DONAZIONE CORDONI OMBELICALI
Inviato: 14/10/2009, 14:49
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DONAZIONE CORDONI OMBELICALICominciata da rosaria1956
FORUM SULLE MALATTIE CRONICHE AUTOIMMUNI DEL GRUPPO REUM AMICI > EVENTUALI PROPOSTE DI DISCUSSIONE
Parte 1 di 1
rosaria19563/6/2005, 22:43
http://www.adisco.it/CosaSiamo.html
http://quimamme.libero.it/articoli/552.asp
http://www.ail.it/donazioniSmc_02.asp
http://www.mammaepapa.it/salute/pag.asp ... pr_cordone
http://www.gravidanzaonline.it/news/1062.html
baci baci, Rosaria
Rosy5624/6/2007, 01:46
Carissima
ho visto solo stasera questo post vorrei se è possibile dire la mia esperienza:
Da circa quattro anni coosco l'ADISCO e mi sono prodigata di informare e convincere donne che sapevo in attesa, della donazione del cordone ombellicale.
Devo dire la verità la risposta è stata buona ma................
eh si c'è sempre un ma e questo è davvero grosso,
Purtroppo tute le persone da me interpellate e che mi davano consenso all'atto pratico non sono riuscite a donarlo. "
I motivi sono alcuni semplici ed altri scandalosi.
I motivi "semplici" sono quello che, si sa, si va a partorire dove lavora il ginecologo e se il ginecologo, la clinica o l'ospedale interessati non aderiscono non si può donare.
Non lo fà il ginecologo, non c'è la "banca", e non ci sono i macchinari per conservarlo per trasportarlo alla "banca".
Uno scandaloso è ad esempio che una mia amica si è sentita rispondere "non ne so niente di questa cosa"
Beh io non so se in altre regioni la cosa funziona ma qui ha tante difficoltà (come al solito) a svilupparsi, questa iniziativa magnifica che, non rischiando ne bimbo ne madre, è bene accolta, ma purtroppo ho fatto testa e muro tantissime volte.
Mi piacerebbe sentire in altre regioni come funziona.
Grazie
ciao
Rosy
selvaggia5924/6/2007, 02:50
gRAZIE ANCHE SE IO NN POSSO
AIUTARE
SIGH
tarantola1724/6/2007, 12:21
Rosy, qui nella mia città nn è possibile donare il cordone ombelicale. Se lo vuoi fare devi andare a partorire fuori e nn è proprio agevole per una donna.
Ale
rosaria195625/6/2007, 00:03
Italia. Puglia. Proposta di legge sulla conservazione delle staminali cordonali
http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=5345
Consentire la cura e la ricerca di malattie come le leucemie, i linfomi, gli infarti del miocardio, evitare le speculazioni private, dare alla Puglia la possibilita' di non essere fanalino di coda nel panorama sanitario italiano. Mira a questo la proposta di legge per l'avvio, l'organizzazione ed in funzionamento in Puglia di una banca regionale di sangue di cordone ombelicale ripresentata dai consiglieri regionali Francesco Zullo (Italia di mezzo), Francesco Damone (La Puglia prima di tutto) e Donato Pentassuglia (Primavera pugliese). Un appello 'trasversale' proprio per dare una risposta certa alle attese del mondo scientifico, di quello dell' associazionismo e di tutti i cittadini pugliesi.
'Il disegno quasi analogo presentato nel 2005 -ha ricordato Zullo- non e' mai stato discusso in Commissione, lo abbiamo ritirato su richiesta dei presidente Vendola e dell'assessore alla sanita' Tedesco che promettevano al suo posto un atto amministrativo, ma anche questo non e' mai arrivato.
Lo abbiamo riformulato e lo ripresentiamo anche alla luce della nuova legislazione del ministro Turco che invita le Regioni a dotarsi di una banca del genere pubblica per incrementare le donazioni solidali ed evitare il proliferare del privato'.
