Milano butta via ogni giorno 180 quintali di pane

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Pao
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Milano butta via ogni giorno 180 quintali di pane

Messaggio da Pao »

DA "IL CORRIERE DELLA SERA" DEL 3 GENNAIO 2010

I fornai: nessuno lo vuole, neanche i proprietari dei canili. Distribuirlo o grattugiarlo non conviene

MILANO— Soffocati da una montagna di pane. Bocconcini, sfilatini, michette. Poi arabi, tartarughe, francesini, baguette, ciabatte, filoncini, coppie, crostini e rosette. Fino alla nausea, fino a non poterne più. Al punto da gettare tutto nel sacco nero dopo aver soddisfatto l’ennesimo sfizio. È questa la fine del pane a Milano. I fornai della Madonnina stimano in 5.250 i quintali buttati al mese in città, poco meno di 180 al giorno. Come dire: ogni milanese rovescia nella spazzatura quattro etti di pane al mese. Ipotizzando livelli di spreco uguali nel resto del Paese, in Italia sarebbero 24.230 le tonnellate di pane che ogni trenta giorni finiscono nella spazzatura. Alla faccia della crisi. E del miliardo di persone che, secondo la Fao, soffrono la fame nel mondo. «Bando ai falsi moralismi. Il nostro sistema di produzione, distribuzione e consumo rende inevitabili gli sprechi di molti altri prodotti deperibili. Pensiamo alle enormi quantità di pomodori o arance che vengono distrutte», fa riflettere Sandro Castaldo, ordinario di Marketing all’università Bocconi di Milano. Ma torniamo nelle panetterie milanesi. «Il problema del pane buttato si aggrava di giorno in giorno perché i consumatori sono sempre più esigenti.

MILLE VARIETÀ- Quando ho cominciato a fare questo mestiere, trent’anni fa, lavoravamo quattro tipi di paste. Adesso le varietà si sono moltiplicate all’infinito. E se non hai sempre l’assortimento completo e caldo, perdi clienti», racconta Stefano Fugazza, a capo dei panificatori dell’Unione artigiani di Milano, aderente alla Claai. «Con questo modo di lavorare l’invenduto aumenta a dismisura», tira le somme Fugazza. «In media resta sugli scaffali il dieci per cento del pane prodotto. Difficile scendere sotto questa percentuale », fa il punto Gaetano Pergamo, direttore del settore alimentare di Confesercenti. La Claai stima tra i tre e sette chili il pane invenduto ogni giorno in ciascuna delle 500 panetterie milanesi. Il che vuol dire che si arriva anche a 750 quintali di pane buttato al mese in città. Buttato? Ma non si potrebbe distribuire a famiglie in difficoltà, associazioni di volontariato? «Macché — risponde Fugazza —. Il nostro pane a fine serata non interessa più nessuno. Lo abbiamo proposto persino ai canili, ma andrebbe integrato con altri alimenti, e così la preparazione del cibo costerebbe troppo in termini di manodopera». Il pane avanzato non può nemmeno essere rivenduto grattugiato il giorno dopo perché ci sono regole rigide da rispettare: controllo del grado di umidità, confezioni, etichettature. Insomma, non ne vale la pena. Le grandi associazioni del volontariato spiegano così il paradosso del pane buttato. «Attrezzarsi con un furgoncino per andare a raccogliere ogni sera quel che resta ai panettieri comporterebbe uno sforzo e un costo considerevoli», fa notare Pier Maria Ferrario, a capo di Pane Quotidiano, associazione che a Milano garantisce pasti a 660 mila persone l’anno. «I 2.000 quintali di pane che abbiamo distribuito nel 2009 ci sono stati garantiti da Panem, un grande marchio della distribuzione industriale». Naturalmente il problema riguarda anche i supermercati.

