riflessioni sul POTERE DELLA MADRECominciata da LLorenza
FORUM SULLE MALATTIE CRONICHE AUTOIMMUNI DEL GRUPPO REUM AMICI > RIFLESSIONI VARIE
Parte 1 di 1
LLorenza31/1/2009, 10:04
ok. apro questa discussione traendo spunto da ua telefonata ricevuta ieri da una mia amica dei tempi del liceo. sia pure con fasi alterne siamo rimaste i contatto in tutti questi anni. mi ha raccontato di essere tornata in analisi per l'angoscia che le sta dando sua madre, ora aziana, con dei comportamenti che le ricordano una fase molto dolorosa della sua vita.
ho aperto questa discussione per riflettere insieme sul potere nel bene e nel male che le madri hanno sulla vita dei figli.solo per dare spunto e a vantaggio di comprensione dico che la mia amica a 15 giori dalla ascita fu portata in un'altra città e cresciuta dalla nonna e dalla zia. a tre anni, e questo è stato per lei devastante, la madre e il padre sono andati a riprenderla e l'hanno portata a napoli.
a sette anni il padre si è suicidato. i dettagli li ha scoperti da sola adolescente attraverso ritagli di giornale lasciati incustoditi dalla madre.
ha sviluppato una grave nevrosi che l'ha portata in analisi per molti anni. l'analisi è adata a buon fine. senza farmaci ha avuto la remissione completa dei sintomi.
ora la madre ha assunto comportamenti che le ricordano il periodo post suicidio e perciò ha deciso di riprendere l'analisi anche perchè ha un figlio e non vuole che le sue angosce possano pesare su di lui.
anche io ho avuto una madre che non era ua madre. alla fine ho risolto capendo che non era possibile un vero rapporto con lei, che ci avrei sempre rimesso. ed è subentrato un sentimento di compassione che mi ha permesso di assisterla fino alla fine, averne cura, limitando il dispiacere per le cattiverie e la non fiducia nei miei confronti. paradossalmente la figlia disprezzata è stata la sola persona di famiglia che ha avuto vicino.
scusate, non riesco più a raccontare. posso dire che questo non rapporto ha condizionato pesantemete le mie scelte di vita.
briciole31/1/2009, 17:25
SECONDO ME UNA MADRE PUO' ESERCITARE UN POTERE FORTISSIMO SUI FIGLI E PUO' CONDIZIONARLI A TAL PUNTO DA RENDERLI PERSONE POCO AUTONOME, CON SCARSA STIMA E FIDUCIA IN SE STESSI. QUIDI LARGO ALLE MADRI DISCRETE, ALLE MADRI CHE GUIDANO I PICCOLI PRIMA ED I RAGAZZI POI, CON AFFETTO E RISPETTO DELLA PERSONALITA' DEGLI ALTRI. CERTO LA NOSTRA GENERAZIONE E' STATA MOLTO CONDIZIONATA DAI GENITORI IN GENERALE, PRIMA L'OPIUNIONE DI MAMMA E PAPA' ERA SACRA, SI POTEVE AGGIRARE L'OSTACOLO. SPERARE IN UNA LORO "GIRNATA DI LUNA BUONA" MA. PARLIAMOCI CHIARAMENTE,ERANO LORO A COMANDARE, ED ORA? ORA LA SITUAZIONE SI E' CAPOVOLTA A TAL PUNTO CHE MI VIENE VOGLIA DI CHIEDERE: PUO' UN FIGLIO CONDIZIONARE LA VITA DI UN GENITORE? SONO ANSIOSA DI ASCOLTARE OPINIONI DI GENITORI E DI FIGLI!
selvaggia5931/1/2009, 17:28
Ciao Lorenza questa è una riflessione difficile....certo che la madre dovrebbe essere
un punto fermo per la figlia............unite dalla vita ma non è sempre così
la madre è una donna che magari a sua volta a vissuto situazioni difficili che ne ripercuotono
poi nei propi affetti..................
magamago'31/1/2009, 20:38
una madre puo' condizionare, e rendere piu' o meno difficile la vita ai propri figli.
Io da anni ho un rapporto conflittuale con mia madre, che sono riuscita a risolvere pian piano solo dopo la nascita di mio figlio ( diciotto anni fa) quando piano piano mi sono sentita sempre piu' madre e sempre meno figlia.
Mi ha aiutato molto il mio carattere, reso piu' forte dalle sperienze di vita abbastanza dolorose.
Le esperienze mi hanno resa molto piu' sensibile, altruista e allegra con altre persone a differenza del rapporto con mia madre, piu' distaccato, bensi' senza troncare i rapporti.
Ho imparato a non dipendere piu' da un suo giudizio, ho imparato a risolvere tutti i miei problemi da sola ( ovvio con l'aiuto di mio marito e degli amici piu' cari) vivo bene perchè non ho aspettative nei suoi confronti.
Renza31/1/2009, 22:07
Penso che il rapporto con la madre sia il più esclusivo dei rapporti che un essere umano si trovi ad affrontare. E' colei che ti mette al mondo, che ti allatta, che ti accudisce. Dipendi da lei, dal suo sostentamento per parecchio tempo. Specie in una cultura come quella italiana, per lo meno mi riferisco alla mia generazione, la mamma è molto chioccia, iperprotettiva e talvolta tanto avvolgente quanto soffocante.
Spesso con la madre si crea un rapporto simbiotico da cui si fatica ad affrancarsi.....
Sì, io penso che una madre possa influenzare, condizionare e in modo subliminale (e non!) talvolta anche veicolare le scelte delle proprie figlie.
E credo che madri di questo tipo siano donne che a loro volta non hanno un rapporto risolto con la propria madre o che cercano di vivere attraverso le figlie ciò che non sono riuscite a vivere loro stesse.
Io sono una delle molte donne che ha avuto un rapporto conflittuale con la propria madre per molto, troppo tempo. E non riesco a raccontare, un po' per riserbo e pudore e perchè il dolore l'ho elaborato con un processo lungo e forse ancora in corso. Ma il dolore cerco di lasciarlo alle spalle... penso ne valga la pena, perchè è mia madre...
Oggi posso dire soltanto che ho imparato a riconoscere le sue parti positive e vincenti, ho imparato ad ignorare i lati oscuri, sono in grado di amarla e, in parte, ... a perdonarla. Perdonarla per quello di cui avrei avuto bisogno e che non ha saputo darmi. Perdonarla per non aver assecondato e rispettato la mia vera natura, forse perchè non tutte le madri riescono a "vedere" un figlio come altro da sè, ma semplicemente come una proiezione di sè, un'appendice.
So che nel suo agito non vi era alcuna intenzionalità, anche se non è una ragione sufficiente per non soffrire. So perfettamente che riparlarne ora sarebbe assolutamente inutile ed irrilevante. Quel che è stato è stato.
Quel che c'è oggi, è che io sono cambiata, e che quando vado a casa dei miei genitori e mi siedo in cucina con mia madre che mi racconta tante e tante storie, la guardo, la trovo una signora bella e simpatica, so che mi vuol bene e....intravedo in lei quel filo di sana follia :woot: che mi appartiene e.... mi diverto e rido come forse non ho mai fatto prima....
LLorenza31/1/2009, 23:28
che argomento spinoso ho lanciato.
rosaria19561/2/2009, 00:45
CITAZIONE (LLorenza @ 31/1/2009, 22:28) che argomento spinoso ho lanciato.
....te possino!!!!!!!!!

Sono certamente daccordo sul fatto che il rapporto con i genitori (non solo con la madre) possa notevolmente influenzare la vita dei figli.
Fare i genitori è certamente un compito difficilissimo, si sbaglia sempre in qualcosa, non esiste il genitore perfetto.
Come figlia devo dire che sono certamente stata influenza tantissimo dalla "moralità" della mia famiglia che mi ha fatta crescere piuttosto timorosa e piena di tabù e ce n'è voluto di tempo e di crescita mia interiore per superarli....anzi...forse ancora non tutti li ho superati.
Molto mi ha legata il sapere che mi desiderano vicina, fosse stato per me avrei cercato lavoro anche lontano dalla mia città, avrei vouto fare un lavoro che mi permettesse di viaggiare, era il mio sogno, invece i miei genitori mi hanno indirizzata verso un cammino più "tranquillo".......meglio fare l'insegnante oppure l'impiegata....ed io l'impiegata ho fatto.
Sarà forse per questo motivo che ho sempre spinto tantissimo mio figlio a viaggiare, ed ora mi ritrovo con l'unico figlio che lavora all'estero, ma sono contenta se è ciò che lui desidera, non l'ho influenzanto soltanto molto molto aiutato e supportato in questa sua scelta, quasi fosse una rivincita alla mia rinuncia........e adesso però mi manca tanto.
Insomma non è facile davvero, ho avuto dei genitori che litigavano parecchio (per eccesso di bene mio padre era particolarmente apprensivo ed oppressivo e ciò provocava notevoli discussioni in famiglia) ed anche questo mia ha influenzata, desideravo andarmene farmi la mia vita per non stare più in casa e, visto che non ero riuscita a farmi la mia vita scegliendomi un lavoro che mi piacesse e mi permettesse di stare altrove, l'unica era sposarsi e per fortuna che io ed il mio ragazzo ci volevamo tanto bene e che considero il mio un matrimonio felice ancora oggi dopo 31 anni e mi risposerei con lo stesso uomo senza alcun dubbio, se penso che questa mia volontà di andar via da casa poteva, se non avessi avuto la fortuna di incontrare l'uomo che ho incontrato, poteva davvero rovinarmi la vita.
Quindi molto sono stata condizionata certamente, ma molto sono stata anche amata e questa consapevolezza, a distanza di anni dalla perdita di mia madre e, pochi anni fa di mio padre, mi fà sentire oggi più di ieri la loro mancanza.
Tantissimo si sbaglia per amore, chissà in cosa anche io e mio marito stiamo sbagliando con nostro figlio.
cri681/2/2009, 02:46
CITAZIONE (Renza @ 31/1/2009, 21:07) Penso che il rapporto con la madre sia il più esclusivo dei rapporti che un essere umano si trovi ad affrontare. E' colei che ti mette al mondo, che ti allatta, che ti accudisce. Dipendi da lei, dal suo sostentamento per parecchio tempo. Specie in una cultura come quella italiana, per lo meno mi riferisco alla mia generazione, la mamma è molto chioccia, iperprotettiva e talvolta tanto avvolgente quanto soffocante.
Spesso con la madre si crea un rapporto simbiotico da cui si fatica ad affrancarsi.....
Sì, io penso che una madre possa influenzare, condizionare e in modo subliminale (e non!) talvolta anche veicolare le scelte delle proprie figlie.
E credo che madri di questo tipo siano donne che a loro volta non hanno un rapporto risolto con la propria madre o che cercano di vivere attraverso le figlie ciò che non sono riuscite a vivere loro stesse.
Io sono una delle molte donne che ha avuto un rapporto conflittuale con la propria madre per molto, troppo tempo. E non riesco a raccontare, un po' per riserbo e pudore e perchè il dolore l'ho elaborato con un processo lungo e forse ancora in corso. Ma il dolore cerco di lasciarlo alle spalle... penso ne valga la pena, perchè è mia madre...
