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Sclerosi multipla, rischio doppio
per i giovani che lavorano di notte"
L'ipotesi conclude uno studio svedese secondo il quale gli Under 20 che hanno fatto turni dalle 21 alle 7 del mattino per più anni hanno il doppio delle probabilità di ammalarsi. L'esperto italiano: "Tesi suggestiva, ma tutta da dimostrare"
di MARIA RITA MONTEBELLI
ROMA - Lavorare da giovani nei turni di notte è un fattore di rischio per lo sviluppo della sclerosi multipla. L'ipotesi conclude una ricerca del Karolinska Institutet di Stoccolma che ha messo a confronto due studi caso-controllo: il primo (Epidemiological Investigation of Multiple Sclerosis, EIMS ) riguardante casi neo-diagnosticati di sclerosi multipla (1.343 casi e 2.900 controlli) presso 37 centri svedesi; il secondo (Genes and Environment in Multiple Sclerosis, GEMS) riguardava una popolazione di 5.129 pazienti con sclerosi multipla, individuati attraverso il registro nazionale svedese della SM e confrontati con 4.509 controlli.
Entrambi gli studi avevano lo scopo di valutare eventuali correlazioni tra alcuni fattori genetici e ambientali e l'insorgenza della malattia ed entrambi gli studi hanno trovato una relazione significativa tra il lavoro notturno (turni dalle 9 di sera alle 7 di mattina) e un aumentato rischio di ammalarsi di sclerosi multipla. In particolare, il rischio di sviluppare questa malattia è risultato raddoppiato in chi aveva fatto turni di notte, per oltre tre anni, prima dell'età di 20 anni.
Gli adolescenti sembrano, dunque, particolarmente vulnerabili all'impatto della perdita (o allo stravolgimento dei ritmi) del sonno sul rischio di sviluppare più avanti negli anni questa malattia. "L'interpretazione di questi risultati è suggestiva - commenta Giancarlo Comi, direttore della divisione di Neurologia e servizio di neurofisiologia del San Raffaele di Milano - , ma dovrà essere confermata da altri studi indipendenti dello stesso genere. Già in passato infatti si è pensato di aver individuato altri fattori di rischio, anche fattori virali come il morbillo, trovando solo smentite dagli studi successivi".
Lo stesso meccanismo alla base del maggior rischio conferito dal fare turni di notte durante l'adolescenza non è chiaro. I ricercatori svedesi ipotizzano che il lavoro notturno, disturbando i ritmi circadiani e determinando una carenza di sonno, vada ad alterare la secrezione di melatonina (l'ormone del sonno) e a facilitare le risposte infiammatorie. E dato che la sclerosi multipla è un disordine infiammatorio del sistema nervoso centrale, comprendente fenomeni di autoimmunità diretti contro la mielina (la guaina che riveste le cellule nervose), i ricercatori svedesi vedono nella perdita di sonno un altro possibile tassello a sostegno della loro ipotesi.
A ciò si aggiunge la circostanza che l'adolescenza è l'età nella quale la malattia affonda subdolamente le sue radici. Un fatto provato anche dall'osservazione che, se una famiglia emigra da un'area a bassa prevalenza di sclerosi multipla, ad una a elevata prevalenza, gli adulti mantengono basso il rischio di ammalarsi di sclerosi multipla, mentre i figli assumono lo stesso rischio della nazione ospitante. Una prova che i fattori di rischio ambientali trovano nella vulnerabilità dell'adolescenza terreno fertile. Un altro fattore di rischio emergente per la sclerosi multipla è la carenza di luce solare (che può determinare un deficit di vitamina D), che penalizzerebbe ovviamente chi lavora di notte.
"Saranno necessari ulteriori studi - avverte Comi - per confermare questo apparente nesso causale tra lavoro notturno e sclerosi multipla. Sappiamo con certezza che i fattori ambientali in gioco sono molteplici; questo dato va dunque inserito in un contesto che ne contiene già molti e con un peso ben maggiore di questo. E' il caso ad esempio del fumo di sigaretta che, se associato ad un assetto genetico particolare, conferisce un aumento di suscettibilità per questa malattia di ben otto volte".
Nessun dubbio infine che nella genesi della sclerosi multipla entrino in gioco fattori genetici e, probabilmente ambientali, che vanno a disturbare la normale funzione del sistema immunitario. "La sclerosi multipla - spiega Comi - è una malattia di tipo autoimmune e questo è stato di recente confermato da un importante lavoro realizzato dall'International Multiple Sclerosis Genetic Consortium, che raggruppa 23 centri di ricerca in 15 Paesi diversi. Il lavoro, pubblicato su Nature lo scorso agosto, ha consentito di individuare 29 nuovi geni di suscettibilità, oltre a confermare tutti quelli già noti. Nel 90% dei casi si tratta di geni che hanno a che fare con la regolazione del sistema immunitario, quindi il problema della sclerosi multipla nasce sicuramente da lì".
(25 ottobre 2011)
da inserto salute di repubblica
SM, rischio doppio per i giovani che lavorano di notte
SM, rischio doppio per i giovani che lavorano di notte

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Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
A noi la malattia ci fa un baffo!
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Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
Da novembre 2014 problemi di calo linfociti con conseguente sospensione di azatioprina. Da meta' marzo 2015 iniziato metotrexate che pero' ho dovuto sospendere dopo due mesi per sopraggiunti effetti collaterali. Nel 2015 diagnosi di gastrite cronica sempre causata dai problemi autoimmuni. Da novembre 2016 ripreso azatioprina e si e' aggiunta la psoriasi. A conti fatti la diagnosi attuale sembra essere artrite psorisiaca con infiammazione intestinale e gastrite tutto riconducibile ad autoimmunita'
Amicizia è la capacità di dare senza chiedere nulla.E' la spalla su cui piangere, è una mano che stringe la tua e ti consola.E' anche la capacità di ascoltare i silenzi, grazie per aver ascoltato i miei