LA TEORIA DEL CUCCHIAIO

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lorichi
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LA TEORIA DEL CUCCHIAIO

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la teoria del cucchiaioCominciata da LLorenza
FORUM SULLE MALATTIE CRONICHE AUTOIMMUNI DEL GRUPPO REUM AMICI > RIFLESSIONI VARIE
Parte 1 di 1
LLorenza13/2/2009, 19:48
ok. oggi mi hanno inviato questo. pensavo fosse utile condividerlo con voi. io credo ne farò una copia da tenere a portata di mano per qualcuno sano che abbia voglia di capire.



La Teoria del Cucchiaio
by Christine Miserandino da Christine Miserandino
http://www.butyoudontlooksick.com http://www.butyoudontlooksick.com


La mia migliore amica ed io eravamo nella sala da pranzo (dell’università) a parlare. Come di consueto era molto tardi e stavamo mangiando patatine fritte con salsa. Come delle normali ragazze della nostra età passavamo un sacco di tempo nella sala da pranzo, mentre eravamo all’università, e la maggior parte del tempo lo passavamo a parlare di ragazzi, musica o cose banali, che sembravano molto importanti al momento. Non parlavamo mai di cose serie e si trascorreva la maggior parte del nostro tempo a ridere.

Mentre mi accingevo a prendere alcune delle mie medicine con uno snack, come facevo di solito, lei mi ha fissato in modo imbarazzante invece di continuare la conversazione. Poi mi ha chiesto, tutto d’un tratto, come ci si sentiva ad avere il Lupus e ad essere malati. E’ stato sconvolgente, non solo per la domanda, ma anche perché pensavo lei sapesse tutto ciò che c’era da sapere sul Lupus. Era venuta dai medici con me, mi aveva visto camminare con il bastone e vomitare in bagno. Mi aveva visto piangere dal dolore, che cosa c'era da sapere in più?

Ho iniziato a rispondere in modo vago parlando di pillole, dolori, mali, ma lei continuava e non sembrava soddisfatta delle mie risposte. Sono rimasta un po' sorpresa: come mia compagna di stanza al college e amica da anni, pensavo che già conoscesse la definizione medica di Lupus. Poi mi guardò con una faccia che ogni malato conosce bene, il volto della pura curiosità su qualcosa che nessuna persona sana può veramente capire. Mi ha chiesto che cosa si sentiva, non fisicamente, ma quello che sentivo ad essere me, ad essere malata.

Mentre cercavo di rimanere composta, mi guardavo attorno per un aiuto, o una guida, o almeno per guadagnare un po’ di tempo per pensare. Cercavo di trovare le parole giuste. Come facevo a rispondere a una domanda a cui non ero mai riuscita a trovare la risposta per me stessa? Come facevo a spiegare ogni dettaglio di ogni giorno trascorso da malato, trasmettere con chiarezza le emozioni che una persona malata prova. Avrei potuto rinunciare, cavarmela con una battuta come di solito avevo già fatto e cambiare discorso, ma ricordo che ho pensato: se non provo a spiegare tutto ciò, come posso poi aspettarmi che lei capisca. Se non riesco a spiegare questo alla mia migliore amica, come posso spiegare il mio mondo a chiunque altro? Dovevo almeno tentare, ed è in quel momento che nacque la teoria del cucchiaio.

Rapidamente presi ogni cucchiaio che c’era sul tavolo e ne presi altri che erano su altri tavoli. La guardai negli occhi, le diedi i cucchiai e le dissi: “OK, tu hai il Lupus” .Lei mi guardò un po' confusa come chiunque avrebbe fatto vedendosi consegnare un mazzo di cucchiai. I freddi cucchiai di metallo risuonarono nelle mie mani quando li raggruppai insieme e li misi nelle sue mani.

Le spiegai che la differenza tra essere malato ed essere sano è di dover fare delle scelte e pensare in maniera consapevole a cose cui il resto del mondo non deve pensare. I sani hanno il lusso di una vita senza certe scelte, un dono che la maggior parte della gente dà per scontato.

