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lorichi
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Arrivano da Firenze le ultime novità nella ricerca della medicina perinataleCominciata da rosaria1956
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Parte 1 di 1
rosaria195620/9/2007, 19:48
da: http://www.paginemediche.it/it/news/new ... spx?c2=399

Interessanti scoperte nell’ambito della ricerca perinatale sono state presentate durante i recenti lavori del congresso mondiale di medicina perinatale a Firenze.
Arriva dagli USA, e più precisamente dalla Tuft University School of Medicine di Boston, la notizia che le cellule staminali del feto rappresentano una risorsa inesauribile per la salute della madre e aiutano il suo organismo a combattere le malattie anche a distanza di trent’anni.

La sorprendente scoperta è frutto di un lavoro di ricerca condotto presso l’ateneo statunitense dall’equipe della genetista Diana Bianchi, da anni sulle tracce dei potenziali scambi di cellule tra madre e figlio. “Per una donna avere una gravidanza è come rinascere”, ha detto senza mezzi termini la studiosa di origini italiane: è sufficiente, infatti, una sola gravidanza per assicurare alla donna un bel po’ di cellule staminali nuove che dopo il parto restano silenti per decenni, ma sono sempre pronte ad attivarsi in caso di malattie o disturbi che richiedono il loro intervento. Una circostanza che era già stata ipotizzata in precedenti ricerche che avevano osservato come le cellule staminali fetali intervengano tempestivamente per riparare i danni provocati dal virus dell’epatite C o di disturbi della tiroide.

Sulla scia di questa scoperta, un gruppo di ricercatori dell’Università di Perugia ha messo a punto un innovativo test che permetterà di diagnosticare malattie del feto legate all’alterazione dei cromosomi con un semplice prelievo del sangue. Il team di ricercatori guidato da Gian Carlo Di Renzo ha, infatti, scoperto in che modo intercettare le cellule staminali fetali nel sangue della madre e studiare il loro patrimonio cromosomico. Sono necessari un semplice prelievo del sangue e due settimane di attesa per sapere se il feto è affetto dalle più comuni patologie cromosomiche come la sindrome di Down (legata, come è noto, all’alterazione del cromosoma 21) o le anomalie dei cromosomi sessuali e dei cromosomi 13, 18 e 21.

Addio all’amniocentesi, dunque? Secondo i ricercatori italiani nei prossimi mesi numerosi laboratori saranno pronti ad utilizzare il nuovo test e ‘mandare in pensione’ l’invasivo esame che rappresenta, oggi, la più valida alternativa per diagnosticare patologie cromosomiche.

MFL - 12/09/2007 Home

selvaggia5921/9/2007, 02:46
Grazie è preziosa questa scoperta
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Nonnalory
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Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
A noi la malattia ci fa un baffo!
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Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
Da novembre 2014 problemi di calo linfociti con conseguente sospensione di azatioprina. Da meta' marzo 2015 iniziato metotrexate che pero' ho dovuto sospendere dopo due mesi per sopraggiunti effetti collaterali. Nel 2015 diagnosi di gastrite cronica sempre causata dai problemi autoimmuni. Da novembre 2016 ripreso azatioprina e si e' aggiunta la psoriasi. A conti fatti la diagnosi attuale sembra essere artrite psorisiaca con infiammazione intestinale e gastrite tutto riconducibile ad autoimmunita'


Amicizia è la capacità di dare senza chiedere nulla.E' la spalla su cui piangere, è una mano che stringe la tua e ti consola.E' anche la capacità di ascoltare i silenzi, grazie per aver ascoltato i miei
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