FARMACI ANALGESICI

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lorichi
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FARMACI ANALGESICI

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Farmaci analgesiciCominciata da tatiana
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Parte 1 di 1
tatiana25/10/2007, 22:49
Farmaci analgesici oppiodi e non oppiodi
Ultimo aggiornamento: 10/10/2007 13.14.21



Da sapere
Indicazioni
Avvertenze e controindicazioni
Effetti indesiderati
Quando consultare il medico


Da sapere

Gli analgesici sono classificati come analgesici oppioidi e non-oppioidi. I primi sono particolarmente adatti al trattamento del dolore muscolo scheletrico e associato agli stati influenzali, nel mal di denti e nel dolore associato al ciclo mestruale.
L’azione degli analgesici non-oppioidi è dovuta all’inibizione di un enzima, la ciclossigenasi con conseguente riduzione della concentrazione di prostaglandine, molecole che mediano il processo infiammatorio.

Gli analgesici oppiodi, invece, sono utilizzati per la terapia del dolore nei malati terminali e in alcuni casi nel dolore cronico non neoplastico.
Il meccanismo di azione di questi farmaci è completamente diverso da quello dei non-oppioidi: gli oppioidi infatti bloccano la trasmissione del dolore a livello del sistema nervoso legandosi a specifici recettori localizzati principalmente nel cervello e nel midollo spinale.

Indicazioni

Le indicazioni degli analgesici non-oppioidi comprendono:

Cefalea
Emicrania
Dolore muscolo-scheletrico transitorio
Dismenorrea
Febbre
Mal di denti e dolore orofacciale
Mal di schiena
Malattie croniche accompagnate da dolore come artrite e artrosi
Dolore neoplastico da metastasi ossee

L’aspirina è indicata generalmente per dolore da lieve a moderato di diversa origine, in quanto la sua azione è rapida. L’efficacia del paracetamolo è simile a quella dell’aspirina, ma avendo minor effetto irritante a livello gastrico, spesso è preferito a questa ultima soprattutto negli anziani.
I bambini sono molto sensibili agli effetti di questi farmaci. Molti non possono essere somministrati sotto i 16 anni. E’ bene dunque consultare sempre il medico per evitare un uso improprio, soprattutto per quanto riguarda i salicilati, di cui l’aspirina fa parte, in quanto possono provocare un’ingente perdita di liquidi attraverso vomito, diarrea e eccessiva sudorazione.


Le indicazioni degli analgesici oppioidi comprendono:

Terapia del dolore in malati terminali
Dolore neoplastico
Terapia del dolore cronico non neoplastico
Preanestesia

Gli analgesici non-oppioidi sono disponibili in varie forme farmaceutiche. La somministrazione per via orale può avvenire sotto forma di compresse, granulati, capsule, gelatine, sciroppi e supposte. Esistono in commercio soluzioni in fiala per la somministrazione via intramuscolare o endovenosa e cerotti per la somministrazione transdermica.

Alcuni di questi farmaci si possono acquistare senza ricetta medica, altri no.
Molti analgesici hanno un generico equivalente di costo inferiore.

Gli analgesici oppioidi, di cui la morfina è il principale rappresentante, possono essere somministrati per via orale, per iniezione sottocutanea, intramuscolare, endovenosa o tramite l’applicazione di cerotti. La somministrazione orale è da preferire e di solito è efficace ad eccezione dei casi con nausea e vomito gravi, disfagia, astenia profonda e negli stati comatosi, casi in cui può rendersi necessaria la somministrazione per via parenterale.

Molto diversa, rispetto ai non -oppioidi è la situazione per quanto riguarda la prescrizione.
Gli oppioidi sono soggetti alla normativa sugli stupefacenti e pertanto sono da vendersi sempre dietro presentazione di ricetta medica a ricalco, che sarà ritirata dal farmacista in seguito all’utilizzo. La prescrizione può comprendere fino a due preparazioni o dosaggi per cura di durata non superiore ai 30 giorni.


