Ari-eccomi, ciao
Oggi ho fatto la mia bella visita di controllo e il doctor B. al Plaquenil ha aggiunto il Lodotra 5 mg da prendere la sera per un mese. Tra i possibili effetti collaterali vi è l'incremento di peso. Nooo!
Proprio ora che sto facendo la dieta per smaltire qualche chiletto preso dopo avere smesso di fumare.
In questo periodo, sapete, ho deciso di rimettermi in formissima a tutti i costi aiutandomi con l'attività fisica e la moderazione a tavola. E ci sto riuscendo..
Giuro che se ricomincio il processo di lievitazione mangerò solo carote e barbabietole, oh!
Ho ripreso in mano anche la tesi che l'umore a terra mi aveva indotto a trascurare e vediamo di concludere presto qualcosa. Per adesso i sintomi sono sopportabili, qualsiasi ne sia la causa, farmacologica o psichica.
L'unico tasto dolente è la mancanza di una diagnosi. Il famigerato B. è convinto che abbia la connettivite indifferenziata e mi dice che può evolere in una delle forme conclamate come i lupus ma non emette la diagnosi. Ma si può!?! Di fronte alla mia perplessità ha aggiunto: tanto i farmaci non li paga comunque...
Evidentemente ha dimenticato di quando era bambino e cercava ovunque il perchè di questo e di quello gustandone il nome e la funzione. Molti potrebbero obiettare con un " ma la diagnosi è solo un'etichetta! a che ti serve?" Beh, tanto per incominciare dare un nome mi è utile per rendere lo straniero di ieri il conoscente di oggi e forse l'amico di domani. Se ci pensate bene, noi non ci aspettiamo mai ( a meno che non ci troviamo in uno stato di diffidenza estrema) che un amico caro commetta contro di noi a sorpresa delle azioni riprovevoli. Una persona sconosciuta, al contario, ha molti margini di incertezza nella nostra mente, non la conosciamo e non sappiamo nè come potrebbe comportarsi in certe circostanze nè quale senso hanno le sue azioni in rapporto a noi. Lo straniero rende l'occhio guardingo e il passo cauto e rimaniamo lì incerti e rigidi cercando di tastare bene il terreno dell'altro. Ecco allora che quando questi ha una condotta diversa per i nostri schemi mentali possiamo interpretarla in maniera erronea, ingigantirne la presunta minacciosità per noi e il nostro mondo, non sapendo, in definitiva, darle una collocazione e valore appropriati.
Voglio una diagnosi per questo motivo, per far sì che la malattia che mi ha colpito, già di per sè così eterea,indefinita, invisibile, non mi sia anche straniera.
Il dato di fatto, costante ed universale, è che le cose che non hanno un nome non esistono e sinceramente sono pure stanca di sentire quanti dicono "vabbè, vedrai che alla fine non è niente" e "spero che non ti facciano mai una diagnosi". Io dico che la Parola è importante per conoscere, agire correttamente e prevenire guai peggiori.
La diagnosi è in fin dei conti una Parola che racchiude e rimanda ad un mondo circoscritto, a parte, e per quanto non sia sempre piacevole farvi parte è ormai un osso, un arto, un mattone del tuo essere.
Non mi servono a nulla i pietismi e perbenismi di chi tace, cela e sussurra piano per paura di chissà quale offesa. Ho bisogno più che mai di gente schietta ed autentica.
Vabbè, mi son sfogata
p.s. il viaggio a piedi che ho fatto ad agosto è stato bellissimo ed ora nutro il sogno di un'esperienza simile, ma in sella alla mia bici