Oggi posso dire soltanto che ho imparato a riconoscere le sue parti positive e vincenti, ho imparato ad ignorare i lati oscuri, sono in grado di amarla e, in parte, ... a perdonarla. Perdonarla per quello di cui avrei avuto bisogno e che non ha saputo darmi. Perdonarla per non aver assecondato e rispettato la mia vera natura, forse perchè non tutte le madri riescono a "vedere" un figlio come altro da sè, ma semplicemente come una proiezione di sè, un'appendice.
So che nel suo agito non vi era alcuna intenzionalità, anche se non è una ragione sufficiente per non soffrire. So perfettamente che riparlarne ora sarebbe assolutamente inutile ed irrilevante. Quel che è stato è stato.
Quel che c'è oggi, è che io sono cambiata, e che quando vado a casa dei miei genitori e mi siedo in cucina con mia madre che mi racconta tante e tante storie, la guardo, la trovo una signora bella e simpatica, so che mi vuol bene e....intravedo in lei quel filo di sana follia :woot: che mi appartiene e.... mi diverto e rido come forse non ho mai fatto prima....
renza credimi...hai fatto la cosa giusta "perdonandola"...io l'ho capito troppo tardi...

ok, basta appena riesco..magari scrivo qualcosa in più che quotare e aggiungere solo due righe è un gran bell'argomento e avrei tanto da dire...ma è ancora molto difficile per me parlarne serenamente....(scusate)...


Renza1/2/2009, 09:25
Cerco di avvicinarmi Cri al tuo sentire e credo di capire quel che vuoi dire.
E credimi, guardando a questo topic sarebbero molte le cose che avrei da dire, come se questo potesse rappresentare il luogo dell'autoanalisi e il luogo in cui confrontare un certo tipo di vissuto, ma forse proprio l'esclusività del rapporto madre-figli rende l'argomento delicato ed intimo, troppo per essere sviscerato come si vorrebbe.
Il rapporto madre-figlia è spesso estremo, contraddistinto da odio e amore, quasi mai da indifferenza.
La madre che per lungo tempo è stata iperpresente, invasiva e minacciosa rispetto a timidi tentativi di scelte da lei non condivise, come la mia, una madre depressa che ha fatto della sua malattia uno scudo verso la vita e forse, come capita, non ha saputo o voluto curarsi come la tua mamma, o ancora altri tipi di madre, quelle distaccate, inesistenti, anaffettive (ed io ne ho conosciute) procurano sempre una ferita più o meno manifesta e condizionano con la loro presenza/assenza il corso degli eventi nella vita dei figli.
LLorenza1/2/2009, 11:23
io invece sento in modo diverso da voi. non mi manca. quando è finita ho pianto per il rapporto che non c'è stato, che non è stato possibile. a un certo punto della mia vita la compassione, nel senso letterale del termine, mi ha permesso di accudirla, come avrei fatto per una persona anziana nelle sue condizioni, senza aspettarmi nulla da lei.
per me è stata una benedizione, la migliore cosa che mi potesse capitare da un certo punto di vista, il mio incidente di qualche anno fa. immobilizzata a letto per quasi 40 giorni, ho capito che mia madre proprio non ce la faceva. e mi ha fatto bene, altrimenti avrei continuato a pensare che sotto sotto mancava a me qualche cosa, avrei continuato a sperare in qualcosa di impossibile.
la vicenda della mia amica deve avere smosso parecchie cose. stanotte brutti sogni. forse anche il pensiero del trasferimento ad asti. cosa fare delle cose di mia madre, dei servizi di piatti e bicchieri che dispiace buttare ma che non saprei dove mettere. e anche il fatto di regalarli richiede un lavoro che forse non mi sento di affrontare.
la verità è che forse diamo per scontato che le donne sono fatte per essere madri, mentre invece non è così.
liveon20081/2/2009, 13:29
è vero,credo che sia difficile per molte di noi parlare del nostro rapportocon i genitori:un padre che amava il genere femminile e senza discrezione,una madre che sfogava nella figlia ,soprattutto, ancora bambina i tradimenti continui e le ldelusioni della sua vita matrimoniale esprimendo un fermo giudizio negativo sul rapporto amore sesso tipo :stai attenta,gli uomini vogliono solo quello..oppure non ti sposare,meglio restare sola,con un lavoro ,indipendente....Mio fratello e gli amici mi presentavono bravi ragazzi per i quali sentivo quella simpatia che avrebbe potuto diventare qualcosa di più ma appena mi stringevano ...subito il campanello d'allarme!!!tutto ciò fino alla laureae al posto,cioè ai 26 anni.Mio fratello mi presentò il fratello della sua ragazza e subito simpatizzasmo,forse perchè era spontaneo,affettuoso, innamorato,non feci in tempo ad erigere barricate ed ecco la crisi famigliare:mio padre si opponeva perche' stava perdendo colei che mediava i suoi errori,mia madre non aveva più il parafulmine alle sue umiliazioni e tutti avevano da ridire...Ho accettato l'insegnamento a mille Km di distanza e ho parlato col parroco, ho fissato la data e mandato le partecipazioni ai miei,se volevano venire al matrimonio sarei stata felicissima..e così ai miei suoceri!non vi dico lo scandalo!!!Sono37 anni che sono sposata e non mi sono mai pentita...mio marito mi ha rispettato,niente tradimenti o sotterfugi e massimo rispetto reciproco...così mi sono scrollata di dosso quelle immagini così tristi e umilianti che mia madre mi aveva impresse e che in buona parte hanno condizionato la vita
Rosy562/2/2009, 16:48
Vi sembrerà inutile ma per il momento ho letto solo il titolo di questa discussione, non sono anora riuscita a leggere i post.
Figuriamoci!!!!!!!!!!
Grazie
RobyMuccola2/2/2009, 17:46
Wow Lorenza..capita proprio a fagiolo questa discussione...!!!
Capisco le parole di Cri......ma per ora..non mi sento di dire qualche parola in più...
Renza2/2/2009, 21:45
Volevo cercare di capire e per questo chiedere a Lorenza, se ovviamente non sono invadente, se non ravvisi ora, in quella compassione con cui ha accudito sua madre nella malattia, una sorta di amore filiale, magari disatteso, magari negato, ma pur sempre una specie di amore.
Ti faccio questa domanda perchè anche a me è capitato, in momenti cruciali della mia vita, di agognare l'affetto, la presenza, l'amore incondizionato che si pensa una madre debba ad un figlio. Ma lei non c'era, o almeno era ciò che pensavo.
Oggi ho capito che lei non "sapeva" esserci e oggi sono consapevole delle sue assenze e delle sue carenze. Ma questo non mi impedisce di amarla senza alcuna aspettativa se non quella di riconoscerla come l'unica madre che mai avrò.
Sarà un modo per esorcizzare la paura del vuoto che ho vissuto o dell'abbandono che forse nel momento del distacco proverò, eppure oggi, che non sono più la ventenne ribelle, ci sono istanti in cui provo per lei un affetto morbido e diverso dal resto dei miei modi di sentire...
Spero di essere riuscita a farmi comprendere.
LLorenza2/2/2009, 22:13
non so definirlo, non parlerei di amore. diciamo che ho in genere nei confronti delle persone un atteggiamento di disponibilità, di comprensione e pur non avendo figli tendo a comportarmi in modo materno. nel senso che in genere chi è dall'altra parte sente di potersi fidare, che non lo lascerò nei casini, che non approfitterò delle sue confidenze e delle sue debolezze.
io penso di aver compreso mia madre, di averla compresa bene. so anche che prima di rendrere dolorosa e difficile la vita agli altri, ha sofferto per prima.
aveva a volte un modo di piangere 'da dentro', straziante, un pianto che veniva da lontano e che io sapevo di non poter consolare fino in fondo. ho capito anche che attribuirmi cattiverie, brutte intenzioni dipendeva anche dal fatto di sentire di non essere stata una buona madre.
ho cercato di fare il possibile per lei, nel senso di quello che le era possibile accettare e nel senso di quello che io le potevo dare senza annullare me stessa.
ed è stato durissimo, soprattutto alla fine.
mi fa piacere che per te sia diverso. a me è mancato il rapporto con una madre. è passato, non può esserci più. diciamo che a un certo punto della mia vita è come se avessi dovuto ripartorirmi. quando ero ingessata ricordo che mi dicevo 'meno male che c'è lorenza che si occupa di lorenzina'.
ho aperto queste riflessioni soprattutto perchè riconosco che certi percorsi di dolore si trasmettono dalle madri ai figli quasi senza che ce ne accorgiamo.
riconosco ad esempio in mio fratello molto di mia madre ed è faticoso il rapporto con lui.
insomma spero anch'io di essermi spiegata.
RobyMuccola2/2/2009, 22:59
Ti sei spiegata benissimo Lorenza...mi sembra quasi,x molte cose,di aver letto i miei di pensieri...
Ti abbraccio...
Ester523/2/2009, 01:36
Scusatemi, è tardi e mi accorgo ora di questa interessantissima discussione, ma la leggerò tutta domani.
Volevo solo dirvi che sto leggendo il libro scritto da Diego della Palma "Accarezzami madre" : è proprio attinente a questa discussione, anche se il figlio è un maschio, anzichè una femmina.
A domani, buona notte.
Renza3/2/2009, 12:24
Capisco Lorenza. Sicuramente l'aver compreso determinate dinamiche ti ha consentito di uscire da un gioco di ruolo pericoloso. E dev'essere stata un'operazione difficile, dolorosa e che non tutti sono in grado di compiere.
Intuisco il dolore per un rapporto madre-figlia che non c'è stato.
Eppure nel mio piccolo sono convinta del fatto che, nel tuo processo di rinascita di persona e di madre di te stessa, manchi la riabilitazione di una figura materna che, anche nell'assenza e nella negatività del "dare distorto", avrà pur lasciato una traccia che potrebbe venirti utile in positivo.
Nelle tue parole leggo molta luciditò, grande capacità di dare amore, ma una ferita profonda, che ancora sanguina.
Mi permetto di confrontarmi con te su questo punto raccontandoti la mia esperienza.
Ho sofferto molto per le negazioni, ho pensato, e a tutt'oggi penso, che il dolore che un madre procura si propaghi come l'onda di un diapason e, anche subliminalmente, riporti una figlia a scelte quasi obbligate. Tuttavia aver "rielaborato" l'immagine di mia madre facendo appello alle mie parti salvifiche, mi ha dato modo di riconciliarmi col materno. Oggi la guardo e non vedo necessariamente quel che non ha saputo darmi, o peggio quanto mo ha sottratto, ma quanto può donarmi oggi, e ne faccio tesoro, per poco che sia.
Poi, quando "deraglia", quando cioè rispolvera vecchi copioni e recita a soggetto, ho imparato ad "uscire" ed osservarla, sospendendo il giudizio. Ho capito che se una persona, indipendentemente dal ruolo che ricopra, può darti 10 non puoi pretendere 100, anche se è tua madre, anche se tu al suo posto agiresti diversamente.
Per elaborare il lutto della paradossale perdita di una madre che avrei voluto e per riconciliarmi con la madre che ho, ho dovuto fare grandi sforzi, ma ne è valsa la pena: sotto questo profilo sono più serena, più padrona di me stessa, più capace di guardare alla mia famiglia d'origine con occhio benevolo, nonostante le cicatrici che mi porto appresso.
