dieta speciale per artrite

…a volte aiutano...(si rammenta che anche i cosiddetti farmaci naturali hanno controindicazioni e che solo il proprio medico può prescrivere i farmaci necessari a ciascuno di noi)
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antonella19
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dieta speciale per artrite

Messaggio da antonella19 »

Ho letto che alcuni alimenti (patate, pomodori, melanzane,zucchine)aumentano l'infiammazione dell'artrite reumatoide e di conseguenza l'attività della malattia.
Vorrei sapere se qualcuno di Voi ha mai sentito parlare di questo e se lo ha sperimentato.
ciao
babi29
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Re: dieta speciale per artrite

Messaggio da babi29 »

HO SENTITO ANCH'IO CHE LE SOLANACEAE CREANO INFIAMMAZIONE. LE PATATE UN PO' DI MENO.
CHE POI PERO' SIA STATO DIMOSTRATO, NON SAPREI...
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monstiz
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Re: dieta speciale per artrite

Messaggio da monstiz »

Riguardo alla dieta "spegni infiammazioni" si è scritto tanto, certo non tutto!
La prima cosa è mangiare poco... quella che chiamano "restrizione calorica" si è rilevata efficace. Un buon bilanciamento degli acidi grassi omega 6 e omega 3 potrebbe essere un altro cardine... Alcuni sostengono sia utile anche fare un test per diagnosticare eventuali intolleranze/allergie alimentari... ma influiscono anche fattori non alimentari come la riduzione dello stress, la giusta quantità di sonno...
Insomma, diventa più uno stile di vita che un consiglio prettamente del tipo "mangia questo evita quello" .
Evita il sovrappeso.
“E quell’armatura, che non lasciava scoperto nemmeno un brandello di
pelle, non serviva a proteggere il suo corpo, come credevano i
meschini. Serviva a nascondere e a rivelare. A nascondere la
menzogna del corpo e a rivelare la verità dell’anima. Le placche
d’acciaio dell’armatura erano la manifestazione visibile
dell’invisibile spirito di un uomo. Erano spirito forgiato nel ferro.”
.


Un cavallo, una sciabola, una sella e l’avvenire in tutto il suo splendore dove sei gioventù stagione bella? Il tempo passa, macinando l’ore e ci ha rubato la figura snella, lo sguardo chiaro, l’impeto, l’ardore. Tutto si scorda, tutto si cancella ma non si può scordare il primo amore un cavallo, una sciabola, una sella.
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monstiz
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Re: dieta speciale per artrite

Messaggio da monstiz »