La maggior parte delle persone iniziano la giornata con un numero illimitato di possibilità e l'energia per fare ciò che desiderano, in particolare i giovani. Non devono preoccuparsi degli effetti delle loro azioni. Così, per la mia spiegazione, usai i cucchiai per farle capire questo punto. Volevo qualcosa che lei potesse possedere, avere in maniera concreta, per avere poi la possibilità di toglierglielo, in quanto la maggior parte delle persone che si ammalano sentono la "perdita" di una vita che una volta avevano conosciuto. Se fossi stata in grado di toglierle i cucchiai, poi lei avrebbe capito come ci si sente quando qualcuno, o qualcosa, in questo caso il Lupus, ha il controllo di te.

Afferrò i cucchiai con entusiasmo, non capiva esattamente cosa stessi facendo ma, siccome è sempre pronta per qualcosa di divertente, penso si aspettasse che le stessi facendo una sorta di scherzo o qualcosa del genere, visto che così faccio quando parliamo di argomenti delicati. Non sapeva quanto io invece facessi seriamente.

Le chiesi di contare i cucchiai. Mi chiese perché, e le dissi che quando si è sani ci si aspetta di avere una infinita quantità di “cucchiai”. Ma quando,come ora, devi programmare il tuo giorno, è necessario sapere esattamente con quanti "cucchiai" si inizia la giornata. Questo non garantisce che non se ne potrebbero perdere alcuni lungo la strada, ma almeno aiuta a sapere da dove stai partendo. Contò 12 cucchiai. Rise. Mi disse che ne voleva di più.Le dissi di no e, quando mi guardò con disappunto, sapevo che questo piccolo gioco avrebbe funzionato, e non avevamo ancora iniziato.Io ho voluto più "cucchiai" per anni e non ho ancora trovato un modo per ottenerne di più, perché avrei dovuto dargliene di più? Le dissi anche di essere sempre consapevole di quanti ne aveva, e di non perderli, perché non può mai scordarsi che ha il Lupus.

Le ho chiesto di elencare tutte le cose che fa durante il giorno, comprese le più semplici. Come ha iniziato a elencarmi per esempio le faccende domestiche, o semplicemente cose divertenti da fare; le ho spiegato come ciascuna le sarebbe costata un cucchiaio. Quando ad esempio, come prima cosa del mattino, ha iniziato a prepararsi per andare al lavoro, l’ho fermata e le ho tolto un cucchiaio. Le sono praticamente saltata addosso e le ho detto: "No! Non puoi semplicemente alzarti!Devi aprire gli occhi e renderti conto che sei in ritardo. La notte prima hai dormito male. Devi scendere lentamente dal letto, e poi devi prepararti qualcosa da mangiare prima di poter fare qualsiasi altra cosa, perché se non mangi poi non puoi prendere le medicine, e se non prendi le medicine potresti anche dover rinunciare a tutti i tuoi cucchiai di oggi e anche di domani ". Le ho subito preso un cucchiaio e ha realizzato che non si era ancora vestita. Fare la doccia le è costato un altro cucchiaio, semplicemente per lavarsi i capelli e depilarsi le gambe. Avere alti e bassi così presto al mattino potrebbe costare anche più di un cucchiaio, ma ho pensato di darle una pausa, non ho voluto spaventarla troppo. Per vestirsi è servito un altro cucchiaio. L’ho fermata e le ho fatto smettere ogni cosa, facendola riflettere su come dovesse fare attenzione ad ogni piccolo dettaglio. Non si può semplicemente mettersi i primi vestiti che ti capitano quando si è ammalati. Le ho spiegato che io devo vedere quali sono i vestiti che posso mettere fisicamente quel giorno, se le mani mi fanno male quel giorno, di vestiti con i bottoni non se ne parla neanche. Se ho dei lividi quel giorno, ho bisogno di indossare maniche lunghe, e se ho la febbre ho bisogno di un maglione per stare calda, e così via. Se i capelli cadono ho bisogno di dedicargli più tempo per essere presentabile, e poi hai bisogno di 5 minuti perché ti senti male che ti sono servite 2 ore per fare tutto questo.