LLorenza3/2/2009, 14:29
riconciliazione con il materno.
credo dalla mia di aver avuto, purtroppo per poco tempo, delle figure materne che non erano mia madre. mia zia adriana, che morì giovane e dalla quale mi sentivo amata in modo speciale. lei aveva 4 figli maschi, nessuna femminuccia, così ero la preferita.
mia nonna materna, che quando andavo a vasto in estate, tirava fuori dalla cassa quello che nei mesi aveva comprato per me. mi pensava quando io non c'ero e tanto mi bastava. poi, non aveva un carattere facile, però lei mi pensava.
il fatto è che io mi sono sentita e per certi aspetti mi sento così tuttora, senza famiglia.
pensa che per anni sono stata convinta di essere stata adottata e neanche vedevo le somiglianze con la famiglia di mio padre e quella di mia madre.
sì, credo la mia fortuna sia stata avere nel corso degli anni delle altre figure di riferimento.
un vero rapporto proprio con lei è stato impossibile.
Renza3/2/2009, 20:07
Lorenza, cosa vuol dire che ti senti senza famiglia? chi o che cosa ti portano ad avvertire il senso di non appartenenza?
Tornando al titolo del topic pensi che ciò dipenda dal potere che tua madre era in grado di esercitare?
LLorenza3/2/2009, 23:12
quando non ti senti voluta dalla tua stessa madre e, peggio ancora, crescendo, per una serie di motivi, tua madre cerca di distruggerti, avverti estraneità proprio nel rapporto intimo per eccellenza. e questo non può non avere ripercussioni sulla vita e sul modo di affrontarla. io sono una combattente, ho imparato da piccola a cavarmela da sola. non avrei mai pensato di potermi rivolgere a mia madre. se non avessi dovuto guadagnarmi palmo a palmo ogni pezzetto del mio territorio, probabilmente non sarei così. ma sono anche stata finora condizionata nelle scelte affettive importanti. guarda caso sempre con persone che mollano nelle difficoltà.
come è difficile rompere queste catene di dolore.
mi viene in mente un libro di marie cardinal, le parole per dirlo. in qualche modo ricorda anche la storia della mia amica.
c'era un capitolo in cui la scrittrice racconta di un tè con sua madre. racconta con precisione il salotto, il servizio buono e la rivelazione fattale dalla madre: quando era incinta di lei aveva cercato di abortire non chirurgicamente perchè non stava bene per l'epoca, ma affaticandosi, andando a cavallo, ma niente, lei era attaccata bene e non fu possibile mandarla via.
il capitolo successivo marie dice, no, non è stato prendendo un tè, sedute in salotto che mia madre mi ha detto queste cose, ma per strada, senza riguardi. ed aggiunge che quello era stato il secondo tentativo di aborto della madre. dicendole queste cose aveva posto le basi per una sofferenza con la quale avrebbe fatto i conti per tutta la vita.
ecco, quello che le madri dicono o fanno ai figli pesa di più, proprio perchè sono madri.
poi, mi sento senza famiglia anche perchè un po' tutti li sento estranei. non c'è solidarietà, per nulla. per me è come non averli. ricordo che da giovane mi adoperai molto perchè ci si frequentasse in famiglia, perchè avvertivo innaturale il non riunirsi neanche durante le feste con gli zii e i cugini. poi ho gettato la spugna. è una fatica, veramente non ne vale la pena.
la mia famiglia sono gli amici.
Renza3/2/2009, 23:40
Le tue spiegazioni sono lucide, chiare.
Inconfutabili, mio malgrado.
Perchè vorrei poterti indicare una strada, ma se lo facessi mentirei... Mentirei perchè so che ci sono situazioni irreversibili, perchè so quanto danno e quanto moleste possano essere certe dinamiche famigliari.
Il lavoro che ho fatto su me stessa, la possibilità del perdono, della riconciliazione col materno, del salvifico che salva si è compiuto perchè la malattia, lato sensu, mi imponeva di recuperare le immagini positive introiettate, di correggere i messaggi distorti. Se anche non ho recuperato la reciprocità di un rapporto in senso totale, ho recuperato la persona che è mia madre. E la cosa più bizzarra è il fatto che di tutto questo lei non è a conoscenza e che mi gratifica il solo fatto di provare per lei un amore pacato e silenzioso... Però sai, io ho lavorato per sottrazione. Un lungo labor limae per riemergere da un sommerso da "iperamore"...
Conosco il libro che hai citato. Lo lessi a suo tempo, assieme a La donna dei fili di Ferdinando Camon e Una morte dolcissima di Simon de Beauvoir che, se non hai letto ancora, mi permetto di consigliarti....
sono assolutamente in accordo con te: ci son parole dette che rimangono impresse come marchi a fuoco, se pronunciate o agite da una madre. Questo sì... queste rimangono....
lorichi6/2/2009, 15:10
BELL'ARGOMENTO LORENZA.
MI SENTO DI PARLARE DA FIGLIA E DA MADRE.
MIA MADRE MI HA AVUTA CHE AVEVA 20 ANNI E MIO PADRE, 21ENNE, ESSENDO ORFANO AVEVA DUE FRATELLI PIU' GIOVANI, MALATI, DA ACCUDIRE; PRATICAMENTE APPENA SPOSATI I MIEI GENITORI AVEVANO GIA' DUE FIGLI E POI SONO ARRIVATA IO. UNA MADRE, MA ANCHE UN PADRE, POSSONO FARE MOLTI DANNI NEI CONFRONTI DEI FIGLI, I MIEI CERTAMENTE NE HANNO COMPIUTI MA A TUTTO HANNO ANTEPOSTO L'AMORE, ANCHE TROPPO, CHE HANNO AVUTO PER NOI FIGLI. DA BAMBINA HO SOFFERTO MOLTO PER IL COMPORTAMENTO DI MIA MADRE DETTATO IN PARTE DALLA PAURA E IN PARTE DAL PENSIERO COSTANTE DI "COSA PENSA LA GENTE" (CONCETTO CHE HO PROFONDAMENTE ODIATO DA SEMPRE) E DI MIO PADRE DETTATO ESCLUSIVAMENTE DALLA GELOSIA E DALL'ANSIA. NON MI SONO MAI SENTITA RIFIUTATA E/O CONDANNATA, NELLA LORO SEMPLICITA' POSSO DIRE CHE SONO STATI, SOPRATTUTTO MIO PADRE, DEGLI "ILLUMINATI". IN FAMIGLIA QUANDO C'ERA UNA DECISIONE DA PRENDERE ANCHE IO E MIO FRATELLO VENIVAMO INTERPELLATI, ANCHE SE ERAVAMO BAMBINI. HANNO FATTO SACRIFICI ENORMI PER NON FARCI MANCARE NULLA E LE COSE CHE QUANDO ERO BAMBINA MI FERIVANO LE HO CAPITE QUANDO SONO DIVENTATA GRANDE ANCHE LE BOTTE (NE HO PRESE TANTE). ORA CHE I MIEI HANNO 79 E 80 ANNI CONTINUANO A TRATTARMI COME UNA DELICATISSIMA BAMBOLA DI VETRO, SE POSSIBILE MI AMANO ANCORA DI PIU' E ANCHE SE TROPPO SPESSO DIVENTANO INVADENTI NON POSSO CHE PERDONARLI PERCHE' CAPISCO COSA LI FA COMPORTARE IN UN CERTO MODO.
DA MADRE HO CERCATO DI EVITARE DI ESSERE POSSESSIVA NEI CONFRONTI DI MIO FIGLIO COME I MIEI GENITORI LO SONO STATI CON ME. SAPENDO CHE SAREBBE RIMASTO FIGLIO UNICO HO CERCATO DI AFFRANCARLO IL PRIMA POSSIBILE DA ME, DALLE MIE ANSIE, DALLE MIE PAURE, DALLE MIE INCOMPETENZE, DALLE MIE INCAPACITA'.
HO SEMPRE PENSATO A LUI COME AD UNA PERSONA STACCATA E DIVERSA DA ME LE VOLTE CHE MI SONO RESA CONTO CHE PENSAVO A LUI COME AD UNA "COSA" MIA HO SCACCIATO SUBITO IL PENSIERO PERCHE' LUI E' UNA PERSONA, TUTTI I BAMBINI LO SONO DA QUANDO NASCONO, HANNO UNA LORO INDOLE, UNA LORO PERSONALITA' CHE VA RISPETTATA. CREDO CHE MIO FIGLIO ABBIA SAPUTO APPREZZARE QUELLO CHE ABBIAMO FATTO ANCHE SE HA UN MODO DI RAGIONARE MOLTO DIVERSO DAL MIO. CREDO DI AVERLO MOLTO CONDIZIONATO QUANDO ERA BAMBINO NEL TENTATIVO DI FARLO ESSERE UN BAMBINO EDUCATO, CHE AVESSE CURA DELLA SUA PERSONA E DELLE SUE COSE, CAPACE DI ASSUMERSI LA RESPONSABILITA' DI QUELLO CHE FACEVA, LE MIE SONO STATE POCHE REGOLE MA FERREE POI AD UN CERTO PUNTO E' COMINCIATO IL DIVARIO, UNA MAGGIORE INDIPENDENZA E UNA MAGGIORE DISTANZA DA NOI GENITORI. MI SONO COSTRETTA A NON ASPETTARLO MAI IN PIEDI QUANDO TORNA DI NOTTE A NON CHIAMARLO MAI SUL CELLULARE NE' DI GIORNO NE' TANTOMENO DI NOTTE A MENO DI CAUSE VERAMENTE GRAVI, A NON CHIEDERGLI DI FARMI SAPERE QUANDO ARRIVA ALLA FINE DI UN VIAGGIO, STO CERCANDO DI ADEGUARMI AI SUOI TEMPI E ALLE SUE ESIGENZE E MI RENDO CONTO CHE IN QUALCHE MODO SONO ANCHE IO, COME MIA MADRE, DESIDEROSA DI PARTECIPARE ALLA VITA DI MIO FIGLIO E NE VENGO, INVECE, FERMAMENTE TENUTA FUORI, SEMBRA CHE MIO FIGLIO ABBIA UNA SORTA DI ALLERGIE A QUELLE CHE LUI CONSIDERA INTERFERENZE NELLA SUA VITA E CHE INVECE IO CONSIDERO NORMALE MANIFESTAZIONE DI AFFETTO E ATTENZIONE FRA MADRE E FIGLIO. A QUESTO PUNTO, ALMENO NELLA MIA FAMIGLIA, ENTRA IN GIOCO LA FIGURA DEL PADRE.
QUELLO CHE VORREI SOTTOLINEARE E' CHE FORSE UN BAMBINO NON DISTINGUE IL COMPORTAMENTE DI MADRE E PADRE MA VEDE IL COMPORTAMENTO DEI GENITORI NEL LORO INSIEME, SE E' VERO CHE UNA MADRE PUO' FARE DANNI UNA PARTE DI RESPONSABILITA' CE L' HA ANCHE IL PADRE PERCHE' COMUNQUE LA MADRE, NEL SUO COMPITO DI EDUCATRICE, DEVE FARE SEMPRE E COMUNQUE I CONTI CON IL SUO RAPPORTO DI COPPIA.
