donne speciali che nonostante le vostre difficoltà siete sempre pronte a donare agli altri le vostre capacità, i vostri sentimenti e le vostre emozioni.

Ed eccoci qui…
Auguri, Buon 8 Marzo, Viva le donne ecc.. ecc.. ecc..
Non ci sarebbe nulla di male nel porgere gli auguri alle donne se questi auguri avessero ancora un senso compiuto e non si traducessero in uno sterile e banale consumismo!
Non ci sarebbe nulla di male se vi fosse un ricordo reale e costante delle tante discriminazioni e violenze di quel che è stato e di quel che ancora è per molte, moltissime donne che subiscono violenze di ogni sorta.
Sarebbe costruttivo e legittimo fare gli auguri se ci fosse una vera e incessante affermazione dei diritti e delle conquiste sociali e politiche di tutte le donne e non solo per alcune.
Quindi gli auguri per la Giornata Internazionale delle donne, a differenza di tanti altri auguri devono essere motivati e vissuti nel rispetto non solo della storia che è stata ma di quella che stiamo costruendo, il cui risultato mi sembra oltremodo pessimo e con scarsi risultati!
Nel mondo vi sono tante donne e piccole donne che subiscono e che vengono private dei diritti fondamentali, e per tanto non si può parlare di festeggiamento ma di una commemorazione che serva da sprono per tante iniziative concrete che dovrebbero portare frutto e che non si esauriscono in quel “8 Marzo”, lasciando dal 9 in poi il resto del mondo in balia ancora una volta della violenza.
Vi sono ancora bambine obbligate a prostituirsi, donne che hanno la stessa sorte perché vittime di un sistema che le seleziona fin dalla loro più tenera età; donne umiliate e maltrattate perché colpevoli semplicemente di essere donne e quindi soggette al potere dell’uomo che decide per loro.
Donne bellissime e per questo colpevoli di incitare l’uomo a compiere atti sessuali nei loro confronti contro la propria volontà e se queste hanno la forza di ribellarsi vengono sfigurate con l’acido, mutilate, oltraggiate sino a renderle inermi e prive di qualsiasi volontà.
Donne uccise dalle mafie perché colpevoli di aver fatto il loro dovere; colpevoli di avere messo al servizio dell’umanità la loro esistenza producendo atti che rischiavano di mettere in discussione l’oblio generato dai potenti, dai corrotti e dai vigliacchi; colpevoli di portare a galla il fango e il marcio costruito da uomini senza scrupoli che come dei bravi burattinai muovono le nostre vite facendoci dimenticare presto, troppo presto il sacrificio di donne giuste!
Donne Giornaliste, morte per raccontare al mondo intero la manipolazione e lo schiavismo senza catene costruito ad arte da chi vuole la nostra docilità per metterci in gabbia e spezzarci le ali della conoscenza.
Donne…
Donne che nel tempo e con tanto dolore e sacrificio sono riuscite ad essere considerate non più oggetto ma soggetto con i propri diritti, con le proprie conquiste e vittorie, ma il tempo, è lo stesso tempo in cui queste creature vengono ancora una volta considerate inferiori, bè… forse non è ovunque così, ma che nessuno mi venga a dire che si è ridotto notevolmente il numero delle persone che considerano questa creatura al pari dell’uomo!
E poi…
Poi, io sono del parere che fino quando un solo essere umano sarà ancora vittima dei suoi simili….non ha vinto nessuno…uomo o donna che sia!
Certo, si vincono delle battaglie, ma per raggiungere la vittoria dovremmo svegliarci una mattina e vedere con i nostri occhi che l’uomo e la donna sono diventati come esseri androgeni, i cui elementi fisici se pur ancora ben distinti dovrebbero essere relegati al solo aspetto fisico ma con la differenza che avrebbero lo stesso diritto di calpestare la stessa terra in cui la parola sarebbe per entrambi strumento di universalità!
Voglio per concludere, prima di citare alcuni nomi di donne che sono state vittime di tutte le mafie, di donne morte perché lasciate sole, di donne vittime dell’ignoranza e della mancata conoscenza del più semplice dei diritti…”L’universalità”, fare una augurio generale a tutte le donne del mondo ricordando agli uomini una citazione molto bella:
“LA DONNA E’ L’ ALTRA META’ DEL CIELO”
Loi Emanuela (Forze dell'Ordine)
Atria Rita (Donna..semplicemente donna)
Morvillo Francesca (Magistrato)
Alpi Ilaria (giornalista)



