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pensione di invalidità assegno ordinario di invalidità, etc
Inviato: 29/12/2012, 14:21
da cassandra1971
http://www.altalex.com/index.php?idnot=19441
21 / 12 / 12
Diabili "Salta (nella prima bozza del testo era prevista) la decurtazione del 50% della retribuzione per i 3 giorni di permesso previsti al mese."
Sla "Autorizzazione alla spesa di 275 milioni per il 2013 per gli interventi di pertinenza del Fondo per le non autosufficienze."
http://host.uniroma3.it/offline/economi ... 9_2877.pdf
http://iononfaccioniente.wordpress.com/ ... -n-352012/
http://www.inps.it/docallegati/mig/doc/ ... sabili.pdf
http://www.fenalca.it/patronato/assegno ... invalidit-
http://www.asl102.to.it/docum/previdenza.pdf
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http://www.altalex.com/index.php?idnot=17542 LE PENSIONI DOPO IL DECRETO SALVA ITALIA
14. Soppressione degli Enti INPDAP ed ENPALS – modalità di presentazione delle domande
La legge 22 dicembre 2011, n. 214, di conversione del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, all’art. 21, comma1, hadisposto la soppressione dell’INPDAP e dell’ENPALS dal 1° gennaio 2012, con attribuzione delle relative funzioni all’INPS che succede in tutti i rapporti attivi e passivi degli Enti soppressi.
In attesa di successive indicazioni che saranno diramate a seguito dell’emanazione dei decreti interministeriali di natura non regolamentare previsti dal comma 2 del citato art. 21, le domande di prestazioni devono essere presentate, secondo le consuete modalità, dagli iscritti degli enti soppressi presso le rispettive strutture territoriali dell’INPDAP e dell’ENPALS.
Le novità normative introdotte dall’art. 24 del decreto legge n. 211 convertito dalla legge n. 214 del 2011 e dagli articoli 6 e 6-bis del decreto legge n. 216 convertito dalla legge n. 14 del 2012, relative alle prestazioni erogate dalle gestioni ex INPDAP ed ex ENPALS, verranno illustrate con distinte circolari. Il tutto si gioca sulle circolari Inps, visto l'accorpamento credo sia possibile aver assegno ordinario di invalidità anche per i dipendenti INPDAP che lavorano, senza ridursi l'orario in maniera tale da poter percepire anche l'assegno di invalidità civile classico, rispettando i limiti di reddito propri .
Ad esempio si lavora per un terzo dell'orario nella p.a. reddito lordo 550, in tax area per un b3 non si paga nulla,
si aggiungono i 250 euro e sono 800, se qualcuno ha accompagno si arriva a 1100.
Per chi lavora nel privato le cose sono molto più semplici, l'assegno ordinario di invaldiità, rivedibile ogni 3 anni e al terzo rinnovo è definitivo, è legato al proprio reddito, a quello del coniuge se lo ha, ed ai contributi versati. in caso si superino i tetti definiti ci saranno riduzioni dell'assegno rideterminato del 25% o del 50% a seconda che il reddito sia superiore a 4 volte il minimo o a 5 volte il minimo, un pò come la reversibilità-
Re: pensione di invalidità assegno ordinario di invalidità,
Inviato: 29/12/2012, 14:39
da cassandra1971
http://www.italuil.it/jsps/216/Attivita ... lidita.jsp
DALLA UIL PERò VIENE UN DUBBIO ATROCE
LAVORATORI DIPENDENTI PUBBLICI E PRIVATI!
Spetta ai lavoratori con almeno 5 anni di assicurazione e contribuzione (di cui 3 nel quinquennio precedente la domanda), affetti da infermità fisica o mentale che riduca a meno di un terzo la capacità lavorativa.
Ha validità triennale; può essere confermato due volte per ulteriori 3 anni e diventa definitivo con il terzo riconoscimento.
