FARMACI ANTI TNF : NON AUMENTA RISCHIO TUMORI
Inviato: 17/06/2009, 16:54
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FARMACI ANTI TNF NON AUMENTA IL RISCHIO DI TUMORICominciata da lorichi
FORUM SULLE MALATTIE CRONICHE AUTOIMMUNI DEL GRUPPO REUM AMICI > BIBLIOTECA APERTA A TUTTI
Parte 1 di 1
lorichi8/1/2009, 09:40
I farmaci anti-TNF non sono associati
a un rischio maggiore di tumori
Lo indicano dati emersi durante il congresso dell'American College of Rheumatology
Buone notizie per chi assume farmaci biologici anti-TNF per contrastare l’artrite reumatoide. Secondo dati presentati al recente congresso dell’American College of Rheumatology chi è in terapia con questi medicinali non avrebbe un rischio maggiore di sviluppare tumori rispetto a chi non li assume.
ASSOCIAZIONI – Negli ultimi anni alcuni studi hanno suggerito un possibile legame tra artrite reumatoide e alcuni tumori, in particolare quelli ematologici e del polmone. Tuttavia non sono ancora chiare le ragioni di questa presunta maggiore suscettibilità, come del resto non è chiaro se bloccare il TNF (fattore di necrosi tumorale) con farmaci mirati possa comportare un rischio maggiore di sviluppare tumori. Per cercare di fare un po’ di chiarezza alcuni ricercatori spagnoli hanno esaminato il Biobadaser, un registro farmacologico stabilito nel 2001 per monitorare la sicurezza delle terapie biologiche nei pazienti reumatologici. Ebbene a dicembre 2007, il registro contava più di 4500 pazienti con artrite reumatoide trattati con farmaci anti-TNF. I ricercatori hanno quindi analizzato i dati raccolti in questi pazienti e quelli raccolti in un secondo gruppo di 789 malati non inclusi nel registro seguiti dal 1999 al 2005 con l’obiettivo di valutare l’incidenza dei tumori nei pazienti trattati con farmaci anti-TNF rispetto a pazienti non curati con questi medicinali. Dopo aver fatto gli opportuni aggiustamenti in base a età, sesso, durata della malattia e attività della malattia, i ricercatori spagnoli sono giunti alla conclusone che i farmaci anti-TNF non comportano un rischio maggiore di sviluppare tumori.
TUMORI - «A dispetto di quanto si sospettava, bloccare il fattore di necrosi tumorale non rende i pazienti più esposti allo sviluppo di eventuali tumori – fa notare Loreto Carmona, direttore dell’Unità di ricerca della Fondazione spagnola di reumatologia e autore dello studio -. Al contrario pare che bloccare la cascata infiammatoria che caratterizza l’artrite reumatoide possa addirittura ridurre il rischio complessivo di ammalarsi di cancro». «Quando sono apparsi i farmaci biologici c’è stato un grande entusiasmo per la loro efficacia, ma anche grandi timori per la possibilità che provocassero effetti collaterali importanti – premette il professor Roberto Perricone, direttore dell’Unità operativa complessa di reumatologia del Policlinico Tor Vergata di Roma -. Dopo anni di utilizzo l’entusiasmo per l’efficacia si è mantenuto e ci si è tranquillizzati anche sul fronte degli effetti collaterali. Notizie confortanti sui farmaci anti-TNF arrivano anche da uno studio recente condotto nel nostro ospedale su 700 pazienti con malattie gastroenterologiche in cui si impiegano questi medicinali. La ricerca ha mostrato che l’incidenza di tumori in malati trattati con farmaci anti-TNF è sovrapponibile con quella di pazienti non in cura con questi medicinali. Non mi stupisce quindi che anche nell’artrite reumatoide sia stata fatta un’osservazione simile, soprattutto se si considera che si tratta di una situazione potenzialmente più “inquinata” perché i pazienti non assumono un solo tipo di farmaco. Per avere ulteriori conferme abbiamo deciso noi stessi di dare il via a uno studio prospettico osservazionale su pazienti con artrite reumatoide, occorrerà però qualche anno per avere delle risposte». Insomma i dati raccolti fino ad ora fanno ben sperare, ma per arrivare ad avere delle certezze occorrerà pazientare ancora un po’.