'Stavolta siamo fiduciosi di un decorso positivo e celere della proposta di legge anche perche' ci vorranno almeno due anni perche' la banca, una volta costituita, entri a regime e possa essere fruibile'.
Intanto associazioni e volontari hanno gia' dato vita in tutto il territorio regionale ad una raccolta di firme; 'a questi cittadini -ha detto Pentassuglia- dobbiamo dare voce ed in fretta per rendere ancora piu' completa l'offerta del piano di salute regionale'. Di qui la partecipazione trasversale all' iniziativa legislativa, 'al di la' degli schieramenti e al di la' dell' ideologia'.
In Italia esistono 14 banche regionali di sangue di cordone ombelicale, 13 a nord di Roma ed una a Sciacca in Sicilia. Il prelievo di sangue dalle partorienti e' procedura non invasiva, a quantita' illimitata, che molte madri vorrebbero donare se adeguatamente informate; inoltre le cellule staminali del cordone, stando a molti studi, sono le uniche capaci di sostituire il midollo e di rimpiazzare quelle malate in molte patologie. 'Si sta facendo strada invece -ha spiegato il responsabile del dipartimento materno infantile dell' ospedale Miulli di Acquaviva (Ba), Filippo Boscia, presidente nazionale della Sociaeta' italiana di bioetica e dei comitati etici- la raccolta individuale per un uso autologo di questo materiale; il rischio e' che molte banche sono straniere e potremmo essere costretti ad importare un domani quanto esportiamo oggi'.
Il disegno di legge prevede una copertura di spesa di 2 milioni di euro ed un finanziamento di 200mila euro a favore della Ausl Ba 3 presso la quale verrebbe istituito un apposito Nucleo tecnico di valutazione.
Fonte: Aduc (22/06/2007)
cinka25/6/2007, 14:09
Credo che la donazione del cordone dovrebbe essere una prassi consolidata, e trovo vergognoso che ancora ci siano tante difficoltà.
Io purtroppo non ho potuto donare il mio cordone perché ero affetta da diabete gestazionale e facevo insulina, ma è rimasto in me un grande rammarico....
Speriamo che si arrivi ad una migliore gestione di questo che dovrebbe essere semplicemente un atto di civiltà!
Cinzia
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rosaria19563/6/2005, 22:43
http://www.adisco.it/CosaSiamo.html
http://quimamme.libero.it/articoli/552.asp
http://www.ail.it/donazioniSmc_02.asp
http://www.mammaepapa.it/salute/pag.asp ... pr_cordone
http://www.gravidanzaonline.it/news/1062.html
baci baci, Rosaria
Rosy5624/6/2007, 01:46
Carissima
ho visto solo stasera questo post vorrei se è possibile dire la mia esperienza:
Da circa quattro anni coosco l'ADISCO e mi sono prodigata di informare e convincere donne che sapevo in attesa, della donazione del cordone ombellicale.
Devo dire la verità la risposta è stata buona ma................
eh si c'è sempre un ma e questo è davvero grosso,
Purtroppo tute le persone da me interpellate e che mi davano consenso all'atto pratico non sono riuscite a donarlo. "
I motivi sono alcuni semplici ed altri scandalosi.
I motivi "semplici" sono quello che, si sa, si va a partorire dove lavora il ginecologo e se il ginecologo, la clinica o l'ospedale interessati non aderiscono non si può donare.
Non lo fà il ginecologo, non c'è la "banca", e non ci sono i macchinari per conservarlo per trasportarlo alla "banca".
Uno scandaloso è ad esempio che una mia amica si è sentita rispondere "non ne so niente di questa cosa"
Beh io non so se in altre regioni la cosa funziona ma qui ha tante difficoltà (come al solito) a svilupparsi, questa iniziativa magnifica che, non rischiando ne bimbo ne madre, è bene accolta, ma purtroppo ho fatto testa e muro tantissime volte.
Mi piacerebbe sentire in altre regioni come funziona.