L’assegno ordinario di invalidità, in presenza dei requisiti necessari, si trasforma in pensione di vecchiaia al raggiungimento dell’età pensionabile prevista per la nuova pensione di vecchiaia.
Decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.
In presenza di redditi da lavoro superiori a determinate soglie l'importo dell'assegno viene in ogni caso ridotto in base alle seguenti percentuali:
Percentuale di riduzione Limite di reddito per l'anno 2012
25% da € 25.012,00 a € 31.265,00
50% da € 31.265,00 in poi
In aggiunta a questa riduzione operano le norme di cumulo previste per i pensionati che svolgono attività lavorativa. In caso di lavoro dipendente il datore di lavoro trattiene per conto dell'Inps il 50% della parte eccedente il trattamento minimo che per l'anno 2012 è pari a € 480,53 mensili. In caso di lavoro autonomo la quota non cumulabile è pari al 30% della parte eccedente il trattamento minimo e comunque non può essere superiore al 30% del reddito prodotto.
Nota bene: il divieto di cumulo previsto per i pensionati che lavorano non si applica nel caso in cui l'assegno di invalidità risulta liquidato sulla base di almeno 40 anni di contribuzione.
Re: pensione di invalidità assegno ordinario di invalidità,
Inviato: 29/12/2012, 14:48
da cassandra1971
http://silvestri-livorno.blogautore.rep ... nvalidita/
(Dip. te regione Sardegna)
pensione di invalidità
Postato in Tutte le risposte il 4 ottobre, 2012
DOMANDA: Sono nato a luglio 1955. Ho finito 37 anni di contributi. Da un paio di anni mi è stata diagnosticata una leucemia linfatica cronica (Lnh) e per curarmi sono costretto a svariati periodi di riposo e/o assenza dal lavoro. C’è qualche possibilità di ottenere un anticipo sulla data pensionabile a causa della malattia? È forse necessario avere qualche forma di invalidità riconosciuta? Eventualmente quali sono le procedure? (inviata da Paolo R.)
RISPOSTA: In presenza di uno stato di invalidità ridotta a meno di un terzo (67% di invalidità), riconosciuto dalla commissione sanitaria Inps, a seguito di domanda da parte del lavoratore interessato, viene riconosciuto il diritto all’assegno ordinario di invalidità, accordato per un triennio e suscettibile di riconferma, sempre che il titolare si trasforma d’ufficio in pensione di vecchiaia purché l’invalido possa far valere almeno 20 anni di contributi. La legge stabilisce che i periodi di godimento dell’assegno, durante i quali non sia stata prestata attività lavorativa, sono utili ai fini del perfezionamento dei requisiti di contribuzione.
ALTRIMENTI OCCORRE IL 75%
Re: pensione di invalidità assegno ordinario di invalidità,
Inviato: 29/12/2012, 17:23
da rosaria1956
SPECIFICHIAMO CHE QUANTO SOPRA SI APPLICA AI SOLI LAVORATORI PRIVATI ED AUTONOMI E NON A QUELLI PUBBLICI COME CHIARITO ANCHE NEL LINK FENALCA INSERITO DA CASSANDRA
MALGRADO L'INPDAP SIA ADESSO GESTITO DALL'INPS, RESTANO PURTROPPO ANCORA VALIDE TUTTE LE DIVERSE NORMATIVE IN TEMA DI LAVORATORI PUBBLICI E LAVORATORI PRIVATI
Re: pensione di invalidità assegno ordinario di invalidità,
Inviato: 29/12/2012, 21:41
da cassandra1971
già, per il momento è così, ma voglio vedere queste future direttive dell'Inps riguardo l'assorbimento dell'INPDAP ED ENPALS, perché se mai i lavoratori pubblici dovessero perdere il beneficio, in pensione con l'ultimo stipendio al 80%, ma il 60%, o meglio per chi lavora dal 2000 in poi in ogni caso il contributivo e con 40 anni massimo 60% della media delle retribuzioni durante la vita, non vedo perché non debba cadere il privilegio, pensione di invalidità o assegno ordinario di invalidità quando si lavora anche per chi è nella p.a., in quanto già il Signor Monti ha eliminato le PENSIONI PREVILEGIATE PER FATTI CHE PORTINO AD INABILITA' PER MOTIVI DI SERVIZIO, che restano solo per il comparto sicurezza.
