richiesta informazioni: ciclosporina, spondilite e gravidanzaCominciata da soleluna2007
FORUM SULLE MALATTIE CRONICHE AUTOIMMUNI DEL GRUPPO REUM AMICI > MALATTIE AUTOIMMUNI E GRAVIDANZA
Parte 1 di 1
soleluna20079/4/2007, 22:51
buonasera belli!!!!!!allora pasqua e pasquetta finite.........x la mia dieta direi:X FORTUNA!!!!


marika0310/4/2007, 13:12
antonio sempre vigile e attento....
mi spiace solelu...non so aiutarti...ma vedrai che accorreranno numerosi
rosaria195610/4/2007, 13:25
ciao Sole....ho creato un'apposita discussione con la tua richiesta altrimenti, inserita all'interno di una presentazione, sarebbe certamente sfuggita.
Visto che hai intenzione di intraprendere una gravidanza credo che tu debba seguire scrupolosamente gli indirizzi terapeutici del reumatologo che dovrà collaborare con il ginecologo che seguirà la gravidanza.
La ciclosporina è tra i farmaci che, in caso di effettiva necessità, il medico può anche prescrivere perchè pare non abbia effetti teratogeni sul feto, ma potrebbe causare complicazioni alla madre, ti segnalo questa paginetta dove troverai tutte le indicazioni in merito ai farmaci per malattie autoimmuni e loro effetti in gravidanza:
http://syllabus.neuro.it/pdf/2004/079.pdf
anche io ho sentito sempre prescrivere la ciclosporina in Artrite Reumatoide e non nelle spondiliti, resta cmq un immunosoppressore e sceglierlo dipende dalle valutazioni del medico in ciascun signolo caso.
francescahermione10/4/2007, 13:28
http://www.forumcommunity.net/?t=4194161
qui trovi un opuscolo sulla gravidanza durante le malattie reumatiche. A brescia c'è un ambulatorio dove ginecologo e immunologo seguono insieme le pazienti, magari ce n'è uno simile anche dalle tue parti...scusa, non ricordo di dove sei.
un bacio e inbocca al lupo
luisad7310/4/2007, 13:44
carissima soleluna non ricordo di dove sei,comunque anche aferrara c'e' un ambulatorio davvvero fantastico che segue le gravidanze autoimmuni,io ero seguita li e davvero sono eccezionali
mihaelamaftei10/4/2007, 13:45
ciao sole io sono miky ho 39 anni e l'artrite da 22...io sono già incinta da 5 settimane e ti posso dire come è andata per me fino adesso... quando ho parlato con il mio reumatologo che vorrei provare una gravidanza allora lui mi ha fatto sospendere tutti i farmaci (ho dovuto anche lavare il sangue dell'arava che prendevo da 5 anni ed era teratogeno) e mi ha lasciato solo il cortisone cioè il medrol 4 mg. al giorno che poi sono passata a 6 mg....io fortunatamente sono rimasta subito incinta cioè appena ho saputo che posso provare e adesso ho sui 5 settimane e un po' e tuttora prendo 6 mg di medrol ma oggi ho parlato con il mio prof che mi ha detto che da adesso in poi lo devo prendere solo se c'è bisogno...io proverò pian piano a diminuirlo fino a toglierlo del tutto se me la cavo senza...devo provare dato che le statistiche hanno mostrato che durante la gravidanza esistono buone possibilità di convivere molto bene con la malattia addirittura si può spegnere...però anche se lo devo prendere sempre il mio prof mi disse che l'unico che si puo prendere in gravidanza senza nessun problema è il cortisone a basso dosaggio....sembra che siano anche altri farmaci che si potrebbero prendere però il mio reum ha detto di NO....se ti aiuta in qualche modo la mia esperienza fino adesso....in bocca al lupo!!!...e facci sapere
un abbraccio cara
miky
francescahermione10/4/2007, 13:51
oddio, che bello!! congratulazioni!!!!

luisad7310/4/2007, 13:54
allora io vorrei spiegare una cosa:
prima dellae gravidanze ero in terapia con plaquenil deltacortene e cardioaspirina,con la prima gravidanza mi hanno sospeso tutti i farmaci,ma è stato un errore,l ho saputo dopo pero'.
la gravidanza ha proseguito perfettamente ed io ho partorito naturalmente,stavo davvero bene,tutto perfetto fino a dopo due mesi dal parto,dove i dolori sono ricomparsi alla grande,con la seconda gravidanza a parte il plaquenil ho continuato a prendere cardioaspirina e deltacortene,la gravidanza sotto il profilo ginecologico era perfetta ma i dolori non mi hanno dato pace.premetto che con la prima gravidanza ero seguita a verona e con la seconda a ferrara,alora con la seconda ho dovuto fare il cesareo eprchè non avevo la forza di affrontare il aprto a causa dei dolori.
meagg10/4/2007, 14:09
Farmaci e gravidanza
E’ importante quando si deve curare la psoriasi in una donna in età fertile, in gravidanza o nel periodo dell’allattamento avere ben presenti gli effetti dei farmaci antinfiammatori e immunosoppressori sul feto e quindi sul neonato.Le principali informazioni disponibili derivano da studi sperimentali condotti su animali o da rari casi di esposizione involontaria ai farmaci. Scarsi sono anche i dati sui possibili effetti a lungo termine dell’esposizione in utero, sugli effetti gonadotossici e sulla secrezione di tali farmaci nel latte materno.
