Tutto è cominciato a metà 2013 circa, il mio ginocchio destro una mattina ha deciso di svegliarsi in modalità anguria.
Non avevo preso colpi o storte quindi proprio non sapevo che pensare, però nell'arco della giornata si è sgonfiato da solo quindi non gli ho dato molta importanza...
La cosa si è ripetuta diciamo una decina di volte, ma sempre nell'arco di una giornata passava e non mi faceva male... Insomma non facevo in tempo a chiamare il medico che già era andata a posto... Finché non si è sgonfiato più.
Camminavo che sembravo uno dei pinguini di Mary Poppins e a quel punto non riuscendo nemmeno a lavorare (faccio la cuoca o meglio... Facevo) vado dal medico che mi fa le analisi, mi drena il ginocchio con tre siringone e mi rimanda al risultato delle analisi che dice... Che non ho nulla che non va.
Mi dice che mi terrà sotto osservazione, ma il ginocchio continua a gonfiarsi esponenzialmente allora mio padre mi spedisce da un ortopedico suo amico che mi fa una risonanza, risultato: nessun problema meccanico.
Vengo allora dirottata dal reumatologo, analisi di rito, di nuovo utilizza il mio ginicchio come il rubinetto dell'acqua e dopo un paio di settimane entro nel suo studio e mi dice "è meglio che si sieda".
Fantastico. Mi dice che ho una forma di artrite anche se ancora non ha ben chiaro quale tipo (io non soffro attualmente di psoriasi, non ho nessun tipo di macchia sulla pelle), quindi mi da dei farmaci, mi inietta del cortisone nel ginocchio e mi dice che per circa due mesi dovrebbe essere a posto e che quindi posso partire per il mio viaggio studio già programmato verso la nuova zelanda.
Neanche a dirlo, dopo 10 giorni dall'altra parte del mondo quasi non cammino più. E comincia pure il dolore.
Stanca e arrabbiata torno a casa in anticipo, il medico mi cambia medicamenti e mi manda da un altro specialista per vederci più chiaro.
Un grande luminare che solo guardandomi in faccia mi dice " non hai l'atrite, ti servono i plantari".
Questo perché appoggiavo un piede storto visto il ginocchio gonfio e dolorante... Lasciando perdere quello che io ritengo essere un luminare di sto... BIP, finalmente dopo mesi il mio reumatolgo anche grazie alla storia familiare, arriva alla diagnosi di atrite psoriasica.
Mi prescrive il metotrexato (o come cavolo si chiama), 15mg a settimana e sembra vada tutto bene, mi dice perfino che posso tornarr al lavoro...
E per puro culo dopo un anno che non lavoravo, trovo un lavoro... Dopo 10 giorni, prendendo i medicamenti mi ritrovo con il ginocchio dolorante e gonfio da lacrime, un piede che faccio fatica ad appoggiarlo, un dito che non si piega ne si stende, sembra essere incinto...
Io sono sempre stanca, e sono arrabbiata... Le persone che mi stanno intorno continuano a chiedermi come sto e io dico che va tutto bene, perché quando dico che sono stanca mi dicono cose come "stanotte ti fai una bella dormita" e mi fa arrabbiare di più. E sono spaventata, a morte ma non voglio far preoccupare le persone che mi vogliono bene e quindi non dico niente.
Sono pure convinta che un lavoro in cui non debba passare dalle 8 alle 12 ore consecutive in piedi sia più adatto a questo tipo di malattia...
Non voglio dover aumentare il dosaggio di farmaci per via del carico che metto sulls articolazioni, insomma non sono medicine senza nessun effetto collterale...
Scusate se sono un po' pessimista, ma oggi è una giornata particolarmente dolorosa e pesante!