MANGIMI - La scena si ripete di frequente a ridosso della chiusura: grandi sacchi neri vengono riempiti con il pane avanzato. Interpellate, molte insegne tra le più note glissano. «Risolviamo il problema cercando di produrre esattamente quello che va consumato — assicurano alla Coop —. Un accurato monitoraggio dei consumi consente di ridurre gli sprechi». Altri grandi marchi (che, però, preferiscono non essere citati) puntano sulla cessione del pane a produttori di mangimi. Una strada, questa, per nulla scontata. «Il fatto è che non si possono mescolare diversi tipi di pane perché i mangimi devono mantenere determinati valori nutrizionali — spiega Antonio Marinoni, presidente dei panificatori milanesi aderenti a Confcommercio —. E così, in teoria, prima del conferimento ai consorzi bisognerebbe dividere il pane comune da quello all’olio, e così via separando». Sempre Marinoni fa notare un secondo aspetto del problema: gli sprechi delle famiglie.

L'INDAGINE - «Come ogni anno abbiamo condotto un’indagine insieme con Amsa, la società che gestisce i rifiuti a Milano — racconta il presidente dell’associazione —. Abbiamo analizzato il contenuto di un campione di sacchi della spazzatura raccolti in città. Bene, ogni giorno a Milano si buttano tra i 130 e i 150 quintali di pane». Che poi vuol dire 4.500 quintali al mese da aggiungere ai 750 di cui si liberano ogni sera le panetterie. «Le stime sono realistiche. Anche se non è detto che il resto d’Italia sprechi quanto a Milano», fa notare Sandro Castaldo dell’università Bocconi. «Detto questo, il problema resta — aggiunge il professore —. E le soluzioni finora sperimentate sono solo parziali ». L’unica arma in mano oggi alla distribuzione è sviluppare sistemi di previsione della domanda talmente accurati da ridurre al minimo gli sprechi. C’è anche chi utilizza semilavorati (baguette congelate, per esempio) da infornare man mano che entrano i clienti. «Ma la vera soluzione sarebbe abbassare i prezzi di vendita del pane dopo le sei del pomeriggio—conclude con una proposta Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo —. Così i negozi ridurrebbero l’invenduto. E le famiglie avrebbero una strada per risparmiare».

Rita Querzé
03 gennaio 2010
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Sono sconvolta.
Gente che muore di fame, e non parlo solo dell'Africa, ma anche dei senzatetto che si scaldano nelle stazioni e delle famiglie in difficoltà, e noi buttiamo via del pane. : Andry :
Martinello, di Altroconsumo, dice che una soluzione a questo sperco c'è: abbassare i prezzi di vendita dopo le 6 del pomeriggio. Abbiamo un problema, abbiamo una soluzione, perchè non la si mette in pratica???
Mi è sempre stato insegnato a non buttar via il cibo...Il pane non è cibo???
Non ho parole...Forse solo parolacce in questo momento ma non è il caso...
Lascio a Voi riflessioni più attente delle mie, io sono disgustata. : Cry :
diagnosi settembre 2008: artrite reumatoide
diagnosi febbraio 2009: esclusa AR, accertamenti in corso
diagnosi maggio 2009: fibromialgia
diagnosi luglio 2009: artrite psorisiaca, sacroileite bilaterale e fibromialgia.
diagnosi agosto 2009: artrite reumatoide erosiva, spondiloartrite e fibromialgia. osteoporosi da cortisone
sintomi: stanchezza cronica, febbriciattola,erosioni a: caviglia sinistra e destra, gomito e polso destri, dita dei piedi e alle ossa sacroileitiche. Dolori a mani e spalle, polso sinistro, anche, schiena e collo....e speriamo finisca qui ;)...anche perchè mancano solo le ginocchia -.-''.
settembre 2011: AR, spondiloartrite anchilosante, fibromialgia, sindrome di Tizshe (condroparia costo sternale). Rachialgia. ....E adesso voglio il pupazzetto premio, con 5 patologie ne avrò pur diritto no??? :D
in cura con: tocilizumab in infusione 1 volta al mese (e ho già provato Enbrel e Humira E ORENCIA, methotrexate, plaquenil ed Arava), 1 fiala di vitamina D al mese, al bisogno inflitrazioni di cortisone, coefferalgan e morfina. Benzodiazepine e Xeristar per dormire...e tante preghiere per le persone che amo

da settembre 2011 in cura con Lyrica 150+150, DEPALGOS 15+15+10+altri 5 al bisogno, Benzodiazepine e Xeristar.