Credo che stesse iniziando a capire: non era neanche arrivata al lavoro che le erano rimasti solo 6 cucchiai. Le ho poi spiegato che aveva bisogno di scegliere cosa fare nel resto della giornata con saggezza, dal momento che quando i "cucchiai" sono andati, sono andati. A volte puoi prendere in prestito "cucchiai" dal domani, ma pensa a come sarà difficile domani con meno "cucchiai". Ho anche avuto bisogno di spiegarle che una persona che è malata vive sempre con l'incombente pensiero che domani può essere il giorno che ti viene un raffreddore o una infezione, o un qualsiasi numero di cose che potrebbero essere molto pericolose. Quindi non vuoi rimanere con pochi "cucchiai", perché non si sa mai quando ne avrai veramente bisogno. Non volevo deprimerla, ma avevo bisogno di essere realista, e purtroppo essere preparati per il peggio è parte di ogni mio vero e proprio giorno.

Abbiamo analizzato il resto della giornata, e lentamente ha appreso che saltare il pranzo le sarebbe costato un cucchiaio, come pure stare in piedi sul treno, o anche scrivere troppo a lungo al computer. E’ stata costretta a fare delle scelte e di pensare le cose in modo diverso. Ha dovuto scegliere di non eseguire commissioni, in modo da poter essere in grado di cenare.

Quando siamo arrivati alla fine della sua ipotetica giornata, ha detto che aveva fame. Le dissi che doveva cenare, ma anche che le era rimasto solo un cucchiaio . Se avesse cucinato, non avrebbe avuto abbastanza energie per lavare i piatti e le pentole. Se fosse andata fuori a cena, sarebbe potuta essere troppo stanca per guidare in sicurezza fino a casa. Poi le ho anche spiegato che non avevo aggiunto a questo gioco che alla fine della giornata era così stanca e con senso di nausea che di cucinare non se ne parlava neanche. Così ha deciso di farsi una zuppa, è stato facile. Ho poi detto: sono solo le 7, hai il resto della serata, e probabilmente ti è rimasto un cucchiaio, così puoi fare qualcosa di divertente, o pulire l’appartamento, o fare altre faccende, ma non puoi fare tutto.

Raramente l’avevo vista emozionata, così quando l’ho vista turbata sapevo che forse stavo toccando qualcosa dentro di lei. Io non volevo che la mia amica fosse sconvolta, ma allo stesso tempo ero felice di pensare che finalmente, forse, qualcuno mi aveva un po’ capito. Aveva le lacrime agli occhi, mi ha chiesto a bassa voce "Christine, come riesci a farlo? Veramente fai questo ogni giorno?" Ho spiegato che alcuni giorni erano peggio di altri, altri giorni avevo più cucchiai. Ma non potrò mai farlo andare via e non posso mai dimenticarmi di lui(Lupus), devo sempre pensarci. Le ho allungato un cucchiaio che avevo tenuto come riserva. Le ho detto semplicemente: "Ho imparato a vivere la vita con un cucchiaio in più in tasca, come riserva. È necessario essere sempre pronti".

E’ dura, la cosa più difficile che ho dovuto imparare è di dovere rallentare, e non fare tutto. Lotto per questo ogni giorno. Odio questa sensazione di dover scegliere di stare a casa, o di non fare le cose che vorrei fare. Volevo che sentisse quella frustrazione. Volevo che capisse, che tutto quello che ogni persona fa in modo assolutamente facile, per me sono cento piccoli lavori in uno. Devo pensare a che tempo fa, se quel giorno ho la febbre, e pianificare tutta la giornata prima di iniziare a fare una cosa. Quando le altre persone semplicemente fanno le cose, io devo come attaccarle, e fare un piano come se dovessi preparare una strategia di guerra. E’ in questo stile di vita, in questo modo di vivere la vita, la differenza tra essere malati ed essere sani. E’ la bellezza di avere l’abilità semplicemente di non dover pensare, di fare e basta. Mi manca quella libertà. Mi manca il non dover mai contare i “cucchiai”.