cito la fonte : http://archiviostorico.corriere.it/2007 ... 5025.shtml

Le infiammazioni si curano mangiando Questa è la dieta che non fa soffrire Pesce, latte e ciliegie come antidolorifici Mangiare per non soffrire: per prevenire e combattere il dolore. Ne ha parlato di recente un editoriale dalla rivista Pain, una delle più autorevoli nel campo della terapia del dolore, che suggerisce ai medici di occuparsi di più della dieta dei pazienti, perché un aiuto contro le sofferenze potrebbe venire proprio dall’ alimentazione. Per esempio, le ciliegie, ricche di antocianine, possono avere gli stessi effetti analgesici dell’ indometacina, un principio attivo usato contro il dolore; l’ olio extravergine di oliva, che contiene oleocantolo, può agire come l’ ibuprofene. Insomma, secondo Rae Frances Bell, del Centro norvegese di eccellenza in cure palliative, autore dell’ editoriale: «Le crescenti evidenze scientifiche indicano che dieta e nutrizione possono essere aree promettenti per la ricerca sul trattamento del dolore». «L’ alimentazione, nel suo complesso, può avere un ruolo di base soprattutto nella prevenzione e cura delle infiammazioni, che sono all’ origine del dolore - spiega Andrea Ghiselli, dell’ Istituto Nazionale per la ricerca su alimenti e nutrizione, di Roma - . Per combatterlo efficacemente, è essenziale che la dieta rispetti un corretto equilibrio fra acidi grassi omega-3 e acidi grassi omega-6. Gli omega-6 (o acido arachidonico) derivano da diete molto ricche di carne e grassi di origine animale. Questi acidi grassi, diffusi in tutto l’ organismo, hanno il compito di provocare reazioni infiammatorie e rialzi di temperatura che servono per sconfiggere l’ attacco di virus, batteri e per combattere le conseguenze sull’ organismo di traumi di ogni tipo. Se però sono in eccesso, possono avere l’ ingrato effetto di fare aumentare i dolori provocati dalle infiammazioni. Gli omega-3, che abbondano soprattutto in pesce e vegetali, hanno invece il gradito compito di fare diminuire le sofferenze. Nella dieta il rapporto fra omega-6 e omega-3 dovrebbe essere di 5 a 1. Mentre nella dieta dei Paesi occidentali, Italia compresa, l’ alimentazione è troppo ricca di carni, insaccati, grassi animali e questo rapporto sale in media a 10-20 a 1». «Per diventare più forti contro le sofferenze, dunque, - spiega l’ esperto - la strategia consiste soprattutto nel riequilibrare l’ alimentazione: meno carne, insaccati, grassi animali; più pesce, frutta e verdura, con l’ aggiunta di qualche bicchiere di latte non scremato, che è ricco di triptofano». Quanto agli integratori Ghiselli scuote il capo: «L’ alta concentrazione delle sostanze presenti in specifici integratori rende difficile ottenere il giusto equilibrio dietetico, necessario per combattere il dolore». Ma la dieta può aiutare anche chi è attanagliato da dolori cronici, come lombalgie, nevralgie, neuropatie? Secondo un recente rapporto dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità, gli studi dimostrano che la nutrizione sta diventando uno dei fattori del dolore cronico che possono essere modificati. Tant’ è che cambiare modo di mangiare può avere un forte effetto sia positivo, sia negativo sul dolore. «Ma quando il dolore è vivo, è improbabile si possa cancellare semplicemente cambiando dieta - ammette Paolo Notaro, responsabile della Terapia del dolore, Azienda ospedaliera di Niguarda -. In ogni caso, sconfitto il dolore, una nuova dieta potrà avere uno scopo antidolorifico preventivo». Roberta Salvadori * * * Nuovi equilibri Per diventare più forti contro le sofferenze, bisogna riequilibrare l’ alimentazione: meno carne, insaccati, grassi animali; più pesce, frutta e verdura, con l’ aggiunta di qualche bicchiere di latte Salvadori Roberta Pagina 46 (15 luglio 2007) - Corriere della Sera] limentazione 1 Le infiammazioni si curano mangiando
Questa è la dieta che non fa soffrire
Pesce, latte e ciliegie come antidolorifici

