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A Pitigliano il 1° Centro ospedaliero di medicina integrata

Inviato: 18/03/2010, 1:28
da rosaria1956
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A Pitigliano il 1° Centro ospedaliero di medicina integrata
Mercoledì 17 Marzo 2010 09:42 |

E' la prima struttura pubblica ospedaliera a livello nazionale ad offrire questo servizio


Pitigliano: E' la prima struttura ospedaliera pubblica a livello nazionale, nella quale alla medicina tradizionale viene affiancata la medicina complementare nella cura di alcune importanti patologie.
Si tratta del Centro ospedaliero di medicina integrata della Regione Toscana, che sarà realizzato all'ospedale di Pitigliano (Gr), una volta individuati gli spazi idonei a rispondere a questa nuova funzione.
Nel nuovo centro, l'omeopatia, la fitoterapia e l'agopuntura (le medicine complementari definite dalla comunità scientifica e riconosciute da una specifica legge regionale, la 9/2007) verranno praticate insieme alle tecniche della medicina tradizionale, sulla base di “un approccio interdisciplinare, diagnostico e terapeutico, finalizzato alla scelta terapeutica più appropriata ed efficace in termini di qualità della vita, benessere e salute”, si legge nel progetto.
L'obiettivo è sperimentare la medicina integrata nel trattamento di alcuni tipi di patologie o per contrastarne gli effetti: il dolore cronico nel caso delle cure palliative, delle malattie reumatiche croniche, negli esiti di traumi e di ictus e nella riabilitazione ortopedica e neurologica; la psoriasi e le dermatiti allergiche; gli effetti collaterali della chemioterapia; l'asma e l'insufficienza respiratoria. Il tutto nella piena disponibilità per i cittadini, dal momento che viene praticato in una struttura pubblica.
“A Pitigliano, all'interno di una struttura pubblica – commenta il direttore generale della Asl 9, Fausto Mariotti – verrà fatta una sperimentazione, non di farmaci ma del nuovo approccio terapeutico rappresentato dalla medicina integrata, che crediamo sarà positiva in termini di numero di pazienti e di risultati. Abbiamo il progetto, abbiamo le risorse, anche economiche, per cominciare. Restano da definire alcuni aspetti che verranno affrontati nelle prossime settimane. È comunque nostra intenzione far partire il progetto il prima possibile. Vogliamo farlo in fretta, ma soprattutto bene”.
L'iter del progetto è partito nel 2008 con l'istituzione, da parte della Giunta regionale, di un gruppo di lavoro, composto da esperti di riconosciuta autorevolezza nella comunità scientifica e nel mondo accademico, da amministratori regionali e dirigenti della Asl 9, che avevano il compito di elaborare le linee progettuali, sviluppandone i contenuti sulla base delle specifiche aree di sviluppo (ricerca, documentazione, informazione e formazione) indicate dalla Regione.
Il progetto è stato successivamente approvato dalla Giunta regionale a novembre 2009 e finanziato per 660 mila euro. Ha una durata di due anni e indica gli obiettivi della sperimentazione, le patologie che possono essere affrontate con la medicina integrata, i dettagli del programma scientifico, l'assistenza e la gestione dei pazienti, il personale medico specializzato necessario, i materiali di consumo.
Infine prevede anche la realizzazione e la gestione di una biblioteca informatica con le pubblicazioni internazionali sulle medicine complementari e bionaturali, accessibile on-line.