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Rapporto Sociale sull’Artrite Reumatoide firmato dal CensisCominciata da rosaria1956
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Parte 1 di 1
rosaria195621/10/2008, 00:23
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Un’Italia a tre velocità quella dei malati di artrite reumatoide: fotografia di una malattia infiammatoria e progressiva
Sono circa trecentomila gli italiani che convivono con l’artrite reumatoide, una delle maggiori cause – nel mondo occidentale - di disabilità. È una malattia progressiva e invalidante in cui il sistema immunitario scatena – sbagliando - l’attacco contro sé stesso, coinvolgendo la membrana sinoviale delle articolazioni diartrodiali e distruggendo man mano le componenti cartilaginee e ossee delle stesse.
Il primo Rapporto Sociale sull’Artrite Reumatoide firmato dal Censis e voluto dalla Società Italiana di Reumatologia e dall’Associazione Nazionale dei Malati Reumatici ha offerto una preoccupante fotografia sulle condizioni di assistenza offerte e sulla conoscenza che gli italiani hanno della malattia.
L’82% degli intervistati ha infatti dichiarato di non frequentare i centri specializzati per la cura della patologia per cause e ragioni differenti: il 31% per la lontananza del centro dalla propria abitazione, il 17% per l’assenza di centri nella propria zona e il 14% per la mancata conoscenza e/o per tempi di attesa troppo lunghi.
I dati che si ricavano dalle interviste alla maggioranza dei malati evidenzia la necessità di potenziare i centri di reumatologia, per creare una vera e propria rete capillare e ben distribuita sul territorio nazionale, accompagnata da maggiori informazioni da parte dei media, sia sulla malattia ma anche sulle strutture e sulle possibilità relative a sgravi fiscali e visite ambulatoriali.
Un ulteriore dato allarmante è quello relativo ai tempi di attesa per avere una buona diagnosi: spesso si può attendere anche due anni. Questo perché spesso ci si rivolge prima a un medico non specializzato, allungando notevolmente i tempi di diagnosi. L’attesa media è comunque, secondo il rapporto, di ‘soli’ 11 mesi. Ed in molti casi la malattia viene, almeno in prima battuta, confusa con altre patologie meno gravi o come sintomo di invecchiamento.
Questo però non avviene in tutta la penisola: come spesso accade, infatti, la situazione è differente al Nord, al Centro e al Sud. Il Nord-Ovest ricorre in generale al medico di famiglia (43%), il Centro corre immediatamente dal reumatologo pubblico (42%) e al Sud ci si affida invece al medico specializzato privato (33%). Questo avviene per svariati fattori: influisce la scarsa conoscenza di centri specializzati ma, in alcuni casi, è la totale assenza di strutture adeguate che costringe i malati ad affidarsi a cliniche private.
Per il futuro, venuti a conoscenza dei non rassicuranti dati del rapporto, la speranza di Antonella Celano, presidente Anmar, è “sensibilizzare l’opinione pubblica e chiedere un’informazione di base sull’argomento. Questa è una malattia subdola che ha un andamento a sinusoide: oggi hai dolore, domani non lo hai più, dopodomani ritorna”.
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CENSIS, RAPPORTO SOCIALE SULL'ARTRITE REUMATOIDE
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Nonnalory
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Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
A noi la malattia ci fa un baffo!
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Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
Da novembre 2014 problemi di calo linfociti con conseguente sospensione di azatioprina. Da meta' marzo 2015 iniziato metotrexate che pero' ho dovuto sospendere dopo due mesi per sopraggiunti effetti collaterali. Nel 2015 diagnosi di gastrite cronica sempre causata dai problemi autoimmuni. Da novembre 2016 ripreso azatioprina e si e' aggiunta la psoriasi. A conti fatti la diagnosi attuale sembra essere artrite psorisiaca con infiammazione intestinale e gastrite tutto riconducibile ad autoimmunita'
Amicizia è la capacità di dare senza chiedere nulla.E' la spalla su cui piangere, è una mano che stringe la tua e ti consola.E' anche la capacità di ascoltare i silenzi, grazie per aver ascoltato i miei