Disturbi alimentari (Voglioilsole)

quanto e come la malattia influenza la nostra psiche: parliamone insieme
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amorepsiche
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Disturbi alimentari (Voglioilsole)

Messaggio da amorepsiche »

voglioilsole15/2/2008, 22:37
Fino al 98, all'età di 20 anni, pur non essendo magrissima, non ho mai litigato con il cibo.
Quando mi fu diagnosticato il Lupus e mi fu prescritto il cortisone temetti di gonfiare in modo irreparabile così, un pò per volta, cominciai a mangiare sempre meno.
Inizialmente il motivo era anche "fisico" in quanto la mia bocca era piena di afte doloranti che non mi permettevano di deglutire bene. Poi, a causa del cortisone, ho eliminato formaggi, salumi (ricchi di sale), carne (ne sentivo troppo il sapore "ferroso").
Ero iperattiva nonostante i dolori mi tormentassero.
Bevevo litri e litri d'acqua.
Poi, a forza di eliminare alimenti, mi sono ridotta a ingerire solo acqua, latte e poca insalata scondita.
Però il pane mi mancava..... a volte ne mettevo in bocca un pezzo, lo succhiavo un pò per sentirne il gusto e lo sputavo. (CALORIE!!!!)
Il mio stomaco, ad ogni ora del giorno si contorceva dai crampi per la fame.... ed io quasi ne godevo perchè mi sentivo fiera di me, della mia resistenza.
Più mi dicevano di mangiare meno mangiavo.
Più mi dicevano che ero magra, meno ci credevo....
Sono scomparse le mestruazioni, sono quasi scomparsa anch'io.
20 anni, 163cm,...... 38 kg.....
Mi pesavo ogni giorno gioendo (chissa perchè) dell'etto in meno....
Non amavo comunque il mio aspetto ma in qualche modo mi sentivo macabramente bene....
Per quanto amavo ed amo mangiare non avrei mai creduto che potesse accadere a me....
Poi, pian piano, sono riemersa da questo vortice.... ora la mia alimentazione è normale, piuttosto sana anche se spesso mi concedo "schifezze" e spuntini....
La mia situazione oggi?
30 anni, 163cm (non potevo aumentare un pò di statura??!!), 50 kg (+ o -...... non mi peso quasi più!!!!)
ma l'idea di aumentare nuovamente il dosaggio del cortisone mi terrorizza per via della malattia..... ed anche per questo lato del mio passato....

tatiana15/2/2008, 23:18
Che esperienza dolorosa! Mamma mia! Ma sei riuscita ad uscire da sola dall'anoressia o ti hanno aiutata? Rimango sempre colpita quando leggo testimonianze come la tua, anche perchè ho una cugina che si sta riducendo male.
Capisco la tua paura di aumentare il cortisone proprio perchè ti ricorda questa pagina dolorosissima della tua vita. Hai fatto bene a parlarne, così non te la tieni dentro.

Un abbraccio
Tatiana

rosaria195615/2/2008, 23:24
Aurora grazie per questa bellissima testimonianza, grazie per aver condiviso con noi questa tua terribile esperienza con l'anoressia, sei stata forte ad uscirne puoi essere un esempio per chi si dovesse trovare nella stessa situazione.

RobyMuccola15/2/2008, 23:36
Aurora...ti abbraccio forte...questa tua esperienza mi ha "colpita" particolarmente...
So che può essere difficile la paura di poter tornare indietro..ma ce la farai...hai avuto tanta forza la prima volta...!

tarantola1715/2/2008, 23:45
Conosco molto bene questo tipo di malattie, mio malgrado.
Se posso chiedertelo: ci sei uscita da sola o ti hanno aiutata? Se si, chi?
Rispondi solo se te la senti.
Un abbraccio.