Allo scopo di raggiungere una posizione di consenso sull’uso di farmaci antinfiammatori e immunosoppressori durante la gravidanza e l’allattamento e sul loro possibile effetto sulla riproduzione, un gruppo di 29 esperti internazionali ha partecipato a un workshop a Stresa, nel settembre 2004, durante la “ 4th International conference on sex hormones, pregnancy and rheumatic diseases”.
L’attenzione si è concentrata su quattro categorie di farmaci:
antinfiammatori;
corticosteroidi;
immunosoppressori;
biologici.
Dati di letteratura pubblicati tra il 1960 e il 2004 sono stati discussi in sessioni dedicate alle singole classi di farmaci e, successivamente, in sessione plenaria al fine di giungere alla definizione di linee guida condivise.
Per ogni tipo di farmaco sono stati valutati: il possibile effetto sulla gravidanza, i potenziali effetti mutageni e teratogeni, gli effetti sul feto e il neonato, sulla fertilità e l’eventuale passaggio del farmaco nel latte materno.
Le conclusioni sono state pubblicate su Arthritis Research & Therapy online (M. Ostensen et al. 2006;8:209, http://arthritis-research.com/content/8/3/209).
Non per tutti i farmaci i dati disponibili hanno consentito di definire regole di comportamento certe e condivise, nei casi dubbi l’uso del farmaco non è stato consigliato.
Qui viene fornita una sintesi dei principali dati disponibili e delle raccomandazioni riferite, in particolare, a farmaci usati nel trattamento sistemico della psoriasi. Per ogni farmaco viene indicata la classe di rischio per la gravidanza, secondo le categorie fissate dalla FDA come segue: A, nessun rischio in studi clinici controllati nell’uomo; B, dati nell’uomo rassicuranti o, se assenti, studi negli animali non mostrano rischi; C, dati umani mancanti; studi animali mostrano rischi o non sono stati fatti; D, prova di rischio, il beneficio può essere superiore; X, controindicato durante la gravidanza.
Il livello di prove indicato nelle raccomandazioni si basa sulla classificazione di Miyakis et al. (J Thromb Haemost 2006, 4:295-306) e precisamente:
classe I, studio prospettico di una ampia popolazione rappresentativa o metanalisi di studi clinici controllati;
classe II, studio prospettico in uno spettro limitato di popolazione rappresentativa o studio di coorte o studio analitico caso-controllo o studio retrospettivo in
un ampio spettro della popolazione rappresentativa;
classe III, studio retrospettivo in uno spettro limitato della popolazione rappresentativa;
classe IV, disegno di studio in cui il predittore non è applicato in cieco, o serie di casi descrittivi o opinione di un esperto.
Sulfasalazina (B)
Prove disponibili:
studi sulla riproduzione condotti in topi e conigli non hanno rilevato effetti sulla fertilità femminile o danni al feto;
vari studi non dimostrano effetti negativi sui neonati di donne trattate con sulfasalazina in gravidanza anche se sono stati riportati casi isolati di malformazioni congenite; inoltre è stata segnalata una maggiore frequenza di malformazioni nella progenie di pazienti trattati con sulfasalazina (particolarmente uomini);
è stato segnalato un caso di anemia anaplastica e una caso di neutropenia grave in neonati di donne trattate consulfasalazina in gravidanza;
la fertilità femminile non viene influenzata dal farmaco mentre negli uomini determina oligospermia e infertilità che comunque viene recuperata due mesi dopo la fine del trattamento.
Raccomandazioni:
l’assunzione continua di sulfasalazina in gravidanza non sembra causare danni al feto (livello di prova II);
prima e durante la gravidanza si consiglia l’assunzione di acido folico (livello di prova I);
le dosi di sulfasalazina assunte dalla madre non devono superare i 2 g al giorno in modo da prevenire un’eventuale neutropenia nel neonato (livello di prova IV);
l’infertilità da sulfasalazina negli uomini viene superata due mesi dopo la fine del trattamento (livello di prova IV);
l’allattamento al seno è consentito in neonati sani e nati a termine (livello di prova IV).
