Da due anni in cerca di una diagnosi
Inviato: 01/06/2021, 13:23
Buongiorno a tutte/i, sono una ragazza di 34 anni che da due anni e mezzo ha visto la sua vita cambiare.
Conducevo una vita normale, ogni tanto avevo il colpo della strega per un'ernia L5-S1 ma mi riprendevo rapidamente. Nell'ottobre 2018 ebbi un blocco che però durò molto, feci un ciclo di punture di 10 gg ma la ripresa fu lenta e parziale. Visita dal neurochirurgo che mi disse di avere un'ernietta non degna di attenzione e mi parlò di sacroileite per i dolori ai glutei. Io però non ero più come prima, non riuscivo a camminare senza avvertire dolori lombari, mi stancavo facilmente. Gennaio 2019: improvvisamente dolori alla zona dell'osso sacro, terribili. RX bacino che parla di tenui calcificazioni in prossimità dei cigli acetabolari. Dopo due settimane, alzandomi dal letto, poggiando il piede a terra per camminare, avvertii scosse sotto il tallone destro. Per evitare di avvertirle iniziai a camminare senza appoggiare il tallone per terra. Dopo una quindicina di giorni questo problema iniziò a verificarsi anche al tallone sx ed io, per non evocare queste brutte scosse, deambulavo pochissimo e sulle punte, uscendo di casa solo per le visite mediche per cercare di capire cosa fosse successo. Dolori lombari e talalgia, il curante mi consiglia accertamenti reumatologici (mia madre soffre di rettocolite ulcerosa). Esami del sangue buoni tranne vit D e debole positività ANA. I consulti con i reumatologi escludevano patologie reumatiche e concludevano con probabile sindrome fibromialgica (RM al bacino non evidenziò nulla). Io però avevo dolori sacrali e non potevo camminare per via delle scosse ai talloni. A un certo punto per non rovinarmi i metatarsi visto che dembulavo sulle punte, ho ceduto alla sedia a rotelle. Chi mi dava integratori, chi antidepressivi, chi voleva che mi riempissi di cortisone ma diagnosi non ne facevano, non sapevano cosa dirmi per questo problemi ai talloni. Presa dalla rassegnazione e con l'arrivo della pandemia, niente più visite. Primavera 2020, i miei gomiti si riempiono di psoriasi (i medici che mi visitarono nel 2019 mi chiedevano se io o in famiglia ne soffrissimo e rispondevo che in passato mi era capitato di averne su un gomito ma forse, non vedendola coi loro occhi, non mi credettero). Estate 2020: compare dolore simil sciatalgico dietro la coscia, una tortura. Nel frattempo inizio ad avvertire meno scosse all'appoggio dei talloni così finalmente potevo riprendere a deambulare pensavo! Ma la gioia è durata poco. Provando a camminare "normalmente", il piede sinistro sembrava dovesse rompersi tanto era il dolore. Pronto soccorso, RX piede con osteoporosi e mi dicono di fare RM perché forse è algodistrofia. Dalla risonanza emerge un edema e delle lesioni osteocondrali. Arriva altra ondata covid. Io inizio ad avere nuovi dolori, prima all'anca, poi alla mandibola, ma la cosa brutta è che i dolori sono arrivati alle costole, al torace. La mia situazione attuale è che non riesco a camminare normalmente perché il metatarso fa molto male se appoggio il piede, riesco a fare pochissimi passi in modo cauto e con scarpe in Memory foam, ho dolori al torace che non passano con Tachipirina o dicloreum. Disperata, la settimana scorsa torno dall'ultimo reumatologo che mi dice che non è fibromialgia e che non esclude che siano dolori da entesiti. Gli chiedo se la psoriasi può avere un nesso e dice di sì allora gli mostro la foto dei miei gomiti dello scorso anno e lui esclama che probabilmente ho l'artrite psoriasica! Io gli sottolineo che non ho gonfiori e mi risponde che questa patologia ha diversi sottotipi. Mi ha consigliato di iniziare con salazopiryn. Sul foglio che mi ha dato però ha scritto che potrebbe essere una spondiloartrite periferica. Io sto sempre peggio per i dolori alle costole, non posso nemmeno alzare il braccio e va sempre peggio.