MI RENDO CONTO DI ESSERE STATA MOLTO CONFUSA, SPERO IN SEGUITO DI RIUSCIRE AD ESPRIMERMI MEGLIO PERCHE' QUESTA E' VERAMENTE UNA BELLA DISCUSSIONE.
rosaria19566/2/2009, 15:43
Cara Lori, vedo diverse similitudini tra il tuo racconto e la mia esperienza, inserita quanche giorno fà:
padre: iper ansioso e iper protettivo
madre: insofferente alle pressioni della iper-ansia-protettività-oppressione di mio padre e quindi litigi
educazione: .......non far tardi che poi la gente pensa male....non puoi fare un viaggio da sola perchè la gente pensa male....
Anche io come te ho odiato la frase ".....che pensa la gente......." frase che ha pesantemente condizionato, insieme all'aria litigiosa che si respirava in casa (sia pur litigiosa per eccesso di affetto/apprensione) le mie scelte di vita, come ho scritto nel mio messaggio precedente.
Come te ho cercato e l'ho sempre racontato, in contrapposizione a quella sorta di "gabbia dorata" nella quale sono in parte vissuta da ragazza, di rendere mio figlio presto indipendente e sicuro di sè, supportando, anzi favorendo le scelte di studio/lavoro lontano da casa pur di fargli vivere i suoi sogni e cercare di fargli realizzare le sue speranze.
Adesso, è pur vero che molto dipende cmq dal carattere estremamente introverso che ha, ma mi ritrovo come te con un figlio della cui vita intima so davvero poco, al quale è difficile fare domande perchè ti risponde a monosillabi, e con il quale, affetto a parte perchè su quello non ho dubbi che ci sia da parte sua e ce lo ha dimostrato più volte, ci ritroviamo io e mio marito, molto soli e senza la compagnia o conforto di poter condividere affettuosamente la sua vita, le sue emozioni, le sue scelte.
Fare i genitori ed essere figli sono mestiri davvero difficili, i miei genitori avevano certamente scagliato in qualcosa ed io e mio marito abbiamo evidentemente sbagliato qualcosa a nostra volta.
Tu che ne pensi Loredana? in cosa abbiamo ecceduto oppure dove non abbiamo dato abbastanza?
lorichi6/2/2009, 16:00
GUARDA ROSY, COME HAI DETTO GIUSTAMENTE TU, FARE IL GENITORE E' IL MESTIERE PIU' DIFFICILE DEL MONDO E POI SI SBAGLIA IN TUTTE LE COSE, LA PERFEZIONE NON ESISTE E LE BACCHETTE MAGICHE NEANCHE. IO CREDO DI ESSERE ANCHE STATA FORTUNATA PERCHE' HO AVUTO L'AIUTO DELLE MIE DUE COGNATE; UNA, PEDAGOGISTA, COORDINATRICE DI TUTTI GLI ASILI DEL COMUNE DI ROMA; L'ALTRA INSEGNANTE DI SCUOLA MEDIA CHE AD UN CERTO PUNTO HA DECISO DI SEGUIRE CORSI PER FARE L'INSEGNANTE DI SOSTEGNO. DUE EDUCATRICI CHE HANNO SPESO MOLTO NEL LORO MESTIERE. DA LORO HO APPRESO UN CONCETTO CHE MI HA AIUTATO MOLTO ED E' QUESTO:
OGNI GENITORE DOVREBBE FARE SOLTANTO QUELLO PER CUI HA ENERGIE A SUFFICIENZA. MI SPIEGO MEGLIO.
SE NEL MESTIERE DI GENITORE PUOI DARE 10 ACCONTENTATI DI QUELLO, E' MOLTO MEGLIO AVERE LA COSCIENZA TRANQUILLI DI AVER FATTO TUTTO CIO' CHE E' NELLE TUE POSSIBILITA' PIUTTOSTO CHE LACERARSI PER CERCARE DI DARE DI PIU' O, PEGGIO, ESSERE GENITORE PERFETTO.
CONFORTATA DA LORO HO CERCATO DI APPLICARE QUESTA REGOLA CERCANDO DI NON ASCOLTARE CHI VOLEVA COLPEVOLIZZARMI PERCHE' LAVORAVO; SONO CONVINTA CHE CONTA LA QUALITA' DI QUELLO CHE SI FA NON IL TEMPO CHE SI IMPIEGA A FARLO.
PER TORNARE ALLA TUA DOMANDA: IN COSA HO ECCEDUTO? PROBABILMENTE NELLA SEVERITA' CON LA QUALE HO EDUCATO MIO FIGLIO, MIA MADRE MI HA SEMPRE RIMPROVERATO DI ESSERE STATA TROPPO SEVERA MA IO RIFAREI TUTTO ALLA STESSA MANIERA PERCHE' HO VISTO I RISULTATI, CERTO QUANDO LUCA ERA PICCOLO CERTE COSE NON POTEVA CAPIRLE E PROBABILMENTE MI HA REPUTATO UNA SPECIE DI STREGA CATTIVA CHE LO OBBLIGAVA A SEGUIRE CERTE REGOLE.
COSA NON HO DATO? PIU' AFFETTO, PIU' ABBRACCI, PIU' COCCOLE. LUI NON VOLEVA E IO MI SONO ADEGUATA. SE AVESSI INSISTITO AVREI FATTO DANNI ALL'EPOCA.
COMUNQUE NON ESISTONO NEMMENO REGOLE CHE SONO BUONE PER SEMPRE; TUTTO VA MEDIATO, MODULATO, TRASFORMATO E ADEGUATO . SI CRESCE E SI CAMBIA E LE REGOLE DEVONO CAMBIARE CON NOI.
STIAMO ANDANDO IN OT?
rosaria19566/2/2009, 18:19
Ma io invece non sono mai stata rigida, anzi......
coccole non gliene ho fatte mancare
mio marito e lui da piccoli si divertivano da matti
giocavano a far la lotta
insieme si "alleavano" per fare il solletico a me
la mattina dell'epifania tutti nel lettone per aprire la calza della befana
insomma, non siamo stati affatto rigidi nè io nè mio marito
e non siamo stati i tipi poco espansivi......anzi....(ancora oggi qualche volta mio figlio ama darmi dei "pizzicotti" che hanno esattamente lo stesso valore affettivo di un bacio e di un abbraccio)
Adesso, pur avendo assolutamnete pieno rispetto della sua privacy perchè è ovviamente un uomo, ci manca però un minino di confidenza che farebbe sentire me e suo padre, più partecipi della sua vita.
Riallacciandomi al titolo del topic, certamente il nostro modo di fare lo avrà influenzato in qualche modo come IO fui a mia volta influenzata dai miei genitori.
Pur sapendo che davvero nutre affetto per noi e che se per più di 2 giorni non ci sentiamo si preoccupa terribilmente, ma me manca l'intimità e la confidenza con lui .....e sono sicura che,......anche a lui mancherà qualcosa del suo rapporto con me.
Assolutamente lungi da me il pensiero di poter essere stata "madre perfetta" dal momento che, già come persona e donna mi ritengo "imperfetta" cioè con tantissimi difetti, vorrei solo capire come scalfire la corazza e fargli capire che non mi interesso di ciò che fà per mera curosità o per "farmi i fatti suoi" ma semplicemente perchè vorrei condividerne la confidenza......................
è difficile ...proprio difficile!!!!!
lorichi6/2/2009, 19:29
IO CI HO PROVATO CON I BACI E GLI ABBRACCI MA FIGURATI CHE LUI ANCHE QUANDO ANCORA NON CAMMINAVA MI POGGIAVA LE MANI SULLE SPALLE PER NON FARSI STRINGERE TROPPO! L'INSOFFERENZA VERSO I GESTI AFFETTUOSI DEVE ESSERE QUALCOSA CHE HA NEI CROMOSOMI COME SUO PADRE.
FIGURATI CHE PER UN PERIODO AVEVAMO ORGANIZZATO CHE LA DOMENICA MATTINA VENIVA NEL LETTONE E MIO MARITO, CASO ASSOLUTAMENTE ECCEZIONALE, AVREBBE PREPARATO UNA SONTUOSA COLAZIONE E CE L'AVREBBE SERVITA A LETTO............E' DURATA FORSE UN ANNO POI LUI NON HA PIU' VOLUTO. NON HA MAI CHIESTO DI VENIRE NEL LETTONE, HA SEMPRE DORMITO NELLA SUA STANZA FIN DA QUANDO E' NATO E UNA VOLTA CHE CE L'HO MESSO PERCHE' AVEVA LA FEBBRE A 40° APPENA E' SFEBBRATO HA CHIESTO DI TORNARE NEL SUO LETTO!
QUESTA COSA DELL'AFFETTO IO ME LA PRENDO COME MIA COLPA PERCHE' FORSE AVREI DOVUTO IMPORLA CON PIU' ENERGIA; MA POI SAREBBERO NATI ALTRI PROBLEMI PERCHE' LUI FINO ALL'ADOLESCENZA HA PRESO COME UNICO RIFERIMENTO IL COMPORTAMENTO DEL PADRE , TUTTO QUELLO CHE FACEVA, DICEVA, PROPONEVA IL PADRE ERA GIUSTO E I MIEI TENTATIVI DI FARGLI CONOSCERE ANCHE L'ASPETTO AFFETTIVO DEI NOSTRI RAPPORTI SONO FALLITI. POI CON L'ADOLESCENZA HA PRESO LE DISTANZE METTENDOCI A PARTE SOLO DI POCHE COSE. QUANDO NE PARLIAMO DICE CHE COMUNQUE LUI LE COSE IMPORTANTI CE LE DICE, SPERO SIA COSI. LA COSA CHE MI CONSOLA E' CHE COMUNQUE CON SUO PADRE L'ACCOMUNA ALMENO L'INTERESSE CULTURALE E SCIENTIFICO; A VOLTE QUANDO PARLANO MI SEMBRA CHE SIA UN'ALTRA LINGUA MA LORO SI CAPISCONO ED E' UNA COSA CHE FA SICURAMENTE BENE A TUTTI E DUE.
PER TORNARE AL TITOLO DELLA DISCUSSIONE DA TUTTO QUELLO CHE HO RACCONTATO QUI SOPRA SI POTREBBE DERURRE CHE MIO FIGLIO SIA UNA PERSONA FREDDA E INSENSIBILE PER COLPA MIA, DICIAMO CHE E' MOLTO SELETTIVO NEL RIVOLGERE LE SUE ATTENZIONI VERSO GLI ALTRI E POI IL RAPPORTO CHE HA CON NOI GENITORI E' SICURAMENTE DIVERSO DA QUELLO CHE HA CON LA SUA RAGAZZA E GLI AMICI; SI DEDUCE ANCHE CHE GRAZIE A SUO PADRE, QUESTO MERITO E' TUTTO SUO, E' VENUTO FUORI UN RAGAZZO CHE CI HA DATO GRANDI SODDISFAZIONI NEGLI STUDI, CHE FIN DA PICCOLO HA POSTO UNA QUANTITA' INFINITA DI DOMANDE SU TANTI ARGOMENTI SIA SCIENTIFICI CHE ETICI E MENO MALE CHE C'E' SEMPRE STATO SUO PADRE A RISPONDERE PERCHE' SE DIPENDEVA DA ME.............................
briciole6/2/2009, 21:57
DIO MIO LORI! LEGGENDO LA TUA DISCUSSIONE MI E' PASSATA DAVANTI LA MIA ESPERIENZA, ORMAI LONTANA, DI GIOVANE MADRE, TUO FIGLIO, SEMBRA IL MIO PRIMOGENITO, SEMPRE TIEPIDINO NELL'ESPRIMERE AFFETTO, POCO INCLINE ALLE COCCOLE... CHE SIA STATA COLPA MIA' che sia stato il mio fare sbrigativo, essenziale, di madre super impegnata , la mia predisposizione a crescerlo ben educato perfetto...