Metotrexate (X)
Prove disponibili:
le principali conoscenze sugli effetti del metotrexate in gravidanza derivano dall’osservazione di donne trattate per cancro oppure dall’uso del farmaco come agente abortivo;
sono stati riportati 3 casi di anomalie craniche in neonati esposti a metotrexate nel primo trimestre di gravidanza, un caso di aberrazioni cromosomiche in un neonato esposto a metotrexate durante la gravidanza e un caso di pancitopenia;
non sembrano esserci influenze sull’esito della gravidanza in donne trattate con metotrexate prima del concepimento;
la fertilità femminile non viene danneggiata mentre è riportato un caso di oligospermia in un uomo trattato con metotrexate per psoriasi;
Raccomandazioni:
il metotrexate è controindicato in gravidanza e dovrebbe essere prescritto a donne fertili solo con un’adeguata copertura contraccettiva (livello di prova III);
il metotrexate dovrebbe essere interrotto almeno 3 mesi prima di una gravidanza programmata (livello di prova IV);
prima e durante la gravidanza si consiglia l’assunzione di acido folico (livello di prova I);
l’allattamento dovrebbe essere evitato dati i rischi teorici di conseguenze per il neonato (livello di prova IV).
Ciclosporina A (C)
Prove disponibili:
la ciclosporina A non è tossica per il feto alle dosi di 10 mg/kg al giorno, mentre dosi da 25 a 100 mg/kg al giorno sono tossiche per l’embrione;
l’effetto della ciclosporina in gravidanza è stato studiato in circa 800 casi, soprattutto in donne che avevano ricevuto un trapianto: la percentuale di malformazioni osservate non supera il valore normalmente atteso nella popolazione generale;
piccole quantità di farmaco passano nel latte materno: in 15 casi non sono stati riportati effetti avversi;
un follow up a lungo termine (1-12 anni) di bambini registrati nel National Transplantation Pregnancy Register (USA) riporta uno sviluppo normale nell’84% dei bambini esposti a ciclosporina A in utero;
Raccomandazioni:
la ciclosporina A può essere usata in gravidanza alla dose più bassa efficace (livello di prova I);
si consiglia il controllo della pressione arteriosa e della funzionalità renale materna durante la terapia (livello di prova II);
l’allattamento dovrebbe essere evitato visti i rischi teorici (livello di prova IV).
Tacrolimus (C)
Prove disponibili:
negli studi sull’animale il tacrolimus è risultato tossico per il feto; non sono disponibili studi nella donna;
due studi hanno esaminato l’esito di circa 70 gravidanze di donne trattate con tacrolimus dopo trapianto di rene, di rene e pancreas o di fegato: circa il 50% dei bambini nasceva pretermine o prematuro, mentre si è osservato un solo caso di anomalia congenita;
Raccomandazioni:
il tacrolimus può essere usato in gravidanza alla più bassa dose efficace (livello di prova III);
è possibile l’allattamento durante terapia con tacrolimus (livello di prova IV).
Micofenolato (C)
Prove disponibili:
difetti alla nascita sono stati osservati nella progenie di topi e conigli trattati con micofelonato;
non ci sono studi controllati sulla gravidanza umana ma esistono dati relativi all’esito di gravidanze in donne trattate con micofelonato. Su 119 gravidanze riportate è noto l’esito solo di 76, con 20 aborti, 13 interruzioni di gravidanza, 10 neonati con anormalità alla nascita e 22 neonati senza alcun problema di salute;
altri casi di anomalie congenite sono stati segnalati seguendo 45 gravidanze di donne con partner trattato con micofenolato : in 6 casi il neonato aveva un’ anomalia, mentre 36 neonati erano sani alla nascita.
Raccomandazioni:
il micofenolato è controindicato durante la gravidanza e dovrebbe essere prescritto a donne fertili solo con un’adeguata copertura contraccettiva (livello di prova III);
il trattamento dovrebbe essere interrotto almeno 6 mesi prima di una eventuale gravidanza (livello di prova IV);
non ci sono dati sul passaggio nel latte materno, l’allattamento perciò non è raccomandato (livello di prova IV).
Etanercept (B)
Prove disponibili:
gli effetti sulla fertilità non sono noti;
studi condotti in topi e conigli non hanno rilevato effetti teratogeni o tossici per il feto;
non sono emersi rischi di anomalie congenite o altro in 32 donne in gravidanza trattate con etanercept;
il passaggio nel latte materno è documentato da un solo caso, l’effetto sul neonato non è noto.
Raccomandazioni:
gli scarsi dati a disposizione consigliano di non usare l’etanercept in gravidanza (livello di prova IV);
non si raccomanda l’allattamento durante la somministrazione di etanercept (livello di prova IV).
