PROTEINA DIETRO LE MALATTIE INFIAMMATORIE

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lorichi
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PROTEINA DIETRO LE MALATTIE INFIAMMATORIE

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Il mistero dietro alle malattie infiammatorie come artrite, psoriasi... è una proteina
Un team di ricercatori svedesi scopre che dietro alle malattie infiammatorie, come per esempio artrite, psoriasi e malattia infiammatoria intestinale vi sarebbe una proteina. Una scoperta che può offrire la possibilità di comprendere cosa succede quando il sistema immunitario over-reagisce e provoca l’infiammazione cronica

Dietro all'infiammazione cronica del corpo, che è causa di numerose e serie malattie, potrebbe esserci una proteina.


13/01/2014

Ancora oggi l’infiammazione cronica dell’organismo, che è causa di diverse e serie malattie, è un mistero che attende di essere svelato. Ma uno studio condotto da un team di ricercatori svedesi potrebbe far luce su questo enigma e aprire le porte alla comprensione di ciò che avviene quando il sistema immunitario sovra-reagisce e provoca l’infiammazione cronica.

L’infiammazione, è bene chiarirlo, è un processo naturale che si manifesta quando l’organismo è colpito per esempio da un’infezione e il sistema immunitario si attiva per combatterla. E’ infatti il lavoro delle cellule immunitarie che lottano contro batteri e virus a causare questa infiammazione.
Ci sono però casi in cui questa attività del sistema immunitario va fuori controllo: abbiamo così un’iperattività del sistema – che può rimanere costante – e che è causa della infiammazione cronica. Conseguenza di questo fenomeno ci sono per esempio malattie come l’artrite, l’artrite reumatoide, la psoriasi e la malattia infiammatoria intestinale.

Ma cos’è che causa questa iperattività (o sovra-attività) del sistema immunitario? Cosa provoca questa reazione abnorme? La domanda se la sono posta in molti, e da molto tempo. Ora però un team di ricercatori del Department of Veterinary Disease Biology, Faculty of Health and Medical Sciences dell’Università di Copenaghen hanno condotto uno studio in cui si è scoperto che dietro a questo fenomeno potrebbe esserci una proteina.

«Attraverso l’analisi delle cellule del sangue – spiega Kirsten Reichwald, principale autore dello studio – abbiamo osservato che una particolare proteina chiamata TL1A può indurre le cellule sane a comportarsi come quelle che si osservano nell’infiammazione cronica. Questa scoperta ci sta portando più vicino allo svelare il mistero dell’infiammazione».

In questo studio, i cui risultati sono stati pubblicati su PLoS ONE, i ricercatori hanno esaminato le cellule del sangue di oltre 50 donatori sani prelevate dalla banca del sangue del Rigshospitalet a Copenaghen. Le analisi sono state condotte in un ambiente pro-infiammatorio con e senza la proteina TL1A. Lo studio si è concentrato su come le cellule si fossero sviluppate e cresciute, e se e quanto fossero simili a quelle che i ricercatori hanno potuto osservare nell’infiammazione cronica.
I risultati delle analisi hanno infine mostrato che la proteina TL1A ha un ruolo chiave nello sviluppo dell’infiammazione.

«I nostri ultimi risultati – ha dichiarato Reichwald – ci dicono che la proteina TL1A ha un ruolo nel guidare l’infiammazione, e quindi avrebbe senso cercare di bloccare la proteina con farmaci biologici».
I cosiddetti farmaci biologici possono oggi essere utilizzati dai medici per il trattamento dell’artrite: un uso che ha radicalmente cambiato le prospettive per i pazienti. Questo tipo di trattamento biologico agisce impedendo alle sostanze nocive di far progredire l’infiammazione cronica nel corpo, e queste sostanze sono proprio quelle ritenute in parte responsabili di questo fenomeno. I risultati delle terapie con questo metodo biologico, a oggi, hanno permesso a quasi il 40% dei pazienti affetti da artrite di sperimentare effetti positivi.

«L’esistenza di trattamenti biologici significa che i medici oggi possono fermare le malattie invece di alleviare solo i sintomi», conclude Kirsten Reichwald, il quale si aspetta nuove prospettive di comprensione dell’infiammazione cronica proprio grazie alla scoperta del ruolo della proteina TL1A.

DA: LA STAMPA - SALUTE
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Nonnalory
Una cosa alla volta un giorno dopo l'altro
Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
A noi la malattia ci fa un baffo!
http://anoilamalattiacifaunbaffo.blogspot.com/


Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
Da novembre 2014 problemi di calo linfociti con conseguente sospensione di azatioprina. Da meta' marzo 2015 iniziato metotrexate che pero' ho dovuto sospendere dopo due mesi per sopraggiunti effetti collaterali. Nel 2015 diagnosi di gastrite cronica sempre causata dai problemi autoimmuni. Da novembre 2016 ripreso azatioprina e si e' aggiunta la psoriasi. A conti fatti la diagnosi attuale sembra essere artrite psorisiaca con infiammazione intestinale e gastrite tutto riconducibile ad autoimmunita'


Amicizia è la capacità di dare senza chiedere nulla.E' la spalla su cui piangere, è una mano che stringe la tua e ti consola.E' anche la capacità di ascoltare i silenzi, grazie per aver ascoltato i miei
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