ARTRITE - IN CAMPO LA TERAPIA GENICA
Inviato: 18/06/2009, 15:34
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Artrite: in campo la terapia genicaCominciata da rosaria1956
FORUM SULLE MALATTIE CRONICHE AUTOIMMUNI DEL GRUPPO REUM AMICI > BIBLIOTECA APERTA A TUTTI
Parte 1 di 1
rosaria195630/1/2009, 13:00
dal Corriere/Salute: http://www.corriere.it/salute/reumatolo ... aabc.shtml
Artrite: in campo la terapia genica
Incoraggianti i risultati di uno studio sul suo utilizzo in pazienti con una forma grave
Concepita per curare malattie genetiche, la terapia genica scende in campo anche per alleviare le sofferenze di chi ha l’artrite reumatoide, come rivela uno studio pubblicato sul fascicolo di febbraio della rivista Human Gene Therapy . La ricerca, coordinata da Christopher Evans del Beth Israel Deaconess Medical Center, per ora ha avuto come protagonisti solo due pazienti con artrite grave nei quali la terapia genica ha dato risultati incoraggianti.
TRATTMENTO SPERIMENTALE – Secondo gli autori della ricerca l’artrite reumatoide rappresenta un buon bersaglio per la terapia genica visto che colpisce le articolazioni e quindi aree delimitate in cui poter iniettare i geni terapeutici. La scelta del bersaglio per il trattamento sperimentale è caduta l’interleuchina-1, una citochina coinvolta nella demolizione della cartilagine articolare. In pratica per bloccare l’azione distruttiva di questa sostanza i ricercatori hanno impiantato nell’articolazione malata un gene in grado di stimolare la produzione dell’antagonista del recettore per l'interleuchina-1. Sulla sicurezza di questo approccio i ricercatori avevano già pubblicato uno studio nel 2005, mentre nella nuova ricerca ne hanno testato l’efficacia in due pazienti donne sotto i 75 anni con forme avanzate di artrite reumatoide. Per trasferire il gene terapeutico è stato utilizzato un retrovirus iniettato in una porzione di tessuto articolare rimosso dalla paziente, fatto crescere in vitro e quindi reimpiantato. Quattro settimane dopo aver impiantato il tessuto sottoposto alla terapia genica, sono stati quindi indagati gli effetti sull’articolazione e con soddisfazione si è visto che in entrambe le pazienti c’era stata una riduzione del dolore e del gonfiore. «In una delle due pazienti, questi effetti sono stati notevoli e l’articolazione trattata ha continuato a non causare dolore nonostante episodi di riacutizzazioni in altre articolazioni» fa notare Evans. Analizzando una piccola porzione del tessuto impiantato, i ricercatori hanno avuto la conferma che i benefici erano proprio conseguenza della terapia genica, in particolare dei suoi effetti sulla ridotta produzione dell’interleuchina-1.
PROSPETTIVE - «Gli attuali trattamenti per l’artrite reumatoide sono costosi e vanno somministrati con regolarità – afferma Evans -. In nostro studio fornisce la prima prova reale che i sintomi dolorosi possono veramente diminuire con la terapia genica». Meno ottimista e più cauto il parere del professor Maurizio Cutolo, direttore dell’Unità operativa di reumatologia dell’Ospedale San Martino di Genova: «Già 7-8 anni fa alcuni colleghi avevano fatto un esperimento simile, usando come bersaglio l’interleuchina-10, una citochina antinfiammatoria. I risultati erano stati scarsi perché quando morivano le cellule spariva anche il gene trasferito. Insomma la terapia genica aveva una durata limitata e andava somministrata periodicamente con costi notevoli. Per questo è d’obbligo l’invito alla cautela. Bisogna ancora individuare una strategia sicura che permetta al gene trasferito di impiantarsi in modo stabile. Non solo, oggi sappiamo che l’interleuchina-1 non è un bersaglio ottimale se si vuole contrastare l’artrite reumatoide e l’attenzione si sta sempre più spostando verso altre molecole».
