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LA RICERCA MEDICA E FARMACOLOGICA: QUANTO NE SAPPIAMO?

Inviato: 05/12/2010, 10:51
da rosaria1956
QUANTO NE SAPPIAMO
QUALI INTERESSI CI SONO DIETRO
CHE RISCHI CORRIAMO A PARTECIPARE A STUDI E SPERIMENTAZIONI
QUANTO E' IMPORTANTE ED INDISPENSABILE PER POTER COMUNQUE AVERE A DISPOSIZIONE NUOVI FARMACI PIU' EFFICACI
PARLIAMONE INSIEME : Chessygrin :

QUESTA E' LA DISCUSSIONE CHE AVEVO ACENNATO MI SAREBBE PIACIUTO APRIRE, IN SEGUITO A UANTO EMERSO "CHIACCHIERANDO" TRA NOI IN UN ALTRO TOPIC

POSSIAMO CAMBIARE IL TITOLO SE NE AVETE DA PROPORRE DEI MIGLIORI

POTETE ANCHE INSERIRE LINK SULL'ARGOMENTO

DISCUTIAMONE TUTTI INSIEME PERCHE' E' UN ARGOMENTO CHE DAVVERO CI VEDE PROTAGONISTI IN QUANO MALATI E BISOGNEVOLI DI CURE MEDICHE, CHIRURGICHE E FARMACOLOGICHE

Re: LA RICERCA MEDICA E FARMACOLOGICA: QUANTO NE SAPPIAMO?

Inviato: 06/12/2010, 1:51
da rosaria1956
Sono d'accordo e, in linea teorica posso quasi condividere questo tuo catasfrofico pensiero :) da positiva voglio ovviamente sperare che non sia tutto così marcio come si teme : Rolleyes :
Nel campo che conosco meglio...quello delle nostre malattie, avendo io vissuto ben 5 decenni da malata ho apprezzato tantissimo le novità che man mano ci sono state nel campo farmaceutico per le nostre malattie, se pensiamo che prima non c'era nulla, io la differenza la vedo perchè ho conosciuto gli anni del nulla.....gli anni dei sali d'oro...gli anni degli immunosoppressori e sto vivendo gli anni del bio.
Che le case farmaceutiche cerchino bussiness io lo trovo normale, sono aziende ed in quanto tali non sono attività benefiche, devono guadagnare per esistere sul mercato, dare posti di lavoro ed anche lautissimi guadagni ai propri azionisti e proprietari, è la legge del mercato e le case farmaceutiche non sono fuori dal mercato economico ma vi fanno parte.
L'ideale sarebbe che la ricerca fosse pubblica ed invece....ahimè proprio la ricerca pubblica è inesistente, si tagliano sempre di più i fondi per i ricercatori e di conseguenza...o ci pensano le case farmaceutiche arricchendosi nel contempo oppure si ferma tutto....se si fosse fermato tutto noi saremmo ancora al nulla che ho conosciuto io.
Sinceramente io non ci credo che non si vogliono trovare le soluzioni perchè si guadagna di più a mantenere la gente malata, sarò anche ingenua ma non voglio crederci...che si facciano affari d'oro sui malati questo si e per i motivi che ho elencato prima, legge di mercato.
La ricerca dovrebbe essere pubblica, solo così si avrebbero le garanzie ncessarie affinchè venisse fatta in maniera efficiente ed esclusivamente per la salvaguardia del sacrosanto diritto alla salute, su questo argomento dovremmo fare dei casini pazzeschi tutti noi, malati e non malati perchè la malattia può colpire chiunque, invece quando mai si è visto uno sciopero per chiedere di finanziare la ricerca pubblica? un corteo per chiedere che non siano le aziende private ma gli Stati ad occuparsene? una legge per demandare ai governi la ricerca ed alle case farmaceutiche solo il compito della produzione quando mai è stata a gran voce richiesta?
Quindi se la ricerca è demandata, per forza di cose, alla case farmaceutiche, dobbiamo anche essere consapevoli che dietro c'è un interesse meramente commerciale e possiamo solo sperare che, guadagnandoci sopra, facciano delle cose valide per noi malati.....e magari sperare che lo Stato, visto che non finanzia quella pubblica, almeno sia serio e rigido nel controllo sulla ricerca privata affinchè sia rispettata un'etica morale che imponga alle aziende l'assoluto rispetto di valori imprescindibili quali quello della salvaguardia innanzitutto della salute pubblica, poi che vengano anche i guadagni, quelli sono doverosi per il mantenimento delle stesse aziende.