insomma una cavia peruviana

IO SONO UNA PERSONA FORTUNATA, HO UNA SPLENDIDA FAMIGLIA, UN FIDANZATO PESTIFERISSIMO CHE E' LA MIA VITA, AMICI MERAVIGLIOSI, E ULTIMI, MA MAI DAVVERO ULTIMI, HO VOI. GRAZIE
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rosaria1956
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Re: Milano butta via ogni giorno 180 quintali di pane

Messaggio da rosaria1956 »

che spreco!!!!!!!!!!!!!!!
e con la crisi e l'aumento degli indigenti che c'è........
invece di buttare il pane, la sera dopo una certa ora, l'invenduto non potrebbe essere ceduto gratuitamente a mense per poveri?
sarebbe utilizzato per la cena della sera e per la colazione del mattino successivo....e perchè no anche per il pranzo adeguatamente trasformato in crostini per accompagnare delle zuppe per esempio.
Ma buttarlo è un vero peccato considerando quanta gente non può più permetterserlo.
Io direi: diminuire il prezzo fin dal primo pomeriggio e alle 18 cederlo gratuitamente alle mense per i poveri.
Gli amici sono quelle rare persone che ti chiedono "come stai" e poi ascoltano persino la risposta (anonimo)

Amare vuol dire sentire male a un braccio che non è il tuo (Paolo Zardi)

I nostri compleanni sono piume sulle ali del vento (Jean Paul Richter)

"Chi perde davvero non è chi arriva ultimo nella gara. Chi perde davvero è chi resta seduto a guardare, senza provare nemmeno a correre (Oscar Pistorius)__________________________________________________________________________________________


La Compagnia Instabile dei ReumAmici, ovvero, gli acciaccati felici, e la commedia brillante: A noi la malattia ci fà un baffo
http://anoilamalattiacifaunbaffo.blogspot.com/


LA RICERCA NON SI FERMA, QUELLO CHE NON E' POSSIBILE OGGI LO SARA' DOMANI COME QUELLO CHE ERA IMPOSSIBILE IERI E' STATO POSSIBILE OGGI (rosaria1956) Immagine


I MIEI ACCIACCHI: Artrite reumatoide a esordio infantile ma ipotizzata solo negli anni '80. Diagnosticata con certezza ad inizio anni '90. Nel 2000 si è associata una fibromialgia severa, dal 2002 ulcerazioni al colon, tirodite autoimmune con ipotiroidismo, fibrosi polmonare, dal 2006 glaucoma da cortisone ad entrambi gli occhi cui si è recentemente aggiunta una congiuntivite sicca, new entry: vitiligine da giugno 2012! Sono in terapia con FANS, steroidi e farmaci biotecnologici...e adesso in compagnia anche di un adenocarcinoma localmente avanzato stadio IIIB al polmone destro...ma ci do dentro :-)



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bersagliere
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Re: Milano butta via ogni giorno 180 quintali di pane

Messaggio da bersagliere »