Mangiare per non soffrire: per prevenire e combattere il dolore. Ne ha parlato di recente un editoriale dalla rivista Pain, una delle più autorevoli nel campo della terapia del dolore, che suggerisce ai medici di occuparsi di più della dieta dei pazienti, perché un aiuto contro le sofferenze potrebbe venire proprio dall' alimentazione. Per esempio, le ciliegie, ricche di antocianine, possono avere gli stessi effetti analgesici dell' indometacina, un principio attivo usato contro il dolore; l' olio extravergine di oliva, che contiene oleocantolo, può agire come l' ibuprofene. Insomma, secondo Rae Frances Bell, del Centro norvegese di eccellenza in cure palliative, autore dell' editoriale: «Le crescenti evidenze scientifiche indicano che dieta e nutrizione possono essere aree promettenti per la ricerca sul trattamento del dolore». «L' alimentazione, nel suo complesso, può avere un ruolo di base soprattutto nella prevenzione e cura delle infiammazioni, che sono all' origine del dolore - spiega Andrea Ghiselli, dell' Istituto Nazionale per la ricerca su alimenti e nutrizione, di Roma - . Per combatterlo efficacemente, è essenziale che la dieta rispetti un corretto equilibrio fra acidi grassi omega-3 e acidi grassi omega-6. Gli omega-6 (o acido arachidonico) derivano da diete molto ricche di carne e grassi di origine animale. Questi acidi grassi, diffusi in tutto l' organismo, hanno il compito di provocare reazioni infiammatorie e rialzi di temperatura che servono per sconfiggere l' attacco di virus, batteri e per combattere le conseguenze sull' organismo di traumi di ogni tipo. Se però sono in eccesso, possono avere l' ingrato effetto di fare aumentare i dolori provocati dalle infiammazioni. Gli omega-3, che abbondano soprattutto in pesce e vegetali, hanno invece il gradito compito di fare diminuire le sofferenze. Nella dieta il rapporto fra omega-6 e omega-3 dovrebbe essere di 5 a 1. Mentre nella dieta dei Paesi occidentali, Italia compresa, l' alimentazione è troppo ricca di carni, insaccati, grassi animali e questo rapporto sale in media a 10-20 a 1». «Per diventare più forti contro le sofferenze, dunque, - spiega l' esperto - la strategia consiste soprattutto nel riequilibrare l' alimentazione: meno carne, insaccati, grassi animali; più pesce, frutta e verdura, con l' aggiunta di qualche bicchiere di latte non scremato, che è ricco di triptofano». Quanto agli integratori Ghiselli scuote il capo: «L' alta concentrazione delle sostanze presenti in specifici integratori rende difficile ottenere il giusto equilibrio dietetico, necessario per combattere il dolore». Ma la dieta può aiutare anche chi è attanagliato da dolori cronici, come lombalgie, nevralgie, neuropatie? Secondo un recente rapporto dell' Organizzazione Mondiale della Sanità, gli studi dimostrano che la nutrizione sta diventando uno dei fattori del dolore cronico che possono essere modificati. Tant' è che cambiare modo di mangiare può avere un forte effetto sia positivo, sia negativo sul dolore. «Ma quando il dolore è vivo, è improbabile si possa cancellare semplicemente cambiando dieta - ammette Paolo Notaro, responsabile della Terapia del dolore, Azienda ospedaliera di Niguarda -. In ogni caso, sconfitto il dolore, una nuova dieta potrà avere uno scopo antidolorifico preventivo». Roberta Salvadori * * * Nuovi equilibri Per diventare più forti contro le sofferenze, bisogna riequilibrare l' alimentazione: meno carne, insaccati, grassi animali; più pesce, frutta e verdura, con l' aggiunta di qualche bicchiere di latte

Salvadori Roberta

Pagina 46
(15 luglio 2007) - Corriere della Sera
“E quell’armatura, che non lasciava scoperto nemmeno un brandello di
pelle, non serviva a proteggere il suo corpo, come credevano i
meschini. Serviva a nascondere e a rivelare. A nascondere la
menzogna del corpo e a rivelare la verità dell’anima. Le placche
d’acciaio dell’armatura erano la manifestazione visibile
dell’invisibile spirito di un uomo. Erano spirito forgiato nel ferro.”
.


Un cavallo, una sciabola, una sella e l’avvenire in tutto il suo splendore dove sei gioventù stagione bella? Il tempo passa, macinando l’ore e ci ha rubato la figura snella, lo sguardo chiaro, l’impeto, l’ardore. Tutto si scorda, tutto si cancella ma non si può scordare il primo amore un cavallo, una sciabola, una sella.
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monstiz
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Iscritto il: 31/10/2009, 10:30

Re: dieta speciale per artrite

Messaggio da monstiz »

Se soffrite di artrite reumatoide, probabilmente avrete sentito o letto che una dieta specifica o determinati alimenti possono alleviare la sensazione di dolore, rigidità e stanchezza. Forse, un giorno il cibo potrà diventare una delle cure per coloro che soffrono di artrite e delle malattie infiammatorie correlate. Per il momento, però, vi proponiamo qui di seguito le informazioni che possono esservi di aiuto per scindere i fatti dai luoghi comuni riguardo artrite reumatoide e dieta.
Una dieta specifica può alleviare i sintomi dell'artrite reumatoide?

