Che c'è da dire?
Io son sempre stata una persona mediamente forte...sopportavo le varie avversità con la voglia di fare qualcosa di buono comunque per me stessa e, un giorno, avere la mia vita.. Con la malattia e la depressione conseguente, perchè non so se fosse dovuta semplicemente alla "brutta" notizia o se fosse materialmente un gran bel sintomo...è come se fosse sparita la parte più attiva ed energica di me.
Sapete tuttì cosa vuol dire vivere con la frustrazione di voler fare qualcosa che si desidera intensamente e doverci stare a pensare su, quando va bene, e programmare ogni minimo dettaglio o rinunciarci purtroppo. Sono consapevole di essere fortunata, perchè ho fatto tante cose belle prima della malattia e spero di poterne fare altre..Ma, devo dire, che il fatto di avere realmente questa stanchezza assurda, i doloretti e il semplice mal di testa, nelle giornate in cui non mi succede "nient'altro"...sono già ostacoli che, per i miei vecchi ritmi, hanno creato problemi. Ho intrapreso questa carriera universitaria perchè pensavo che studiando e col lavoro e con l'impegno, sarei riuscita a fare qualcosa di buono..Ora semplicemente mi ritrovo già indietro e so già che sforzarmi il doppio o il triplo mi permetterà al massimo di "recuperare" a malapena..
Può sembrare stupido, ma ora come ora, mi piacerebbe solo potermi inserire nella ricerca per la nostra malattia..Anche se, la situazione non è proprio delle migliori e lo stesso ambiente di un laboratorio di chimica è ulteriormente malsano per me..E' vero, è più facile non sapere, ed è la motivazione per la quale ho anche "perso" un ragazzo a cui tenevo, certo non sicuramente l'amore della mia vita, ma che ha causato abbastanza tristezza ed amarezza per via della situazione e per via del fatto che, per mesi, avrei avuto bisogno di tanto appoggio ed io stessa allontanavo praticamente tutti...Perchè non volevo materialmente vivere la malattia. Non nego di essermi svegliata tante di quelle mattine e pensare "la mia vita fa schifo, non ho oggettivamente una sola cosa bella per cui pensare che domani andrà meglio". Sono stata molto fragile e, non sempre, ti si riconosce la forza mentale per "non impazzire" e non fare stupidate.
Ora come ora, sento che la vecchia me stessa è morta, per quanto possa avere 24anni, ho perso l'innocenza e la spensieratezza, è come se fossi già una donna con un certo passato alle spalle e, per quanto io sia sempre io, mi sento di dover cercare una mia nuova strada. perchè, ormai, le scelte di prima non sono sempre valide.
Io, a volte immagino, chissà se capita anche a qualcuno di voi..qualcuna delle persone che è vicino a me nella mia situazione e provo a pensare all'inversione dei ruoli, cioè magari quest'amica/o malato ed io dall'altra parte...io avrei capito? lui/lei sarebbe stato in grado di spiegare?
La nostra situazione è come se fosse uno scrigno contenuto dentro di noi, non è solo la malattia che è rara....siamo noi che siamo proprio rari...
Perdonatemi, ieri è stata una giornata un pò così...a volte temo che avrò sempre un velo di malinconia dentro di me, come il famoso "rumore di fondo"..
Grazie comunque a tutti e buona domenica...ovviamente, io sono a casa, perchè di mare e sole..non se ne parla