Grazie
ciao
Rosy
selvaggia5924/6/2007, 02:50
gRAZIE ANCHE SE IO NN POSSO
AIUTARE
SIGH
tarantola1724/6/2007, 12:21
Rosy, qui nella mia città nn è possibile donare il cordone ombelicale. Se lo vuoi fare devi andare a partorire fuori e nn è proprio agevole per una donna.
Ale
rosaria195625/6/2007, 00:03
Italia. Puglia. Proposta di legge sulla conservazione delle staminali cordonali
http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=5345
Consentire la cura e la ricerca di malattie come le leucemie, i linfomi, gli infarti del miocardio, evitare le speculazioni private, dare alla Puglia la possibilita' di non essere fanalino di coda nel panorama sanitario italiano. Mira a questo la proposta di legge per l'avvio, l'organizzazione ed in funzionamento in Puglia di una banca regionale di sangue di cordone ombelicale ripresentata dai consiglieri regionali Francesco Zullo (Italia di mezzo), Francesco Damone (La Puglia prima di tutto) e Donato Pentassuglia (Primavera pugliese). Un appello 'trasversale' proprio per dare una risposta certa alle attese del mondo scientifico, di quello dell' associazionismo e di tutti i cittadini pugliesi.
'Il disegno quasi analogo presentato nel 2005 -ha ricordato Zullo- non e' mai stato discusso in Commissione, lo abbiamo ritirato su richiesta dei presidente Vendola e dell'assessore alla sanita' Tedesco che promettevano al suo posto un atto amministrativo, ma anche questo non e' mai arrivato.
Lo abbiamo riformulato e lo ripresentiamo anche alla luce della nuova legislazione del ministro Turco che invita le Regioni a dotarsi di una banca del genere pubblica per incrementare le donazioni solidali ed evitare il proliferare del privato'.
'Stavolta siamo fiduciosi di un decorso positivo e celere della proposta di legge anche perche' ci vorranno almeno due anni perche' la banca, una volta costituita, entri a regime e possa essere fruibile'.
Intanto associazioni e volontari hanno gia' dato vita in tutto il territorio regionale ad una raccolta di firme; 'a questi cittadini -ha detto Pentassuglia- dobbiamo dare voce ed in fretta per rendere ancora piu' completa l'offerta del piano di salute regionale'. Di qui la partecipazione trasversale all' iniziativa legislativa, 'al di la' degli schieramenti e al di la' dell' ideologia'.
In Italia esistono 14 banche regionali di sangue di cordone ombelicale, 13 a nord di Roma ed una a Sciacca in Sicilia. Il prelievo di sangue dalle partorienti e' procedura non invasiva, a quantita' illimitata, che molte madri vorrebbero donare se adeguatamente informate; inoltre le cellule staminali del cordone, stando a molti studi, sono le uniche capaci di sostituire il midollo e di rimpiazzare quelle malate in molte patologie. 'Si sta facendo strada invece -ha spiegato il responsabile del dipartimento materno infantile dell' ospedale Miulli di Acquaviva (Ba), Filippo Boscia, presidente nazionale della Sociaeta' italiana di bioetica e dei comitati etici- la raccolta individuale per un uso autologo di questo materiale; il rischio e' che molte banche sono straniere e potremmo essere costretti ad importare un domani quanto esportiamo oggi'.
Il disegno di legge prevede una copertura di spesa di 2 milioni di euro ed un finanziamento di 200mila euro a favore della Ausl Ba 3 presso la quale verrebbe istituito un apposito Nucleo tecnico di valutazione.
Fonte: Aduc (22/06/2007)
cinka25/6/2007, 14:09
Credo che la donazione del cordone dovrebbe essere una prassi consolidata, e trovo vergognoso che ancora ci siano tante difficoltà.
Io purtroppo non ho potuto donare il mio cordone perché ero affetta da diabete gestazionale e facevo insulina, ma è rimasto in me un grande rammarico....
Speriamo che si arrivi ad una migliore gestione di questo che dovrebbe essere semplicemente un atto di civiltà!
Cinzia
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