diagnosi di sjogren 10 anni or sono
Inviato: 24/05/2011, 14:51
Egregio dottor Gorla,
le pongo una domanda diretta:
LE MALATTIE SONO UNA MODA????!!!!
Son qui a lamentare contro il sistema nazionale sanitario per la sua ingiustizia verso noi pazienti, nonchè contro il suo stesso personale sanitario.
Io, 10 anni fa or sono, ricevetti una diagnosi di "sindrome di Sjogren", ottenuta, oltre che con la valutazione di segnali clinici, sierici (ovvero alludo alle analisi del sangue), anche con la scintigrafia alle ghiandole salivari, ovviamente con mezzo di contrasto; tutto cio' da un medico del nostro ospedale, medico stimato, competente, con una certa esperienza alle spalle. La diagnosi non è stata messa in discussione neanche un anno e mezzo fa, quando feci presso questo stesso medico l'ultima visita, nel novembre del 2009.
10 anni dopo la prima e accreditata diagnosi, ovvero lunedì 23 u.s., mi vedo mettere in discussione la stessa da una dottoressa molto giovane, con alle spalle brillanti esperienze all'estero. La conseguenza è stata che, invece di ottenere un aggiornamento su eventuali cure/terapie da intraprendere, vista l'insorgenza di nuovi sintomi, mi ha messo in lista per la biopsia alle ghiandole salivari, certo con il miglior metodo che è quello di estrarre per espulsione "naturale", una ghiandolina salivare dal labbro inferiore.
Fin qui nulla di ché, se non che la lista è di due mesi, io non ho cure e me le sono fatte prescrivere dal medico di base (cortisone, che negli anni precedenti avevo rifiutato) e vedo tangibile il rischio di dover ricominciare tutto daccapo, ché fino ad allora la dottoressa NON SI SENTE DI CONSIDERARMI IN SIOGREN!!!
Allora io chiedo: il precedente medico era forse un ciarlatano????!!!!! Sono stata per caso turlupinata (peraltro senza cure perché, essendo lieve il grado di malatia, ho rifutato il cortisone e le cure pesanti a suo tempo) e tenuta come paziente nel reparto sbagliato????!!!!!
Sono indignata dal mal costume aziendale del mio ospedale. Sono convinta che il mio primo medico reumatologo, da cui non riesco, per il momento, a tornare (se non in libera professione, e purtroppo, ora come ora, non me lo posso permettere), sia più che capace e competente e che sbagli l'azienda a favorire questo turn-over di personale su uno stesso paziente.
POSSO ADIRE A VIE LEGALI O ALMENO A PROTESTE SCRITTE, PURCHE' SERVANO A QUALCOSA?
Come funziona nella sua azienda ospedaliera?
Scusi lo sfogo e grazie per l'attenzione.
Giuseppina Nuccio.
le pongo una domanda diretta:
LE MALATTIE SONO UNA MODA????!!!!
Son qui a lamentare contro il sistema nazionale sanitario per la sua ingiustizia verso noi pazienti, nonchè contro il suo stesso personale sanitario.
Io, 10 anni fa or sono, ricevetti una diagnosi di "sindrome di Sjogren", ottenuta, oltre che con la valutazione di segnali clinici, sierici (ovvero alludo alle analisi del sangue), anche con la scintigrafia alle ghiandole salivari, ovviamente con mezzo di contrasto; tutto cio' da un medico del nostro ospedale, medico stimato, competente, con una certa esperienza alle spalle. La diagnosi non è stata messa in discussione neanche un anno e mezzo fa, quando feci presso questo stesso medico l'ultima visita, nel novembre del 2009.
10 anni dopo la prima e accreditata diagnosi, ovvero lunedì 23 u.s., mi vedo mettere in discussione la stessa da una dottoressa molto giovane, con alle spalle brillanti esperienze all'estero. La conseguenza è stata che, invece di ottenere un aggiornamento su eventuali cure/terapie da intraprendere, vista l'insorgenza di nuovi sintomi, mi ha messo in lista per la biopsia alle ghiandole salivari, certo con il miglior metodo che è quello di estrarre per espulsione "naturale", una ghiandolina salivare dal labbro inferiore.
Fin qui nulla di ché, se non che la lista è di due mesi, io non ho cure e me le sono fatte prescrivere dal medico di base (cortisone, che negli anni precedenti avevo rifiutato) e vedo tangibile il rischio di dover ricominciare tutto daccapo, ché fino ad allora la dottoressa NON SI SENTE DI CONSIDERARMI IN SIOGREN!!!
Allora io chiedo: il precedente medico era forse un ciarlatano????!!!!! Sono stata per caso turlupinata (peraltro senza cure perché, essendo lieve il grado di malatia, ho rifutato il cortisone e le cure pesanti a suo tempo) e tenuta come paziente nel reparto sbagliato????!!!!!
Sono indignata dal mal costume aziendale del mio ospedale. Sono convinta che il mio primo medico reumatologo, da cui non riesco, per il momento, a tornare (se non in libera professione, e purtroppo, ora come ora, non me lo posso permettere), sia più che capace e competente e che sbagli l'azienda a favorire questo turn-over di personale su uno stesso paziente.
POSSO ADIRE A VIE LEGALI O ALMENO A PROTESTE SCRITTE, PURCHE' SERVANO A QUALCOSA?
Come funziona nella sua azienda ospedaliera?
Scusi lo sfogo e grazie per l'attenzione.
Giuseppina Nuccio.