente rimane latente causando la leucoencefalopatia multifocale progressiva tipicamente solamente nei pazienti immunocompromessi. I fattori che portano all’attivazione dell’infezione latente non sono completamente conosciuti.
La leucoencefalopatia multifocale progressiva è stata riportata nei pazienti HIV positivi, nei pazienti immunodepressi con cancro, nei pazienti trapiantati e nei pazienti con patologie autoimmuni, incluso il lupus eritematoso sistemico.
Anormalità nelle cellule T sono state descritte come importanti fattori di riattivazione del virus JC e della leucoencefalopatia multifocale progressiva.
Casi molto rari ( <1/10.000 ) di leucoencefalopatia multifocale progressiva sono stati descritti in pazienti con linfoma non-Hodgkin, che avevano ricevuto solo chemioterapia o MabThera; nella maggior parte dei casi questa patologia si è presentata in associazione con la chemioterapia o con un trapianto di cellule staminali emopoietiche.

Questa informazione è stata fornita all’EMEA ( European Medicines Agency ) ed è stata valutata dal Comitato Scientifico ( CHMP ) assieme ad una revisione del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto ( RCP ). Il CHMP ha approvato il testo proposto che è stato inserito nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.

Un’infezione da virus JC esitata in leucoencefalopatia multifocale progressiva e decesso è stata riportata in 2 pazienti con lupus eritematoso sistemico, trattati con MabThera. Entrambi questi pazienti erano da lungo tempo affetti da lupus eritematoso sistemico ed avevano utilizzato diversi cicli di terapia immunosoppressiva prima di ricevere Rituximab.
A questi pazienti era stata diagnosticata la leucoencefalopatia multifocale progressiva in un periodo compreso nei 12 mesi successivi all’ultima infusione di MabThera.

L’infezione da virus JC con leucoencefalopatia multifocale progressiva è stata anche osservata in un paziente con vasculite/ crioglobulinemia ANCA-negativa ( negativa al virus dell’epatite C ). Questo paziente presentava in anamnesi una malattia, non remittente da 6 anni, che aveva comportato amputazioni plurime. Il paziente aveva ricevuto una terapia immunosoppressiva ( comprendente citotossici ) prima di ricevere MabThera ed aveva continuato a ricevere la terapia immunosoppressiva in associazione a Rituximab. La leucoencefalopatia multifocale progressiva è stata diagnosticata nei 12 mesi successivi alla prima infusione di MabThera ed il paziente è attualmente in terapia.

La leucoencefalopatia multifocale progressiva è stata riportata nei pazienti con lupus eritematoso sistemico che avevano ricevuto Prednisone, Azatioprina, Ciclofosfamide ed altri immunosoppressori senza il concomitante utilizzo di Rituximab ed anche nei pazienti con vasculite che avevano ricevuto immunosoppressori non in associazione con MabThera.
Non è stata stabilita alcuna relazione causale tra MabThera e leucoencefalopatia multifocale progressiva.
Non si conosce l’incidenza globale della leucoencefalopatia multifocale progressiva nei pazienti con lupus eritematoso sistemico e vasculite.

Non ci sono altri report in aggiunta a questi tre casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva nei pazienti con patologie autoimmuni trattati con MabThera.

I medici che trattano pazienti con patologie autoimmuni devono prendere in considerazione la leucoencefalopatia multifocale progressiva in ciascun paziente che presenta manifestazioni neurologiche di nuova insorgenza. Può essere necessaria una consulenza neurologica, la risonanza magnetica nucleare cerebrale e la puntura lombare, se clinicamente indicate.
Non c’è un test di screening per la leucoencefalopatia multifocale progressiva attualmente accettato.

Nei pazienti che sviluppano leucoencefalopatia multifocale progressiva, la terapia con MabThera deve essere interrotta e devono essere prese in considerazione riduzioni o l’interruzione della terapia immunosoppressiva concomitante ed instaurato un appropriato trattamento della leucoencefalopatia multifocale progressiva, inclusa la terapia antivirale.
Non sono conosciuti interventi che realmente prevengano la leucoencefalopatia multifocale progressiva o che trattino adeguatamente la leucoencefalopatia multifocale progressiva laddove si manifesti.

Rituximab è un anticorpo monoclonale ricombinante chimerico anti-CD20 indicato per il trattamento dei pazienti con linfoma follicolare in stadio III-IV che sono chemioresistenti o sono alla loro seconda o successiva ricaduta dopo chemioterapia.
MabThera trova inidicazione nel trattamento dei pazienti con linfoma follicolare in stadio III-IV precedentemente non trattati in associazione con chemioterapia CVP.
La terapia di mantenimento con MabThera è indicata nei pazienti con linfoma follicolare recidivato/refrattario che hanno risposto a terapia di induzione con chemioterapia con o senza MabThera.
MabThera è indicato per il trattamento di pazienti con linfoma non-Hodgkin diffuso a grandi cellule B CD20 positivo, in associazione alla chemioterapia CHOP.
MabThera in associazione con Metotrexato è indicato per il trattamento dei pazienti adulti con artrite reumatoide attiva grave che hanno avuto un’inadeguata risposta o intolleranza ad altri farmaci antireumatici modificanti la malattia ( DMARD ), inclusi uno o più inibitori del TNF ( Tumor Necrosis Factor ).
MabThera non è indicato per il trattamento del lupus eritematoso sistemico e della vasculite. ( Xagena2007 )

Fonte: AIFA, 2007


Farma2007 Reuma2007
selvaggia5924/10/2007, 03:08
grazie Ale
Parte 1 di 1
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Nonnalory
Una cosa alla volta un giorno dopo l'altro
Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
A noi la malattia ci fa un baffo!
http://anoilamalattiacifaunbaffo.blogspot.com/


Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
Da novembre 2014 problemi di calo linfociti con conseguente sospensione di azatioprina. Da meta' marzo 2015 iniziato metotrexate che pero' ho dovuto sospendere dopo due mesi per sopraggiunti effetti collaterali. Nel 2015 diagnosi di gastrite cronica sempre causata dai problemi autoimmuni. Da novembre 2016 ripreso azatioprina e si e' aggiunta la psoriasi. A conti fatti la diagnosi attuale sembra essere artrite psorisiaca con infiammazione intestinale e gastrite tutto riconducibile ad autoimmunita'


Amicizia è la capacità di dare senza chiedere nulla.E' la spalla su cui piangere, è una mano che stringe la tua e ti consola.E' anche la capacità di ascoltare i silenzi, grazie per aver ascoltato i miei
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