Infliximab (B)
Prove disponibili:
studi di tossicità durante lo sviluppo condotti in topi con un anticorpo murino analogo anti TNF-? non rilevano tossicità materna, per l’embrione o teratogenicità;
quanto all’uomo, i casi segnalati hanno riportato l’assenza di eventi avversi sia per il feto sia per la madre in seguito al trattamento con infliximab durante la gravidanza;
dati raccolti dal 1998 al 2003 nell’Infliximab Safety Database riguardano 146 donne con morbo di Crohn trattate in gravidanza con infliximab (131 casi) oppure esposte in maniera indiretta al farmaco che veniva assunto dal partner (15 casi). L’esito della gravidanza per le 106 donne in cui è noto è il seguente: 64 nati vivi, 14 aborti spontanei, e 18 interruzioni terapeutiche.
il passaggio nel latte materno è stato dimostrato in un solo caso;
la fertilità maschile non sembra influenzata dal trattamento con infliximab.
Raccomandazioni:
la scarsità dei dati a disposizione sulla sicurezza del farmaco (livello di prova III) consiglia di interrompere il trattamento in gravidanza (livello di prova IV).
la scarsità dei dati a disposizione consiglia di non permettere l’allattamento (livello di prova IV).
In generale l’uso di farmaci antinfiammatori e immunosoppressori in gravidanza e allattamento richiede grande cautela soprattutto a causa degli scarsi dati a disposizione. Inoltre viene auspicato un continuo aggiornamento delle informazioni a intervalli costanti accompagnato da una conseguente ridefinizione delle raccomandazioni sull’uso dei farmaci.
soleluna200710/4/2007, 14:56
GRAZIE...GRAZIE....GRAZIE....A TUTTE ALTRO NON O KE DIRVI...SIETE DEGLI ANGIOLETTI X ME ORMAI.....DI CUORE UN FORTE ABBRACCIO (IMG:http://www.sailormoon.it/Anime/Gif/gatt ... s_v1_1.gif) PS NELLA MIA PRESENTAZIONE NON MI ERO PIU' TROVATA E CREDEVO DI AVER SOGNATO DI AVER SCRITTO!!!!!!!SCUSATE MA NON SONO ANCORA PROPRIO PRATICA!!!!........SI VEDE!!!!BACI
ILEANA10/4/2007, 16:00
MA CHE BELLISSIMAAAAAAAAA NOTIZIA MICKY SONO FELICISSIMA PER TE.
SOLELUNA SPERO ANCHE TU PRESTO CI DARAI LA GRANDE NOTIZIA.
BACI AD ENTRAMBE
ILEANA
rosaria195610/4/2007, 16:09
Micky congratulazioni.......sono davvero contentissima.....
seguiremo la tua gravidanza tutti insieme con te!!!!!........ :wub: :wub:
mihaelamaftei10/4/2007, 16:41
grazie rosy ed ile...mi conforta molto sapere che ho tante care amiche che mi stanno vicino in questo percorso inedito per me...speriamo tutto vada benissimo!!!!
miky
luisad7310/4/2007, 17:40
micky tranquilla vedrai che tutto andra' bene
congratulazioni di vero cuore
tarantola1710/4/2007, 17:43
Micky, non lo sapevo, però ti faccio tantissimi auguri e tienici aggiornate! (IMG:http://img389.imageshack.us/img389/1946 ... ciayx9.gif)
Ale
ILEANA10/4/2007, 20:57
miky complimenti per la nuova foto che hai messo, sei davvero raggiante.
Sarai una mamma meravigliosa non temere.
baci
Ileana
mihaelamaftei10/4/2007, 22:15
grazie alessandra...grazie luisa...ti ricordi luisa quanto ti tormentavo con delle domande sulle tue gravidanze???...adesso sono arrivata anch'io...sono all'inizio è vero però speriamo che tutto andrà bene...
bacioni a tutte
miky
:wub:
soleluna200710/4/2007, 22:43
ciao care!!!oggi oltre ke ringraziarvi non ho fatto...dimenticando ovviamente di fare tanti cari auguri x la gravidanza di micky..felice x te...mai mollare i sogni si avverano e tu sei l esempio,se pur con qualche difficolta' e attenzione in piu', pure noi "malatine"possiamo vivere na gioia immensa come la maternita'.....tra l altro volevo chiederti il lavaggio del sangue dove l hai fatto?e una pratica ke fanno quando si assumono farmaci teratogeni x molto tempo?un abbracio..grazie ileana carissima,se il giorno tanto desiderato arrivera'......mettero' uno striscione su qst forum e saro' felice di vivere ogni attimo con la vostra presente e dolce compagnia...baci grandi (IMG:http://img402.imageshack.us/img402/4246/65hh0.gif)
mihaelamaftei11/4/2007, 08:52
cara sole,
il lavaggio l'ho fatto a casa...si deve assumere una sostanza (era una polvere in buste che si chiama questran e che si trova in farmacia perchè alla sua volta è un medicinale) secondo il protocolo del lavaggio rilasciato della stessa ditta produttrice del farmaco...quindi non importa per quanto tempo viene assunto il farmaco perchè una volta entrato nel circolo deve essere elliminato...nel mio caso il farmaco arava richiede una procedura ben precisa della sbiaditura che io l'ho fatta sotto le istruzioni del centro di reumatologia dove mi curo e in concordanza con il protocolo che ti dicevo...ci sono però dei farmaci tipo mtx per esempio (saranno anche altri... può darsi) che non necesita un lavaggio del sangue essendo sufficiente la sospensione del farmaco 3 mesi prima di intraprendere la gravidanza...