CERTO, LUI ERA IL PRIMO A SCUOLA IL PIU' INTELLIGENTE MA....ORA CHE MI SENTO ESCLUSA DALLA SUA VITA, DAL SUO RAPPORTO CON LA RAGAZZA...MI RENDO CONTO CHE UN PO' DI COLPA CE L'HO! quanto mi dispiace! e' che anche mia madre , con me e' stata cosi', pensate che ancora oggi , quando mi trovo nella situazione di baciara provo quasi una sensazione di disagio, si soggezione, come se espimessi debolezza. Si, ha ragione lorenza. la madre puo' influenzare molto i figli.
LLorenza6/2/2009, 22:00
l'importante è fare quello che si<può. meglio se consapevoli. non esiste la famiglia ideale e forse non vi accorgete di esser efortunate perchè parlate di rapporti, con i vostri genitori e con i vostri figli.
il che resta come 'lavori in corso' per tutta la vita.
pascangela7/2/2009, 01:42
acci!...
leggendo i vostri post mi sono resa conto che qui tutte abbiamo avuto un'esperienza relazionale "tosta" e molto probabilmente non è affatto un caso che siamo tutte qui a raccontarcela.
Da qualche parte ve lo avevo detto che nel 91 avevo attivato una riflessione proprio sul rapporto con mia madre. Apparentemente, nei ricordi di adolescente, io ero sempre in contrapposizione con mio padre, in realtà le difficoltà di relazione con mia mamma sono cominciate prima che io nascessi: non ero desiderata! l'avevo capito da un pezzo e circa tre anni fà, il lunedì dell'angelo lei lo disse candidamente in presenza di buona parte della famiglia. Apparentemente la cosa non mi colpì, perchè non rappresentava una sorpresa, solo una conferma.
Dentro, nel profondo, invece, delle cose sono cambiate. Ora non cerco più giustificazioni al suo comportamento. Da grande ho sofferto meno, ma da bambina tantissimo, soprattutto per i continui allontanamenti da casa. Ogni tanto mi preparava la "mappatella" e mi spediva da una nonna o da una zia e là piangevo tutto il tempo, in modo inconsolabile, oppure ero una peste.
Il mio modo di agire pestifero faceva divertire molto quelli a cui ero affidata che lungi dal comprendere il mio profondo dolore, mi stuzzicavano, "sfreculiavano" x divertirsi e per distogliermi da un pensiero pressante: "voglio tornare a casa mia!". La profonda nostalgia che provavo, non si attenuava in alcun modo. Ovviamente tutto questo ha condizionato pesantemente il mio modo di essere, con gli altri, come madre, come persona....
La riflessione attivata mi ha impedito di riproporre pari pari i suoi comportamenti, anzi, per molti verso tendevo ad essere l'opposto...
Però c'è speranza!
...e qui entra in gioco di nuovo il reiki.
Nel luglio 2006 avevo preso da qualche giorno il secondo livello e in quella circostanza vengono dati anche i simboli della potenza o dell'imperatore, della purificazione e quello che consente di travalicare il tempo e lo spazio l'HON SHA ZE SHO NEN.
Trascrivo il racconto di quell'esperienza così come l'ho annotata nel mio diario quel giorno.
"23 luglio '06.
Stamattina mi sono svegliata ed ho fatto un autotrattamento mentale, poi sono rimasta un poco a poltrire e a riflettere. Mi sono ricordata dell'emozione di ieri sera e di come l'avevo descritta. Ho realizzato che c'è una parola ricorrente: accogliere, accoglie, accoglienza...
Ho parlato di accoglienza nella socializzazone della meditazione con la malachite.
Ho riparlato di accoglienza per verbalizzare la meditazione con SEI HE KI (il simbolo della purificazone).
Un senso di accoglienza ho percepito nel sedere nella sdraio. (un'altra volta vi posto le emozioni che ho provato in quel momento e fissato).
Mi sono rivista bambina, quando mamma mandava o portava Natalie (è il mio secondo nome con il quale mi chiamavano da b.) da tutti quelli che si mostravano disponibili a tenersela x qualche giorno.
Ho provato il dolore e la sofferenza di Natalie che si sentiva respinta, allontanata dalla mamma e accettata + o - volentieri dagli altri, che vivevano il disagio di non sapere come consolare quella bambina triste e arrabbiata, per cui cercavano di relazionarsi a lei stuzzicando la sua reattività, che li divertiva.
Fingevano di morderla lasciandole sulle braccia "orologi" che svanivano in fretta, oppure la facevano arrabbiare divertendosi alle sue reazioni esagerate.
Lei poi manifestava tutto il suo disagio. Allora veniva redarguita o ammonita. Di notte piangeva in silenzio e, sfinita, si addormentava.
Ho sentito montare dentro di me la tristezza di Natalie , così forte, profonda...
Saliva dallo stomaco, su per l'esofago a stringere la gola in una morsa. Un grosso senso di oppressione mi schiacciava il torace come un macigno. Finalmente Natalie ha pianto allentando le tensioni.
Ero troppo intenta a cercare di capire cosa mi stava accadendo, per avere la lucidità di consolare la piccola che piangeva in un letto straniero."
Io mi ero ritrovata, nello stesso posto, di fronte a me stessa bambina. Nonostante non avessi saputo consolarmi, da quel giorno qualcosa è cambiato in me e riesco a parlarne.
Un buon lavoro fatto con il reiki riesce a guarire anche ferite antiche.
Spero di non avervi svonvolti troppo.
Alla prox
Angela
cri687/2/2009, 02:27
CITAZIONE (lorichi @ 6/2/2009, 14:10) BELL'ARGOMENTO LORENZA.
DA BAMBINA HO SOFFERTO MOLTO PER IL COMPORTAMENTO DI MIA MADRE DETTATO IN PARTE DALLA PAURA E IN PARTE DAL PENSIERO COSTANTE DI "COSA PENSA LA GENTE" (CONCETTO CHE HO PROFONDAMENTE ODIATO DA SEMPRE)
CITAZIONE (rosaria1956 @ 6/2/2009, 14:43) .......non far tardi che poi la gente pensa male....non puoi fare un viaggio da sola perchè la gente pensa male....
Anche io come te ho odiato la frase ".....che pensa la gente......." frase che ha pesantemente condizionato,
COME VI CAPISCO...
PURTROPPO ANCHE MIA MADRE MI HA SEMPRE RIPETUTO QUESTA FASE, FINO ALLO SFINIMENTO .... DA BAMBINA MA ANCHE DA ADULTA ME LO DICEVA (ANCHE ALLE MIE FIGLIE LO DICEVA) ....
QUESTA FRASE MI HA SEMPRE CONDIZIONATO..IO ERO/SONO CONOSCIUTA QUI IN PAESE NOI ABBIAMO AVUTO UN NEGOZIO X 30 ANNI IMMAGINATE VOI....

Ester527/2/2009, 02:41
Come figlia purtroppo ho avuto una madre anaffettiva , sempre arrabbiata, sempre triste .. Non ricordo un bacio, un abbraccio o una carezza. Paradossalmente, quando stavo male (ricordo che vomitavo spesso) ero quasi contenta perchè mia mamma mi sorreggeva la fronte con una mano, e mi faceva piacere quella sensazione di calore. Mi stava finalmente "toccando". Ora mia madre da poco non c'è più, perciò non ne parlo volentieri, posso solo dire che sono stata una bambina infelice, vedevo le mamme delle mie compagne di scuola come delle fate, la mia sapeva solo essere arrabbiata e rivolgersi a me in modo burbero. Non andava d'accordo con mio padre, ed era perennemente assillata da problemi economici. Questo le ha impedito di regalarmi un sorriso o una carezza, e anche se cerco di perdonarla, non posso fare a meno di pensare che ha commesso un grosso sbaglio, che mi ha condizionato la vita. Col tempo è cambiata, è diventata una nonna dolce e mite per le mie figlie, loro l'hanno sempre adorata, è diventata mite anche con me, ma non sono mai riuscita ad abbracciarla, baciarla ... L'ho fatto solo all'ultimo, quando l'assistevo..
Come madre ho cercato di dare alle mie figlie tutto l'affetto possibile, baci, abbracci, carezze.. e le ho seguite passo dopo passo. Io che non ho mai festeggiato un compleanno da piccola, anzi: non mi accorgevo neppure che fosse il mio compleanno, perchè nessuno me lo ricordava o (tanto meno) mi diceva "Auguri", per le mie figlie organizzavo feste bellissime... Però sicuramente anch'io ho commesso degli errori. Tant'è vero che oggi una di loro (sono gemelle) a volte mi rinfaccia di averle sempre preferito l'altra; loro sono molto diverse, tanto una è timida e insicura, quanto l'altra è socievole, aperta, solare e intraprendente. La prima vive con me, l'altra in Inghilterra. Io mi chiedo spesso quali errori posso aver fatto, quando la prima mi rinfaccia di voler più bene all'altra. A volte penso: la prima è come ero io (timida, insicura) e l'altra è esattamente come avrei voluto essere ... Dalla mia "involontaria" ammirazione per la seconda, nasce la gelosia della prima ... ed io spesso sono in serie difficoltà. Ma cerco sempre di parlare, parlare, parlare ..... chiarire, e dimostrare il mio affetto. Anche se so già che verrà fuori di nuovo questa cosa che io preferisco una all'altra, ormai è un'idea che ha fatto qualche radice, e non so come estirparla dalla testa di mia figlia .
magamago'7/2/2009, 12:27
e invece ho trovato molto intenso il tuo racconto! Grazie Natalie!
liveon20087/2/2009, 14:26
d'accordo,i nostri genitori hanno condizionato la ns infanzia,hanno fatto emergere le ns paure come quella di non essere amate per noi stesse,di essere inadeguate,di non aver realizzato i loro desideri(perch'è a volte sotto sotto è questo che ci rimproveravano) ma permettetemi di dire,io che vi leggo ogni giorno,che belle persone che siete diventate!!A prescindere dal timore di non aver dato ai ns figli quanto era necessario per avere una vita affettiva ed emozionale equilibrata,posso rassicurarvi;da ciò che avete descritto il comportamento indica solo una forma di pudore che hanno tutti i maschi e credono così di salvare la loro intimità dall'entusiasmo di noi madri...almeno è ciò che dicono i miei due uomini.."se ti diciamo qualcosa tu parti in quarta!"
pascangela7/2/2009, 15:35
CITAZIONE (magamago' @ 7/2/2009, 11:27) e invece ho trovato molto intenso il tuo racconto! Grazie Natalie!
grazie a te magamagò!
Buon we e buona vita!