lorichi16/2/2008, 15:39
AURORA DEVO FARTI I MIEI COMPLIMENTI! USCIRE DA UNA COSA SIMILE E' VERAMENTE UN GROSSO RISULTATO. SEI STATA MOLTO FORTE.
SAI LA FASE CORTISONICA L'ABBIAMO AVUTA TUTTI, CHI PIU' CHI MENO ED E' INCREDIBILE COME DALLA SERA ALLA MATTINA TI ARRIVA LA VOGLIA DEI CARBOIDRATI.
IN OGNI CASO 50 KG SONO UN PESO OTTIMALE ANCHE PER LE ARTICOLAZIONI. BRAVA.
GRAZIE PER AVERCI RESI PARTECIPI DI QUESTO PERIODO DELLA TUA VITA E DELLA FIDUCIA CHE CI HAI ACCORDATO RACCONTANDOCELO.
TI ABBRACCIO

Rosy5616/2/2008, 17:44
Cara Aurora, grazie per averci regalato il tuo cuore e complimenti per esserne uscita. :wub:

BRUNELLA 5717/2/2008, 02:55
AURORA complimenti vivissimi x avere vinto una battaglia così grande da sola,hai capito e ti sei fermata in tempo.prima che la situazione degenerasse.questo fa di te una persona matura e forte. (IMG:http://i254.photobucket.com/albums/hh99 ... icon26.gif) brava continua così un abbraccio

voglioilsole17/2/2008, 12:51
CITAZIONE (tarantola17 @ 15/2/2008, 22:45) Conosco molto bene questo tipo di malattie, mio malgrado.
Se posso chiedertelo: ci sei uscita da sola o ti hanno aiutata? Se si, chi?
Rispondi solo se te la senti.
Un abbraccio.
Non mi sono rivolta a nessuno... non so neanch'io come ma sono riemersa da sola. Forse la mia testardaggine ed il mio desiderio di NON APPARIRE DEBOLE hanno giocato un ruolo fondamentale! sono felice di avervi raccontato questa parte di me..... forse non avevo ancora realmente ammesso a me stessa di aver avuto questi problemi......

Ester5217/2/2008, 18:45
Cara Aurora, grazie per averci raccontato la tua esperienza. Purtroppo conosco questo tipo di malattia,
anche se non sono io l'ammalata. Ho letto molto su anoressia e bulimia e so, o almeno intuisco, quanto
difficile sia uscirne. Tu hai avuto molta forza ed anche coraggio ... e ti ammiro perchè ora ne parli. Ci sono
persone che purtroppo sono ammalate e non ne parlano, questo è un dramma per loro e per chi è loro vicino.

voglioilsole18/2/2008, 11:28
io ho trovato il coraggio di ammetterlo e raccontarlo con VOI, perchè qui non ci si sente GIUDICATI! l'unica amara conferma è che si può essere compresi solo da altre persone che, in un modo o nell'altro, vivono situazioni di malattia. un abbraccio a tutti/e voi!!

RobyMuccola18/2/2008, 14:56
Ciao Aurora...ancora complimenti....i disturbi alimentari..come la depressione..sono molto difficili da combattere e sono sempre dietro l'angolo pronti ad assalirti...lo so molto bene...oggi è iniziata un altra settimana e provo a fare brava...
Un abbraccio di cuore!!!

voglioilsole19/2/2008, 16:52
CITAZIONE (RobyMuccola @ 18/2/2008, 13:56) Ciao Aurora...ancora complimenti....i disturbi alimentari..come la depressione..sono molto difficili da combattere e sono sempre dietro l'angolo pronti ad assalirti...lo so molto bene...oggi è iniziata un altra settimana e provo a fare brava...
Un abbraccio di cuore!!!
sei davvero splendida!!! ma, nei tuoi giri, non capiti mai in piemonte????

