E’ POSSIBILE – Croizon ha cosi’ completato il suo piano che, negli ultimi tre mesi a partire da maggio, lo aveva visto nuotare dalla Nuova Guinea all’Indonesia, collegando Oceania e Asia, poi attraverso il Mar Rosso, dal Sinai egiziano al porto giordano di Aqaba, dunque tra Africa e Asia; e infine nello Stretto di Gibilterra, dal Marocco alla Spagna, unendo Africa ed Europa. Non un exploit, ha tenuto a precisare, piuttosto un messaggio per tutti i portatori di handicap. “A loro dico, ‘Qualsiasi cosa e’ possibile, qualunque cosa puo’ essere compiuta quando si possiede la volonta’ di andare oltre se stessi’. Siamo tutti uguali, disabili e non disabili, su tutti i continenti”.
IL RECORD – Per realizzare il suo straordinario record Croizon e’ stato aiutato dal connazionale Arnaud Chassery, 35 anni, specialista del gran fondo. “Ce l’abbiamo fatta!”, ha esultato al termine di una nuotata durata circa un’ora e 20 minuti. “La piu’ dura della mia vita”, l’ha definita, a causa soprattutto delle fortissime correnti che imperversano nelle fredde acque dello Stretto di Bering. Il coraggioso nuotatore ebbe gambe e braccia amputate nel 1994, dopo essere stato fulminato da una scarica elettrica da ben 20.000 volt mentre stava tentando di rimuovere da un tetto un’antenna televisiva. Per spostarsi in acqua utilizza comuni pinne, fissate alle quattro protesi che gli sono state impiantate. (AGI)