IO PENSO KE DI QUESTO PROBLEMA SI DOVREBBERO FAR CARICO I CONSIGLIERI COMUNALI O KI X ESSI...IN MANIERA DA EMANARE PROPIO UNA " LEGGINA " APPROPIATA X EVITARE QUESTO SCEMPIO... :O NN C'E' MICA BISOGNO DI SCOMODARE BERLUSCONI...X UNA COSA BANALE E IMPORTANTE COME QUESTA...
NOI VIVIAMO IN UN PAESE DOVE SI CREANO INFRASTUTTURE FARAONIKE E MAGARI CI SI INDEBITA X REALIZZARLE !!! POI ASSISTIAMO IMPOTENTI A SCENARI TIPO :BARBONI KE DORMONO SOTTO LE STAZIONI ED ELEMOSINANO UN PEZZO DI PANE....QUEL PANE KE COSI' ALLEGRAMENTE VIENE GETTATO VIA DAI PANIFICI DI MILANO.... :O :X : Nurse :
i miei modesti acciakki :14/04/2003 : lombosciatalgia sx da ernia discale lombare l5-s1.operato. 03/2005 : paresi del 7° di dx di tipo periferica,grado 3. epatite cronica da HBV.scoperta 24 anni fa...in cura con antivirali : "viread" dulcis in fundo : poliartrite cronica sieropositiva per fattore reumatoide...problema ke mi accompagna da un "trentennio"aggravatosi pian piano,e cmq diagnosticato il 20/07/2009 in D.H. al 2° policlinico di NA.
in cura con plaquenil 200 mg per 2 cp.al giorno,e tachipirina 1000 all'occorrenza.
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cassandra1971
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Re: Milano butta via ogni giorno 180 quintali di pane

Messaggio da cassandra1971 »

Produrre quello che serve è obbligo. Poi non è vero che non interessa nessuno il pane della sera. Se si affetta e si fanno bruschette al forno si mangia eccome.
Se avanza lo diamo ai suoceri per le galline col latte avanzato.
2014 dopo il Parto sono in remissione di tutto, terapia Humira 40 mg ogni 15 gg. e azatioprina 150 mg die. Facciamo le corna. Per il momento al mare mi sono scottata sotto l'ombrellone. non trovo la crema protezione 100 che avevo comprata, per quanto dicono che più di 50 non esiste, e da 100 è solo per mangiare sui malati reumatici???'
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DANY45
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Re: Milano butta via ogni giorno 180 quintali di pane

Messaggio da DANY45 »

QUOTO ROSARIA.
INOLTRE E' VERO CHE ALCUNI CANILI NON LO VOGLIONO IL PANE, E' VERO CHE ANDREBBE INTEGRATO CON ALTRI ALIMENTI, MA E' ANCHE VERO CHE CI SONO ALCUNI CANILI CHE LO ACCETTANO E BEN VENGA. I CANI DA SFAMARE SONO TANTI.
INSIEME AD ALTRE PERSONE, QUI A BOLOGNA, RACCOGLIAMO PANE PER DIVERSI CANILI. QUANDO POSSIAMO AGGIUNGIAMO ANCHE SCATOLETTE O CROCCANTINI, RACCOGLIAMO INDUMENTI E MEDICINALI.
TUTTO PUO' FARE COMODO....
CREDO CHE L'IDEA DI ROSARIA SIA OTTIMA, OLTRE ALLA RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE.
RICORDO CHE QUANDO ERO PICCOLA, C'ERANO SOLO 3 QUALITA' DI PANE, COMUNE, ALL'OLIO E AL LATTE.
ORA CE NE SONO CENTOMILA.
E' TRISTISSIMO, CON TANTA GENTE CHE NON HA DI CHE SFAMARSI. E' PROPRIO UNA VERGOGNA, COSI' COME LA DISTRUZIONE DI TANTA ALTRA DERRATE ALIMENTARE.
Daniela
Se hai un cane non sei mai solo

Emily
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Jerry
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I miei acciacchi: Artrite reumatoide, Fibromialgia, Osteoporosi, Rizoartrosi,Tiroidite di Hashimoto, Calcoli renali e ...... speriamo basta.. Ultima diagnosi: coxartrosi bilaterale. sarà l'ultima ? No, non era l'ultima ! ..Il 5 novembre 2010 sono stata operata di un cancro all'intestino......dopo questo vorrei proprio non dover aggiungere altro, mi pare che basta e avanza... - Credevo fosse l'ultimo acciacco invece in giugno 2015 herpes zoster all'occhio sinistro ! in agosto 2015 sono caduta e mi sono lesionata i legamenti di perone e astragalo del piede sx e ancora ne porto le conseguenze avendo sforzato tanto la gamba dx. ,
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