RobyMuccola19/2/2008, 17:31
Splendida?Naaa!!! :wub:
Ma certo..qualche mese fa..a sorpresa son capitata a Biella :rolleyes:

ziadadà20/2/2008, 13:33
carissima aurora,
ho letto da giorni questo tuo topic ma solo ora ho il coraggio di rispondere.
vorrei innanzittutto esprimenti la mia gioia x la tua guarigione da questo brutto male e la mia ammirazione x la forza d'animo che hai dimostrato.
io ho un'amica, la mia migliore amica, che soffre di anoressia.
pesa 36 kg ed è alta 1metro e 70, puoi solo immaginare.
domenica è venuta a casa mia e mi ha detto chiaro e tondo che rifiuta il ricovero.
insomma mi ha detto di guardarla morire.
in effetti io altro non posso fare, nessuno lo può fare. x vari inghippi burocratici, il ricovero coatto non è attuabile e comunque non credo servirebbe a molto.
io non ho + parole da dirle, non ho + atteggiamenti o comportamenti da attuare, non so + dove sbattere la testa.
ogni volta che suona il telefono ho il terrore che mi diano brutte notizie e ogni mattina mi chiedo se anche lei si sia svegliata.
a causa della mia malattia al momento non posso fare quello che farei se stessi bene: prenderla e tenerla a casa mia cercandola di farla magiare e ragionare. ma non posso perchè sto male io stessa e chiedo aiuto x fare tante cose.
non so nemmeno perchè scrivo qua, non volevo invaderti il topic ma la disperazione è tale per cui mi chiedo se c'è qualcosa che magari finora non le ho detto, qualcosa che la aiuterebbe...c'è? lo chiedo a te che ci sei passata e hai avuto la forza di uscirne.
so che ogni caso è a sè, so che tu, come la mia amica, hai tutto un mondo dietro che non è descrivibile in due parole ma ripeto, la mia disperazione è infinita...
grazie
un abbraccio
elisa

renza6820/2/2008, 14:42
E' triste questo tema. Ed è sempre più attuale e molto più diffuso di quanto non si creda.
L'anoressia è tuttavia non un problema alimentare ma una malattia mentale.
Ed è malattia come l'alcolismo, che da vizio si impadronisce della vita della persona distruggendola e distruggendo coloro che le stanno accanto.
La nostra amica è l'esempio chiaro che, verosimilmente, motivi di natura psicologica, di non accettazione della malattia e di chissà quant'altro hanno agito da propulsori ad un rapporto conflittuale col cibo ma soprattutto con la malattia e col sè. Ma lei se ne è accorta, ha elaborato ed ha vinto la battaglia, anche se, come con coraggio ed onestà ammette, un'anoressica manterrà un rapporto conflittuale col cibo e con l'immagine corporea per sempre.

Con un'uscita tutta letteraria mi verrebbe da dire con Cesare Pavese che "chi non si salva da sè nessuno lo può salvare". Temo sia così.
Comprendo Elisa, il suo senso di disperazione e frustrazione, ma credo che se questa ragazza non vuole, non può essere aiutata. Puoi amarla Elisa e infonderle il tuo amore come puoi e sussurrarle all'orecchio che potrebbe, se solo volesse, farsi prendere per mano...
Ci sono centri specializzati in Italia che curano spesso con successo anche i casi più drammatici, ma ci vuole un "gancio" una rete che riesca ad imbrigliare la persona per riportarla a riva.

Molti anni fa ebbi un episodio simile. Ho avuto una lunga storia sentimentale un ragazzo che decisi di lasciare per motivi "molteplici". Fu una scelta di cui non mi pento, ma forse allora mi sentivo colpevole e vivevo conflittualità familiari che non mi consentivano null'altro che pensare a come non prestarmi ad essere un "bersaglio mobile". Incominciai a fare sport come una forsennata. Al mattino mi svegliavo alle sei per andare a correre. A casa divevo che andavo a mangiare in mensa universitaria e alle compagne di corso dicevo che non pranzavo con loro perchè andavo a casa. Non ho raggiunto gravi squilibri: 159cm per 46Kg. Una vita iperattiva: università, lavoro, sport. Mi sentivo forte e invincibile, salivo sulla bilancia e sentivo di poter fare di me ciò che volevo. Si era impadronito di me un delirio di onnipotenza. Potevo ciò che volevo. Non accusavo stanchezze. Finchè un giorno, alzandomi dal letto, non collassai davanti allo specchio della mia stanzetta. Calo di zuccheri, carenza di potassio. Non la mia famiglia, ma due amici mi presero per il coppino e mi portarono a Milano, al Centro Visconti di Modrone. La diagnosi severa fu: depressione e disfunzione dell'immagine corporea. La dottoressa mi disse: alla sua età l'anoressia è una gran brutta bestia. A lei la scelta. Le prescrivo un antidepressivo. La psicoterapia può aiutare ma ancora una volta dipende da lei. Con la sua struttura fisica non può pesare meno di 50 kg. Auguri.
Ero sola. Completamente sola. Avevo fame di amore e quello che ricevevo o era incompreso o mal dilazionato.
Non ricordo neppure io come ne uscì. Fu una parentesi di 8, 9 mesi. Il primo periodo mangiavo e le lacrime mi cadevano nel piatto. Ma io sono una "incazzosa", chi in furum un po' mi conosce lo sa.