Angela
rosaria19567/2/2009, 15:36
Bè forse sì, certamente c'è anche questa componente di "pudore" da parte dei maschi in particolare, poi il carattere di ognuno e magari una naturale timidezza, fanno il resto.....
però che voglia che ho di......."partire in quarta!!!!!...... :rolleyes:
poi mi viene in mente che, tutto sommato e per tornare al titolo del topic, anche io non è che raccontassi chissà cosa e chissà quanto a mia madre, complice però una situazione familiare che mi stava un po' stretta non per mia naturale predisposizione........anzi.....mi sono poi rivelata una gran chiacchierona e mi piace raccontarmi e confrontarmi.
maryanna818/2/2009, 12:25
E' UN PO CHE APRO QUESTO POST
e dopo aver letto le vostre riflessioni volevo partecipare anchio
sono figlia e mamma ............... e ho altre due sorelle con una ci leviamo 16 mesi e con l'altra 5 anni ...allora
come filgia sono arrivata dopo 8 anni di matrimonio e tanti tentativi mio papa' anche se sbaglia
dice sempre che io sono la sua preferitae da lui davvero mi sono sempre sentita amata
addirituttura il suo amore per me crescendo si e' trasformato
in gelosia allo stato puro
ricordo che quando uscivo me lo ritorvavo sempre dietro mi seguiva come un cane da caccia
questo nn lo vissuta bene perche' per andargli contro facevo l'esatto contrario accorgendomi ora di aver sbagliato
con me e' stato sempre severo nn potevo tornare tardi etc etc
Mia mamma .................sicuramente lei mi vuole bene pero' con me nn e' stata mai dolce
io dovevo sempre fare la cosa giusta el mie sorelle se fregavano altamente ma lei sempre a me rompeva finita il magistrale o uversita' o lavoro,sempre a guidicarmi a farmi sbottare e quando sbotto io nn sono molto simpatica!!
io e mia sorella la 2 togliendoci poco siamo state sempre insieme stessa comitiva uscivamo insieme etc.
la cosa che mi fa star + male e la rigidita' di mia mamma neimiei confronti a me nn dice mai ''gioia''
cosa che dice alle mie sorelle nn mi sono mai sentita mata da lei nn mi ah mai detto tvb
sopratutto nell'utimo periodo prima di sposarmi lei era gelosa fino del rapporto con mia suocera
ricordo che per il suo compleanno gli avevo fatto un regalo e' riuscita
a rovinarsi il giorno perche' il ragalo nn o voleva nn vi dico che pianti che delusione.In sostanza io mi sono sempre sentita trattata diversamente dalle mie sorelle e penso che questo abbia condizionato molto la mia vita .
ora invece andiamo + daccordo anche con le mie sorelle pero' riesce sempre a far tornare il suo modo di fare che a me nn piacema se ame piace scherzare e' un dramma ??per lei si e nn devo scherare neanche con i miei amici se no possono pensare che sono una facile!!!^^questo mi fa incxxxare tantissimo
questo a influenzato tantissimo i miei rapporti con gli altri mi ha reso sempre insicura e timida nel fare amicizia
poi quando abbiamo aperto il negozio sono riuscita a superare tutto cio' anche se quando ci penso ci sto ancora male nn avrei fattto tanti errori se loro nn si fossero comportati cosi' mio padre per troppo amore
e lei per troppo pretendere e aspettarsi da me sola mi ha fatta sentire nn ammata come le altre sorelle
e poi quando ha avuto bisogno e si lamenta sempre da me viene, penso mahhh ma chi la capisce e brava
D a mamma posso dire di fare tantissimi sbagli lo so questo nn e' un mestiere facile pero'
cerco di essere con mio figlio come avrei voluto fosse mia madre.
quindi penso SI I GENITORI INFLUISCONE LE NS VITE E LE NOSTRE SCELTE .
Ester528/2/2009, 12:53
Cara Maryanna, ho letto anche la tua storia. Eh sì ... ognuno di noi ha la sua storia. Ognuno di noi è un po' il risultato dei genitori che ha avuto... e con fatica cerchiamo di dare e fare del nostro meglio per i nostri figli ... Ciao !
pascangela8/2/2009, 18:30
CITAZIONE (maryanna81 @ 8/2/2009, 11:25) SI I GENITORI INFLUISCONE LE NS VITE E LE NOSTRE SCELTE .
Ciao Maryanna,
anch'io apro e chiudo, non vorrei impegnarmi in questo momento in una risposta, ma poi temo di dimenticare.
Dal modo quasi concitato ed esplosivo con il quale ci hai raccontato la tua storia, capisco quanto ti faccia male ancora oggi; i piccoli, banali episodi quotidiani conservano ancora intatta tutta la loro forza distruttiva!
Se mi posso permettere, non consentire a questa cosa di farti così male.
Se ti rileggi ed esamini con più attenzione la storia ti rendi conto che non ci sono episodi eclatanti, quello che risulta eclatante è il malessere che ti ha causato la tua relazione con i genitori, giorno per giorno, momento x momento perchè tu sei una persona molto sensibile.
Giorno dopo giorno prenditi le tue piccole rivincite, dedicati un poco di coccole x riguadagnare e recuperare quello che non hai ricevuto a suo tempo e non ricevi. Impara così a volerti + bene, se ne avvantaggerà certamente anche il rapporto con tuo figlio... e se proprio qualche volta sbagliamo lo stesso.... ma chi lo ha detto che dobbiamo per forza essere sempre perfette???!!!!
Consentiamoci anche di essere benevolmente IMPERFETTE!!! W ROSARIA!!!!!
Un abbraccio
Angela
LLorenza8/2/2009, 18:40
sul fatto che esistano influenze profonde non ci sono dubbi. mi faceva piacere riflettere perchè questo aumenta la consapevolezza di noi stessi e forse, osservandoci un po' di più, ed affrontando insieme argomenti così spinosi, si possa vivere più serene e creando meno casini ai figli.
sarebbe interessante la testimonianza di qualche maschietto, perchè credo che se le madri non sono serene, i danni maggiori li ricevono i figli maschi.
comunque, molte di voi hanno accennato a delle preferenze. io credo che così come non debba essere tanto scontato l'istinto materno, allo stesso modo bisogna familiarizzarsi sul fatto che a volte sì, i genitori fanno le preferenze, per problemi loro. e alla fine sono convinta che in modo diverso soffrano sia il preferito che quello che non lo è.
per marianna, da quello che racconti credo che tua madre possa essere stata molto gelosa di te, delle attenzioni che tuo padre ti dedicava. di qui il bisogno di demolirti, di limitarti nell'espressione del tuo carattere.
il problema grosso forse lo aveva con tuo padre, ma era più facile prendersela con te che con lui.
per questo dico che la consapevolezza aiuta. se uno ha chiari certi meccanismi ha più probabilità di trovare le soluzioni giuste.
maryanna819/2/2009, 16:39
CITAZIONE (Ester52 @ 8/2/2009, 11:53) Cara Maryanna, ho letto anche la tua storia. Eh sì ... ognuno di noi ha la sua storia. Ognuno di noi è un po' il risultato dei genitori che ha avuto... e con fatica cerchiamo di dare e fare del nostro meglio per i nostri figli ... Ciao !
HE SI ESTER OGNUNO HA UN VISSUTO CHE SI PORTA DIETRO ..............PERO' CERCHIAMO DI FARE DEL NS MEGLIO UN'ABBRACCIO!!
CITAZIONE (pascangela @ 8/2/2009, 17:30) CITAZIONE (maryanna81 @ 8/2/2009, 11:25) SI I GENITORI INFLUISCONE LE NS VITE E LE NOSTRE SCELTE .
Ciao Maryanna,
anch'io apro e chiudo, non vorrei impegnarmi in questo momento in una risposta, ma poi temo di dimenticare.
Dal modo quasi concitato ed esplosivo con il quale ci hai raccontato la tua storia, capisco quanto ti faccia male ancora oggi; i piccoli, banali episodi quotidiani conservano ancora intatta tutta la loro forza distruttiva!
Se mi posso permettere, non consentire a questa cosa di farti così male.
Se ti rileggi ed esamini con più attenzione la storia ti rendi conto che non ci sono episodi eclatanti, quello che risulta eclatante è il malessere che ti ha causato la tua relazione con i genitori, giorno per giorno, momento x momento perchè tu sei una persona molto sensibile.
Giorno dopo giorno prenditi le tue piccole rivincite, dedicati un poco di coccole x riguadagnare e recuperare quello che non hai ricevuto a suo tempo e non ricevi. Impara così a volerti + bene, se ne avvantaggerà certamente anche il rapporto con tuo figlio... e se proprio qualche volta sbagliamo lo stesso.... ma chi lo ha detto che dobbiamo per forza essere sempre perfette???!!!!
Consentiamoci anche di essere benevolmente IMPERFETTE!!! W ROSARIA!!!!!
Un abbraccio
Angela
SI ANGELA CI HAI PRESO IM PIENO IO SEMBRO CHISSACHE'
MA SONO PEGGIO DI UN BICCHIERE DI CRISTALLO E CI STO MALE ANCORA TUTT'ORA
LA COSA CHE MI HA FATTO E MI F + MALE E' CHE QUANDO IO GLI FACCIO NOTARE
IL MODO CON CUI SI PORGONO A ME O LE FRASI POSO CARINE ETC MI SENTO SEMPRE DIRE CHE SONO ESAGERATA
CHE DRAMMATIZZO LE COSE .............MA NN E' COSI' O NN SI RENDONO NEANCHE CONTO DI COME MI TRATTANO
O NN LO VOLGIONO AMMETTERE PUNTO!
IO SO DI ESSERE IMPERFETTA CI MACHEREBBE ANCHI SBAGLIO E HO SBAGLIATO
PERO' SE SBAGLIO IO HA UN PESO
SE INVECE LO FANNO LORO
UN'ABBRACCIO ANCHE A TE :wub:
UN'ALTRO MAHHHHHHHHHHHHHH
CITAZIONE (LLorenza @ 8/2/2009, 17:40) sul fatto che esistano influenze profonde non ci sono dubbi. mi faceva piacere riflettere perchè questo aumenta la consapevolezza di noi stessi e forse, osservandoci un po' di più, ed affrontando insieme argomenti così spinosi, si possa vivere più serene e creando meno casini ai figli.
sarebbe interessante la testimonianza di qualche maschietto, perchè credo che se le madri non sono serene, i danni maggiori li ricevono i figli maschi.
comunque, molte di voi hanno accennato a delle preferenze. io credo che così come non debba essere tanto scontato l'istinto materno, allo stesso modo bisogna familiarizzarsi sul fatto che a volte sì, i genitori fanno le preferenze, per problemi loro. e alla fine sono convinta che in modo diverso soffrano sia il preferito che quello che non lo è.
per marianna, da quello che racconti credo che tua madre possa essere stata molto gelosa di te, delle attenzioni che tuo padre ti dedicava. di qui il bisogno di demolirti, di limitarti nell'espressione del tuo carattere.
il problema grosso forse lo aveva con tuo padre, ma era più facile prendersela con te che con lui.
per questo dico che la consapevolezza aiuta. se uno ha chiari certi meccanismi ha più probabilità di trovare le soluzioni giuste.