Re: LA RICERCA MEDICA E FARMACOLOGICA: QUANTO NE SAPPIAMO?

Inviato: 06/12/2010, 16:02
da mamma Falk
Concordo con Rosaria, sopratutto per il "mercato sul malato", chè in realtà è sempre in perdita, lavoro nella sanità e i tagli dimostrano con la sanità pubblica, quindi il malato siano un cattivo investimento, ecco perchè si punta molto anche sill'educazione sanotaria per il mantenimento dello stato di benessere psico-fisico-sociale.

Purtroppo la ricerca è lenta, vuoi per i pochi fondi, la poca ricerca, i pochi ricercatori e tutto questo tempo per un malato risulta molto più lungo di chi non ha il problema.

Di ricerca ne so poco, se non quella legata alle tossicdipendenze.... lavorandoci.... e quella alla celiachia, ho imparato a non entusiasmarmi troppo difronte alle novità ma a non esserne nemmeno troppo diffidente...... chissà che un giorno anzichè fare la fine del rottame divento splendida e splendente e campo fino a 92 anni rompendo le ballll ai mie figli : Mr green : : MrViolet : : MrBlue : : MrOrange :

ciao
Erika

Re: LA RICERCA MEDICA E FARMACOLOGICA: QUANTO NE SAPPIAMO?

Inviato: 06/12/2010, 23:33
da rosaria1956
Cleveland ha scritto:
rosaria1956 ha scritto: Quindi se la ricerca è demandata, per forza di cose, alla case farmaceutiche, dobbiamo anche essere consapevoli che dietro c'è un interesse meramente commerciale e possiamo solo sperare che, guadagnandoci sopra, facciano delle cose valide per noi malati.....e magari sperare che lo Stato, visto che non finanzia quella pubblica, almeno sia serio e rigido nel controllo sulla ricerca privata affinchè sia rispettata un'etica morale che imponga alle aziende l'assoluto rispetto di valori imprescindibili quali quello della salvaguardia innanzitutto della salute pubblica, poi che vengano anche i guadagni, quelli sono doverosi per il mantenimento delle stesse aziende.
non ci credo nemmeno se lo vedo : Rolleyes :
la speranza è l'ultima a morire... : Chessygrin : ...tutto sommato da tali ricerche sono usciti gli immunosoppressori che hanno permesso i trapianti, i nostri bio, le protesi chirurgiche ecc. ecc. ecc. quindi qualcosa di buono ci deve pur essere, fermo restando e mi sembra ovvio, il guadagno per chi ha finanziato che non è mai un filantropo.

Re: LA RICERCA MEDICA E FARMACOLOGICA: QUANTO NE SAPPIAMO?