Sì è vero. Il rapporto col mio corpo è rimasto complicato, conflittuale e non sempre il cibo è fonte di nutrimento o piacere della tavola per me. Ma sono scesa a compromessi. Il cibo è vita. Io ho scelto per la vita, magari non pienissima di significato, ma vita. Me lo ha insegnato la malattia, la malattia delle persone che mi stanno accanto, il lavoro che faccio e che mi porta ogni giorno a confrontarmi col confine sottile tra vita e morte, ad ogni età, ad ogni grado della scala sociale...

Sono belle parole. Ma sicuramente scorrerebbero addosso a chi vive dal'interno il problema e la cui mente è annebbiata dal nulla corporeo in cui si immerge....

RobyMuccola20/2/2008, 14:50
Renza...sei sempre speciale..per come scrivi,per come sei...

Elisa..mi dispiace x la tua amica e x la tua disperazione..ma se non sceglie da sola di star meglio...tu puoi " solo" continuare a darle tutto il tuo amore...!!

leonarda197820/2/2008, 15:25
io sono rimasta senza parole per i vostri scritti....Aurora...Elisa...Renza..... posso solo immaginare....

voglioilsole20/2/2008, 19:52
CITAZIONE (ziadadà @ 20/2/2008, 12:33) carissima aurora,
ho letto da giorni questo tuo topic ma solo ora ho il coraggio di rispondere.
vorrei innanzittutto esprimenti la mia gioia x la tua guarigione da questo brutto male e la mia ammirazione x la forza d'animo che hai dimostrato.
io ho un'amica, la mia migliore amica, che soffre di anoressia.
pesa 36 kg ed è alta 1metro e 70, puoi solo immaginare.
domenica è venuta a casa mia e mi ha detto chiaro e tondo che rifiuta il ricovero.
insomma mi ha detto di guardarla morire.
in effetti io altro non posso fare, nessuno lo può fare. x vari inghippi burocratici, il ricovero coatto non è attuabile e comunque non credo servirebbe a molto.
io non ho + parole da dirle, non ho + atteggiamenti o comportamenti da attuare, non so + dove sbattere la testa.
ogni volta che suona il telefono ho il terrore che mi diano brutte notizie e ogni mattina mi chiedo se anche lei si sia svegliata.
a causa della mia malattia al momento non posso fare quello che farei se stessi bene: prenderla e tenerla a casa mia cercandola di farla magiare e ragionare. ma non posso perchè sto male io stessa e chiedo aiuto x fare tante cose.
non so nemmeno perchè scrivo qua, non volevo invaderti il topic ma la disperazione è tale per cui mi chiedo se c'è qualcosa che magari finora non le ho detto, qualcosa che la aiuterebbe...c'è? lo chiedo a te che ci sei passata e hai avuto la forza di uscirne.
so che ogni caso è a sè, so che tu, come la mia amica, hai tutto un mondo dietro che non è descrivibile in due parole ma ripeto, la mia disperazione è infinita...
grazie
un abbraccio
elisa
.... non tutti reagiamo alla stessa maniera... io so che ogni commento e suggerimento esterno, seppur mosso da nobili e sinceri sentimenti, mi rendeva più cattiva e autolesionista.... l'unico consiglio che posso darti è di starle vicina il più possibile ma senza pressioni, magari anche senza parole. . . ti abbraccio fortissimo. ciao.

