LA MALATTIA DELLA STANCHEZZA
Dolori ai muscoli e stanchezza cronica, può essere fibromialgia
di Gian Ugo Berti
APPROFONDIMENTI
STANCHEZZA
Le risposte dell'endocrinologo
Ci si sente stanchi sempre, anche al mattino, dopo un sonno troppo disturbato e dolori dapertutto, dal collo alle ginocchia. Ma è solo la mappa esatta dei muscoli e delle articolazioni che fanno male, da mesi, a consentire la diagnosi di fibromialgia . Eppure quasi due milioni e mezzo d'italiani soffrono di questa malattia immunitaria dove l' organismo, per motivi sconosciuti, agisce contro se stesso. La difficoltà sta nella diagnosi, visto che gli esami eseguiti per il primo, generico disturbo, quello di una profonda stanchezza, risultano negativi. "In ogni caso - spiega Laura Bazzicchi, coordinatrice dello specifico ambulatorio all' Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana - consentono di escludere altre malattie reumatiche".
Dai crampi alle vertigini - Proprio per la variabilità dei disturbi, il percorso clinico all'inizio appare confuso e di non facile interpretazione. Frequenti crampi diffusi, vertigini, formicolii a mani, piedi, braccia e gambe, dolori alle articolazioni specie quelle della mandibola. Una particolare sensibilità alle variazioni del tempo e dell'umidità dell'aria.
Un caso su tre è ereditario - E' più frequente fra i consanguinei, con un 30% di predisposizione familiare. Sarebbero alterazioni genetiche che modificano i meccanismi regolatori dei neurotrasmettitori come dopamina, noradrenalina, serotonina, glutammato.
Attenti allo stress cronico - Un cattivo adattamento allo stress cronico può costituire il meccanismo scatenante. La presenza malattia si riscontra più spesso in pazienti che hanno subito abusi sessuali in età infantile, gravi traumi fisici e mentali.
Cattivo sonno - Un ruolo imporatnte lo svolge l'alterazione, sempre più concreta, del sonno, sia sotto il profilo della quantità che della qualità (" Mi alzo al mattino che sono più stanca che alla sera", coniugato al femminile perchè il rapporto è di 9 ad uno con gli uomini).
Depressione - Non è una malattia psichiatrica, anche se è presente un'alta percentuale di casi (40 - 60%) con disturbi depressivi, senza però uno stretto rapporto fra causa ed effetto. Per questo curando la depressione non si risolvono i problemi.
Terapia, secondo i casi - Per l' alterazione dei neurostrasmettitori (sostanze che mantengono il collegamento fra cellule nervose), si utilizzano farmaci che agiscono modificando la soglia e la percezione del dolore, con meccanismi però non del tutto chiari.
Il malato spesso non accetta i farmaci, sopratutto quelli che rietiene di tipo psichiatrico, non comprendendo il loro impiego come antidolorifici. Il cortisone ed i FANS ( antinfiammatori non steroidei) spesso si mostrano inefficaci.
Contro tale diffidenza è necessario spiegare alla persona che i farmici psichiatrici vengono utilizzati a dosaggi inferiori, come modulatori del dolore. Valida, invece, è la pratica costante e personalizzata dell'attività fisica e della terapia cognitivo - comportamentale, associata ad una valutazione psichiatrica, là dove esitesse un distuirbo dell' umore.
L' importanza della famiglia - I familiari e le persone vicine non devono sottovalutare lo stato di prostrazione psico - fisico del paziente o pensare che si tratti di malati immaginari. La malattia esiste, pur se poco conosciuta, quindi un atteggiamento comprensivo nei loro confronti può rappresentare un valido sostegno.
Riferimenti utili - www.sindromefibromialgica.it www.asto
LA REPUBBLICA - SALUTE
DOLORI AI MUSCOLI E STANCHEZZA CRONICA, FIBROMIALGIA
DOLORI AI MUSCOLI E STANCHEZZA CRONICA, FIBROMIALGIA

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Nonnalory
Una cosa alla volta un giorno dopo l'altro
Sono nata cieca. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.
Cecilia Camellini (Campionessa olimpica alle paralimpiadi 2012)
A noi la malattia ci fa un baffo!
http://anoilamalattiacifaunbaffo.blogspot.com/
Tutto inizia nel 1975 con lombosciatalgia bilaterale e curata come tale, senza alcun risultato, per 12 anni. Nel 1987 diagnosi di Sacroileite alla quale nel 2007 si è aggiunta una Pancolite (infiammazione cronica dell'intestino), da metà dicembre 2007 diagnosi di spondiloartrite (ogni tanto cambia il nome della malattia, quello definitivo pare essere enteroartrite) farmaci: balzide per l'intestino, azatioprina, e, al bisogno, cortisone e indometacina per l'artrite. Ad aprile 2010 intervento di artroprotesi 4° dito mano dx.
Da novembre 2014 problemi di calo linfociti con conseguente sospensione di azatioprina. Da meta' marzo 2015 iniziato metotrexate che pero' ho dovuto sospendere dopo due mesi per sopraggiunti effetti collaterali. Nel 2015 diagnosi di gastrite cronica sempre causata dai problemi autoimmuni. Da novembre 2016 ripreso azatioprina e si e' aggiunta la psoriasi. A conti fatti la diagnosi attuale sembra essere artrite psorisiaca con infiammazione intestinale e gastrite tutto riconducibile ad autoimmunita'
Amicizia è la capacità di dare senza chiedere nulla.E' la spalla su cui piangere, è una mano che stringe la tua e ti consola.E' anche la capacità di ascoltare i silenzi, grazie per aver ascoltato i miei