FONTE: CORRIERE DELLA SERA -SALUTE
Parte 1 di 1
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FARMACI ANTI TNF NON AUMENTA IL RISCHIO DI TUMORICominciata da lorichi
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lorichi8/1/2009, 09:40
I farmaci anti-TNF non sono associati
a un rischio maggiore di tumori
Lo indicano dati emersi durante il congresso dell'American College of Rheumatology
Buone notizie per chi assume farmaci biologici anti-TNF per contrastare l’artrite reumatoide. Secondo dati presentati al recente congresso dell’American College of Rheumatology chi è in terapia con questi medicinali non avrebbe un rischio maggiore di sviluppare tumori rispetto a chi non li assume.
ASSOCIAZIONI – Negli ultimi anni alcuni studi hanno suggerito un possibile legame tra artrite reumatoide e alcuni tumori, in particolare quelli ematologici e del polmone. Tuttavia non sono ancora chiare le ragioni di questa presunta maggiore suscettibilità, come del resto non è chiaro se bloccare il TNF (fattore di necrosi tumorale) con farmaci mirati possa comportare un rischio maggiore di sviluppare tumori. Per cercare di fare un po’ di chiarezza alcuni ricercatori spagnoli hanno esaminato il Biobadaser, un registro farmacologico stabilito nel 2001 per monitorare la sicurezza delle terapie biologiche nei pazienti reumatologici. Ebbene a dicembre 2007, il registro contava più di 4500 pazienti con artrite reumatoide trattati con farmaci anti-TNF. I ricercatori hanno quindi analizzato i dati raccolti in questi pazienti e quelli raccolti in un secondo gruppo di 789 malati non inclusi nel registro seguiti dal 1999 al 2005 con l’obiettivo di valutare l’incidenza dei tumori nei pazienti trattati con farmaci anti-TNF rispetto a pazienti non curati con questi medicinali. Dopo aver fatto gli opportuni aggiustamenti in base a età, sesso, durata della malattia e attività della malattia, i ricercatori spagnoli sono giunti alla conclusone che i farmaci anti-TNF non comportano un rischio maggiore di sviluppare tumori.
TUMORI - «A dispetto di quanto si sospettava, bloccare il fattore di necrosi tumorale non rende i pazienti più esposti allo sviluppo di eventuali tumori – fa notare Loreto Carmona, direttore dell’Unità di ricerca della Fondazione spagnola di reumatologia e autore dello studio -. Al contrario pare che bloccare la cascata infiammatoria che caratterizza l’artrite reumatoide possa addirittura ridurre il rischio complessivo di ammalarsi di cancro». «Quando sono apparsi i farmaci biologici c’è stato un grande entusiasmo per la loro efficacia, ma anche grandi timori per la possibilità che provocassero effetti collaterali importanti – premette il professor Roberto Perricone, direttore dell’Unità operativa complessa di reumatologia del Policlinico Tor Vergata di Roma -. Dopo anni di utilizzo l’entusiasmo per l’efficacia si è mantenuto e ci si è tranquillizzati anche sul fronte degli effetti collaterali. Notizie confortanti sui farmaci anti-TNF arrivano anche da uno studio recente condotto nel nostro ospedale su 700 pazienti con malattie gastroenterologiche in cui si impiegano questi medicinali. La ricerca ha mostrato che l’incidenza di tumori in malati trattati con farmaci anti-TNF è sovrapponibile con quella di pazienti non in cura con questi medicinali. Non mi stupisce quindi che anche nell’artrite reumatoide sia stata fatta un’osservazione simile, soprattutto se si considera che si tratta di una situazione potenzialmente più “inquinata” perché i pazienti non assumono un solo tipo di farmaco. Per avere ulteriori conferme abbiamo deciso noi stessi di dare il via a uno studio prospettico osservazionale su pazienti con artrite reumatoide, occorrerà però qualche anno per avere delle risposte». Insomma i dati raccolti fino ad ora fanno ben sperare, ma per arrivare ad avere delle certezze occorrerà pazientare ancora un po’.
FONTE: CORRIERE DELLA SERA -SALUTE
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