Antonella Sparvoli
28 gennaio 2009
Parte 1 di 1
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rosaria195630/1/2009, 13:00
dal Corriere/Salute: http://www.corriere.it/salute/reumatolo ... aabc.shtml
Artrite: in campo la terapia genica
Incoraggianti i risultati di uno studio sul suo utilizzo in pazienti con una forma grave
Concepita per curare malattie genetiche, la terapia genica scende in campo anche per alleviare le sofferenze di chi ha l’artrite reumatoide, come rivela uno studio pubblicato sul fascicolo di febbraio della rivista Human Gene Therapy . La ricerca, coordinata da Christopher Evans del Beth Israel Deaconess Medical Center, per ora ha avuto come protagonisti solo due pazienti con artrite grave nei quali la terapia genica ha dato risultati incoraggianti.
TRATTMENTO SPERIMENTALE – Secondo gli autori della ricerca l’artrite reumatoide rappresenta un buon bersaglio per la terapia genica visto che colpisce le articolazioni e quindi aree delimitate in cui poter iniettare i geni terapeutici. La scelta del bersaglio per il trattamento sperimentale è caduta l’interleuchina-1, una citochina coinvolta nella demolizione della cartilagine articolare. In pratica per bloccare l’azione distruttiva di questa sostanza i ricercatori hanno impiantato nell’articolazione malata un gene in grado di stimolare la produzione dell’antagonista del recettore per l'interleuchina-1. Sulla sicurezza di questo approccio i ricercatori avevano già pubblicato uno studio nel 2005, mentre nella nuova ricerca ne hanno testato l’efficacia in due pazienti donne sotto i 75 anni con forme avanzate di artrite reumatoide. Per trasferire il gene terapeutico è stato utilizzato un retrovirus iniettato in una porzione di tessuto articolare rimosso dalla paziente, fatto crescere in vitro e quindi reimpiantato. Quattro settimane dopo aver impiantato il tessuto sottoposto alla terapia genica, sono stati quindi indagati gli effetti sull’articolazione e con soddisfazione si è visto che in entrambe le pazienti c’era stata una riduzione del dolore e del gonfiore. «In una delle due pazienti, questi effetti sono stati notevoli e l’articolazione trattata ha continuato a non causare dolore nonostante episodi di riacutizzazioni in altre articolazioni» fa notare Evans. Analizzando una piccola porzione del tessuto impiantato, i ricercatori hanno avuto la conferma che i benefici erano proprio conseguenza della terapia genica, in particolare dei suoi effetti sulla ridotta produzione dell’interleuchina-1.
PROSPETTIVE - «Gli attuali trattamenti per l’artrite reumatoide sono costosi e vanno somministrati con regolarità – afferma Evans -. In nostro studio fornisce la prima prova reale che i sintomi dolorosi possono veramente diminuire con la terapia genica». Meno ottimista e più cauto il parere del professor Maurizio Cutolo, direttore dell’Unità operativa di reumatologia dell’Ospedale San Martino di Genova: «Già 7-8 anni fa alcuni colleghi avevano fatto un esperimento simile, usando come bersaglio l’interleuchina-10, una citochina antinfiammatoria. I risultati erano stati scarsi perché quando morivano le cellule spariva anche il gene trasferito. Insomma la terapia genica aveva una durata limitata e andava somministrata periodicamente con costi notevoli. Per questo è d’obbligo l’invito alla cautela. Bisogna ancora individuare una strategia sicura che permetta al gene trasferito di impiantarsi in modo stabile. Non solo, oggi sappiamo che l’interleuchina-1 non è un bersaglio ottimale se si vuole contrastare l’artrite reumatoide e l’attenzione si sta sempre più spostando verso altre molecole».
Antonella Sparvoli
28 gennaio 2009
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