Spondiloartrite un caso particolare?
Inviato: 29/10/2011, 9:48
Gentile dottor Gorla
Da ormai due anni mi trovo a convivere con notevoli problemi fisici che mi limitano fortemente nella vita portandomi al limite dell'invalidità, al momento nessun specialista sin qui interpellato (e sono tanti) é stato in grado di farmi una diagnosi; le scrivo nella speranza di avere un suo parere sulla mia situazione; più specificatamente le vorrei chiedere se un quadro patologico come quello che mi appresto a descriverle può essere compatibile con una forma di entesospondiloartrite .
Ho sempre praticato sport, 3 anni fa ho avuto un incidente al ginocchio sinistro che mi ha costretto ad un lungo stop; fatta la riabilitazione necessaria e riprese le normali attività, (sport compreso), tutta sembrava andare per la migliore quando circa un anno e mezzo fa sono iniziati i primi problemi alle caviglie e ai polpacci; la sera mi bruciavano le caviglie e di notte mi si irrigidivano i polpacci (sul momento non ho dato pesso a questi segnali pensando che la colpa fosse da attribuire agli eccessivi carichi di allenamento).
Successivamente in concomitanza con un periodo di forte stress psicofisico e con una repentina perdita di peso nel giro di pochi mesi ho avuto un crollo fisico totale con una serie di infortuni a cascata:
Prima mi è venuta una tendinte al muscolo vasto mediale sinistro (nel punto dove avuto l'incidente due anni prima) poi una lombalgia cronica con annessa sindrome del piriforme seguita da una pseudo-publagia bilaterale a cui si sono uniti dolori alle caviglie, ai polpacci, alle tibie e alle piante dei piedi ed infine una cervicobrachialgia che mi ha tormentato per mesi, di fatto non sono più guarito e al momento la mia situazione fisica é abbastanza invalidante.
Inizialmente si era pensato ad un problema di pertinenza ortopedica, poi però la risonanza alle sacro-iliache (fatta dopo altre risonanze e rx alla colonna) ha messo in evidenza edema e iperemia (seppur lievi) molto più marcati sull'articolazione sinistra.
Di recente sono stato visitato in reumatologia, presso un centro attrezzato per la diagnosi delle spondiliti; tuttavia non mi è stata fatta la diagnosi di spondiloartrite perché al momento i segni non sono così evidenti (secondo i reumatologi l'edema è modesto e non sembra essere riconducibile ad una sacroileite…però c'è), anche le ecografie ai piedi hanno messo in evidenza solo un piccolo versamento e un'iniziale sperone calcanearre.
Gli esami ematologici sono sempre stati negativi, e anche l'HLA-B27 é risultato negativo, c'è solo una periodica e ricorrente leucopenia da carenza di globuli bianchi (faccio però presente che gli esami sono stati sempre fatti in periodi in cui assumevo FANS e cortisonici).
Un'altra aticipià (se così si può dire) del mio caso; è che tendenzialmente, fatto salvo per acluni periodi, il dolore si accentua dopo aver fatto dell'attività motoria e di notte tende a dimunire anche se non sempre, mentre mi anno detto che nelle spondiloartriti di solito avviene esattamente il contrario; é però anche vero che qualche problemetto alle caviglie e alla spalle gli ho sempre avuti ma con l'attività fisica riuscivo a recuperare in poco tempo.
Nella storia patologica della mia famiglia non ci sono precedenti di psoriasi e/o di malattie reumatiche.
Per concludere adesso mi ritrovo senza una diagnosi, senza una terapia (se non quella di prendere ciclicamente dei FANS) e con una situazione psicofisica abbastanza debilitante.
Nonostante le aticipità del mio caso…ci potrebbe comunque essere un quadro di sospetta spondiloartirte? cosa mi consigla di fare? Le assicuro che lo ho provate di tutte, perchè la situazione è diventata veramente ingenstibile.
Da ormai due anni mi trovo a convivere con notevoli problemi fisici che mi limitano fortemente nella vita portandomi al limite dell'invalidità, al momento nessun specialista sin qui interpellato (e sono tanti) é stato in grado di farmi una diagnosi; le scrivo nella speranza di avere un suo parere sulla mia situazione; più specificatamente le vorrei chiedere se un quadro patologico come quello che mi appresto a descriverle può essere compatibile con una forma di entesospondiloartrite .
Ho sempre praticato sport, 3 anni fa ho avuto un incidente al ginocchio sinistro che mi ha costretto ad un lungo stop; fatta la riabilitazione necessaria e riprese le normali attività, (sport compreso), tutta sembrava andare per la migliore quando circa un anno e mezzo fa sono iniziati i primi problemi alle caviglie e ai polpacci; la sera mi bruciavano le caviglie e di notte mi si irrigidivano i polpacci (sul momento non ho dato pesso a questi segnali pensando che la colpa fosse da attribuire agli eccessivi carichi di allenamento).
Successivamente in concomitanza con un periodo di forte stress psicofisico e con una repentina perdita di peso nel giro di pochi mesi ho avuto un crollo fisico totale con una serie di infortuni a cascata:
Prima mi è venuta una tendinte al muscolo vasto mediale sinistro (nel punto dove avuto l'incidente due anni prima) poi una lombalgia cronica con annessa sindrome del piriforme seguita da una pseudo-publagia bilaterale a cui si sono uniti dolori alle caviglie, ai polpacci, alle tibie e alle piante dei piedi ed infine una cervicobrachialgia che mi ha tormentato per mesi, di fatto non sono più guarito e al momento la mia situazione fisica é abbastanza invalidante.
Inizialmente si era pensato ad un problema di pertinenza ortopedica, poi però la risonanza alle sacro-iliache (fatta dopo altre risonanze e rx alla colonna) ha messo in evidenza edema e iperemia (seppur lievi) molto più marcati sull'articolazione sinistra.
Di recente sono stato visitato in reumatologia, presso un centro attrezzato per la diagnosi delle spondiliti; tuttavia non mi è stata fatta la diagnosi di spondiloartrite perché al momento i segni non sono così evidenti (secondo i reumatologi l'edema è modesto e non sembra essere riconducibile ad una sacroileite…però c'è), anche le ecografie ai piedi hanno messo in evidenza solo un piccolo versamento e un'iniziale sperone calcanearre.
Gli esami ematologici sono sempre stati negativi, e anche l'HLA-B27 é risultato negativo, c'è solo una periodica e ricorrente leucopenia da carenza di globuli bianchi (faccio però presente che gli esami sono stati sempre fatti in periodi in cui assumevo FANS e cortisonici).
Un'altra aticipià (se così si può dire) del mio caso; è che tendenzialmente, fatto salvo per acluni periodi, il dolore si accentua dopo aver fatto dell'attività motoria e di notte tende a dimunire anche se non sempre, mentre mi anno detto che nelle spondiloartriti di solito avviene esattamente il contrario; é però anche vero che qualche problemetto alle caviglie e alla spalle gli ho sempre avuti ma con l'attività fisica riuscivo a recuperare in poco tempo.
Nella storia patologica della mia famiglia non ci sono precedenti di psoriasi e/o di malattie reumatiche.
Per concludere adesso mi ritrovo senza una diagnosi, senza una terapia (se non quella di prendere ciclicamente dei FANS) e con una situazione psicofisica abbastanza debilitante.
Nonostante le aticipità del mio caso…ci potrebbe comunque essere un quadro di sospetta spondiloartirte? cosa mi consigla di fare? Le assicuro che lo ho provate di tutte, perchè la situazione è diventata veramente ingenstibile.