tienici informati come vanno le cose e per qualsiasi dubbio chiedi pure...
un bacione
miky
Antonio8211/4/2007, 10:33
Augurissimi Miky ^_^
luisad7311/4/2007, 12:46
miky quando vuoi sapere delle cose chiedimi pure se posso ti aiuto volentieri una bbraccio luisa
meagg14/4/2007, 15:01
AUGURI DI CUORE.
Ma non vorrei scoraggiare o mettere di cattivo umore.
Durante la gravidanza si sta decisamente meglio, ma è dopo che le cose non andranno meglio.
mihaelamaftei15/4/2007, 11:33
cara meagg...questo è vero si sa che quasi sempre dopo il parto nel 3 o il 4 mese le cose peggioranno e che si deve sospendere l'allattamaneto per riprendere le cure ma pur sapendo questo volevo diventare mamma...però io sarei felice che almeno durante la gravidanza di rientrare anch'io nel percentuale di donne che vivono un periodo magico poichè la malattia si arrende un po'...speriamo bene
miky
meri7027/4/2007, 12:47
Io ho avuto l'esordio dei problemi articolari giusto 3 mesi dopo la nascita della mia bambina. Chissà, magari mi poteva venire prima questo problema, e la gravidanza l'ha rimandato. In effetti ho avuto febbre a 37-37,5 tutte le sere per un anno prima di rimanere incinta, poi con la gravidanza sono cessate le febbri, e poi sono arrivati i primi dolori articolari 3 mesi dopo il parto....
ma come mai la gravidanza fa bene ai dolori articolari?
rosaria195627/4/2007, 13:00
Mari non è che la gravidanza fa bene ai dolori articolari, piuttosto durante la gravidanza, le patologie autoimmuni in generale, hanno generalmente una remissione per poi tornare anche con grosse riacutizzazioni, dopo il parto.
Se la patologia reumatica è in remissione automaticamente dimunuiscono o cessano del tutto i dolori articolari, nel caso appunto delle patologie reumatiche, nel caso di altre patologie autoimmuni c'è la remissione dei sintomi legati a ciascuna patologia.
susimar27/4/2007, 13:28
Auguri a tutti e due...
i figli sono la cosa piu' bella che ci può capitare al mondo e non è retorica, è pura realtà e mi raccomando, godetevi ogni istante da oggi in poi perchè quando si dice che è il miracolo della vita che ci cambia si dice con la consapevolezza profonda del vissuto.
un abbraccio Susi
meri7027/4/2007, 13:45
Sì Rosaria, mi sono espressa male, mi domandavo appunto come mai c'è questa remissione in gravidanza nel caso di patologie autoimmuni
mihaelamaftei27/4/2007, 13:45
cara meri gli specialisti dicono che durante la gravidanza, il 70% delle pazienti con artrite hanno un miglioramento dei sintomi che inizia già dal primo trimestre e si protrae fino al parto. In questi casi però l’artrite spesso si riacutizza 3-4 mesi dopo il parto.
Questi cambiamenti sembrano dovuti alle modificazioni ormonali che
si verificano durante la gravidanza . In particolare il miglioramento
sembra dovuto al l’aumentata produzione di cortisone da parte delle
ghiandole surrenali dell’organsimo che si verifica nella donna gravida.
Proprio da questa osservazione partì molti anni fa la scoperta del cortisone,
ed il suo successivo impiego clinico come farmaco (tale osservazione
fece meritare al suo scopritore la conquista del premio Nobel per la medicina).
........io aspetto tanto che succedesse anche a me questo miglioramento visto che sono nel secondo mese di gravidanza e sembra che già dal primo trimestre si deve stare meglio...ancora la mia AR non è entrata in vacanza io spero che si stia già facendo la valiggia...


miky
RobyMuccola27/4/2007, 14:12
Mihaela ..che dolce che sei..
Ora non pensare se ti sentirai male dopo la gravidanza o meno..
