AR - SONO PUGLIESI LE PRIME LINEE GUIDA ITALIANE
Inviato: 18/06/2009, 15:47
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Artrite reumatoide: Sono pugliesi le prime linee guida in ItaliaCominciata da rosaria1956
FORUM SULLE MALATTIE CRONICHE AUTOIMMUNI DEL GRUPPO REUM AMICI > BIBLIOTECA APERTA A TUTTI
Parte 1 di 1
rosaria19568/5/2009, 22:29
letto su:
http://www.corriere.it/salute/reumatolo ... aabc.shtml
Artrite reumatoide
Sono pugliesi le prime linee guida in Italia
Dalla collaborazione tra un’associazione di pazienti e un centro di eccellenza nascono le prime direttive regionali per la diagnosi precoce e la gestione della malattia
MILANO - Dopo la Gran Bretagna, la Puglia. Pochi giorni dopo la pubblicazione delle linee guida per il trattamento dell'artrite reumatoide da parte del National Institute for Health and Clinical Excellence britannico, anche la giunta regionale pugliese, per prima in Italia, ha approvato una direttiva al riguardo. Obiettivi primari: una diagnosi il più possibile precoce e un buon uso dei farmaci più innovativi. «E’ ormai dimostrato che si possono ridurre notevolmente le conseguenze invalidanti della malattia se la si comincia a curare il prima possibile con i cosiddetti “disease modifying antirheumatic drugs”, cioè i farmaci che agiscono sull’evoluzione della malattia, non sui sintomi» spiega Tommaso Fiore, assessore regionale alle politiche della salute, nonché medico e professore di anestesiologia e rianimazione all’Università degli studi di Bari.
FORMAZIONE DEI MEDICI DI FAMIGLIA - Per arrivare a questo, le linee guida regionali appena pubblicate hanno messo a punto un percorso che riguarda in primo luogo i medici di famiglia, a cui tocca il compito di riconoscere al loro esordio i primi segni dell’artrite reumatoide, così da indirizzare subito questi malati dallo specialista. «A questo scopo abbiamo previsto appositi corsi di formazione e una stretta collaborazione con i reumatologi» precisa Fiore, che aggiunge: «Ma le direttive riguardano anche i direttori generali, responsabili dell’ottimizzazione della spesa». Accanto ai farmaci tradizionali, infatti, hanno acquisito sempre maggior peso nella cura dell’artrite reumatoide quelli detti biologici, molto efficaci ma anche molto costosi.
IL «PESO» DEI MALATI - Da che cosa nasce l’attenzione della regione Puglia per questa malattia? «L’occasione nasce dal fatto che la presidente dell’Associazione Nazionale Malati Reumatici, Antonella Celano, è pugliese» risponde l’assessore, «e ha molto lavorato con gli altri membri dell’associazione regionale, per arrivare a questo risultato. Le raccomandazioni contenute nella delibera sono infatti frutto della collaborazione tra l’associazione dei pazienti e l’Unità operativa di reumatologia dell’Università di Bari, un centro di riferimento a livello nazionale, che si faranno carico anche di monitorare e seguire la loro applicazione pratica sul territorio». Per questo il documento stabilisce anche i criteri minimi richiesti ai centri ambulatoriali autorizzati a prescrivere, con l’esenzione dal ticket, i preziosi farmaci agli oltre 6.000 malati pugliesi che ne hanno bisogno.
Roberta Villa
28 aprile 2009
Parte 1 di 1
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rosaria19568/5/2009, 22:29
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http://www.corriere.it/salute/reumatolo ... aabc.shtml
Artrite reumatoide
Sono pugliesi le prime linee guida in Italia
Dalla collaborazione tra un’associazione di pazienti e un centro di eccellenza nascono le prime direttive regionali per la diagnosi precoce e la gestione della malattia
MILANO - Dopo la Gran Bretagna, la Puglia. Pochi giorni dopo la pubblicazione delle linee guida per il trattamento dell'artrite reumatoide da parte del National Institute for Health and Clinical Excellence britannico, anche la giunta regionale pugliese, per prima in Italia, ha approvato una direttiva al riguardo. Obiettivi primari: una diagnosi il più possibile precoce e un buon uso dei farmaci più innovativi. «E’ ormai dimostrato che si possono ridurre notevolmente le conseguenze invalidanti della malattia se la si comincia a curare il prima possibile con i cosiddetti “disease modifying antirheumatic drugs”, cioè i farmaci che agiscono sull’evoluzione della malattia, non sui sintomi» spiega Tommaso Fiore, assessore regionale alle politiche della salute, nonché medico e professore di anestesiologia e rianimazione all’Università degli studi di Bari.
FORMAZIONE DEI MEDICI DI FAMIGLIA - Per arrivare a questo, le linee guida regionali appena pubblicate hanno messo a punto un percorso che riguarda in primo luogo i medici di famiglia, a cui tocca il compito di riconoscere al loro esordio i primi segni dell’artrite reumatoide, così da indirizzare subito questi malati dallo specialista. «A questo scopo abbiamo previsto appositi corsi di formazione e una stretta collaborazione con i reumatologi» precisa Fiore, che aggiunge: «Ma le direttive riguardano anche i direttori generali, responsabili dell’ottimizzazione della spesa». Accanto ai farmaci tradizionali, infatti, hanno acquisito sempre maggior peso nella cura dell’artrite reumatoide quelli detti biologici, molto efficaci ma anche molto costosi.
IL «PESO» DEI MALATI - Da che cosa nasce l’attenzione della regione Puglia per questa malattia? «L’occasione nasce dal fatto che la presidente dell’Associazione Nazionale Malati Reumatici, Antonella Celano, è pugliese» risponde l’assessore, «e ha molto lavorato con gli altri membri dell’associazione regionale, per arrivare a questo risultato. Le raccomandazioni contenute nella delibera sono infatti frutto della collaborazione tra l’associazione dei pazienti e l’Unità operativa di reumatologia dell’Università di Bari, un centro di riferimento a livello nazionale, che si faranno carico anche di monitorare e seguire la loro applicazione pratica sul territorio». Per questo il documento stabilisce anche i criteri minimi richiesti ai centri ambulatoriali autorizzati a prescrivere, con l’esenzione dal ticket, i preziosi farmaci agli oltre 6.000 malati pugliesi che ne hanno bisogno.
Roberta Villa
28 aprile 2009
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