Certo io mi faccio un cristo .andando al lavoro, o scendendo le scale al posto di lavoro e se rimango un vegetale manco mi danno la pensione. Una persona che conosco ha avuto fortuna, ha molti capogiri ma ha battuto la testa sopra la prima vertebra se era più in basso era morta o un vegetale. Io ritengo che nel pubblico impiego privatizzato, si debbano livellare non solo i doveri e la perdita di benefici ma anche l'acquisizione di benefici prima negati no?
Re: pensione di invalidità assegno ordinario di invalidità,
Inviato: 29/12/2012, 22:00
da cassandra1971
http://silvestri-livorno.blogautore.rep ... tributiva/
questa somiglia forse al problema di rosaria perchè le camere di commercio sono assimilate alla p.a. vale il testo unico degli Enti locali e il lsgs 165 del 2001.
DOMANDA: Sono nata il 19/03/1955 ho 35 anni alla fine del 2010 di contributi da dipendente comunale. Quando potrò andare in pensione? (inviata da Manuela)
RISPOSTA: Premesso che nel settore pubblico, dall’anno 2012 il pensionamento di vecchiaia delle donne avverrà al 65° anno di età, la possibilità di ottenere il diritto al trattamento pensionistico ancipato è quella legata al raggiungimento di 40 anni di contribuzione che avverrà alla fine del 2015, all’età di 60 anni e 9 mesi circa. La pensione, ai sensi del decreto legge n.78/2010, decorrerà dopo 12 mesi dalla maturazione del citato requisito e cioè il 1° gennaio 2017. Si ricorda, inoltre, che fino al 2015, ai sensi dell’art.1, comma 9, della legge n.243/2004, le donne lavoratrici possono maturare il diritto alla pensione di anzianità con 57 anni di età e 35 anni di servizio, purché optino per la liquidazione del trattamento pensionistico con il sistema contributivo che comporta una perdita di circa il 15-20% rispetto alla pensione interamente calcolata con il sistema retributivo. Anche in questo caso, dall’anno 2011, la pensione decorrerà trascorsi 12 mesi dal raggiungimento dei previsti requisiti.
Postato in Tutte le risposte il 25 giugno, 2012
DOMANDA: Gent.mo Dr. Silvestri, sono un dipendente pubblico nato il 19.8.1951 che ha raggiunto quota 96 nel’anno 2010 (59 anni d’età e 37 anni di servizio) maturando quindi il diritto a pensione con finestra Luglio 2011. Avendo deciso di rimanere in servizio fino a tutto il 2013, Le chiedo se il metodo di calcolo della mia pensione sarà effettuato interamente col retributivo – come io penso d’aver capito – oppure sarò toccato dalla riforma Monti (calcolo contributivo dall’1-1-2012). La ringrazio anticipatamente per la consulenza. (inviata da Francesco)
RISPOSTA: Indipendentemente dal raggiungimento o meno del diritto alla pensione entro la fine dell’anno 2011, per il periodo di lavoro dal 2012 per tutti i lavoratori sarà applicato il sistema di calcolo contributivo.