Consumare determinati alimenti o evitarne altri può alleviare i sintomi dell'artrite reumatoide. Tuttavia, secondo l'Arthritis Foundation non esiste una dieta specifica per l'artrite. D'altro canto, però, se notate che alcuni alimenti peggiorano i sintomi dell'artrite reumatoide e altri cibi, invece, li migliorano, apportare qualche cambiamento al regime alimentare che seguite abitualmente sarebbe una scelta quanto mai opportuna.

Uno studio recente ha dimostrato che il 30%-40% delle persone che soffrono di artrite reumatoide possono trarre giovamento dall'escludere alimenti "sospetti" identificati pianificando una dieta ad eliminazione. La dieta ad eliminazione ha come scopo la rimozione dalla dieta giornaliera di tutti i cibi considerati "sospetti" in quanto probabili fattori scatenanti della condizione del paziente. In seguito, dopo un periodo di tempo, questi alimenti verranno nuovamente introdotti nella dieta del paziente in modo graduale allo scopo di osservare l'eventuale aumento di dolore e rigidità. Per alcune persone, eliminare questi cibi "sospetti", che sembrano causare o acuire dolore e rigidità, può essere di aiuto nel ridurre i sintomi dell'artrite reumatoide.
Alcuni grassi possono acuire l'infiammazione in caso di artrite reumatoide?

Sì. Gli studi hanno dimostrato che i grassi saturi possono acuire un'eventuale infiammazione corporea. Gli alimenti ricchi di grassi saturi, come i prodotti di origine animale (per esempio, pancetta, bistecca e burro) possono aumentare le sostanze infiammatorie presenti nell'organismo conosciute col nome di prostaglandine. Le prostaglandine sono sostanze che causano infiammazione, dolore, gonfiore e distruzione articolare in caso di artrite reumatoide.

Inoltre, alcune scoperte confermano che la carne contiene elevate quantità di acido arachidonoico. L'acido arachidonoico è un acido grasso che viene convertito nell'organismo in prostaglandine pro-infiammatorie. Alcune persone che soffrono di artrite reumatoide hanno scoperto che seguire una dieta vegetariana può essere di grande aiuto nell'alleviare i sintomi, come dolore e rigidità. Altre persone che soffrono della medesima condizione, però, non traggono gli stessi benefici nel seguire una dieta che preveda l'eliminazione della carne.

Esiste un legame tra acidi grassi Omega 6 e infiammazione da artrite reumatoide?

Gli acidi grassi Omega 6 sono presenti negli oli vegetali che contengono acido linoleico. Questo gruppo di oli vegetali include l'olio di mais, l'olio di soia, l'olio di girasole, l'olio di germe di grano e l'olio di sesamo. Gli studi dimostrano che una tipica dieta occidentale prevede un maggiore consumo di acidi grassi Omega 6 rispetto agli acidi grassi Omega 3. Gli acidi grassi Omega 3 sono grassi polinsaturi presenti nel pesce d'acqua fredda.

Il consumo di quantità eccessive di Omega 6 può contribuire alla comparsa di malattie cardiovascolari e di tumore. Può, inoltre, favorire la comparsa di malattie infiammatorie e/o autoimmuni come l'artrite reumatoide. Ridurre il consumo di acidi grassi Omega 6 e aumentare quello degli Omega 3 può bloccare l'infiammazione.

