Pagina 1 di 1

L'Europa «schiacciata» dai reumatismi

Inviato: 24/10/2009, 19:45
da rosaria1956
letto su Corriere Salute:
http://www.corriere.it/salute/reumatolo ... aabc.shtml

IL RAPPORTO
L'Europa «schiacciata» dai reumatismi
Prima causa di assenza dal lavoro e di incapacità lavorativa permanente. Le malattie di muscoli, articolazioni e ossa costano 240 miliardi di euro


MILANO - Le malattie muscoloscheletriche sono un macigno sulle spalle dell’Europa incidendo più di ogni altra patologia sulle assenze dal lavoro e sull’incapacità lavorativa permanente. A riferirlo è il rapporto «Fit For Work? Musculoskeletal Disorders in the European Workforce» presentato al Parlamento Europeo.

IL DOCUMENTO - Lo studio, redatto dall’organizzazione indipendente inglese The Work Foundation è stato condotto sulla popolazione di 25 Stati membri dell’Unione Europea. Sono circa cento milioni i cittadini del vecchio continente che soffrono di malattie muscoloscheletriche croniche. Il 40 per cento di essi è ancora attivo sotto il profilo lavorativo mentre un altro 40 per cento ha dovuto abbandonare l’attività proprio a causa delle condizioni di salute. Alla luce di questi numeri non stupisce che quasi la metà di tutte le assenze dal lavoro (il 49%) e il 60% dell’incapacità permanente di lavorare siano da attribuire alle malattie muscoloscheletriche. Le patologie che più incidono sulla capacità lavorativa, secondo il rapporto, sono il dolore a collo, spalle, arti superiori e schiena, l’artrite reumatoide e le spondiloartropatie. Tradotto in cifre, l’impatto di questo gruppo di malattie, ammonta a 240 miliardi di euro. Un costo ancora più pesante nel difficile momento economico che il mondo attraversa. «Con l’Europa che cerca di uscire dalla crisi economica globale - ha affermato Stephen Bevan, direttore di The Work Foundation - una delle considerazioni che i politici dovrebbero fare è come la produttività del lavoro stia soffrendo a causa di queste condizioni estremamente dolorose».

TEMPISMO E COLLABORAZIONE FANNO LA DIFFERENZA - Che fare, quindi? «Lo studio suggerisce chiaramente che un intervento precoce è un fattore chiave per permettere alle persone affette da malattie muscoloscheletriche di continuare a lavorare», ha commentato la coautrice dello studio, Tatiana Quadrello. Inoltre, ha aggiunto la parlamentare europea Edite Estrela, è necessaria «un’azione coordinata tra governi, attori economici, operatori sanitari e pazienti per dar vita a interventi che consentano agli ammalati di continuare a lavorare, dando così il loro contributo alla società e mantenendo un’accettabile qualità di vita». Non mancano inoltre gli spunti di riflessione sulla valutazione degli interventi terapeutici: il documento raccomanda infatti l’applicazione di un nuovo metodo, che, soprattutto in questo campo, prenda in considerazione anche l’impatto socioeconomico della patologia allorché si stima il rapporto costi/benefici.

CONSIGLI PER L’ITALIA - E l’Italia? Non molto diversa la situazione rispetto agli altri paesi. Tuttavia, il rapporto presta particolare attenzione alla peculiare situazione economica italiana, offrendo un consiglio ai policy maker nostrani: alla luce dell’attuale crisi economica e della difficile condizione finanziaria del nostro Paese, «la salute dei lavoratori italiani rimane un importante fattore per l’incremento della produttività economica». Trattare adeguatamente le malattie muscloscheletriche, insomma, potrebbe essere un’ottima misura per far guadagnare competitività al nostro Paese.

Antonino Michienzi
10 ottobre 2009(ultima modifica: 21 ottobre 2009)