L’opzione per la pensione contributiva
DOMANDA: Buongiorno, il 4/4/2015 ho 38 anni di contributi e 57 anni di età, so che rinunciando al retributivo, come donna, posso andare in pensione, il mio stipendio come dipendente pubblico livello C5 è di 1350,00 al mese. Quando potrei prendere di pensione, e dopo quanto tempo avrò l’assegno mensile? Ringrazio anticipatamente. (inviata da Maurizia Settimo)
RISPOSTA: Dai dati forniti si rileva che l’opzione per la pensione contributiva non può essere esercitata. Ciò in quanto, entro il 31 dicembre 2015 non risulta aperta la finestra dei 12 mesi per beneficiare del trattamento pensionistico, calcolati a partire dal mese successivo il raggiungimento dei relativi requisiti.
smetto di lavorare avrò la pensione?
Postato in Tutte le risposte il 26 agosto, 2010
DOMANDA: Sono nata il 4/3/1961, assunta l’1/4/1982 con impiego statale. Precedentemente ho lavorato 11 mesi nel privato e ho riscattato tale periodo. Nell’ipotesi di un cambio di vita, se volessi dare le dimissioni, avrei maturato il diritto ad una qualche forma pensionistica o, al contrario, perderei tutti i contributi versati? Avevo chiesto (per l’acquisto della prima casa) l’anticipo della liquidazione, avrò comunque diritto alla liquidazione? (inviata da Teresa)
RISPOSTA: Alla data del 31 marzo di quest’anno, compreso il periodo di lavoro svolto nel settore privato riscattato, risulta raggiunta un’anzianità di servizio pari a 28 anni e 11 mesi, largamente superiore ai 20 anni previsti quale requisito minimo per il diritto alla pensione. Cessando l’attività lavorativa, in qualità di dipendente pubblico, il diritto alla pensione sarà raggiunto al compimento del 65° anno di età ed il trattamento pensionistico potrà essere riscosso trascorsi 12 mesi dal conseguimento del richiamato requisito anagrafico e cioè dal 1° aprile 2027, risultando compiuti i 65 anni il 4 marzo 2026. Continuando a svolgere, invece, l’attività lavorativa, il diritto alla pensione di anzianità sarà raggiunto con 40 anni di servizio e cioè alla fine del mese di aprile 2021 ed il trattamento pensionistico sarà riscosso il 1° maggio 2022, anche in questo caso trascorsi 12 mesi dalla data di conseguimento dei 40 anni di contribuzione. Nel confermare il diritto alla liquidazione si precisa che la stessa, per effetto delle recenti norme, sarà determinata, fino al 31 dicembre 2010 con il metodo TFS (trattamento fine servizio) e dal 1° gennaio 2011 secondo le regole del TFR (trattamento fine rapporto), con accantonamento del 6,91% della retribuzione annua.
Re: pensione di invalidità assegno ordinario di invalidità,
Inviato: 29/12/2012, 22:58
da rosaria1956
Re: pensione di invalidità assegno ordinario di invalidità,
Inviato: 30/12/2012, 0:13
da morgana
mi dite una cosa? l'assegno ordinario dell'inps a quanto ammonta di solito? ho provato a trovare informazioni in rete ma non si trova niente a riguardo....
e quanto ci vuole prima che l'inps ti faccia sapere qualcosa dopo la visita? so che per l'invalidità civile di vogliono 2-3 mesi, ma non so per l'invalidità inps se i tempi sono così lunghi.
scusate, non so se è il posto giusto dove chiedere. con tutti sti topic aperti sull'invalidità non so dove chiedere
e cmq non capisco una cosa.
ho letto che la pensione d'invalidità civile è incompatibile con il lavoro (cioè se te la danno non puoi lavorare, se lavori te la ritirano o proprio non te la danno, infatti quando sono andata alla visita mi hanno chiesto "ma lei lavora?" e quando sono uscita ho sentito che confabulavano "piu di un terzo?" e poi "55% spondilite" non so se si riferivano alla diminuzione di capacità lavorativa perche vedo spesso scritto "meno di un terzo, più di un terzo"). da un'altra parte ho letto che si può lavorare, ma non si deve superare i 5000 o giù di lì euro di reddito.
mentre con la pensione di inabilità si può lavorare. che di per sè mi sembra un controsenso. cioè se sei inabile puoi lavorare? che discorso è????
invece con la pensione inps si può lavorare? aiuuuto! non ci capisco piu nullaaaaa!!!!