Molti studi hanno dimostrato che ridurre il consumo di acidi grassi Omega 6 a favore degli acidi grassi Omega 3 può ridurre il rischio di malattia.
In che modo gli acidi grassi Omega 3 sono di aiuto in caso di artrite reumatoide?

Gli acidi grassi Omega 3 (i grassi polinsaturi presenti nel pesce di acqua fredda, nella frutta secca e in altri alimenti) possono avere un effetto anti-infiammatorio sull'organismo. Gli acidi grassi Omega 3 di origine marina (pesce) contengono EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico). Queste sostanze possono ridurre l'infiammazione. Alcuni studi hanno dimostrato un effetto positivo anti-infiammatorio degli acidi grassi Omega 3 in presenza di artrite reumatoide. Lo stesso in caso di malattie cardiache. Questi risultati sono di estrema importanza, poiché le persone che soffrono di artrite reumatoide hanno anche una maggiore percentuale di rischio di malattie cardiache.

Gli studi effettuati sull'essere umano con gli acidi grassi Omega 3 di origine marina, hanno mostrato uno stretto legame tra l'aumento del consumo di DHA e la riduzione dei livelli della proteina C-reattiva. Questo significa una riduzione dell'infiammazione.

Quali sono gli alimenti che contengono gli acidi grassi Omega 3 che potrebbero essere di aiuto in caso di artrite reumatoide?

Scegliete pesce di acqua fredda, come salmone, tonno e trota. Anche alcuni alimenti di origine vegetale sono un'ottima fonte di acidi grassi Omega 3, come noci, tofu, prodotti a base di soia, olio di semi di lino, semi di lino e olio di canola.

Gli integratori di olio di pesce possono essere di aiuto in caso di artrite reumatoide?

Secondo l'American College of Rheumatology, alcuni pazienti hanno riscontrato un miglioramento (meno dolore e maggiore elasticità delle articolazioni) dopo aver assunto integratori di acidi grassi Omega 3 di origine marina. Nel momento in cui si assumono integratori di olio di pesce, è possibile non riscontrare benefici nell'immediato. Possono essere necessarie settimane o anche mesi per constatare una reale riduzione dei sintomi. Gli studi dimostrano che alcune persone che assumono un'elevata quantità di acidi grassi Omega 3 beneficiano di una riduzione dei sintomi e di un uso minore di farmaci anti-infiammatori.

L'American College of Rheumatology ricorda ai consumatori che gli integratori di olio di pesce possono contenere livelli elevati di vitamina A o di mercurio.

Chi soffre di artrite reumatoide può trarre beneficio dalla dieta mediterranea?

Molti studi suggeriscono che una dieta ricca di frutta, verdura e vitamina C può essere correlata ad un rischio ridotto di artrite reumatoide. Infatti, è noto che l'artrite reumatoide è meno grave in alcuni Paesi mediterranei, come la Grecia e l'Italia. La dieta tipica italiana, in effetti, è costituita da una elevata quantità di frutta, verdura, olio di oliva e pesce grasso ricco di Omega 3. La dieta mediterranea, inoltre, può contrastare l'insorgere dei sintomi gravi tipici dell'artrite reumatoide.

La frutta, la verdura, i cereali e i legumi sono ricchi di fitonutrienti. Queste sostanze di origine vegetale contrastano la comparsa di malattie e hanno proprietà antiossidanti che favoriscono il sistema immunitario, come la vitamina C, la vitamina E, il selenio e i carotenoidi. Una dieta ricca di verdura è anche ricca di bioflavonoidi. Queste sostanze di origine vegetale hanno proprietà anti-virali, anti-infiammatorie e svolgono anche una funzione anti-tumorale.

I ricercatori che si occupano di nutrizione hanno testato l'attività antiossidante degli alimenti e ritengono che alcuni cibi contribuiscono a ridurre il rischio di alcune malattie degenerative associate all'invecchiamento. Queste malattie comprendono l'artrite, le cardiopatie, il diabete e il cancro. Scoperte recenti hanno dimostrato che l'elevato apporto di acidi grassi Omega 3, tipico della dieta mediterranea, potrebbe essere strettamente correlato ad un miglioramento dei sintomi dell'artrite reumatoide.
Quali sono le vitamine e i minerali importanti in caso di artrite reumatoide?