Dopo esserci entrambe emozionate ed aver parlato di tutto questo ancora un po’, ho sentito che era triste. Forse aveva finalmente capito. Forse aveva solo realizzato che lei non poteva veramente capire. Ma almeno adesso non si sarebbe lamentata così tanto quando alcune sere non posso andare fuori a cena, o quando non riesco ad andare a prenderla a casa e deve sempre essere lei a venire in macchina a casa mia. L’ho abbracciata quando siamo usciti dalla sala pranzo. Avevo quel cucchiaio in mano e le ho detto "Non ti preoccupare. Io vedo questo come una benedizione. Sono stata costretta a pensare a tutto ciò che faccio Sai quanti cucchiai le persone sprecano ogni giorno? Io non posso permettermi di perdere tempo, o sprecare "cucchiai", e ho scelto di trascorrere questo tempo con te”.

Da quella notte ho usato la teoria del cucchiaio per spiegare la mia vita a molte persone. Infatti la mia famiglia e i miei amici parlano di cucchiai per tutto il tempo. E' una parola in codice per quello che posso e non posso fare. Una volta che la gente capisce la teoria del cucchiaio, sembra capire meglio anche me, ma penso anche che poi vivono la loro vita in modo un po' diverso. Credo che questa teoria non sia valida solo per comprendere il Lupus, ma per capire chiunque abbia una malattia o una disabilità. Spero che le persone non diano per scontate tutte queste cose, e la stessa loro vita in generale. Io do’ un pezzo di me, nel vero senso della parola, quando faccio qualsiasi cosa. E’ diventato come un gioco dentro di me. Sono diventata famosa per dire alla gente, scherzosamente, che dovrebbero sentirsi speciali quando passo del tempo con loro, perché hanno uno dei miei "cucchiai".



© 2003 da Christine Miserandino Butyoudontlooksick.com
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ger7413/2/2009, 20:10
Grazie Lorenza!
selvaggia5913/2/2009, 20:43
mamma mia da brividi...................e così vera
grazie lore
RobyMuccola14/2/2009, 00:47
è arrivata anche a me,ma non riuscivo ad aprirla..Grazie Lorenzina..!!!

Ho i brividi.......!!
lorichi14/2/2009, 08:27
E' MOLTO BELLA, GRAZIE
pina5415/2/2009, 12:00
grazie ....queste parole sono vere ,chiare e serene....voglio farle leggere ai miei.....perchè, per me, è difficile mettere a nudo le mie insicurezze e precarietà
zinky15/2/2009, 12:44
dovrebbero leggerla in molti e forse,nn sarebbe ancora completa visione della situazione.....
biondina7716/2/2009, 15:17
sembra che si stia parlando di me,dovrei farla leggere a parecchie persone questa e' la mia vita grazie
selvaggia5916/2/2009, 16:31
il problema è che noi la capiamo
perchè la viviamo......ma chi è sano nn può
capire secondo me ovvio
LLorenza16/2/2009, 17:43
sì, c'è un detto 'il dolore degli altri è un mezzo dolore'. il fatto che gli altri non siamo noi va preso con la maggiore serenità possibile. credo che solo un amore molto grande possa, e non sempre, portare ad una forte enpatia e comprensione.
è che bisogna gettare sempre ponti anche se non sappiamo se e quando potranno essere percorsi.
tutto qui. noi possiamo costruire i ponti.
Salvia5216/2/2009, 18:41
lorenza ti ringrazio tantissimo.Ho letto quel racconto e mi sono sentita come trapassare da un fulmine.Si questa e' la senziazione che ho provato .In tutta onesta' mi ha fatto sentire una picoola egoista, xche' oso lamentarmi io e piangermi adosso di fronte ha veramente da soffrire di piu'.
Quasi certamente mi sento fortunata, e spero di non dover mai fare la conta dei cucchiai.
Angela
selvaggia5916/2/2009, 18:42
si Lore ponti si sabbia che alla prima
folata di vento crollano
amorepsiche17/2/2009, 13:13
questo racconto rende veramente l'idea!
grazie per averlo postato lorenza!
francescahermione17/2/2009, 14:27
è un racconto bellissimo, mi ha commosso tanto.
grazie per averlo postato!
sasi17/2/2009, 19:04
Grazie lorenza sono commossa!
antonellaserafini17/2/2009, 23:44
lorenza, e' bello il tuo racconto ma...,mi ha rattristato un po', per ora non mi senFFO ,CERCO DI SOLLEVARE IL MORALE AGLI ALTRI E SONO CONVINTA DI FAR BENE E POI IO...ME LA FACCIO SOTTO PRIMA DEL TEMPO...MAH. PENSO CHE LA MIA MENTE STIA ACQUISENDO UNA FORZA TALE SUL MIO CORPO CHE POTREBBE ,VERAMENTE, ANNIENTARMI.... A VOLTE, SE PENSO CHE POTRI AVERE UN MALORE MI SUCCEDE REALMENTE.DOVRO' DIFENDERE IL MIO CORPO DALLA MIA MENTE? MA COME^