Re: pensione di invalidità assegno ordinario di invalidità,
Inviato: 30/12/2012, 1:10
da rosaria1956
MORGANA, OGNI ANNO, A GENNAIO, VENGONO RIVALUTATI SIA GLI IMPORTI CORRISPOSTI DALL'INPS SIA I LIMITI DI REDDITO PER AVERVI DIRITTO
QUELLI PER IL 2012 LI TROVI QUA':
viewtopic.php?f=38&t=4385
NEL SITO CHE TROVERAI LINKATO, CLICCANDO SULLE SINGOLE VOCI TROVERAI TUTTE LE NOTIZIE AL RIGUARDO
CON L'ASSEGNO DI INVALIDITA' NON E' IMPOSSIBILE LAVORARE MA NON BISOGNA SUPERARE IL REDDITO PREVISTO DALLA TABELLA
PER QUELLI DEL 2013 BISOGNA ASPETTARE GENNAIO E LA LORO PUBBLICAZIONE SULLA GAZZETTA UFFICIALE
HAI RAGIONE E' UNA GIUNGLA!!!!!
CI VORREBBE UN BEL TESTO UNICO CHE RAGGRUPPI DEFINITIVAMENTE ED IN MODO CHIARO, TUTTE LE AGEVOLAZIONI CHE SPETTANO
FARCI RESTARE NELL'IGNORANZA, FARCI CONFONDERE CON LEGGI, DECRETI, CIRCOLARI APPLICATIVI E' UN MODO COME UN ALTRO PER FARCI RINUNCIARE
PROMETTO CHE AD ANNO NUOVO, TEMPO LIBERO PERMETTENDO, BUTTERO' VIA TUTTE LE DISCUSSIONI INUTILI E SORPASSATE CHE CI SONO IN FORUM E CERCHERO' DI FARE UNA TABELLA ILLUSTRATIVA
....PROMETTO PERO'....DATEMI TEMPO

Re: pensione di invalidità assegno ordinario di invalidità,
Inviato: 30/12/2012, 12:01
da morgana
quando mi chiedevo a quanto ammontava mi domandavo non la pensione di invalidità normale, quando l'assegno di invalidità inps che erogano per i dipendenti autonomi (il discorso di chi ha versato i contribuiti nei 5 anni precedenti alla domanda). non riesco a trovare da nessuna parte, su internet intendo, non sul forum, nessuno che dica a quanto ammonti. dicono che è proporzionale a quanto versato, ok ho capito, ma in che percentuale?
altri invece dicono che più alto è il reddito meno ti spetta, e viceversa, meno reddito hai più di spetta. insomma nessuno sa a quanto ammonti realmente!!!
ovviamente quando parlo di confusione mi riferisco al di fuori del forum, le critiche non sono rivolte assolutamente a te!
fai un ottimo lavoro qua! non so come fai a districarti tra lavoro, famiglia, forum e malattia....wonder-rosaria!!!!!

