MI DISPIACE PAOPao ha scritto:Da che parte cominciare?
Dall'inizio suppongo.
Ho deciso di scrivere questo post, per me abbastanza doloroso, per condividere con Voi , anche quegli scheletri nell'armadio che, chi più chi meno, abbiamo tutti. So che spesso dai miei post traspare una sorta di rassegnazione, e forse è così, non lo so, di fatto c'è una ragione.
Sono italiana, nata da persone sconosciute a Seoul, in Corea del Sud, mollata su un marciapiede come se fossi un pacchetto di sigarette vuoto (sarà per questo che ora fumo come una ciminiera? ).
La mia più grande fortuna è stata quella di esser stata adottata da due genitori meravigliosi quando avevo solo 7 mesi. Sono arrivata in Italia e ho trovato nonni splendidi, un fratellino di 3 anni maggiore di me sempre adottato, giochi, coccole e tanto tantissimo amore. Ho avuto un'infanzia serena, e so che questa non potrà mai togliermela nessuno, nemmeno la malattia.
A 15 anni mio fratello si ammala, diagnosi, dopo mesi, se non anni, di illustri consultazioni con famosi spara cazzate (per favore passatemi il termine), psicosi fobico ossessiva, che tradotto significa matto come un cavallo.
Io avevo 12 anni, e da allora per 10 anni, ci sono stati pugni, calci, sputi in faccia, stanze disinfettate perchè io toccavo qualcosa, pranzi e cene in compagnia della tv, weekend con la portinaia perchè i miei andavano via per "darmi tregua", occhiali scuri per andare a scuola e la più classica delle scuse "son caduta dalle scale"...
I miei all'epoca sapevano poco della patologia e, senza colpe, hanno combinato un gran casino. Poi hanno capito che per salvare un figlio stavano perdendo l'altra, il jolly per capirci, quella che in casa faceva ridere e sorrideva davanti a lividi grandi come piatti.
Mio fratello in quasi 19 anni di malattia, ha tentato il suicidio 3 volte, e per 3 volte, strano a dirsi ma è vero, ho pregato che si salvasse. Anche quando ero sotto assedio non ho mai tentato di difendermi, non volevo fargli del male, non so perchè. Autolesionismo?
Tra i 12 e i 26 anni ho combinato tutti i casini possibili, avevo come una doppia vita: a casa la figlioletta stupidella, fuori compagnie sbagliate, ubriacature e tutti quegli errori prevedibili. Ho avuto la fortuna di fermarmi in tempo davanti a problemi che potevano diventare enormi.
Ora mio fratello sta meglio, le cure farmacologiche fanno qualcosa, non molto ma non lamentiamoci.
Ho vissuto l'inferno e ne sono uscita, o quanto meno ci convivo dignitosamente credo.
A 26 anni mi sono ammalata di depressione e attacchi di panico, e allora ho capito in che razza di incubo mio fratello stesse vivendo. Da allora ho cercato di capire senza arrabbiarmi o giudicare, provando compassione che non va confusa con la pietà. Il futuro mi spaventa molto, ma cerco di non pensarci. Io ora emotivamente sto meglio, quanto meno non son più seguita dal medico dei pazzi.
A 29 anni i primi segnali di AR e SA. Il resto è storia nota.
Ecco, questa sono io, e questa è la mia storia. Piacere di "conoscervi" famiglia. Io sono Paola e ho 31 anni.
Vi voglio bene
HO ANCH'IO DEGLI SCHELETRONI MA NON LI SVUOTO QUA! NON MI SENTO DI FARMI COMPATIRE!
UNA VOLTA CHE MI TROVO CON TE MI RACCONTERÒ SEMPRE CHE TU SIA DISPOSTA A AASCOLTARE.
CIAO E A TE TUTTA LA FORTUNA DEL MONDO BACIONE DA ALVINO