.nizza.26/4/2009, 09:13
Eh si, proprio vero!
Grazie Lorenza....e grazie Rosaria, non lo avevo ancora letto!
micol6326/4/2009, 09:27
Io ho mandato via mail ad amici e parenti...solo mia madre ha capito....
Rosy5626/4/2009, 12:35
Non stare a preoccuparti, sai succede che capiscono......ma non sanno dove trovare i cucchiai o come fare per darceli. :wub:
Grazie
LLorenza26/4/2009, 16:36
una persona, già mi sembra un risultato.
lia5226/4/2009, 22:40
mi era sfuggito.
me lo sono stampato e lo porto al lavoro, forse qualcuno capirà qualcosa.... <_<
franca26/4/2009, 23:57
IO CONOSCO PERSONE CHE SI SCOCCEREBERO PERSINO DI LEGGERLO,
FIGURIAMOCI DI CAPIRLO.
Meggy_3427/4/2009, 00:16
E' stupenda questa teoria..purtroppo però non tutti la capirebbero.. almeno non le persone che conosco io :-/ .... forse una delle cose più difficili di queste malattie, a livello psicologico, è proprio la reazione delle altre persone.. almeno per me è così.. un abbraccio a tutti quanti
dany4528/4/2009, 18:48
CITAZIONE (franca @ 26/4/2009, 23:57) IO CONOSCO PERSONE CHE SI SCOCCEREBERO PERSINO DI LEGGERLO,
FIGURIAMOCI DI CAPIRLO.
Purtroppo mio figlio è uno di quelli....... :( :cry:
ma per fortuna c'è Daisy. :wub:

micol632/5/2009, 16:09
CITAZIONE (dany45 @ 28/4/2009, 18:48) CITAZIONE (franca @ 26/4/2009, 23:57) IO CONOSCO PERSONE CHE SI SCOCCEREBERO PERSINO DI LEGGERLO,
FIGURIAMOCI DI CAPIRLO.
Purtroppo mio figlio è uno di quelli....... :( :cry:
ma per fortuna c'è Daisy. :wub:
I miei figli non hanno voluto leggerla, la ragazza di mio figlio si!

nicole19872/5/2009, 19:13
grazie lorenza lo leggo solo qdesso il tuo racconto...grazie
LLorenza3/5/2009, 10:46
bisogna ringraziare stefano cappi, iscritto all'associazione simba, che l'ha tradotta in italiano e spedita alla ml dell'associazione della quale faccio parte anch'io. diffondetela perchè spiega molto bene come è la nostra vita.
micol633/5/2009, 11:07
E' vero Lorenza, io sto facendo del mio meglio per diffonderla, credo che sensibilizzare le persone, sia una cosa alla quale non si debba mai rinunciare...
damianina8/6/2009, 13:45
Anche io...è valida per il tempo sprecato a sentirsi degli infelici da parte di persone...che avrebbero solo da accendere ceri tutti i giorni!!!
l'ho mandata a un pò di gente. Un abbraccio!
ponza8/6/2009, 16:19
Bellissima, mi sono commossa ti ringrazio di averla scritta.
......Un bacio Luisella
linaa10/6/2009, 21:12
Non l'avevo ancora letta......mi ha emozionata tantissimo.....
alcune persone.....non vogliono capire
Grazie Lorenza