CREDO CHE FORSE TU POSSA AVERCI AZZECCATO SUL COMPORTAMENTO DI MIA MADRE
PERO' SECONDO ME LEI SA CHE HO LO STESSO CARATTERE FORT DI MIO PAPA'
E HO SEMPRE PRETESO LE MIE RAGIONI E MIEI CONFRONTI
LEI SA CHE PER ME LEI NN MI VUOLE BENE ABBASTANZA MAGARI SONO STATA DURA
PERO' QUANDO ESPLODO IO VUOTO IL SACCO
ORA RIESCE A ESSERE + DOLCE E + AMOREVOLE PERO' IO NN DIMENTICHERO' MAI
QUELLO CHE HO PASSATO
silvia13018910/2/2009, 16:49
he he he le madri....
la mia con me ci ha rinunciato, diciamo che non ha mai avuto una grande influenza su di me. sarà il mio carattere , sarà il mio senso di autonomia, ma con mia madre non ho mai avuto un grandissimo rapporto. o forse si, nell'inconscio. le voglio bene certo, ma a volte la strozzerei. l'unica cosa di cui sono felice, è che non mi ha mai rinchiuso in casa, cioè voglio dire, se lei sapeva dov'ero, cosa facevo e con chi ero, non mi ha mai proibito di uscire. questo per me è stata una grande cosa, vedo i miei conpagni, a 19 anni ancora succubi degli ordini materni e alle 22 a casa! insomma, queste sono cavolte, se un ragazzo vuole combinare qualche cosa, la combina ugualmente prima delle 22. ecco insomma, questa è l'unica cosa di cui vado fiera di mia madre...
nel resto.... bè, ormai io ho compiuto da poco 20 anni. ma da quando ne avevo 13 me la cavo benissimo da sola. la mamma è diventata ormai qualche cosa di stretto, come un vestito. a volte va bene, ma quando è troppo è troppo!
meno male che mi arrangio a fare tutto, che sono in grado di farmi da mangiare, lavare, stirare, sistemarmi le cose, badare ai miei risparmi, insomma, gestirmi la mia vita
pascangela10/2/2009, 22:45
CITAZIONE (silvia130189 @ 10/2/2009, 15:49) he he he le madri....
la mia con me ci ha rinunciato, diciamo che non ha mai avuto una grande influenza su di me. sarà il mio carattere , sarà il mio senso di autonomia, ma con mia madre non ho mai avuto un grandissimo rapporto. o forse si, nell'inconscio. le voglio bene certo, ma a volte la strozzerei. l'unica cosa di cui sono felice, è che non mi ha mai rinchiuso in casa, cioè voglio dire, se lei sapeva dov'ero, cosa facevo e con chi ero, non mi ha mai proibito di uscire. questo per me è stata una grande cosa, vedo i miei conpagni, a 19 anni ancora succubi degli ordini materni e alle 22 a casa! insomma, queste sono cavolte, se un ragazzo vuole combinare qualche cosa, la combina ugualmente prima delle 22. ecco insomma, questa è l'unica cosa di cui vado fiera di mia madre...
nel resto.... bè, ormai io ho compiuto da poco 20 anni. ma da quando ne avevo 13 me la cavo benissimo da sola. la mamma è diventata ormai qualche cosa di stretto, come un vestito. a volte va bene, ma quando è troppo è troppo!
meno male che mi arrangio a fare tutto, che sono in grado di farmi da mangiare, lavare, stirare, sistemarmi le cose, badare ai miei risparmi, insomma, gestirmi la mia vita
Ciao Silvia,
se i numeri che si accompagnano al tuo nome sono quelli della tua data di nascita, sei davvero giovane. Il più piccolo dei miei figli è dell'aprile 87, quindi sei in età giusta per essermi figlia.
Se mi posso permettere, mi sembri un tipino proprio vivace. Ne conosco un altro che è nato il 14 di gennaio e se dobbiamo credere negli oroscopi, ti somiglia parecchio!
Una persona di cui ho molta stima, poco tempo fa mi diceva che i fratelli non si scelgono e non è obbligatorio andarci daccordo. Chissà se si scelgono i genitori?!?!?
Potrebbero esserci delle ragioni a noi ignote, a volte per cui non si crea feeling tra le persone, ma se c'è il rispetto, va bene ugualmente.
Da quello che ci racconti sembri arrabbiata, ma ci fai anche capire che la tua mamma ti ha fatta crescere nella libertà e ti ha fatto il grande dono dell'autonomia. Cosa Le rimproveri veramente?
Non sei obbligata a rispondere a me, cerca di capirlo per te stessa.
Da mamma di tre persone libere ti posso assicurare che è più difficile gestire il rapporto con persone libere, che con figli succubi.
Ti saluto caramente, sono a tua disposizione per qualunque contestazione.
Angela
rosaria195610/2/2009, 22:58
CITAZIONE (pascangela @ 10/2/2009, 21:45) 1) Da mamma di tre persone libere ti posso assicurare che è più difficile gestire il rapporto con persone libere, che con figli succubi.
2) Ti saluto caramente, sono a tua disposizione per qualunque contestazione.
Angela
1) questa è da quotare, sono assolutamente daccordo!!!!!!!!!!!
2) Nooooo Angela per cortesia tu non conosci piccola peste.,.....tu così la inviti a nozze!!!!

per carità....ritira la tua offerta ti prego, non sai a cosa vai incontro
briciole10/2/2009, 23:05
E' PIU' DIFFICLE GESTIRE UN RAPPORTO CON PERSONE LIBERE CHE CON SUCCUBI...SANTE PAROOLEEE..A CHI LO DICI? IN QUANTO A SILVIA LEGGENDO LE SUE PAROLE MI Eì VENUTO L'ISTINTO DI MOLLARLE UN...UN CEFFONE! QUELLO CHE NON HO DATO PER DEBOLEZZA ED ECCESSO DI RISPETTO AI MIEI FIGLI, COME SAREBBE CHE LA MAMMA TI VA STRETTA? NON E' MICA UN CALZINO'? E' BELLO CHE TU SIA DIVENTATA AUTONOMA NELLA VITA MA QUESTO NON VUOL DIRE CHE L'AFFETTO DI CHI TI HA MESSO AL MONDO SIA DIVENTATO OBSOLETO. CERTO ,ANCH'IO, COME MADRE, HO GLI STESSI PROBLEMI CHE, PROBABILMENTE, AVRA' LA TUA MA CHE TRISTEZZA......I GENITORI TI ACCOMPAGNANO PER UN PO' NEL PERCORSO DELLA TUA VITA,NON TI IMPEDISCONO DI VIVERLA. CIAO SCIMMIETTA" NON DIRE PIU' QUESTE COSE DI TUA MADRE,SE LEGGESSE, LE DARESTI DOLORE E RICORDA, TU SEI LA PARTE PIU' IMPORTANTE DELLA SUA ESISTENZA, QUESTO NON TI DEVE PESARE MA TI DEVE CREARE GIOIA. ECCO, HO FATTO A TE QUEL SERMONE CHE AVREI VOLUTO FARE A QUEL"TESTINA" DI MIO FIGLIO.GRAZIE PER AVERMENE DATO LA POSSIBILITA' UN BACIO MAMMA BRICIOLE
lorichi11/2/2009, 07:58
CITAZIONE (rosaria1956 @ 10/2/2009, 21:58) CITAZIONE (pascangela @ 10/2/2009, 21:45) 1) Da mamma di tre persone libere ti posso assicurare che è più difficile gestire il rapporto con persone libere, che con figli succubi.
2) Ti saluto caramente, sono a tua disposizione per qualunque contestazione.
Angela
1) questa è da quotare, sono assolutamente daccordo!!!!!!!!!!!
2) Nooooo Angela per cortesia tu non conosci piccola peste.,.....tu così la inviti a nozze!!!!

per carità....ritira la tua offerta ti prego, non sai a cosa vai incontro
QUOTO!!!!! E' DA QUANDO S'E' ISCRITTA LA NOSTRA PICCOLA PESTE CHE PROVIAMO A .........................MODERARLA! MA LEI COME SECONDO NOME FA CATERPILLAR!
SILVIA LO SAI CHE TI VOGLIO BENE VERO?
LLorenza11/2/2009, 08:36
ih, ih,ih.
silvia, ti rendi conto che hai una caterva di mamme in seconda qui? altro che stare stretta! sei circondata!
maryanna8111/2/2009, 11:23
CITAZIONE (LLorenza @ 11/2/2009, 07:36) ih, ih,ih.
silvia, ti rendi conto che hai una caterva di mamme in seconda qui? altro che stare stretta! sei circondata!
QUOTO !!! :shifty: :shifty: :shifty: :woot: :woot:
silvia13018911/2/2009, 12:47
CITAZIONE (lorichi @ 11/2/2009, 06:58)
QUOTO!!!!! E' DA QUANDO S'E' ISCRITTA LA NOSTRA PICCOLA PESTE CHE PROVIAMO A .........................MODERARLA! MA LEI COME SECONDO NOME FA CATERPILLAR!
SILVIA LO SAI CHE TI VOGLIO BENE VERO?
[/QUOTE]
e no proprio caterpillar no!
ci combatto contro la caterpillar e ora mi tocca averla anche come secondo nome? un'azienda che produce mostri giganti che abbattono case e persone palestinesi?? no no per favore, ritiriamo questo nome, vado all'anagrafe e me lo faccio modificare -_-
silvia13018911/2/2009, 13:04
CITAZIONE (pascangela @ 10/2/2009, 21:45)
Ciao Silvia,
se i numeri che si accompagnano al tuo nome sono quelli della tua data di nascita, sei davvero giovane. Il più piccolo dei miei figli è dell'aprile 87, quindi sei in età giusta per essermi figlia.
Se mi posso permettere, mi sembri un tipino proprio vivace. Ne conosco un altro che è nato il 14 di gennaio e se dobbiamo credere negli oroscopi, ti somiglia parecchio!
Una persona di cui ho molta stima, poco tempo fa mi diceva che i fratelli non si scelgono e non è obbligatorio andarci daccordo. Chissà se si scelgono i genitori?!?!?
Potrebbero esserci delle ragioni a noi ignote, a volte per cui non si crea feeling tra le persone, ma se c'è il rispetto, va bene ugualmente.
Da quello che ci racconti sembri arrabbiata, ma ci fai anche capire che la tua mamma ti ha fatta crescere nella libertà e ti ha fatto il grande dono dell'autonomia. Cosa Le rimproveri veramente?
Non sei obbligata a rispondere a me, cerca di capirlo per te stessa.
Da mamma di tre persone libere ti posso assicurare che è più difficile gestire il rapporto con persone libere, che con figli succubi.
Ti saluto caramente, sono a tua disposizione per qualunque contestazione.
Angela
[/QUOTE]
si è vero, sono sempre stata molto autonoma, e non ho mai avuto problemi per gli orari di rientro e uscita. avevo le chiavi di casa e mi arrangiavo.
le rimprovero il fatto che non si è mai seduta al tavolo a parlare da persone civili con me, ma quando c'era qualche cosa che non le comodava sbraitava e sbraita tutt'oggi come una pazza. ho 20 anni, ormai le scenate non mi toccano per niente ma mi infastidisce il fatto di non riuscire mai a comunicare con lei e se ci provo va a finire che incomincia ad urlare e a tirar fuori discorsi che non c'entrano nulla per riuscire a litigare.
ecco, questa è una cosa che le riprovero, la mancanza di dialogo e nemmeno il provare a dialogare con me.
inoltre quando è un pezzetto che non si litiga, cerca il pelo nell'uovo per tirar fuori una discussione, perchè se non ne facciamo una ogni 2 giorni va in astinenza.
altra cosa che le riprovero è l'uso delle mani. ha sempre cercato di risolvere i problemi con il terrorismo psicologico e di certo non mi sono mancate le botte.