Pensa solo a goderti la maternità..e ad aspettare il bimbo che tanto desideri...
Un abbraccio!!!!
mihaelamaftei27/4/2007, 14:55
grazie carissima roby...in effetti non voglio pensare niente in anticipo ed è vero che la gravidanza è un momento magico per ogni donna con o senza l'artrite quindi la voglio vivere con tutta la serenità e tranquillità possibile..
ti abbraccio forte anch'io tesoro
(IMG:http://faccine.forumfree.net/hug.gif) (IMG:http://faccine.forumfree.net/huglove.gif)
miky
luisad7327/4/2007, 14:57
non pensarci e poi non è detto che dopo la gravidanza starai male e anche se dovesse capitare credimi avrai una forza incredibile che non ti renderai nemmeno conto di star male,fidati io ne ho avute due di gravidanze nonostante la malattia e tra l'altro sopratutto con la prima ero all'oscuro di tutto e non sapevo che potevo prendere i farmaci
mihaelamaftei27/4/2007, 15:08
grazia mammina luisa non sai quanto mi conforti cmq sia, per me, quello che mi succede adesso e m'immagino ancora di più dopo, è una cosa meravigliosa che non si può descrivere con le parole penso che basta a guardare i miei occhi :wub: per vedere quanto sono felice...mi sento la donna più felice del mondo e mi sembra che sognoooooooo...
ti abbraccio carissima
miky
rosaria195627/4/2007, 15:11
Michiiiiiiiiiiiiii.......sarai una mamma stupenda......gli occhioni luccicosi li vediamo dalla tua foto: sei bellissima :wub:
mihaelamaftei27/4/2007, 15:15
uau rosyyyy mi fai arrossire.... :rolleyes:
un abbraccio cara
luisad7327/4/2007, 15:15
posso immaginare che cosa provi infatti il periodo dell'attesa è fantastico ti sembra di vivere in un mondo tutto tuo e poi è bellissimo pensare che hai un esserino che cresce grazie a te e immagina l'emozione di acquistare le prime cosette per il piccolo e poi in generale è meraviglioso sentire che si muove che fa di tutto all'interno della pancia e vederlo con l'ecografia si insomma sono emozioni uniche e fidati anche il parto sarà fantastico ,non spaventarti non è affatto terribile come molti vogliono far credere,basta viverlo con serenità
goditi questo momento meraviglioso
mihaelamaftei27/4/2007, 15:18
è proprio quello che voglio anch'io luisa e mi rendo conto che questi sono momenti unici nella vita e guarda proprio adesso sono molto tranquilla non penso più a niente ed è vero che si vive in un mondo tutto nostro....troppo bello...
miky
luisad7327/4/2007, 15:24
UN ABBRACCIO FORTISSIMO FUTURA MAMMINA DOLCISSIMA
pina5427/4/2007, 15:59
un augurio e un abbraccio forte forte anche da parte mia
ILEANA27/4/2007, 20:23
Miky tesoro goditi questo momento indimenticabile e straordinariamente bello, diventare mamma è un'esperienza unica e tu Miky sarai una mamma stupendaaa, li vedo anch'io i tuoi bellissimi occhi luccicosi, il tuo bambino è fortunatissimo ad avere una mamma come te
Un abbraccio
Ileana
meagg3/5/2007, 15:35
Farmaci e gravidanza
E’ importante quando si deve curare la psoriasi in una donna in età fertile, in gravidanza o nel periodo dell’allattamento avere ben presenti gli effetti dei farmaci antinfiammatori e immunosoppressori sul feto e quindi sul neonato.Le principali informazioni disponibili derivano da studi sperimentali condotti su animali o da rari casi di esposizione involontaria ai farmaci. Scarsi sono anche i dati sui possibili effetti a lungo termine dell’esposizione in utero, sugli effetti gonadotossici e sulla secrezione di tali farmaci nel latte materno.
Allo scopo di raggiungere una posizione di consenso sull’uso di farmaci antinfiammatori e immunosoppressori durante la gravidanza e l’allattamento e sul loro possibile effetto sulla riproduzione, un gruppo di 29 esperti internazionali ha partecipato a un workshop a Stresa, nel settembre 2004, durante la “ 4th International conference on sex hormones, pregnancy and rheumatic diseases”.
L’attenzione si è concentrata su quattro categorie di farmaci:
antinfiammatori;
corticosteroidi;
immunosoppressori;
biologici.
Dati di letteratura pubblicati tra il 1960 e il 2004 sono stati discussi in sessioni dedicate alle singole classi di farmaci e, successivamente, in sessione plenaria al fine di giungere alla definizione di linee guida condivise.