bersagliere9/7/2009, 17:47
CARA LORENZA,MI E' DISPIACIUTO TANTISSIMO DI NN CONOSCERTI DA VICINO ALLA REUMABBUFFATA DEL 4/7/09...SAI... SOLAMENTE OGGI HO LETTO LA TEORIA DEL CUKKIAIO E...MI SONO EMOZIONATO XKE' MI SONO RIVISTO IN QUELLA DESCRIZIONE KE SOLO NOI MALATI REUM.POSSIAMO CAPIRE APPIENO !!
ANKE SE IO PURTROPPO ESSENDO UN PO' ESUBERANTE,OGNI TANTO MI SCAPPA DA UTILIZZARE QUALKE CUKKIAIO IN + COME ADESSO KE STO' SCRIVENDO... :( CMQ TI VOGLIO RINGRAZIARE X QUESTA BELLA DIMOSTRAZIONE !!! :D NEL SALUTARTI SPERO KE AD ASTI TI SIA SISTEMATA E KE LE TUE COSE VADANO X IL VERSO GIUSTO !!!! ;) UN ABBRACCIO E...A PRESTO...GRAZIE ANCORA... (IMG:http://faccine.forumfree.net/bye1.gif)
Fleur6413/8/2009, 12:23

Oggi mi sono alza ta non avendo a disposizione neppure un cucchiaio!

Soffro al pensiero di tutte le cose che avevo programmato di fare, come andare al mercato quindicinale dove dovevo necessariamente andare per sostituire un paio di
sandaletti per mio figlio e che mi piace visitare tenuto conto del fatto che d'inverno lavorando non mi è possibile fare, ma pazienza..
E poi stamattina ho in casa la signore delle pulizie che mi doveva aiutare a mettere via e sistemare un pò di roba.. ma dopo un paio d'ore mi ha vista buttarmi sul divano e mi guardava stranita.. per dire embé? che cosa è successo? perché si ferma all'improvvisa? Già... perchè? Perchè.. volevo dirle la vita ti riserva queste sorprese togliendoti la possibilità di fare programmi ,di tenere sempre la casa pulita e ordinata come vorresti.. E' una disperazione.. Poi si ci mette pure il caldo e come se non bastasse l'altro ieri ho avuto sicuramente un'allergia da contatto scatenata da una collana di bigiotteria in metallo..Risultato tre giorni di bentelan..
Ma anche se mi lamento ogni tanto quando leggo di bambini affetti da queste terribili malattie mi vergogno di me stessa, e se potessi gliele toglierei e mele accollerei io , mi si spacca il cuore... E' una csa intollerabile..
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Nonnalory
Una cosa alla volta un giorno dopo l'altro
Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
A noi la malattia ci fa un baffo!
http://anoilamalattiacifaunbaffo.blogspot.com/


Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
Da novembre 2014 problemi di calo linfociti con conseguente sospensione di azatioprina. Da meta' marzo 2015 iniziato metotrexate che pero' ho dovuto sospendere dopo due mesi per sopraggiunti effetti collaterali. Nel 2015 diagnosi di gastrite cronica sempre causata dai problemi autoimmuni. Da novembre 2016 ripreso azatioprina e si e' aggiunta la psoriasi. A conti fatti la diagnosi attuale sembra essere artrite psorisiaca con infiammazione intestinale e gastrite tutto riconducibile ad autoimmunita'


Amicizia è la capacità di dare senza chiedere nulla.E' la spalla su cui piangere, è una mano che stringe la tua e ti consola.E' anche la capacità di ascoltare i silenzi, grazie per aver ascoltato i miei
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cassandra1971
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Re: LA TEORIA DEL CUCCHIAIO

Messaggio da cassandra1971 »

