Richiesta
Inviato: 26/03/2012, 12:23
Salve,sono una signora di 49 anni affetta da spondiloartrosi e spondiloartrite.
Vorrei porle una domanda se permette.
In seguito ad un ennesimo controllo presso la mia dott.ssa reumatologa è emerso il seguente quadro della situazione:
Cervicobrachilagia secondaria a spondilo artrosi con ernia discale C4-C5 e protrusione disclae C5-C6 con compromissione dei forami di coniugazione e stenosi del canale cervicale a livello C6-C7.Legato alla spondiloartrite appare discretamente sotto controllo. è evidente inoltre la comparsa di parestesie alle prime 3 dita della mano sinistra.
Secondo lei con una situazione del genere potrei provare a fare domanda per la pensione di invalidità? Glielo chiedo perchè la mia dott.ssa dice che non è compito suo prepararmi un certificato medico che possa servirmi per la domanda e dice che dovrei rivolgermi al mio medico di famiglia al quale però già ho proposto la medesima richiesta,al che lo stesso medico di famiglia mi riferisce di rivolgermi alla mia dott.ssa reumatologa in un continuo sballottamento senza fine. Nessuna delle due è in grado di riferirmi se abbia una qualche possibilità per avviare la domanda di invalidità,che percentuale più o meno la mia patologia raggiunge.
La ringrazio per le risposte in anticipo.
Vorrei porle una domanda se permette.
In seguito ad un ennesimo controllo presso la mia dott.ssa reumatologa è emerso il seguente quadro della situazione:
Cervicobrachilagia secondaria a spondilo artrosi con ernia discale C4-C5 e protrusione disclae C5-C6 con compromissione dei forami di coniugazione e stenosi del canale cervicale a livello C6-C7.Legato alla spondiloartrite appare discretamente sotto controllo. è evidente inoltre la comparsa di parestesie alle prime 3 dita della mano sinistra.
Secondo lei con una situazione del genere potrei provare a fare domanda per la pensione di invalidità? Glielo chiedo perchè la mia dott.ssa dice che non è compito suo prepararmi un certificato medico che possa servirmi per la domanda e dice che dovrei rivolgermi al mio medico di famiglia al quale però già ho proposto la medesima richiesta,al che lo stesso medico di famiglia mi riferisce di rivolgermi alla mia dott.ssa reumatologa in un continuo sballottamento senza fine. Nessuna delle due è in grado di riferirmi se abbia una qualche possibilità per avviare la domanda di invalidità,che percentuale più o meno la mia patologia raggiunge.
La ringrazio per le risposte in anticipo.