Inviato: 28/12/2010, 7:02
da murilegus
Ne sappiamo poco, veramente poco. Ovvero sappiamo quello che vorrebbero farci credere, che la ricerca è per il bene comune. No, purtroppo la ricerca non funziona, essenzialmente per 2 motivi: 1) E' pilotata dalle aziende farmaceutiche che come tutte le aziende devono creare più clienti possibili (e ovviamente i clienti sono i malati, non i sani!) 2) Le metodologie sperimentali sono ancora obsolete (per es. basate su test su animali) e i ricercatori cercano la fama (attraverso le pubblicazioni), perchè se non pubblicano non "sono nessuno". Così avviene che ogni anno vengono scoperte diverse nuove cure (ne ho un elenco di oltre un centinaio! di cui anche un vaccino contro l'a.r.!), peccato però che funzionino soltanto nei topini e servano unicamente a pubblicare su riviste scientifiche. Chi invece vorrebbe fare ricerca (esistono anche ricercatori che ci mettono il cuore) e non pensa né alla carriera né ai soldi, avrà seri problemi di inserimento nel mondo della ricerca, difficilmente troverà chi lo finanzia, lo appoggia, pubblica i suoi risultati (soprattutto se tali risultati non si uniformano a quelli già esistenti!). Il mondo della ricerca è terribile, è una fossa di serpenti. Scusate la franchezza, ma è la realtà. Ciò non nega che siano stati comunque fatti dei passi avanti. Molti farmaci che oggi vengono usati con successo, sono stati sperimentati nel corso degli anni dai malati stessi, sia consapeevolmente che inconsapevolmente, attraverso la farmacovigilanza, le osservazioni negli ospedali, i dati storici, ecc., alcuni sono nati per curare altre patologie e poi più o meno casualmente si è scoperto che sono utili anche nella cura di altre... insomma la ricerca su un farmaco non finisce in laboratorio, quello è solo l'inizio.
Altra cosa, per conto mio la ricerca di base è terribilmente carente: la ricerca di base non è quella volta a cercare dei farmaci ma piuttosto a capire cause e meccanismi alla base delle patologie, è quella che permette poi di trovare delle cure risolutive. La ricerca di base non viene finanziata perchè non è remunerativa e quei pochi che la fanno, la fanno male, basandosi principalmente su dati ricavati da animali. L' a.r. provocata artificialmente nella cavia non è l' A.R. dell'uomo (perchè già la mia a.r. è diversa dalla tua, ti immagini quella di un topo?). Il sistema MHC del topo non è l'HLA umano, è stato scoperto nei topi solo perchè lo si è cercato nei topi! :) se lo si fosse cercato negli umani direttamente, si sarebbero risparmiati anni di ricerca e di errori... In sintesi metodiche poco affidabili, disinteresse per il bene altrui, fame di carriera e di soldi. A tutto ciò si aggiunge anche una moltitudine di aziende delle "medicine alternative" che approfittando della situazione cercano di vendere pillole di zucchero come rimedi miracolosi e poi... guarda caso la medicina ufficiale non si pronuncia mai su tali questioni affermando la solita tiritera "non ci sono studi che dimostrino l'utilità di..." ma .azz son passati 20 anni che parlano di probabili benefici di questa o quell'altra erba, di omega 3 ad alte dosi, ecc. ma vorrete fare sti benedetti studi? dicano almeno "dagli studi non è emerso alcun beneficio", ditelo... a parte che però bisogna anche vedere come fanno questi studi perchè se me li fanno sul topolino della Malesia o il macaco dell' Equador o su persone che stanno contemporaneamente prendendo 10 farmaci, sarà dura venirne fuori. Inoltre secondo me, se anche poche persone ne traggono beneficio, non è corretto dire "la sostanza tal di tali non è efficace"... perchè quello 0,5% potremmo essere anche noi! quindi anche in caso di studi già effettuati, tenere conto che si tratta pur sempre di statistica.
Concludo la mia filippica : Chessygrin : con un consiglio: non date mai nulla per scontato, nulla, nemmeno se a dirvelo è il re dei luminari della ricerca, perchè in realtà si sa ben poco sulle malattie autoimmuni e soprattutto sul funzionamento del sistema immunitario umano.

Re: LA RICERCA MEDICA E FARMACOLOGICA: QUANTO NE SAPPIAMO?

Inviato: 28/12/2010, 7:22
da murilegus
...Aggiungo che sto un po' facendo da cavia e nello stesso tempo cercando di studiare le malattie autoimmuni raccogliendo dati, non solo e non tanto da pubblicazioni e letteratura (che alla fine come dicevo passano solo quello che vogliono passare, col filtro!) ma da casi reali, esperienza pratica.
Non vi scandalizzate dunque se di punto in bianco propinerò sondaggi apparentemente allucinanti... : Chessygrin :

Re: LA RICERCA MEDICA E FARMACOLOGICA: QUANTO NE SAPPIAMO?

Inviato: 28/12/2010, 21:59
da murilegus
eh sì Cleveland è vero anche quel che dici sui "sani", nel senso che siccome i malati non bastano mai (e cmq si cerca di incrementarne costantemente il numero inventando nuove malattie) si cerca anche di incentivare una fantomatica prevenzione, vendendo prodotti inutili e dispendiosi.
Quel che ho scritto sulla sperimentazione non è che me l'hanno raccontato, l'ho visto coi miei occhi e vissuto in prima persona come biologa "ribelle" :) ti assicuro che è vero: esistono dei protocolli obsoleti che obbligano i ricercatori a seguire certe linee, la cui logica suggerisce di mettersi le mani nei capelli.