E' BELLISSIMA.
Non avendo il lupus in parte mi ci ritrovo e volendo fare tutto alla fine sono a pezzi.
Io devo decidere a seconda della pancia quali pantoloni mettere. Se ho fibromialgia, collo alto. Se è freddo panciera oltre che cannottiera di lana.
Se salto le medicine ho ricadute. Eh si se mi fa male la schiena non posso mettere stivali coi lacci. E' poco rispetto al lupus ma basta ed avanza. E non devo pensare a troppe cose da fare sennò arriva emicrania. Se lavo i pavimenti sono ko per giorni e non riesco a fare molto altro. La gente pensa al limite della malattia, anche col limite mentale. In verità io penso che ragionare così rende più intelligenti. E' facile avere infinite scelte senza limiti. Lavorare prendersi cura di sè così è tosto per chi lavora, ma bastano solo cose quotidiane come lavarsi i denti a volte. Sarebbe da libro.
2014 dopo il Parto sono in remissione di tutto, terapia Humira 40 mg ogni 15 gg. e azatioprina 150 mg die. Facciamo le corna. Per il momento al mare mi sono scottata sotto l'ombrellone. non trovo la crema protezione 100 che avevo comprata, per quanto dicono che più di 50 non esiste, e da 100 è solo per mangiare sui malati reumatici???'
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selvaggia59
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Re: LA TEORIA DEL CUCCHIAIO

Messaggio da selvaggia59 »

La Teoria del Cucchiaio dovrebberò leggerla tutti i sani che
ci frequentano............è straordiaria e così vera
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capa è arrivata la moscerina femmina ih ih
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milly977
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Iscritto il: 23/10/2009, 15:33
Località: Messina

Re: LA TEORIA DEL CUCCHIAIO

Messaggio da milly977 »

VENGONO I BRIVIDI!
ALL'INIZIO NON SEMBRA... MA ALLA FINE RENDE PERFETTAMENTE L'IDEA!
"UNO DEI GRANDI SEGRETI DELLA FELICITA' E' MODERARE I DESIDERI E AMARE CIO' CHE GIA' SI POSSIEDE"
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ciotta
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Iscritto il: 01/06/2010, 14:47
Località: Provincia di Torino

Re: LA TEORIA DEL CUCCHIAIO

Messaggio da ciotta »

....io ho pianto.....ma è tratto da un libro? e se sì, quale??
Eritema sul viso dal 2007 durante la mia prima gravidanza (dopo 2 aborti spontanei causati dal sangue troppo denso che causava dei trombi) diagnosticato da diversi dermatologi come couperose o rosacea o scompenso ormonale.
Ad aprile 2010 il mio medico di base, stanco che i dermatologi non avessero risolto il problema e col forte dubbio che fosse causato da un fattore reumatico mi fa fare degli esami del sangue più approfonditi.
A maggio 2010 la reumatologa mi diagnostica una connettivite indifferenziata tendente al lupus con eritema a farfalla sul viso + Sindrome di Sjogren. Test di Schirmer positivo, occhio dx molto più secco del sx. Scintigrafia ghiandole salivari positiva.
Terapia: una goccia di Siccafluid x occhio al mattino e una la sera + una goccia x occhio 4 volte al giorno ogni 4 ore di Systane Ultra x la secchezza degli occhi, 1 pastiglia di Folina al giorno x i trombi, 1 pastiglia Plaquenil al giorno i giorni dispari e 2 i giorni pari + 1/4 di Medrol al giorno. Fatta retinografia con fluorescenza.
Ultimamente ho forti dolori alla zona lombare tanto da svegliarmi se mi giro nel letto (che ho poi scoperto essere 4 ernie) e vertigini. Esito rx colonna vertebrale: iniziale osteopenia, lieve scoliosi dorsale sinistro-convessa, segni di spondilosi con iniziale osteofitosi.
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varja28
Messaggi: 49
Iscritto il: 27/03/2010, 0:27
Località: Firenze

Re: LA TEORIA DEL CUCCHIAIO

Messaggio da varja28 »

Per ora non ce l'ho fatta a finire la lettura. Devo ancora abituarmi alla nuova condizione.
giulia75
Messaggi: 36
Iscritto il: 19/03/2011, 19:51

Re: LA TEORIA DEL CUCCHIAIO

Messaggio da giulia75 »

Bellissima e commovente... L'ho mandata alle poche persone che al momento potrebbero capire e apprezzare! Grazie! : Love :
Giulia75

