FARMACI BIOLOGICI

tutte le informazioni dal mondo della ricerca, della medicina e della sanità in genere
Rispondi
Avatar utente
lorichi
Amministratore
Messaggi: 11497
Iscritto il: 06/06/2009, 17:07
Località: ROMA

FARMACI BIOLOGICI

Messaggio da lorichi »

Versione stampabile della discussione
FARMACI BIOLOGICICominciata da lorichi
FORUM SULLE MALATTIE CRONICHE AUTOIMMUNI DEL GRUPPO REUM AMICI > BIBLIOTECA APERTA A TUTTI
Parte 1 di 1
lorichi8/1/2009, 09:29
Una rappresentazione del Tnf (Tumor Necrosis Factor) (http://www.prlog.org)
La via della cura dell'artrite reumatoide passa sempre di più dai farmaci biologici. La conferma arriva dall'ultimo congresso dell'American College of Rheumatology di San Francisco, dove sono stati presentati i risultati della sperimentazione di nuovi biologici e si è fatto il punto degli effetti positivi e negativi dei «vecchi» preparati dopo anni di utilizzo nei pazienti.

NUOVI BERSAGLI – Ci racconta le novità più importanti Carlomaurizio Montecucco, presidente della Società Italiana di Reumatologi: «Di certo ciò che più conta è lo sforzo della ricerca di guardare in altre direzioni rispetto al passato: l'obiettivo di tutti, oggi, è trovare nuovi bersagli per i farmaci contro l'artrite. Il motivo è presto detto: avere medicinali che agiscono su meccanismi diversi significa aumentare la possibilità di scelta e soprattutto di riuscita della cura. Sappiamo che con i biologici non si raggiunge il 100 per cento della risposta da parte dei pazienti: avere farmaci che vanno su bersagli diversi implica avere più armi per combattere la malattia proprio in questi casi più difficili». Molti sono i nuovi biologici allo studio: tanti sono ancora nelle prime fasi di sperimentazione, ma un inibitore dell'interleuchina-6 sembra vicino ad arrivare ai pazienti. «Sono già state presentate le richieste di autorizzazione al commercio alla Food and Drug Administratione all'Agenzia Europea del Farmaco», informa Montecucco. «Verosimilmente il farmaco, un anticorpo monoclonale diretto contro una proteina che ha molteplici ruoli nell'infiammazione e nel processo di distruzione dell'osso, arriverà sul mercato entro il 2009». Per ora i risultati clinici sono buoni: i primi dati dello studio LITHE (Tocilizumab safety and the prevention of joint damage trial), presentati a San Francisco a un anno di distanza dall'inizio di una sperimentazione che durerà complessivamente 24 mesi coinvolgendo oltre mille malati di 15 Paesi, dimostrano che l'inibitore dell'interleuchina-6 riduce il danno articolare, aumenta la possibilità di ottenere la remissione e migliora la qualità della vita dei malati. «È un'arma in più, non necessariamente più potente delle altre: l'importante è avere una chance supplementare da offrire ai malati che non rispondono ai biologici disponibili oggi», dice Montecucco. «E arriveranno probabilmente anche nuovi farmaci tradizionali ad aiutarci: sono allo studio diverse molecole che colpiscono in maniera talmente precisa i loro bersagli da comportarsi di fatto come i farmaci biologici».

SICUREZZA – I biologici «storici» come gli anti-TNF sono ormai a pieno titolo farmaci tradizionali nella cura dell'artrite reumatoide: li usano almeno 600 mila pazienti in tutto il mondo e sono disponibili da diversi anni. Il congresso americano perciò è servito anche per fare il punto su ciò che si può ottenere con loro e soprattutto per mettere in luce gli effetti collaterali delle cure. Per fortuna si può tirare un sospiro di sollievo: tutti i dati presentati sembrano tranquillizzanti. «Abbiamo ormai appurato, dopo una decina d'anni di utilizzo, che il profilo di tossicità dei farmaci biologici attualmente in commercio non cambia nel tempo: i rischi che si corrono a un anno dall'inizio della terapia sono gli stessi dopo dieci anni, gli effetti collaterali non aumentano proseguendo la cura a lungo», conferma Montecucco. «Un dato molto rassicurante per trattamenti che hanno sempre avuto una sorta di alone di “mistero” sui loro effetti». Un'ampia revisione su oltre 4.500 pazienti, condotta sul registro «Biobadase » da un gruppo di ricercatori della Fondazione Spagnola di Reumatologia, rivela ad esempio che i biologici non aumentano il rischio di sviluppare un tumore come si era temuto in passato. «Gli unici tumori più frequenti nei malati di artrite reumatoide sono i linfomi, ma l'incidenza maggiore non dipende dalla cura bensì dalla patologia stessa», spiega Montecucco. «Tutti i registri nazionali, anche quelli italiani, confermano che i trattamenti con biologici non espongono a un incremento del rischio». Così le terapie possono essere protratte a lungo, mantenendo tra l'altro buoni risultati. E questo è vero anche per un farmaco che non ha il TNF come bersaglio: secondo una ricerca presentata a San Francisco rituximab, un anticorpo diretto contro i linfociti B utilizzato nei pazienti che non rispondono o sono intolleranti agli anti-TNF, migliora i sintomi dopo ogni ciclo di trattamento, mantenendo la sua efficacia a lungo termine.