Re: pensione di invalidità assegno ordinario di invalidità,
Inviato: 31/12/2012, 12:36
da cassandra1971
LA LEGGE 243/2004 SI APPLICA A TUTTE LE DONNE, NON E' NECESSARIO AVERE ALCUNA INVALIDITA' "
Infatti non ho mai detto che non si applica a tutte, è che si può usufruire di quella legge e di quella che permette abbuoni di due mesi ogni anno per la pensione solo che comunque PER TUTTI SCATTA IL CONTRIBUTIVO per chi lavorava dal 1995, per chi al 1995 non aveva 18 anni di contribuzione ed era ancora in sistema misto, se al 1995 si avevano i 18 anni ma si vuole comunque scappare via prima, legge dei due mesi o meno. Senza le ulteriori penalità della legge Fornero. La invalidità ti fa uscire prima ma, i contributi sono figurativi, e non effettivamente versati, come la maternità del resto. Quanto alla unione di INPDAP e INPS, io ho 4,5 mesi dal privato, e pare che ora contino, nel vecchio estratto conto macavano 3 mesi perché era il 2006 e stavo lavorando appena appena nel privato. Vedrò di controllare perché mi aspetto di tutto, pure che i contributi inpdap non figurano, e voglio vedere le date di assunzione poi. ne volevo parlare perché incrociare i presunti benefici per invalidi con certe situazioni per averne il massimo beneficio inizia a diventare un intreccio totale. Specie ora che ci tirano fuori Sirio per gli statali, e Perseo per gli Enti locali, con l'allarme che la nostra pensione sarà il 40% dello stipendio. Fondi gestiti dai sindacati, infatti COMETA dei metalmeccanici è il peggior fondo pensione degli ultimi 10 anni. Non lasciate nulla di vostro a questi fondi, non riscattate lauree, fatevi fondo aperto privato se volete e se siete in giovine età, e se potete non lasciate la liquidazione all'Inps perché il rendimento è zero, pensate che 16 anni di tfr vi daranno tra 16 anni 70 euro lordi in più. Rosaria Posta tutto in apposta sezione se ritieni. Si lo so a volte divago.
Re: pensione di invalidità assegno ordinario di invalidità,
Inviato: 31/12/2012, 12:42
da cassandra1971
L'assegno di cui tu parli morgana spetta:
AI LAVORATORI NEL PRIVATO
CON ALMENO IL 67% DI INVALIDITA'
5 ANNI DI ISCRIZIONE INPS
3 ANNI DI CONTRIBUTI PIENI E INTENDO A TEMPO PIENO VERSATI NEGLI ULTIMI 5 ANNI
E' LEGATO AL REDDITO PERSONALE E DI FAMIGLIA
L'IMPORTO E' DECURTATO DEL 25% PER REDDITI SOPRA 4 VOLTE L'ASSEGNO MINIMO (480 PER 4X13)
L'iMPORTO E' DECURTATO DEL 50% PER REDDITI SOPRA 5 VOLTE L'ASSEGNO MINIMO
L'IMPORTO E' LEGATO AI CONTRIBUTI VERSATI ED E' CONVENIENTE DOPO 20 ANNI DI CONTRIBUTI
L'ASSEGNO E' RIVEDIBILE OGNI 3 ANNI E DOPO IL TERZO RINNOVO, 9 ANNI E' DEFINITIVO E PENSIONABILE (lo mantieni quando vai in pensione e ti aiuta coi contributi figurativi)
Nel tuo caso conviene se hai meno di 4800 euro annui di reddito PERSONALE un assegno mensile di invalidita' civile, ma devi avere il 75% permanente.
Quel tipo di assegno non è incompatibile con lavoro e ti indico i redditi di cui sopra, tanto è vero che se hai il 100% non ci sono limiti di reddito personale.
Il confabulare tra di loro era per evitare che tu chiedessi l'ASSEGNO ORDINARIO DI INVALIDITA' ecco perché dicevano a meno di un terzo o a più di un terzo, con 55% si son risolti il problema di CALCOLO CINICAMENTE ECONOMICO.A me non fanno storie, sono nel pubblico, e il primo via, lavoro a tempo pieno e anche il secondo via, ELEMOSINA UN ANNO DI 104/1992.
Re: pensione di invalidità assegno ordinario di invalidità,
Inviato: 31/12/2012, 12:46
da cassandra1971
Potremmo fare Rosaria se vuoi degli schemi sulla normativa attuale, quindi potresti chiudere discussioni vecchie, indicando che le normative sono superate senza "buttarle via" e indirizzare alla nuova sezione.