LUPUS SCOPERTO "ANTICORPO" CHE LO FRENA
Inviato: 19/11/2015, 10:06
Studiosa bresciana trova l’«anticorpo» per il Lupus
La scoperta della reumatologa Tincani. Il Belimumab frena le forme gravi della malattia autoimmune cronica e previene la progressione del danno agli organi bersaglio
di Redazione Online
La reumatologa dell’Università di Brescia Angela Tincani, ha studiato un «anticorpo intelligente» per il trattamento del Lupus eritematoso sistemico. Il Belimumab permette di frenare le forme più gravi della rara malattia autoimmune cronica e previene la progressione del danno agli organi bersaglio. Lo studio, condotto con Andrea Doria (Università di Padova) e presentato al congresso americano di reumatologia di San Francisco, ha preso in esame 58 pazienti (54 donne e 4 uomini), con malattia che durava in media da 4 a 21 anni. L’osservazione media è stata di 7-21 mesi.
L’impiego del nuovo farmaco ha permesso di diminuire significativamente la dose giornaliera di cortisonici. «Dati particolarmente importanti perché - commentano i ricercatori - perché dimostrano come l’impiego di belimumab nella pratica clinica quotidiana sia vantaggioso. La riduzione della frequenza di riacutizzazione rende ragione della riduzione nella progressione del danno d’organi». In Italia vengono diagnosticati 1.500-2.2000 casi all’anno di Lupus, malattia che causa disturbi in varie parti del corpo, specialmente la pelle, le articolazioni, i reni, il sangue ed ogni tipo di tessuto connettivo.
18 novembre 2015 | 11:57
DA "CORRIERE DELLA SERA SALUTE"
La scoperta della reumatologa Tincani. Il Belimumab frena le forme gravi della malattia autoimmune cronica e previene la progressione del danno agli organi bersaglio
di Redazione Online
La reumatologa dell’Università di Brescia Angela Tincani, ha studiato un «anticorpo intelligente» per il trattamento del Lupus eritematoso sistemico. Il Belimumab permette di frenare le forme più gravi della rara malattia autoimmune cronica e previene la progressione del danno agli organi bersaglio. Lo studio, condotto con Andrea Doria (Università di Padova) e presentato al congresso americano di reumatologia di San Francisco, ha preso in esame 58 pazienti (54 donne e 4 uomini), con malattia che durava in media da 4 a 21 anni. L’osservazione media è stata di 7-21 mesi.
L’impiego del nuovo farmaco ha permesso di diminuire significativamente la dose giornaliera di cortisonici. «Dati particolarmente importanti perché - commentano i ricercatori - perché dimostrano come l’impiego di belimumab nella pratica clinica quotidiana sia vantaggioso. La riduzione della frequenza di riacutizzazione rende ragione della riduzione nella progressione del danno d’organi». In Italia vengono diagnosticati 1.500-2.2000 casi all’anno di Lupus, malattia che causa disturbi in varie parti del corpo, specialmente la pelle, le articolazioni, i reni, il sangue ed ogni tipo di tessuto connettivo.
18 novembre 2015 | 11:57
DA "CORRIERE DELLA SERA SALUTE"