CITAZIONE (renza68 @ 20/2/2008, 13:42) E' triste questo tema. Ed è sempre più attuale e molto più diffuso di quanto non si creda.
L'anoressia è tuttavia non un problema alimentare ma una malattia mentale.
Ed è malattia come l'alcolismo, che da vizio si impadronisce della vita della persona distruggendola e distruggendo coloro che le stanno accanto.
La nostra amica è l'esempio chiaro che, verosimilmente, motivi di natura psicologica, di non accettazione della malattia e di chissà quant'altro hanno agito da propulsori ad un rapporto conflittuale col cibo ma soprattutto con la malattia e col sè. Ma lei se ne è accorta, ha elaborato ed ha vinto la battaglia, anche se, come con coraggio ed onestà ammette, un'anoressica manterrà un rapporto conflittuale col cibo e con l'immagine corporea per sempre.

Con un'uscita tutta letteraria mi verrebbe da dire con Cesare Pavese che "chi non si salva da sè nessuno lo può salvare". Temo sia così.
Comprendo Elisa, il suo senso di disperazione e frustrazione, ma credo che se questa ragazza non vuole, non può essere aiutata. Puoi amarla Elisa e infonderle il tuo amore come puoi e sussurrarle all'orecchio che potrebbe, se solo volesse, farsi prendere per mano...
Ci sono centri specializzati in Italia che curano spesso con successo anche i casi più drammatici, ma ci vuole un "gancio" una rete che riesca ad imbrigliare la persona per riportarla a riva.

Molti anni fa ebbi un episodio simile. Ho avuto una lunga storia sentimentale un ragazzo che decisi di lasciare per motivi "molteplici". Fu una scelta di cui non mi pento, ma forse allora mi sentivo colpevole e vivevo conflittualità familiari che non mi consentivano null'altro che pensare a come non prestarmi ad essere un "bersaglio mobile". Incominciai a fare sport come una forsennata. Al mattino mi svegliavo alle sei per andare a correre. A casa divevo che andavo a mangiare in mensa universitaria e alle compagne di corso dicevo che non pranzavo con loro perchè andavo a casa. Non ho raggiunto gravi squilibri: 159cm per 46Kg. Una vita iperattiva: università, lavoro, sport. Mi sentivo forte e invincibile, salivo sulla bilancia e sentivo di poter fare di me ciò che volevo. Si era impadronito di me un delirio di onnipotenza. Potevo ciò che volevo. Non accusavo stanchezze. Finchè un giorno, alzandomi dal letto, non collassai davanti allo specchio della mia stanzetta. Calo di zuccheri, carenza di potassio. Non la mia famiglia, ma due amici mi presero per il coppino e mi portarono a Milano, al Centro Visconti di Modrone. La diagnosi severa fu: depressione e disfunzione dell'immagine corporea. La dottoressa mi disse: alla sua età l'anoressia è una gran brutta bestia. A lei la scelta. Le prescrivo un antidepressivo. La psicoterapia può aiutare ma ancora una volta dipende da lei. Con la sua struttura fisica non può pesare meno di 50 kg. Auguri.
Ero sola. Completamente sola. Avevo fame di amore e quello che ricevevo o era incompreso o mal dilazionato.
Non ricordo neppure io come ne uscì. Fu una parentesi di 8, 9 mesi. Il primo periodo mangiavo e le lacrime mi cadevano nel piatto. Ma io sono una "incazzosa", chi in furum un po' mi conosce lo sa.

Sì è vero. Il rapporto col mio corpo è rimasto complicato, conflittuale e non sempre il cibo è fonte di nutrimento o piacere della tavola per me. Ma sono scesa a compromessi. Il cibo è vita. Io ho scelto per la vita, magari non pienissima di significato, ma vita. Me lo ha insegnato la malattia, la malattia delle persone che mi stanno accanto, il lavoro che faccio e che mi porta ogni giorno a confrontarmi col confine sottile tra vita e morte, ad ogni età, ad ogni grado della scala sociale...

