LUPUS - GRAVIDANZA SICURA

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lorichi
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LUPUS - GRAVIDANZA SICURA

Messaggio da lorichi »

Reumatologia: gravidanza sicura se il Lupus è sotto controllo
04 Novembre 2015

Esplora il significato del termine: Una buona notizia per le donne che desiderano avere un figlio ma soffrono di Lupus eritematoso sistemico (Les), malattia autoimmune che colpisce diversi organi e tessuti, caratterizzata da periodi di remissione che si alternano a riacutizzazioni con eruzioni cutanee, febbre, dolori e gonfiori articolari.

Secondo i risultati di un nuovo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Annals of Internal Medicine, la maggior parte delle gestanti con Lupus non particolarmente “attivo” ha una gravidanza sicura. In passato si consigliava alle donne che soffrivano di questa malattia di evitare la gestazione a causa di gravi complicazioni per la propria salute e quella del bambino. In seguito ai risultati di altre ricerche, i medici hanno poi suggerito di aspettare che i sintomi fossero sotto controllo. Finora, però, ancora non era chiaro se questo consiglio fosse giusto o meno. Risultati rassicuranti Ora lo studio ha individuato diversi fattori di rischio che segnalano maggiori probabilità di esiti negativi in gravidanza. Tra questi ci sono: avere la malattia “attiva”, pressione alta trattata con farmaci, piastrine basse e test positivo del lupus anticoagulante nel primo trimestre, cui si aggiungono altri fattori di rischio collegati. «Una delle domande più frequenti che fa una giovane che soffre di Lupus è se è sicuro rimanere incinta - dice una delle autrici dello studio, Jill Buyon, responsabile della divisione di reumatologia e del centro sul Lupus al Langone Medical Center di New York - . La nostra ricerca è abbastanza rassicurante: nella maggior parte dei casi, infatti, la madre e il bambino stanno bene se la malattia è sotto controllo al momento del concepimento. E per le pazienti che possono avere una gravidanza complicata, siamo stati in grado di definire con precisione alcuni dei fattori di rischio». Rari gli esiti infausti In questo studio multicentrico e multietnico - il più ampio di questo genere - i ricercatori hanno seguito 385 donne incinte e hanno scoperto che nell’81% dei casi non hanno avuto complicazioni; la gravidanza ha avuto un esito infausto in meno di una donna su cinque. Le riacutizzazioni della malattia, poi, sono state rarissime: si sono verificate recidive solo nel 3% dei casi. Hanno partecipato allo studio donne tra 18 e 45 anni arruolate nello studio PROMISSE, iniziato nel 2003 e finanziato dall’Istituto di artrite, malattie muscolo-scheletriche e della pelle dei National Institutes of Health. I ricercatori hanno tenuto sotto osservazione le gestanti al momento del concepimento, durante il secondo e terzo trimestre, per verificare riacutizzazioni della malattia. Tra gli esiti negativi della gravidanza sono stati riscontrati la nascita prematura del bambino (nel 9% dei casi), la morte del feto durante il secondo o terzo trimestre (4%), la morte del bambino (1%) e un peso molto basso alla nascita (nel 10% dei casi). I risultati di questo studio – avverte la ricercatrice Jill Buyon – potrebbero non applicarsi alle donne con Lupus particolarmente attivo al momento del concepimento, per esempio a quelle con livelli elevati di proteine nelle urine a causa di una malattia renale. Queste pazienti sono state escluse dalla ricerca: in genere si consiglia loro di pianificare la gravidanza nel periodo in cui la malattia è sotto controllo.Una buona notizia per le donne che desiderano avere un figlio ma soffrono di Lupus eritematoso sistemico (Les), malattia autoimmune che colpisce diversi organi e tessuti, caratterizzata da periodi di remissione che si alternano a riacutizzazioni con eruzioni cutanee, febbre, dolori e gonfiori articolari. Secondo i risultati di un nuovo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Annals