DOTTORE PAOLO GIACCONE

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Lulù
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DOTTORE PAOLO GIACCONECominciata da Lulù1976
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Parte 1 di 1
Lulù197611/8/2009, 20:24
Quale posto migliore per ricordare una persona che non solo è stato un buon medico, ma che è stato talmente corretto, e con un alto senso del dovere e amore per la professione medica, da essere ucciso.
A seguito riporto in maniera breve la sua storia e del perché è stato ucciso:

Paolo Giaccone (Palermo, 21 marzo 1929 - Palermo , 11 agosto 1982). Fu assassinato tra i viali alberati del Policlinico di Palermo, qualche settimana prima della Strage di via Isidoro Carini che avrebbe fermato l'impegno di Carlo Alberto Dalla Chiesa

Paolo Giaccone, era uno dei più grandi esperti di medicina legale. Divideva il suo impegno tra l'istituto di Medicina legale che dirigeva e le consulenze per il palazzo di giustizia. Aveva ricevuto l'incarico di esaminare un'impronta digitale lasciata dai killer che nel dicembre 1981 avevano scatenato una sparatoria tra le vie di Bagheria con quattro morti come risultato. L'impronta era di un killer della cosca di Corso dei Mille ed era l'unica prova che poteva incastrare gli assassini.

Il medico ricevette delle pressioni perché aggiustasse le conclusioni della perizia dattiloscopica. Giaccone rifiutò ad ogni invito e ogni minaccia e il killer fu condannato all'ergastolo. In seguito il pentito Vincenzo Sinagra rivelò i dettagli del delitto incolpando Salvatore Rotolo che venne condannato all'ergastolo al primo maxiprocesso a Cosa Nostra. Per le minacce a Paolo Giaccone fu arrestato un avvocato che al telefono lo avrebbe invitato a cambiare i risultati della perizia dattiloscopica.


Il Policlinico di Palermo è oggi intitolato a Paolo Giaccone, medico coraggioso che non si piegò alla violenza dei vili boss mafiosi.

Un aspetto della sua vita, noto a pochi, per ricordare un caro amico.

Era il 1970 quando ci incontrammo presso il Centro Trasfusionale AVIS che il Prof Ideale Del Carpio assieme al Prof Giaccone aveva creato nel 1963 presso l’Istituto di Medicina Legale e che era sotto la direzione di quest’Ultimo. Direzione condotta con disinteressato Amore. AMORE verso l’AVIS, AMORE verso gli altri. Questo l’aspetto più significativo della Sua figura di uomo. Fui invitato, in qualità di socio, a partecipare all’Assemblea annuale dell’AVIS. Ci presentammo in quattro con il sottoscritto. Il Prof. Giaccone dichiarata aperta l’assemblea in seconda convocazione, ci relazionò brevemente sulle cause dell’esiguità del numero di donatori – non ultima la mancanza di organizzazione – e ci pose quindi un solo quesito: sciogliere la sede AVIS di Palermo o rifondarla rimboccandoci le maniche. Ci guardammo negli occhi ed optammo per la seconda soluzione. Primo fra tutti però c’era Lui, Paolo Giaccone: ci ospitava ogni settimana presso il suo studio professionale, e assieme, assiduamente, si cominciò a riorganizzare l’Associazione. Così diventammo amici. All’assemblea dell’anno successivo eravamo presenti già più di cinquanta soci.

Pur essendo uomo e professionista affermato, non aveva nulla di scostante, era semplice, affabile ma soprattutto Amico. Infine l’onestà. Da tutti unanimemente attestata, adamantina, che costituiva una certezza incrollabile per le Sue perizie medico-legali. Per questo è stato ucciso, ma chi ne ha decretato la fine non sapeva che avrebbe privato gli ammalati negli Ospedali e l’AVIS di una persona capace, che operava per una maggiore disponibilità di sangue per tutti, e per una più qualificata presenza del Centro Trasfusionale all’interno del Policlinico.

53 anni, Medaglia d’Oro AVIS con 56 donazioni (l’ultima una settimana prima dell’assassinio), aveva coinvolto alla donazione la moglie e la figlia Milly, la maggiore di quattro. Come non ricordare la gioia e la commozione quando aveva voluto Lui stesso, nella qualità di Presidente Regionale, consegnarle la medaglia di bronzo. Presidente della Comunale fino a quando, nel 1981, non fu designato all’unanimità a dirigere l’AVIS in Sicilia. Sotto la Sua presidenza era stata formulata dal Consiglio Direttivo una proposta di piano sangue che era già stata diffusa, e costituiva una base proficua di discussione. Altre iniziative erano state ideate per rilanciare l’AVIS – e le altre associazioni di donatori in Sicilia – conferendole maggiore consapevolezza del ruolo da svolgere nel moderno Servizio Sanitario.

Ricoprivo la carica di Presidente dell’AVIS Comunale di Palermo e quell’11 agosto dell’1982 ricevetti una telefonata che mi informava dell’orribile fatto: fui tra i primi ad arrivare al Policlinico, riuscendo a vederlo, per l’ultima volta. piero terzo.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Giaccone

Ci si augura sempre che possano nascere tanti altri uomini così...
Un saluto Dottore Giaccone ovunque si trovi...di sicuro continua splende di luce vera anche da lassù!
bersagliere11/8/2009, 20:40
MI HA FATTO ENORMEMENTE PIACERE LEGGERE QUESTA BIOGRAFIA DI QUESTO GRANDE UOMO,VISTO KE IO COLLABORO CON L'AVIS DI NAPOLI !!!! GRAZIE LULU'..... :)
dany4512/8/2009, 16:56
Grazie Lulù,
le tue storie di vita sono sempre belle e raccontate bene.
C'è sempre qualcosa da imparare.
Grazie ancora.
antonella5812/8/2009, 17:02
Anke a me ha fatto piacere leggere questa biografia.
I grandi uomini vanno ricordati. Sempre.
Parte 1 di 1
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