Sono belle parole. Ma sicuramente scorrerebbero addosso a chi vive dal'interno il problema e la cui mente è annebbiata dal nulla corporeo in cui si immerge....
mi ritrovo in molte tue parole....
e la sensazione che percepisco sempre, ancor oggi ripensandoci, è quell'idea di onnipotenza....
è proprio così che ci si sente. forti ed invincibili.
non belli, non magri, non piacevoli.
l'aspetto fisico per assurdo passa in secondo piano.
si sente il vuoto ma quello stesso vuoto è ristoratore, soddisfacente.....

ed alla fine, il CIBO.... lo ami, lo odi, lo apprezzi, lo temi.... sai che è indispensabile, è piacevole.... ma potrebbe anche rivelarsi un nemico....
leonarda197822/2/2008, 15:23
io mi sono sempre chiesta....come si può provare tutto questo per il cibo?

o meglio come si fa a vederlo come nemico?
ciao Aurora...spero che queste domende non ti diano fastidio se così fosse non era mia intenzione.....voglio capire.....

kite7922/2/2008, 17:43
..sono sempre stata "ben piantata"..
da quando ho visto dottori e ospedali, l'unica spiegazione che davano ai miei dolori erano "sei obesa"..
certo, 60 kg per 150 cm di altezza non ero un fuscello..
ma nella mia famiglia, nonna, mamma, zia, sorelle di mia nonna erano di "robusta costituzione"..quindi, credo, qualcosa di genetico c'è..
ma non ci ho mai fatto caso..anche se me lo ripetevano in tanti..
alle medie mi chiamavano "torella"...
parole che bruciavano..ma non trovavo una soluzione.
ho smesso fi fare esucazione fisica in terza superiore.
non potevo nemmeno andare in piscina, l'acqua era troppo fredda.
Quindi, esercizio fisico nullo.
mangiavo a pasto insieme a tutti, non ero ossessionata dal cibo.
poi..
quando il les è diventato positivo..stavo male.
ero arrivata a mezzo yogurt al giorno.
non per scelta, ma per forza di cose.
e avevo paura.paura di non riuscire + a mangiare.
mi vedevo i vestiti addosso sempre + larghi..
la mia normale taglia 46 era diventata taglia 42 o 40..
in adolescenza, o cmq prima del 2000, il "mangiare insieme algi altri" (amici, compagni di classe, in gita..)era fonte di imbarazzo per me.
mi sentivo "guardata", anche se in realtà a nessuno importava se mangiavo o no!
ho fatto varie volte diete sotto controllo della dietologa.non sono mai riuscita a mangiare le quantità scritte, ma ingrassavo cmq.
assimilavo anche l'acqua..
solo quando sono arrivata a pesare 45 kg il professore non mi ha + detto "sei obesa, x questo hai dolori"..ma mi ha ricoverato d'urgenza..

ora..l'ansia non mi fa mangiare..
è stato un anno pesante, difficile..e la bilancia ne ha risentito..
ma non è un rifiuto "forzato"..o per lo meno..non ho quasi smesso di mangiare per la parte estetica..
semplicemente il fattore ansia-nervosismo mi chiude stomaco e..non mangio..
anche se so che non fa bene..ma non riesco prorpio!
quante urla ai pasti..vivendo in famiglia, si mangia tutti insieme..
e mi sentivo in colpa..a vedere i miei preoccupati..
ma se lo stomaco è chiuso..è chiuso.
ora mangio di +.
anche schifezze varie.
ma il cibo non è di primaria importanza x me.
non so nemmeno cucinare.
e sono diventata "intollerante" a tanti cibi..
so che non va bene un'altalena sulla bilancia, soprattutto per non sballare i dosaggi dei farmaci..
ma l'ansia è ..+ forte....
almeno per ora..

voglioilsole22/2/2008, 18:47
CITAZIONE (kite79 @ 22/2/2008, 16:43) ora..l'ansia non mi fa mangiare..
è stato un anno pesante, difficile..e la bilancia ne ha risentito..
ma non è un rifiuto "forzato"..o per lo meno..non ho quasi smesso di mangiare per la parte estetica..
semplicemente il fattore ansia-nervosismo mi chiude stomaco e..non mangio..
il mio rifiuto del cibo non è partito da un disagio estetico.
quando entra in gioco una malattia cronica, soprattutto a 20 anni, viene stravolta una vita intera.
passato, presente, futuro sono confusi, incerti..... nasce tutto da lì ed a volte si pensa che non mangiare sia come dimostrarsi forti.... PIù forti...

