LEGGE 104 DEL 1992 un boomerang o controsenso?
Inviato: 06/04/2013, 9:40
Quando mi han dato la 104 del 1992 mi hanno paventato che l'art. 3 comma 3 è incompatibile con la cura di un figlio, per mettermi paura, anche se fosse stato per cure.....
tuttavia la legge ammette che uno che ha ka 104, può averla anche per un familiare... e conosco persone in questa situazione, sarà più strana una cosa del genere che allevare un figlio no? Quando si assiste il familiare la 104 è più stringente per lui, non deve essere autonomo, di brutto!
Allevare un figlio con la 104 per sè mi pare decisamente meno gravoso non credete? Allora quanto valgono le parole di una assistente sociale alla visita con quanto scritto qui sotto?
il 19 Aprile mi rivedranno e io sinceramente ho paura, tuttavia non demordo a questo ricatto, certe leggi sono fatte per aiutare le persone non per creare casini.
Dirò alla fine che non penso che si abbiano tutti sti soldi per sbattere un bimbo in una casa famiglia, che costa 100 o 200 euro al giorno a testa, e che sono interventi inutili, specie paventarlo a me quando conosco non vedenti con pensione al 100% e non autonomi ovviamente che però hanno figli che nessuno si sogna di togliere.
Il dubbio mi viene dal certificato del cardiologo che parla di qualità della vita scarsa, per l'ipertensione anche di origine polmonare e non ben controllata (beh abbiamo un pò esagerato, ma di poco)
Normativa rinominato qui sotto:
http://www.inps.it/bussola/visualizzado ... 3-2011.htm
Per il settore della dipendenza privata l’INPS, con la circolare 29 aprile 2008, n. 53 - punto 6, prevede che il lavoratore con disabilità grave, che già beneficia dei permessi ex lege 104/92 per se stesso, possa cumulare anche il godimento dei tre giorni di permesso mensile per assistere un proprio familiare con handicap grave, senza che debba essere acquisito alcun parere medico legale sulla capacità del lavoratore di soddisfare le necessità assistenziali del familiare anch'esso in condizioni di disabilità grave.
------------
Per il settore della pubblica dipendenza l’INPDAP, con circolare 10 luglio 2000, n. 34 - punto 5.1, ammette la cumulabilità dei benefici in capo al lavoratore nella sua duplice qualità di familiare di persona disabile grave e di portatore, lui stesso, di handicap grave, a condizione che non vi siano altri familiari in grado di prestare assistenza.
tuttavia la legge ammette che uno che ha ka 104, può averla anche per un familiare... e conosco persone in questa situazione, sarà più strana una cosa del genere che allevare un figlio no? Quando si assiste il familiare la 104 è più stringente per lui, non deve essere autonomo, di brutto!
Allevare un figlio con la 104 per sè mi pare decisamente meno gravoso non credete? Allora quanto valgono le parole di una assistente sociale alla visita con quanto scritto qui sotto?
il 19 Aprile mi rivedranno e io sinceramente ho paura, tuttavia non demordo a questo ricatto, certe leggi sono fatte per aiutare le persone non per creare casini.
Dirò alla fine che non penso che si abbiano tutti sti soldi per sbattere un bimbo in una casa famiglia, che costa 100 o 200 euro al giorno a testa, e che sono interventi inutili, specie paventarlo a me quando conosco non vedenti con pensione al 100% e non autonomi ovviamente che però hanno figli che nessuno si sogna di togliere.
Il dubbio mi viene dal certificato del cardiologo che parla di qualità della vita scarsa, per l'ipertensione anche di origine polmonare e non ben controllata (beh abbiamo un pò esagerato, ma di poco)
Normativa rinominato qui sotto:
http://www.inps.it/bussola/visualizzado ... 3-2011.htm
Per il settore della dipendenza privata l’INPS, con la circolare 29 aprile 2008, n. 53 - punto 6, prevede che il lavoratore con disabilità grave, che già beneficia dei permessi ex lege 104/92 per se stesso, possa cumulare anche il godimento dei tre giorni di permesso mensile per assistere un proprio familiare con handicap grave, senza che debba essere acquisito alcun parere medico legale sulla capacità del lavoratore di soddisfare le necessità assistenziali del familiare anch'esso in condizioni di disabilità grave.
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Per il settore della pubblica dipendenza l’INPDAP, con circolare 10 luglio 2000, n. 34 - punto 5.1, ammette la cumulabilità dei benefici in capo al lavoratore nella sua duplice qualità di familiare di persona disabile grave e di portatore, lui stesso, di handicap grave, a condizione che non vi siano altri familiari in grado di prestare assistenza.