FORUM SULLE MALATTIE REUMATICHE INFIAMMATORIE CRONICHE AUTOIMMUNI (MA.R.I.C.A.) DEL GRUPPO REUMAMICI

Vi leggo una poesia che avevo scritto al mio babbo, quando è mancato. il mio splendido babbo
sono qua a dedicarla ad un altro "uomo" della mia vita che si sta spegnendo per un maledettissimo tumore alla testa.


Vivo di ricordi leggeri

i tuoi capelli buoni
i tuoi occhi stanchi
e poi il tuo chiamare

Vivo di ricordi leggeri
e sai che per me è
come non vivere

piu


La lucciola la notte
ti porta da me
e poi il giorno scompare

Il glicine fiorirà in aprile
farà grappoli viola
scenderà su me a ricordarmi
quanto avrei voluto viverti

Lo scoglio freddo e appuntito
farà capolino tra le onde
bagnerà il mio viso
che si confonderà tra le lacrime

i tuoi capelli buoni
e i tuoi occhi stanchi
il tuo chiamarmi il mio

amore

Vivo di ricordi leggeri
e sai che per me è
come non vivere

piu

La lucciola la notte
ti porta a me
e poi il giorno scompare.

E' UNA BELLISSIMA POESIA, TRASMETTE MOLTO, IO NEL LEGGERLA TI POSSO GIURARE DI ESSERMI COMMOSSA...

ALESSANDRO COMPLIMENTI E' DAVVERO MOLTO BELLA. NE HAI SCRITTE ALTRE? SE VUOI LE PUOI PUBBLICARE NELLA SEZIONE "POESIA"

Ho scritto solo questa per il mio babbo unico.
La dedico al mio professore universitario che mi ha sostenuto quando avevo bisogno di aiuto e che ora ci sta lasciando con una dignità incredibile.
Un uomo di un'intelligenza, empatia e generosità incredibili. Non ho trovato oltre alla mia famiglia, una persone migliore di lui.
E allora mi chiedo retoricamente: Tanta sofferenza, ingiustizia, dolore e frustrazione, ma sarà un mondo per noi questo?

UN ABBRACCIO.ANCHE LA TUA POESIA RENDE IL MONDO MIGLIORE.I SENTIMENTI VERI LO FANNO SICURAMENTE.GIULIA