Avvertenze e controindicazioni

Gli analgesici non-oppioidi sono da usare con cautela, o da evitare, nei seguenti casi:

Allergie a farmaci appartenenti alla stessa classe, asma
Storia d’abuso d’alcool (farmaci contenenti acetaminofene possono infatti incrementare le possibilità di danni al fegato)
Anemia (farmaci contenenti salicilamide, ibuprofene possono peggiorarla)
Diabete mellito (può aumentare l’incidenza di patologie riguardanti il cuore o i vasi sanguigni)
Gotta (l’aspirina può peggiorare il decorso della malattia e ridurre i benefici del trattamento per la cura di questa patologia)
Epatite o altre patologie del fegato
Patologie a carico del cuore o dei vasi sanguigni
Pressione alta
Emofilia o altre patologie del sangue
Patologie renali
Storia di malattia mentale
Ipertiroidismo
Ulcera o altri problemi gastrici
Lupus eritematoso sistemico
Ulcere o irritazioni alla bocca (può essere il segnale di gravi effetti collaterali causati da farmaci contenenti ibuprofene)

I bambini e gli anziani presentano un rischio maggiore di effetti collaterali. Evitare l’uso prolungato.

Gli analgesici oppioidi sono da evitare nei seguenti casi:

ipotensione;
asma;
ipotiroidismo;
ipertrofia prostatica;
gravidanza e allattamento;
insufficienza epatica o renale;
età pediatrica;
depressione respiratoria acuta;
alcolismo;
feocromocitoma.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati più frequenti dei farmaci analgesici non–oppioidi sono:

nausea;
vomito;
mal di stomaco.

Quelli più rari sono:

feci sanguinolente o molto scure;
urine sanguinolente o opache;
disturbi della visione;
cambiamenti nel colorito del viso;
problemi uditivi;
cambiamenti o difficoltà ad urinare.

Gli effetti indesiderati più frequenti dei farmaci analgesici oppioidi sono:

nausea;
vomito;
stitichezza;
sonnolenza.

Gli effetti indesiderati più rari sono

depressione respiratoria;
ipotensione.

Quando consultare il medico

Molti analgesici non-oppioidi sono in vendita senza obbligo di ricetta.

E’ opportuno quindi sapere che:

la maggior parte sono controindicati in gravidanza, durante l’allattamento e in età pediatrica;
interferiscono con l’azione di altri farmaci;
negli anziani le dosi vanno ridotte e non si devono somministrare due diversi antidolorifici contemporaneamente;
E’ sempre necessario consultare il medico, invece, prima di assumere un oppioide. Innanzitutto perchè vi è l’obbligo di prescrizione medica e poi perché sono farmaci potenzialmente pericolosi.


Fonti:
1. Katzung. Farmacologia generale e clinica.
2. AIFA. Guida all’uso dei farmaci.
3. Mayoclinic. Sito web: http://www.mayoclinic.com/

Per verificare i farmaci, i generici, le confezioni e i prezzi
consulta il sito del Ministero della Salute

A cura del Centro Studi Comunicazione sul Farmaco
Università degli Studi di Milano


© Il Pensiero Scientifico Editore


Da: http://it.health.yahoo.net/c_special.as ... 27&s=3&c=0
selvaggia5926/10/2007, 03:15
Grazie tatiana
doncarlos26/10/2007, 22:22
Grazie Tatiana....
Parte 1 di 1
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Nonnalory
Una cosa alla volta un giorno dopo l'altro
Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
A noi la malattia ci fa un baffo!
http://anoilamalattiacifaunbaffo.blogspot.com/


Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
Da novembre 2014 problemi di calo linfociti con conseguente sospensione di azatioprina. Da meta' marzo 2015 iniziato metotrexate che pero' ho dovuto sospendere dopo due mesi per sopraggiunti effetti collaterali. Nel 2015 diagnosi di gastrite cronica sempre causata dai problemi autoimmuni. Da novembre 2016 ripreso azatioprina e si e' aggiunta la psoriasi. A conti fatti la diagnosi attuale sembra essere artrite psorisiaca con infiammazione intestinale e gastrite tutto riconducibile ad autoimmunita'


Amicizia è la capacità di dare senza chiedere nulla.E' la spalla su cui piangere, è una mano che stringe la tua e ti consola.E' anche la capacità di ascoltare i silenzi, grazie per aver ascoltato i miei
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