kite7922/2/2008, 18:54
..anche a me a vent'anni è CAMBIATA la vita..e anche l'anno scorso..parecchio..

renza6822/2/2008, 19:59
Anch'io vorrei rispondere a Leonarda 1978...
Nasce dentro di sè una voglia di cambiamento, la necessità di voler dimostrare a se stesse che si può migliorare. E se migliorare all'interno è difficile, è apparentemente più facile migliorare il proprio aspetto estetico. E se ciò parte dall'idea di essere grasse e di non piacersi, ecco che la prima mossa è ingaggiare una strana danza macabra col cibo che è nemico perchè si frappone tra te ed il tuo miraggio di magrezza=bellezza.
Questo è stato (visto dalla odierna prospettiva) ciò che mi ha indotto a bisticcare col cibo....
leonarda197824/2/2008, 23:53
Grazie Renza!!!!!!!

io invece piangevo solo...pian piano che con il cortisone vedevo il mio corpo rovinarsi....ero magra....con un bel corpo.....pazienza..ora sono paffutella!!!!!!! e chi mi ama mi segue!!!!! con il tempo non dovevo solo imparare ad accettare la mia malattia....ma ad amare cmq il mio corpo....trasformato......

RobyMuccola25/2/2008, 02:17
Queste parole..mi sono cosi familiari...e mi fanno un pò male...perchè mi ricordano un periodo che non ho ancora la forza di raccontare...a me stessa e altri..nei dettagli...

renza6825/2/2008, 10:14
Credo che ognuno di noi abbia modi e tempi diversi per elaborare i, per così dire, propri lutti, i drammi personali. Però confrontarsi è sempre un buon punto di partenza, come anche ascoltare le esperienze altrui, che sono fonte comunque di riflessione.
Penso infondo che tante esperienze, anche quelle apparentemente più nascoste perchè vissute come qualcosa di cui vergognarsi, sono spesso comuni alla vita di molti.
Imparare ad accettare il corpo che per una ragione o per l'altra si modifica è, a mio avviso, un bel segno di amore per se stessi e per la vita.

A volte mi capita di sentirmi in rotta di collisione col mio corpo e allora... mi faccio una maschera all'argilla, oppure un bel bagno caldo e poi uno "spalmamento" di crema che mi coccoli e gratifichi il mio olfatto e... voilà... Ho visto che psicologicamente serve...

leonarda197825/2/2008, 11:08
CITAZIONE (RobyMuccola @ 25/2/2008, 01:17) Queste parole..mi sono cosi familiari...e mi fanno un pò male...perchè mi ricordano un periodo che non ho ancora la forza di raccontare...a me stessa e altri..nei dettagli...
piccola.......nei dettagli..mai....troppo dolore!!!! ti sono vicina.... :wub:

CITAZIONE (renza68 @ 25/2/2008, 09:14) Credo che ognuno di noi abbia modi e tempi diversi per elaborare i, per così dire, propri lutti, i drammi personali. Però confrontarsi è sempre un buon punto di partenza, come anche ascoltare le esperienze altrui, che sono fonte comunque di riflessione.
Penso infondo che tante esperienze, anche quelle apparentemente più nascoste perchè vissute come qualcosa di cui vergognarsi, sono spesso comuni alla vita di molti.
Imparare ad accettare il corpo che per una ragione o per l'altra si modifica è, a mio avviso, un bel segno di amore per se stessi e per la vita.