EFFICACIA – Che i biologici abbiano cambiato la storia dei pazienti è ormai un dato di fatto: «Soprattutto se si prendono precocemente e in associazione con metrotressato sono molto efficaci: riescono a garantire la remissione in un caso su due. E “sospendere” la malattia è un successo non irrilevante», osserva l’esperto. «La prima scelta restano sempre gli anticorpi anti-TNF: quando falliscono si prova con altri biologici. Alcuni filoni di ricerca mirano a individuare prima dell’inizio della terapia, attraverso alcune caratteristiche dei pazienti, chi è il candidato più adatto ai diversi possibili trattamenti: per ora, tuttavia, non si sono raccolti dati sufficientemente chiari. È invece ormai verificata l’abilità di tecniche di indagine raffinate, ecografiche e di risonanza magnetica, nel dare una percezione molto precisa della risposta dei malati alle cure», prosegue Montecucco. «Potendo visualizzare stati infiammatori anche minimi, con questi metodi riusciamo a identificare i pazienti che sono veramente in completa remissione e che quindi possono sospendere la terapia con i biologici. E distinguiamo, allo stesso modo, i malati che sembrano stare bene ma che hanno residui, piccoli focolai infiammatori che richiedono la prosecuzione del trattamento».

FONTE: CORRIERE DELLA SERA - SALUTE
Parte 1 di 1
Powered by ForumCommunity.net · Powered by Invision Power Board © 2002 IPS, Inc.
Immagine

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
In ottemperanza alle Linee guida in tema di trattamento di dati personali per finalità di pubblicazione e diffusione nei siti web esclusivamente dedicati alla salute - 25 gennaio 2012
(Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 42 del 20 febbraio 2012)

AVVERTENZE DI RISCHIO:

• SI AVVERTONO gli utenti di valutare con la necessaria attenzione l'opportunità, nei propri interventi, di inserire, o meno, dati personali (compreso l'indirizzo e-mail), che possano rivelarne, anche indirettamente, l'identità (si pensi, ad esempio, al caso in cui in cui l'utente, nel testimoniare la propria esperienza o descrivere il proprio stato di salute, inserisca riferimenti a luoghi, persone, circostanze e contesti che consentano anche indirettamente di risalire alla sua identità);
• SI AVVERTONO gli utenti di valutare l'opportunità di pubblicare, o meno, foto o video che consentano di identificare o rendere identificabili persone e luoghi;
• SI AVVERTONO gli utente di prestare particolare attenzione alla possibilità di inserire, nei propri interventi (postati nei diversi spazi dedicati alla salute), dati che possano rivelare, anche indirettamente, l'identità di terzi, quali, ad esempio, altre persone accomunate all'autore del post dalla medesima patologia, esperienza umana o percorso medico;
• l'ambito di conoscibilità dei dati propri o altrui, immessi dall'utente nel proprio profilo personale, sono consultabili soltanto dagli iscritti al sito, tutto ciò che è scritto nei forums è invece consultabile da qualsiasi utente che acceda al sito stesso e tali dati pubblici sono reperibili mediante motore di ricerca interno
• i dati immessi dagli utenti nei forums sono indicizzabili e reperibili anche dai motori di ricerca generalisti (Google, Yahoo etc.);
• gli unici dati sensibili trattati sono gli indirizzi di posta elettronica indicati all'atto della propria iscrizione, gli amministratori del forum sono responsabili del loro trattamento viewtopic.php?f=103&t=291

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Nonnalory
Una cosa alla volta un giorno dopo l'altro
Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
A noi la malattia ci fa un baffo!
http://anoilamalattiacifaunbaffo.blogspot.com/


Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
Da novembre 2014 problemi di calo linfociti con conseguente sospensione di azatioprina. Da meta' marzo 2015 iniziato metotrexate che pero' ho dovuto sospendere dopo due mesi per sopraggiunti effetti collaterali. Nel 2015 diagnosi di gastrite cronica sempre causata dai problemi autoimmuni. Da novembre 2016 ripreso azatioprina e si e' aggiunta la psoriasi. A conti fatti la diagnosi attuale sembra essere artrite psorisiaca con infiammazione intestinale e gastrite tutto riconducibile ad autoimmunita'


Amicizia è la capacità di dare senza chiedere nulla.E' la spalla su cui piangere, è una mano che stringe la tua e ti consola.E' anche la capacità di ascoltare i silenzi, grazie per aver ascoltato i miei
Rispondi

Torna a “BIBLIOTECA APERTA A TUTTI”