Per ogni tipo di farmaco sono stati valutati: il possibile effetto sulla gravidanza, i potenziali effetti mutageni e teratogeni, gli effetti sul feto e il neonato, sulla fertilità e l’eventuale passaggio del farmaco nel latte materno.
Le conclusioni sono state pubblicate su Arthritis Research & Therapy online (M. Ostensen et al. 2006;8:209, http://arthritis-research.com/content/8/3/209).
Non per tutti i farmaci i dati disponibili hanno consentito di definire regole di comportamento certe e condivise, nei casi dubbi l’uso del farmaco non è stato consigliato.
Qui viene fornita una sintesi dei principali dati disponibili e delle raccomandazioni riferite, in particolare, a farmaci usati nel trattamento sistemico della psoriasi. Per ogni farmaco viene indicata la classe di rischio per la gravidanza, secondo le categorie fissate dalla FDA come segue: A, nessun rischio in studi clinici controllati nell’uomo; B, dati nell’uomo rassicuranti o, se assenti, studi negli animali non mostrano rischi; C, dati umani mancanti; studi animali mostrano rischi o non sono stati fatti; D, prova di rischio, il beneficio può essere superiore; X, controindicato durante la gravidanza.
Il livello di prove indicato nelle raccomandazioni si basa sulla classificazione di Miyakis et al. (J Thromb Haemost 2006, 4:295-306) e precisamente:
classe I, studio prospettico di una ampia popolazione rappresentativa o metanalisi di studi clinici controllati;
classe II, studio prospettico in uno spettro limitato di popolazione rappresentativa o studio di coorte o studio analitico caso-controllo o studio retrospettivo in
un ampio spettro della popolazione rappresentativa;
classe III, studio retrospettivo in uno spettro limitato della popolazione rappresentativa;
classe IV, disegno di studio in cui il predittore non è applicato in cieco, o serie di casi descrittivi o opinione di un esperto.
Sulfasalazina (B)
Prove disponibili:
studi sulla riproduzione condotti in topi e conigli non hanno rilevato effetti sulla fertilità femminile o danni al feto;
vari studi non dimostrano effetti negativi sui neonati di donne trattate con sulfasalazina in gravidanza anche se sono stati riportati casi isolati di malformazioni congenite; inoltre è stata segnalata una maggiore frequenza di malformazioni nella progenie di pazienti trattati con sulfasalazina (particolarmente uomini);
è stato segnalato un caso di anemia anaplastica e una caso di neutropenia grave in neonati di donne trattate consulfasalazina in gravidanza;
la fertilità femminile non viene influenzata dal farmaco mentre negli uomini determina oligospermia e infertilità che comunque viene recuperata due mesi dopo la fine del trattamento.
Raccomandazioni:
l’assunzione continua di sulfasalazina in gravidanza non sembra causare danni al feto (livello di prova II);
prima e durante la gravidanza si consiglia l’assunzione di acido folico (livello di prova I);
le dosi di sulfasalazina assunte dalla madre non devono superare i 2 g al giorno in modo da prevenire un’eventuale neutropenia nel neonato (livello di prova IV);
l’infertilità da sulfasalazina negli uomini viene superata due mesi dopo la fine del trattamento (livello di prova IV);
l’allattamento al seno è consentito in neonati sani e nati a termine (livello di prova IV).
Metotrexate (X)
Prove disponibili:
le principali conoscenze sugli effetti del metotrexate in gravidanza derivano dall’osservazione di donne trattate per cancro oppure dall’uso del farmaco come agente abortivo;
sono stati riportati 3 casi di anomalie craniche in neonati esposti a metotrexate nel primo trimestre di gravidanza, un caso di aberrazioni cromosomiche in un neonato esposto a metotrexate durante la gravidanza e un caso di pancitopenia;
non sembrano esserci influenze sull’esito della gravidanza in donne trattate con metotrexate prima del concepimento;
la fertilità femminile non viene danneggiata mentre è riportato un caso di oligospermia in un uomo trattato con metotrexate per psoriasi;
Raccomandazioni:
il metotrexate è controindicato in gravidanza e dovrebbe essere prescritto a donne fertili solo con un’adeguata copertura contraccettiva (livello di prova III);
il metotrexate dovrebbe essere interrotto almeno 3 mesi prima di una gravidanza programmata (livello di prova IV);
prima e durante la gravidanza si consiglia l’assunzione di acido folico (livello di prova I);
l’allattamento dovrebbe essere evitato dati i rischi teorici di conseguenze per il neonato (livello di prova IV).
