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ANTINFIAMMATORI, LA SFIDA DELLE TERAPIE MIRATE

Inviato: 17/06/2009, 16:39
da lorichi
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ANTINFIAMMATORI, LA SFIDA DELLE TERAPIE MIRATECominciata da lorichi
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lorichi24/10/2008, 17:55
DA: INSERTO SALUTE DI "LA REPUBBLICA" DEL 23/10/2008

http://www.repubblica.it/supplementi/sa ... 59720.html

Si è conclusa l'ultima revisione (la terza) dell'etoricoxib da parte dell'Emea, l'Agenzia europea del farmaco, che ha confermato l'impiego di questo antinfiammatorio non steroideo (Fans) nel trattamento dell'artrite reumatoide. Secondo il Comitato per i prodotti medicinali per uso umano (Chmp) che ne ha valutato rischi e benefici, il farmaco può essere utilizzato con la stessa posologia (90 mg una volta al giorno) anche nella spondilite anchilosante, con una raccomandazione: che le controindicazioni per i pazienti con ipertensione arteriosa persistente e non adeguatamente controllata (pressione oltre 140/90 mmHg) siano rafforzate. "Questo non vuol dire che i Fans tradizionali non siano più una risorsa dal punto di vista dell'efficacia", sostiene Giovanni Minisola, direttore della Divisione di reumatologia del S. Camillo di Roma, "ma è indubbio che sotto il profilo della sicurezza gastrica siano inferiori ai cosiddetti "coxib" di ultima generazione. E se rimane aperto il problema della sicurezza cardiovascolare, questo riguarda tutti i Fans, anche i meno recenti". Fondamentale in tutti i casi è la diagnosi: "Inquadrare il paziente reumatico", avverte Luigi Sinigaglia dell'Istituto Gaetano Pini di Milano, "significa discriminare tra un centinaio di malattie reumatologiche, ognuna, con una terapia differenziata".
"Per il medico di medicina generale,che si confronta con malati talvolta già trattati con insuccesso, è necessario personalizzare le terapie" sottolinea Ovidio Brignoli, vice presidente della Società italiana di medicina generale (Simg). "Purtroppo, ci sono ritardi diagnostici nei pazienti reumatici giovani e un approccio alla terapia del reumatico anziano ancora molto soft", con il rischio di lasciare il malato in balia dell'autocura.
(giorgio cavazzini)

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