L'acido folico è una vitamina appartenente al gruppo delle vitamine B e si trova negli alimenti. Può anche essere assunta sotto forma di integratori. L'acido folico è particolarmente importante se state assumendo il metotrexato, un farmaco che viene di solito prescritto in caso di artrite reumatoide. L'organismo utilizza l'acido folico per la formazione dei globuli rossi. L'assunzione di acido folico permette alle persone che soffrono di artrite reumatoide di evitare alcuni effetti collaterali del metotrexato.

Il selenio aiuta a combattere i radicali liberi, responsabili del danneggiamento dei tessuti sani. Alcuni studi indicano che le persone affette da artrite reumatoide hanno un livello basso di selenio nel sangue. Queste scoperte sono preliminari e non sono ancora state formulate raccomandazioni specifiche in merito ad una eventuale integrazione di selenio. In ogni caso, una porzione di tonno di 100 grammi circa è in grado di soddisfare il fabbisogno giornaliero di selenio.

E' altrettanto importante integrare la vostra dieta con calcio e vitamina D, specie se state assumendo corticosteroidi (come il prednisone) che possono causare una perdita di massa ossea. Il rischio di perdita di massa ossea è maggiore nelle persone che soffrono di artrite reumatoide. Quindi, fatevi consigliare dal medico quale dovrebbe essere il vostro fabbisogno giornaliero di calcio e vitamina D e in che modo potete soddisfarlo (alimenti, integratori e luce solare).

Alcol e artrite reumatoide

Uno studio pubblicato sugli Annals of Rheumatic Diseases ha concluso che il consumo di alcol può essere correlato ad una significativa riduzione della possibilità di contrarre l'artrite reumatoide. Anche se i ricercatori non sanno in che modo l'alcol riesca a contrastare l'insorgere di questa condizione, essi ritengono che i risultati ottenuti dovrebbero spronare la conduzione di ulteriori studi su come l'artrite possa essere prevenuta attraverso l'alimentazione e un determinato stile di vita. Se state assumendo farmaci atti a curare l'artrite reumatoide, chiedete al medico maggiori informazioni circa il consumo di alcolici. Evitate il consumo di alcol se state assumendo metotrexato, poiché il danneggiamento del fegato potrebbe essere un effetto collaterale grave.

Perdere peso può alleviare i sintomi come dolore e rigidità?

Sì. Gli studi dimostrano che perdere i chili in eccesso è importante per le articolazioni e per la salute in generale. I chili in più non fanno altro che sovraccaricare ginocchia, anche e altre articolazioni portanti, per non parlare del cuore. Essere sovrappeso o obesi peggiora la condizione delle articolazioni, rendendole più rigide e doloranti. E tutto questo si ripercuote inevitabilmente sull'artrite reumatoide esacerbandone i sintomi.
“E quell’armatura, che non lasciava scoperto nemmeno un brandello di
pelle, non serviva a proteggere il suo corpo, come credevano i
meschini. Serviva a nascondere e a rivelare. A nascondere la
menzogna del corpo e a rivelare la verità dell’anima. Le placche
d’acciaio dell’armatura erano la manifestazione visibile
dell’invisibile spirito di un uomo. Erano spirito forgiato nel ferro.”
.


Un cavallo, una sciabola, una sella e l’avvenire in tutto il suo splendore dove sei gioventù stagione bella? Il tempo passa, macinando l’ore e ci ha rubato la figura snella, lo sguardo chiaro, l’impeto, l’ardore. Tutto si scorda, tutto si cancella ma non si può scordare il primo amore un cavallo, una sciabola, una sella.
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