Ciclosporina A (C)
Prove disponibili:
la ciclosporina A non è tossica per il feto alle dosi di 10 mg/kg al giorno, mentre dosi da 25 a 100 mg/kg al giorno sono tossiche per l’embrione;
l’effetto della ciclosporina in gravidanza è stato studiato in circa 800 casi, soprattutto in donne che avevano ricevuto un trapianto: la percentuale di malformazioni osservate non supera il valore normalmente atteso nella popolazione generale;
piccole quantità di farmaco passano nel latte materno: in 15 casi non sono stati riportati effetti avversi;
un follow up a lungo termine (1-12 anni) di bambini registrati nel National Transplantation Pregnancy Register (USA) riporta uno sviluppo normale nell’84% dei bambini esposti a ciclosporina A in utero;
Raccomandazioni:
la ciclosporina A può essere usata in gravidanza alla dose più bassa efficace (livello di prova I);
si consiglia il controllo della pressione arteriosa e della funzionalità renale materna durante la terapia (livello di prova II);
l’allattamento dovrebbe essere evitato visti i rischi teorici (livello di prova IV).
Tacrolimus (C)
Prove disponibili:
negli studi sull’animale il tacrolimus è risultato tossico per il feto; non sono disponibili studi nella donna;
due studi hanno esaminato l’esito di circa 70 gravidanze di donne trattate con tacrolimus dopo trapianto di rene, di rene e pancreas o di fegato: circa il 50% dei bambini nasceva pretermine o prematuro, mentre si è osservato un solo caso di anomalia congenita;
Raccomandazioni:
il tacrolimus può essere usato in gravidanza alla più bassa dose efficace (livello di prova III);
è possibile l’allattamento durante terapia con tacrolimus (livello di prova IV).
Micofenolato (C)
Prove disponibili:
difetti alla nascita sono stati osservati nella progenie di topi e conigli trattati con micofelonato;
non ci sono studi controllati sulla gravidanza umana ma esistono dati relativi all’esito di gravidanze in donne trattate con micofelonato. Su 119 gravidanze riportate è noto l’esito solo di 76, con 20 aborti, 13 interruzioni di gravidanza, 10 neonati con anormalità alla nascita e 22 neonati senza alcun problema di salute;
altri casi di anomalie congenite sono stati segnalati seguendo 45 gravidanze di donne con partner trattato con micofenolato : in 6 casi il neonato aveva un’ anomalia, mentre 36 neonati erano sani alla nascita.
Raccomandazioni:
il micofenolato è controindicato durante la gravidanza e dovrebbe essere prescritto a donne fertili solo con un’adeguata copertura contraccettiva (livello di prova III);
il trattamento dovrebbe essere interrotto almeno 6 mesi prima di una eventuale gravidanza (livello di prova IV);
non ci sono dati sul passaggio nel latte materno, l’allattamento perciò non è raccomandato (livello di prova IV).
Etanercept (B)
Prove disponibili:
gli effetti sulla fertilità non sono noti;
studi condotti in topi e conigli non hanno rilevato effetti teratogeni o tossici per il feto;
non sono emersi rischi di anomalie congenite o altro in 32 donne in gravidanza trattate con etanercept;
il passaggio nel latte materno è documentato da un solo caso, l’effetto sul neonato non è noto.
Raccomandazioni:
gli scarsi dati a disposizione consigliano di non usare l’etanercept in gravidanza (livello di prova IV);
non si raccomanda l’allattamento durante la somministrazione di etanercept (livello di prova IV).
Infliximab (B)
Prove disponibili:
studi di tossicità durante lo sviluppo condotti in topi con un anticorpo murino analogo anti TNF-? non rilevano tossicità materna, per l’embrione o teratogenicità;
quanto all’uomo, i casi segnalati hanno riportato l’assenza di eventi avversi sia per il feto sia per la madre in seguito al trattamento con infliximab durante la gravidanza;
dati raccolti dal 1998 al 2003 nell’Infliximab Safety Database riguardano 146 donne con morbo di Crohn trattate in gravidanza con infliximab (131 casi) oppure esposte in maniera indiretta al farmaco che veniva assunto dal partner (15 casi). L’esito della gravidanza per le 106 donne in cui è noto è il seguente: 64 nati vivi, 14 aborti spontanei, e 18 interruzioni terapeutiche.
il passaggio nel latte materno è stato dimostrato in un solo caso;
la fertilità maschile non sembra influenzata dal trattamento con infliximab.
Raccomandazioni:
la scarsità dei dati a disposizione sulla sicurezza del farmaco (livello di prova III) consiglia di interrompere il trattamento in gravidanza (livello di prova IV).
la scarsità dei dati a disposizione consiglia di non permettere l’allattamento (livello di prova IV).
In generale l’uso di farmaci antinfiammatori e immunosoppressori in gravidanza e allattamento richiede grande cautela soprattutto a causa degli scarsi dati a disposizione. Inoltre viene auspicato un continuo aggiornamento delle informazioni a intervalli costanti accompagnato da una conseguente ridefinizione delle raccomandazioni sull’uso dei farmaci.
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