of Internal Medicine, la maggior parte delle gestanti con Lupus non particolarmente “attivo” ha una gravidanza sicura. In passato si consigliava alle donne che soffrivano di questa malattia di evitare la gestazione a causa di gravi complicazioni per la propria salute e quella del bambino. In seguito ai risultati di altre ricerche, i medici hanno poi suggerito di aspettare che i sintomi fossero sotto controllo. Finora, però, ancora non era chiaro se questo consiglio fosse giusto o meno. Risultati rassicuranti Ora lo studio ha individuato diversi fattori di rischio che segnalano maggiori probabilità di esiti negativi in gravidanza. Tra questi ci sono: avere la malattia “attiva”, pressione alta trattata con farmaci, piastrine basse e test positivo del lupus anticoagulante nel primo trimestre, cui si aggiungono altri fattori di rischio collegati. «Una delle domande più frequenti che fa una giovane che soffre di Lupus è se è sicuro rimanere incinta - dice una delle autrici dello studio, Jill Buyon, responsabile della divisione di reumatologia e del centro sul Lupus al Langone Medical Center di New York - . La nostra ricerca è abbastanza rassicurante: nella maggior parte dei casi, infatti, la madre e il bambino stanno bene se la malattia è sotto controllo al momento del concepimento. E per le pazienti che possono avere una gravidanza complicata, siamo stati in grado di definire con precisione alcuni dei fattori di rischio». Rari gli esiti infausti In questo studio multicentrico e multietnico - il più ampio di questo genere - i ricercatori hanno seguito 385 donne incinte e hanno scoperto che nell’81% dei casi non hanno avuto complicazioni; la gravidanza ha avuto un esito infausto in meno di una donna su cinque. Le riacutizzazioni della malattia, poi, sono state rarissime: si sono verificate recidive solo nel 3% dei casi. Hanno partecipato allo studio donne tra 18 e 45 anni arruolate nello studio PROMISSE, iniziato nel 2003 e finanziato dall’Istituto di artrite, malattie muscolo-scheletriche e della pelle dei National Institutes of Health. I ricercatori hanno tenuto sotto osservazione le gestanti al momento del concepimento, durante il secondo e terzo trimestre, per verificare riacutizzazioni della malattia. Tra gli esiti negativi della gravidanza sono stati riscontrati la nascita prematura del bambino (nel 9% dei casi), la morte del feto durante il secondo o terzo trimestre (4%), la morte del bambino (1%) e un peso molto basso alla nascita (nel 10% dei casi). I risultati di questo studio – avverte la ricercatrice Jill Buyon – potrebbero non applicarsi alle donne con Lupus particolarmente attivo al momento del concepimento, per esempio a quelle con livelli elevati di proteine nelle urine a causa di una malattia renale. Queste pazienti sono state escluse dalla ricerca: in genere si consiglia loro di pianificare la gravidanza nel periodo in cui la malattia è sotto controllo.
DA "BOLLETTINO ANMAR"
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Nonnalory
Una cosa alla volta un giorno dopo l'altro
Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
A noi la malattia ci fa un baffo!
http://anoilamalattiacifaunbaffo.blogspot.com/


Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
Da novembre 2014 problemi di calo linfociti con conseguente sospensione di azatioprina. Da meta' marzo 2015 iniziato metotrexate che pero' ho dovuto sospendere dopo due mesi per sopraggiunti effetti collaterali. Nel 2015 diagnosi di gastrite cronica sempre causata dai problemi autoimmuni. Da novembre 2016 ripreso azatioprina e si e' aggiunta la psoriasi. A conti fatti la diagnosi attuale sembra essere artrite psorisiaca con infiammazione intestinale e gastrite tutto riconducibile ad autoimmunita'


Amicizia è la capacità di dare senza chiedere nulla.E' la spalla su cui piangere, è una mano che stringe la tua e ti consola.E' anche la capacità di ascoltare i silenzi, grazie per aver ascoltato i miei
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