A volte mi capita di sentirmi in rotta di collisione col mio corpo e allora... mi faccio una maschera all'argilla, oppure un bel bagno caldo e poi uno "spalmamento" di crema che mi coccoli e gratifichi il mio olfatto e... voilà... Ho visto che psicologicamente serve...
Renza....è vero confrontarsi serve... per togliere un pò di cemento sul petto che ti toglie l'aria...per quanto è pesante.....

naceta21/5/2008, 15:11
Cara Aurora leggere la tua storia mi ha fatto venire il batticuore..Conosco benissimo ciò che descrivi...anche io vivevo di acqua ed insalata scondita, in più andavo in palestra, lavoravo, e rinunciavo a tutto ciò che ritenevo calorico.
Per anni e anni ho avuto l'ossessione del conto delle calorie....
Anche io sono fuori da un pezzo....ma non ti nascondo che a volte....!!
Hai capito???Bè, oggi va bene anche se ancora tante cose sono da risolvere.
Il nostro corpo è nostro amico...ci ho messo un bel pò a capirlo, ed essermi ammalata di una malattia autoimmune, mi sembra la più grande delle beffe!!!

sveva6321/5/2008, 17:06
Mi risconosco in molte frasi di ognuna di voi carissime amiche, io tutt'oggi non ho un buon rapporto con il cibo, e se qualche giorno ho poco appetito mi viene il panico, quando mi ammalai avevo 14 anni, persi 15 kg in pochi mesi non riusci più a mangiare, l'estate del '78 ricordo con terrore che non riuscivo neppure a
ingoiare un pezzettino di pesca che mi piaceva tanto, il cortisone mi fece prendere tantissimi kili,arrivai a indossare la taglia 50 con 1.65 di altezza,diete a non finire e meno mangiavo meno dimagrivo, dopo molti anni riuscii a perdere peso per poi riprenderli in base alle dosi del cortisone, essendo sensibilissima ad esso, inoltre ho molto spesso accumuli di liquido per cui ho escluso tanti cibi dalla mia dieta, solitamente mangio senza sale, quindi non assaporo mai quello che mangio, e come paradosso prediligo i cibi salati e la pizza che mangio raramente........

marzia525821/5/2008, 18:41
Anche io mi riconosco molto in questa storia, avevo 19 anni e sono arrivata a pesare 40 Kg x 160h cm - Diciamo che la situazione critica nel mio caso e' durata c.ca 6 mesi, in quel periodo riuscivo a mangiare anche solo un toast al giorno oppure una mela ed ero molto orgogliosa del costato che si vedeva dalla pelle e stranamente mi conpiacevo quando mi si diceva di essere troppo magra. Tutto scaturiva dalla poca sicurezza in me e sui modelli estetici che imperversano tutt'oggi ovunque. La fase anoressica e' sfumata lentamente senza nessun aiuto esterno, poco a poco ho capito da sola cosa rischiavo dal momento che una mia compagna di scuola era stata ricoverata in osp. per lo stesso problema e vedere la sua magrezza eccessiva mi dava fastidio! Oggi non credo di avere realmente risolto i miei problemi alimentari perche' faccio sempre troppa attenzione a quanto e come mangio, pero' due anni fa c.ca, ammalandomi di ipertiroidismo, ho sperimentato anche cosa significa mangiare come 10 buoi e pesare 45 Kg! Spero di poter aiutare chi avesse bisogno di parlarne
La SpOsA 2010 !!!!!

Dal 4 dicembre 2010 mamma di Alice!!


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il livello di civiltà di un popolo si misura dal rispetto che nutre verso gli animali. Gandhi

La mia storia: diagnosi di osteocondrite dissecante ginocchio dx nel 2000 a 15 anni, che si è poi scoperto nascondere un attacco di artrite...intervento di protesi quando sarà il momento; ernia discale L4-L5; spondilouncoartrosi con parecchi osteofiti!!
Anti CCP positiva, ANA positiva, ENA positiva a SSA Ro!!
Diagnosi di ARTRITE REUMATOIDE, in cura con Ciclosporina 175 mg al giorno, Plaquenil 1 compressa al giorno, antidolorifico al bisogno
Diagnosi di SINDROME DA ANTICORPI ANTIFOSFOLIPIDI, in cura con Seleparina 3800 1 iniezione al giorno

Per ora, nessuna cura a causa della GRAVIDANZA!!!!
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