è una cosa che mi dà estremamente fastidio. non è un carabiniere o un polizziotto capace in situazioni critiche solo di menare, dovrebbe essere una madre, capace di parlare al figlio con tranquillità per trovare un punto d'accordo.
ci sono dei momenti in cui ho odiato mia madre per questo.
ma so anche quello che ha fatto per crescermi da sola senza aiuti e questo è un merito che le riconosco.
un'altra cosa che mi dà fastidio sono i confronti. ha sempre fatto i confronti con le altre madri e con gli altri figli. "ecco, la -nicole- è una figlia che vorrei avere! lei fa il liceo ed è bravissima, tu fai una scuola professionale e ti hanno sempre mandato fuori a calci nel .... "
questo è un esempio ma ci tengo a precisare che faccio una scuola professionale ad indirizzo sociale con 240 ore di tirocinio in concomitanza con la scuola e d'estate e che tutti gli anni sono uscita con la media del 7.8.
e come questo, tanti altri confronti.....
ma possibile che voi madri non siete mai orgogliose di vostro figlio? dico voi in senso generico....
non so, io mi ritengo una buona figlia... faccio il conservatorio, ho sempre fatto sport a livello agonistico, mi impegno con le cose che faccio, me la cavo abbastanza bene a scuola, non mi drogo, non fumo (non fumo tabacco intendo....

insomma che vorrà? una bambola ?
percarità , mi ha cresciuta da sola ma non sarà mica l'unica madre del mondo come invece lei dice, ad aver cresciuto una figlia da sola! poi non è colpa mia, perchè incolparmi che la sua vita sarebbe stata diversa se avesse avuto una figlia come la -nicole-?
farmi pesare il suo passato, colpevolizzarmi non credo che sia una bella cosa...
ecco, ora penso di aver spiegato un pò quello che penso.
ora sono cambiata, ho passato l'adolescenza tra ospedali, ricoveri e cure sperimentali. sono felice di quello che ho fatto e di quello che faccio
briciole11/2/2009, 13:18
CIAO SILVIA...COME TI CALZA LA MAMMA STAMANE? SPERO BENE MA ATTENTA, NON LAVARLA IN ACQUA CALDA, POTREBBE RESTRINGERSI UN BACIO DA CHI SCHERZA CON TE MA CON AFFETTO, LO STESSO AFFETTO CHE AVREBBE VOLUTO DARE AD UNA FIGLIA , SE FOSSE VENUTA.
NB
LA PRIMA RAGAZZA DEL MIO SECONDO FIGLIO SI CHIAMAVA SILVIA ED ERA DELIZIOSA.
SILVIETTA, HO LETTOLM TUO ULTIMO INTERVENTO SOLO ORA DOPO AVER POSTATO LA PRECEDENTE DISCUSSIONE. BEH...DEVO DIRE CHE NON SEI QUELLA RAGAZZA CHE MI ERI SEMBRATA ALL'INIZIO. HAI ESPRESSO LE TUE PROBLEMATICHE IN MODO SINCERO,ED IL TUO INTERVENTO CREDO POSSA FAR RIFLETTERE TANTE MAMME CHE, AVOLTE , VUOI PER CARATTERE, VUOI PER LE AVVERSITA' DELLA VITA, SI COMPORTANO IN MODO NON SEMPRE ORDODOSSO NEI CONFRONTI DEI FIGLI. CREDIMI PERO' E' DIFFICILE , PICCOLA, COMPORTARSI SEMPRE CON OBIETTIVITA', A VOLTE UnA MADRE CREDI CHE TUTTO LE SIa dovuto solo perche' e' madre. E' DIFFICILE PRENDERSI CURA DI UN FIGLIO DA SOLA COM'E' DIFFICILE , PER IL FIGLIO, CAPIRE SEMPRE LA MOTIVAZIONI DELLA MADRE.L'UNICA COSA E', PARLARSI CON CALMA, ALMENO PROVARE, AFFINCHE' IL DASAGIO CHE SI E' CREATO NON SOFFOCHI UNO DEI PIU' BEI RAPPORTI UMANI. TI AUGURO UN FUTURO SERENO E TANTO CORAGGIO PER AFFRONTARE LA MERAVIGLIOSA AVVENTURA CHE E' LA VITA.
lorichi11/2/2009, 15:07
CITAZIONE (silvia130189 @ 11/2/2009, 11:47) CITAZIONE (lorichi @ 11/2/2009, 06:58)
QUOTO!!!!! E' DA QUANDO S'E' ISCRITTA LA NOSTRA PICCOLA PESTE CHE PROVIAMO A .........................MODERARLA! MA LEI COME SECONDO NOME FA CATERPILLAR!
SILVIA LO SAI CHE TI VOGLIO BENE VERO?
e no proprio caterpillar no!
ci combatto contro la caterpillar e ora mi tocca averla anche come secondo nome? un'azienda che produce mostri giganti che abbattono case e persone palestinesi?? no no per favore, ritiriamo questo nome, vado all'anagrafe e me lo faccio modificare -_-
[/QUOTE]
OPS! AVEVO DIMENTICATO I NOSTRI TRASCORSI CATERPILLARESCHI! OK TI BASTA "SILVIA LA PESTE" COME NOME?
UN BACIO
pascangela12/2/2009, 00:37
[QUOTE=silvia130189,11/2/2009, 12:04]
[QUOTE=pascangela,10/2/2009, 21:45]
Ciao Silvia, perdonami se non ti ho risposto prima, ma è stata una giornata tutta di corsa!
Voglio subito dirti grazie! Considero il tuo racconto un regalo personale.
Quoto Briciole, che ti ha risposto prima di me, per quanto riguarda le riflessioni su tua mamma.
Mi rendo conto che devi aver sofferto non certo poco e per tutta la tua vita, seppur ancora breve.
Ho una grande difficoltà a dirti le cose che sento perchè mi si affollano tutte insieme dentro e non posso esprimere le cose così come mi verrebbe di dirle.
Ti avevo scritto un lungo messaggio, ma poi l'o perso perchè non avevo più connessione. Ora per me è tardi e non ho tempo di riscriverlo
Se ti fa piacere possiamo continuare a raccontarci un altro giorno.
Ti abbraccio forte e ti ringrazio ancora per avermi donato la tua confidenza.
X Rosaria - Non sono pentita e non ci penso proprio a ritirare la mia disponibilità!!!!
rosaria195612/2/2009, 00:41
CITAZIONE (pascangela @ 11/2/2009, 23:37) X Rosaria - Non sono pentita e non ci penso proprio a ritirare la mia disponibilità!!!!
ehehe......

scherzi a parte, Silvia è una carissima ragazza, io e lei abbiamo chiacchierato spessissimo per questo so tante cose di lei e posso affermare che è un bravissima ragazza che ha tanto coraggio e tanta passione, e per me avere "passione dentro" è una cosa grande.
silvia13018916/2/2009, 12:02
o ma grazie capa!..... ma sicura di quello che dici?????



rispondo a briciole: oggi mia madre mi calza larga .... sai perchè? perchè non è a casa!!!!!!!!!!! (IMG:http://i184.photobucket.com/albums/x254 ... /ahaha.gif)
hem comunque volevo risponderti in modo scentifico tralasciando le emozioni. stà studiando l'evoluzione del bambino di piaget. un bambino a 10 anni non è in grado di capire il mondo degli adulti (da 0 ai 12 anni vedono le cose da altri punti di vista) quindi non si può dire ad un bambino di capire la situazione che il genitore stà vivendo, perchè non la può capire, per il semplice fatto che il mondo per lui è un'altra cosa.
a volte sembra che capiscano, ma in realtà è una loro interpretazione della realtà tutta diversa da quella di un adulto.
dico questo perchè a volte, cioè spesso, si pretende che i figli creascano prima del tempo per condividere i problemi famigliari. è una tappa impossibile da imporre, perchè celebralmente i bambini non sono prontia a fare connessioni e a prevedere le conseguenze perchè hanno già maturato il pensiero astratto ma non quello degli altri, cioè hanno un pensiero astratto unicamente di quello che fanno loro non gli altri
antonellaserafini16/2/2009, 17:12
ok silvia, depono le armi, ho capito che sei un meraviglioso...osso duro che, in fondo adora la mamma!dov'eri finita? come mai stai studiando piaget?
e' vero il suo pensiero analitico cerca di spiegare i processi di apprendimento dei bambini ma di qualche decennio fa! oggi, a dodici anni una ragazza ha acquisito benissimo il modo di rapportarsi di chi e' piu' grande di lei e si ricorda del buon piaget solo quan do le fa comodo! chiaramente non alludo a nessun componente di questo forum , sia chiaro! :lol:
silvia13018916/2/2009, 17:18
io odio piaget, semplicemente perchè lo stò studiando troppo e non mi piace per niente.
a 12 anni una ragazza è ancora una bambina.
antonellaserafini16/2/2009, 19:55
sono perfettamente concorde con ambedue le affermazioni. piaget e' un po' sorpassato e una dodicenne e' una bambina...che si dovrebbe comportare come tale! UN BACIONE.....KISSSSSSSSSSSSSS
NON RICORDO PERCHE' DEVI STUDIARE PSICOLOGIA, COSA FAI DIPRECISO? SE NON SONO INDISCRETA SìINTENDE!
lorichi16/2/2009, 21:09
SCUSARE MA IN RIFLESSIONI NON SONO CONSENTITI OT, VI PREGO DI RIENTRARE NELL'OGGETTO DELLA DISCUSSIONE APERTA DA LORENZA. GRAZIE
antonellaserafini16/2/2009, 23:16
chiedo scusa ,e' vero
silvia13018917/2/2009, 19:50
e mamma mia lory che fiscale.......
ronde nel forum? (IMG:http://digilander.libero.it/le.faccine/ ... eso/21.gif)
rosaria195617/2/2009, 20:27
CITAZIONE (silvia130189 @ 17/2/2009, 18:50) e mamma mia lory che fiscale.......
ronde nel forum? (IMG:http://digilander.libero.it/le.faccine/ ... eso/21.gif)
no, normale dovere di ogni moderatore e/o ammnistratore, rientrate nei ranghi please,
nessuno vi vieta di aprire un altro topic con altro argomento, grazie peste

franca17/2/2009, 22:52
racconto in breve.
a 11 mesi causa malattia di mia madre fui affidata ad una sorella di mio padre.io sono
la terza femmina e dopo c'e' un maschio, che guarda caso fanno chiamato come me
data la mia assenza che a loro dire dovevA essere momentanea ed invece e' stata
definitiva. Il gran finale e' che ho avuto quattro genitori che chiamavo tutti mamma e papa e una gran confusione.quello di certo che posso dire e' che quando e' morta mia
madre non ho sofferto, quando e' morta mia zia ho sofferto molto.Mia madre aveva
la convinzione che l'avrei amata per miracolo di sangue. ci si affeziona a chi ti cura.
anch'io da questa esperienza ne ho avuto piccoli e grandi danni. franca
Parte 1 di 1
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