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POLMONE E ARTRITE REUMATOIDE

Inviato: 16/06/2009, 16:15
da lorichi
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Il polmone e l'artrite reumatoideCominciata da rosaria1956
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rosaria195627/4/2007, 22:34
letto su: http://www.cidimu.it/

Polmone e artrite reumatoide
Malattia infiammatoria potenzialmente invalidante non solo per il coinvolgimento dell’apparato locomotore ma anche per il possibile danno all’apparato respiratorio
Dott. A. Anania

L’artrite reumatoide, malattia dell’apparato locomotore che predilige il sesso femminile, soprattutto in età media; può essere gravata da complicazioni extra-articolari, che sembrano più frequenti tra i malati reumatoidi maschi.
Tra le complicanze extra-articolari della malattia è molto importante, per l’evoluzione in senso invalidante, l’interessamento dei polmoni e della pleura.

La manifestazione polmonare che più facilmente può essere dimostrata in alcuni pazienti portatori della malattia è la riduzione della capacità di diffusione alveolo-capillare.

Questa anomalia, valutabile con l’esame spirometrico comprensivo di DLCO (Diffusione Alveolo Capillare) è sostenuta dalla presenza di fibrosi che si instaura nell’interstizio polmonare. L’interstiziopatia, che nelle prime fasi può essere sospettata con l’esame spirometrico, può essere ulteriormente definita con la TC del torace ad alta risoluzione.

In generale, in un paziente che abbia già segni di fibrosi a carico del polmone sono quasi sempre presenti i sintomi a carico delle articolazioni.
Talvolta però il procedimento diagnostico è invertito e partendo dai rilievi a carico del polmone vengono eseguite le indagini reumatologiche; in questi casi ancora prima dei disturbi soggettivi riferibili alle articolazioni si scopre la positività del test sul sangue per la ricerca del fattore reumatoide.

La malattia reumatoide si sviluppa attraverso meccanismi complessi che coinvolgono fattori genetici, ormonali, immunitari e infiammatori. La causa non è nota con certezza (forse infettiva). Le cellule che partecipano alle alterazioni dell’artrite reumatoide sono numerose:
macrofagi
linfociti T
linfociti B
cellule dell’endotelio (il rivestimento interno dei vasi sanguigni)
sinoviociti (cellule della membrana sinoviale presente in alcune articolazioni).

Queste cellule partecipano al processo infiammatorio, liberano determinate molecole (le citochine) che provocano danni tessutali e quindi contribuiscono alla comparsa dei sintomi dolorosi e delle limitazioni funzionali articolari. Tra le citochine liberate, il fattore di necrosi tumorale (tumor necrosis factor alfa o TNF-alfa) prodotto dai macrofagi è indicato come particolarmente importante nel meccanismo della malattia a livello dell’articolazione.

A questo proposito vale la pena di ricordare che il TNF-alfa e altre citochine sono al centro di nuove strategie terapeutiche per l’artrite reumatoide, che hanno l’obiettivo di bloccarne l’azione e quindi limitare la loro azione lesiva.
Nella malattia, oltre alle citochine, vengono anche prodotti fattori dell’immunità umorale, in particolare autoanticorpi; tra questi hanno particolare importanza i fattori antinucleo e soprattutto il fattore reumatoide riferito sopra.

Quest’ultimo è un anticorpo (di solito IgM) diretto contro i normali anticorpi (IgG) presenti nel sangue. Mentre le citochine sono soprattutto implicate nel danno articolare, gli autoanticorpi sono più importanti nel determinare il danno nelle sedi extra-articoalri, come l’apparato pleuropolmonare.

Infatti, nel polmone dei soggetti con positività del test ematico per il fattore reumatoide è aumentata la quantità di immunocomoplessi, fatto che indirettamente si dimostra con la determinazione del livello di immunocomplessi nel BAL (lavaggio broncoalveolare).
La presenza di una reazione infiammatoria immunologica nell’interstizio polmonare produce fattori di crescita per i fibroblasti e per i granulociti neutrrofili, e quindi si può instaurare la fibrosi polmonare.

In sintesi, le manifestazioni polmonari e pleuriche dell’artrite reumatoide sono numerose. Di seguito le più significative:
Interstiziopatia e fibrosi
Versamento pleurico
Ipertensione polmonare.

La interstiziopatia e la fibrosi sono le conseguenze più importanti della malattia. Dal punto di vista radiologico e istologico tali quadri sono simili a quelli che si trovano nella fibrosi polmonare idiopatica. Come accennato all’inizio, la complicanza polmonare è più frequente negli uomini affetti da artrite reumatoide in confronto alle donne affette da artrite reumatoide e l’età più colpita è quella compresa tra 50 e 60 anni.
Il sintomo più comune è la dispnea da sforzo, talora associata a tosse e dolore di tipo pleuritico.

La spirometria evidenza una compromissione di tipo restrittivo e la capacità di diffusione alveolo-polmonare appare ridotta. L’evoluzione è in generale meno rapida della fibrosi polmonare idiopatica, tuttavia può condurre alla insufficienza respiratoria
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