MALATTIE REUMATICHE, IL RISCHIO SI DECIDE IN CULLA

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lorichi
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MALATTIE REUMATICHE, IL RISCHIO SI DECIDE IN CULLA

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Malattie reumatiche, il rischio si decide in cullaCominciata da tarantola17
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Parte 1 di 1
tarantola174/8/2008, 21:32
Chi contrae infezioni serie nel primo anno di vita ha una maggior probabilità di ammalarsi di artrite reumatoide
o artrite idiopatica giovanile

A meno di un anno non capita spesso, ma se succede non è un buon segno: quando non si è ancora arrivati al primo compleanno prendersi una broncopolmonite grave o contrarre un'altra infezione qualsiasi, tanto seria da richiedere un ricovero in ospedale, espone a una maggior probabilità di ammalarsi poi di artrite reumatoide o artrite idiopatica giovanile. Lo sostiene una ricerca svedese presentata a Parigi all'ultimo Congresso dell'European League Against Rheumatism (Eular).

REGISTRO – Cecilia Carlens, ricercatrice del Karolinska Institute di Stoccolma, ha raccolto i dati di 333 pazienti con artrite reumatoide e 3334 malati di artrite idiopatica giovanile nati in Svezia fra il 1972 e il 2002. Le informazioni, raccolte nei due registri Swedish Inpatient Register ed Early Arthritis Register, sono state messe a confronto con quelle di soggetti sani ottenute dallo Swedish Medical Birth Register. Ogni caso è stato associato a 4 controlli, accoppiati per sesso, anno di nascita e ospedale dove era avvenuto il parto; i risultati dell'analisi statistica di questi dati dimostrano che i primi 12 mesi di vita sono cruciali per la propria futura probabilità di ammalarsi di certe malattie reumatiche. In caso di infezioni gravi il pericolo di artrite idiopatica giovanile aumenta, così come la probabilità di ammalarsi di artrite reumatoide: per fortuna, in questo caso si tratta della forma sieronegativa, meno aggressiva. «Molti studi suggeriscono che le infezioni in tenera età siano importanti per la maturazione corretta del sistema immunitario: la nostra ricerca, invece, indica che le infezioni gravi possono compromettere la futura salute dei bimbi, sottolineando l'importanza dei primi mesi di vita nel rischio di ammalarsi di una patologia reumatica», ha spiegato Carlens.

IPOTESI – La stessa ricercatrice però ammette che le infezioni non sarebbero l'unico elemento che conta: anche avere un basso peso alla nascita sembra aumentare il pericolo di artrite reumatica e artrite idiopatica giovanile, così come l'essere nati al termine di un periodo gestazionale più lungo della norma (oltre le 42 settimane). Certo, in entrambi i casi l'associazione risulta più debole, ma è comunque presente. «L'argomento è molto, molto complesso”, ammette Roberto Caporali, della Divisione di Reumatologia del Policlinico San Matteo di Pavia. «Da anni cerchiamo di capire quali siano gli stimoli esterni che agiscono sul sistema immunitario creando le condizioni perché poi si sviluppino le malattie reumatiche. Le ipotesi sono tantissime, e quella infettiva è una delle tante: il lavoro degli svedesi è però soltanto una prima dimostrazione in questo senso, e dovrà essere confermato da studi ancora più ampi. Al momento ci sono ben poche certezze su che cosa incida nel rischio di artrite reumatoide e altre patologie reumatiche: sicuramente conta la predisposizione genetica, ma fra gli elementi ambientali l'unico per cui la mole di dati ci autorizza a parlare di certezza dell'associazione è il fumo di sigaretta. Fumare di certo comporta un maggior rischio di ammalarsi: per tutti gli altri candidati a fattori di rischio ambientali le prove sono troppo scarse per pronunciarsi con sicurezza» conclude Caporali.

Elena Meli
18 luglio 2008(ultima modifica: 23 luglio 2008)

Fonte: http://www.corriere.it/salute/reumatolo ... aabc.shtml
marzia52584/8/2008, 22:54
CITAZIONE (tarantola17 @ 4/8/2008, 21:32) ...............
sicuramente conta la predisposizione genetica, ma fra gli elementi ambientali l'unico per cui la mole di dati ci autorizza a parlare di certezza dell'associazione è il fumo di sigaretta. Fumare di certo comporta un maggior rischio di ammalarsi ...
E' sempre questo benedetto fumo di sigaretta!
Ma a cos'e' che non fa male?

rosaria19565/8/2008, 08:48
...ma io a 3 anni mica fumavo!!!!!!!!!
uffa!!!
Parte 1 di 1
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Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
A noi la malattia ci fa un baffo!
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Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
Da novembre 2014 problemi di calo linfociti con conseguente sospensione di azatioprina. Da meta' marzo 2015 iniziato metotrexate che pero' ho dovuto sospendere dopo due mesi per sopraggiunti effetti collaterali. Nel 2015 diagnosi di gastrite cronica sempre causata dai problemi autoimmuni. Da novembre 2016 ripreso azatioprina e si e' aggiunta la psoriasi. A conti fatti la diagnosi attuale sembra essere artrite psorisiaca con infiammazione intestinale e gastrite tutto riconducibile ad autoimmunita'


Amicizia è la capacità di dare senza chiedere nulla.E' la spalla su cui piangere, è una mano che stringe la tua e ti consola.E' anche la capacità di ascoltare i silenzi, grazie per aver ascoltato i miei
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