Mi scuso per essermi dilungata, ho anche omesso molti dettagli. Grazie per avermi accolta.
Conducevo una vita normale, ogni tanto avevo il colpo della strega per un'ernia L5-S1 ma mi riprendevo rapidamente. Nell'ottobre 2018 ebbi un blocco che però durò molto, feci un ciclo di punture di 10 gg ma la ripresa fu lenta e parziale. Visita dal neurochirurgo che mi disse di avere un'ernietta non degna di attenzione e mi parlò di sacroileite per i dolori ai glutei. Io però non ero più come prima, non riuscivo a camminare senza avvertire dolori lombari, mi stancavo facilmente. Gennaio 2019: improvvisamente dolori alla zona dell'osso sacro, terribili. RX bacino che parla di tenui calcificazioni in prossimità dei cigli acetabolari. Dopo due settimane, alzandomi dal letto, poggiando il piede a terra per camminare, avvertii scosse sotto il tallone destro. Per evitare di avvertirle iniziai a camminare senza appoggiare il tallone per terra. Dopo una quindicina di giorni questo problema iniziò a verificarsi anche al tallone sx ed io, per non evocare queste brutte scosse, deambulavo pochissimo e sulle punte, uscendo di casa solo per le visite mediche per cercare di capire cosa fosse successo. Dolori lombari e talalgia, il curante mi consiglia accertamenti reumatologici (mia madre soffre di rettocolite ulcerosa). Esami del sangue buoni tranne vit D e debole positività ANA. I consulti con i reumatologi escludevano patologie reumatiche e concludevano con probabile sindrome fibromialgica (RM al bacino non evidenziò nulla). Io però avevo dolori sacrali e non potevo camminare per via delle scosse ai talloni. A un certo punto per non rovinarmi i metatarsi visto che dembulavo sulle punte, ho ceduto alla sedia a rotelle. Chi mi dava integratori, chi antidepressivi, chi voleva che mi riempissi di cortisone ma diagnosi non ne facevano, non sapevano cosa dirmi per questo problemi ai talloni. Presa dalla rassegnazione e con l'arrivo della pandemia, niente più visite. Primavera 2020, i miei gomiti si riempiono di psoriasi (i medici che mi visitarono nel 2019 mi chiedevano se io o in famiglia ne soffrissimo e rispondevo che in passato mi era capitato di averne su un gomito ma forse, non vedendola coi loro occhi, non mi credettero). Estate 2020: compare dolore simil sciatalgico dietro la coscia, una tortura. Nel frattempo inizio ad avvertire meno scosse all'appoggio dei talloni così finalmente potevo riprendere a deambulare pensavo! Ma la gioia è durata poco. Provando a camminare "normalmente", il piede sinistro sembrava dovesse rompersi tanto era il dolore. Pronto soccorso, RX piede con osteoporosi e mi dicono di fare RM perché forse è algodistrofia. Dalla risonanza emerge un edema e delle lesioni osteocondrali. Arriva altra ondata covid. Io inizio ad avere nuovi dolori, prima all'anca, poi alla mandibola, ma la cosa brutta è che i dolori sono arrivati alle costole, al torace. La mia situazione attuale è che non riesco a camminare normalmente perché il metatarso fa molto male se appoggio il piede, riesco a fare pochissimi passi in modo cauto e con scarpe in Memory foam, ho dolori al torace che non passano con Tachipirina o dicloreum. Disperata, la settimana scorsa torno dall'ultimo reumatologo che mi dice che non è fibromialgia e che non esclude che siano dolori da entesiti. Gli chiedo se la psoriasi può avere un nesso e dice di sì allora gli mostro la foto dei miei gomiti dello scorso anno e lui esclama che probabilmente ho l'artrite psoriasica! Io gli sottolineo che non ho gonfiori e mi risponde che questa patologia ha diversi sottotipi. Mi ha consigliato di iniziare con salazopiryn. Sul foglio che mi ha dato però ha scritto che potrebbe essere una spondiloartrite periferica. Io sto sempre peggio per i dolori alle costole, non posso nemmeno alzare il braccio e va sempre peggio.
Mi scuso per essermi dilungata, ho anche omesso molti dettagli. Grazie per avermi accolta.