1990 Psoriasi
2000 Tiroidite
2010 G.S. (Celiachia)
2011 Spondiloentesoartrite Psoriasica


- Gennaio 2011 Eutirox 50 mg (1 al dì)
- Marzo 2011 Salazopyrin En 500 mg (2 al dì), Reumaflex 15 mg (1 alla settimana) e Folina 5 mg (1 alla settimama). Cura interrotta dopo 1 mese per forte cefalea, astenia, malessere e confusione mentale.
- Maggio 2011 Cure omeopatiche del Prof. Micozzi + Integratori (A, C, E, Zinco, Selenio e Folina) presi per mia volontà + Antidolorifici all'occorrenza (Paracetamolo e Patrol) dati dal Prof. Spadaro, reumatologo dell'Umberto I di Roma.
- Giugno 2012 Limpidex 30 mg per gastrite e reflusso da ernia iatale.


Roma
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cassandra1971
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Re: LA TEORIA DEL CUCCHIAIO

Messaggio da cassandra1971 »

La ho riletta e in questo momento mi sento con pochi cucchiai, la userò cambiando versione la teoria delle cucchiare di legno, ogni cucchiaro che mi fanno sprecare inutilmente verrà tirato in testa sulla capa del malcapitato colpevole : Chessygrin :
2014 dopo il Parto sono in remissione di tutto, terapia Humira 40 mg ogni 15 gg. e azatioprina 150 mg die. Facciamo le corna. Per il momento al mare mi sono scottata sotto l'ombrellone. non trovo la crema protezione 100 che avevo comprata, per quanto dicono che più di 50 non esiste, e da 100 è solo per mangiare sui malati reumatici???'
cetty68
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Re: LA TEORIA DEL CUCCHIAIO

Messaggio da cetty68 »

Ho letto solo adesso la teoria del cucchiaio e mi ritrovo tantissimo. Esprime esattamente i sentimenti di chi vive quotidianamente con le patologie reumatiche.
Sicuramente avete ragione, chi ci sta vicino dovrebbe leggerla anche se non so fino a che punto riuscirà a capire.Grazie per averla pubblicata.Cetty68
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Sherry76
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Re: LA TEORIA DEL CUCCHIAIO

Messaggio da Sherry76 »

io non ho il lupus.... ho la vasculite cerebrale, e forse adesso anche la fibromialgia....

ma mi ci ritrovo in pieno....
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selvaggia59
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Re: LA TEORIA DEL CUCCHIAIO

Messaggio da selvaggia59 »

Ogni volta che la leggo mi emoziono
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capa è arrivata la moscerina femmina ih ih
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Sistem
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Re: LA TEORIA DEL CUCCHIAIO

Messaggio da Sistem »

Bellissima e verissima, l'ho postata e pubblicata anche io in altri siti o social network.......tutti i sani dovrebbero leggerla.
La mia eterna battaglia contro:

Linfoma Di Non Hodgin Di Derivazione Dei Linfociti B Periferici Centrofollicolari Di Grado IIIA
Spondilopolidattiloentesoartrite psoriasica e/o reumatica e/o spondilite, si comporta come tutte assieme
Lombosciatalgia Bilaterale Anteriore e Posteriore
Coxartrosi bilaterale
Artrosi diffusa a mani, polsi, spalle, ginocchia, cavglie e piedi
Discopatie Varie
Calcificazione di alcune vertebre
Ernie Varie
Radicolopatia
Osteoporosi
Fibromialgia
Neuropoatia Delle Piccole Fibre
Encefalomielite Mialgica (Sindrome Della Fatica Cronica)
Reumatismi Extrarticolari
Sindrome Delle Gambe Senza Riposo
Steatosi Epatica Non Alcolica di forma severa
Diabete Iatrogeno
Morbo di Chron
Insufficenza Renale
Uveite
Psoriasi a Placche
Psoriasi Guttata
Psoriasi Invertita
Psoriasi Pustolosa
Asma Autoimmune
Ipertensione Arteriosa
Ipotiroidismo di Hashimoto

Insomma, diciamo che non mi faccio mancare nulla
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